Enrico Maria Salerno, biografia artistica - a cura del centro studi La ribalta

Enrico Maria Salerno Sito Ufficiale

Biografia artistica, Teatro, Cinema, Televisione, Doppiaggio, Attore, Regista, Presentatore, Premio Enrico Maria Salerno


La Vita e il Lavoro

Biografia Artistica

"Teatro di Enrico Maria Salerno"
di Valentina Esposito

Enrico Maria Salerno nasce a Milano il 18 settembre 1926. Ancor giovanissimo segue la famiglia Rame, cercando allo stesso tempo di conciliare la nascente vocazione d’attore con la frequenza regolare dei corsi all’Università.

1949: E’ scritturato dalla Compagnia Adani-Tofano-Cimara.

1950-52: Sposa Fioretta Pierella. Interpreta al Piccolo Teatro di Milano “La morte di Danton” di Georg Büchner e a S. Miniato “Il poverello” di J. Copeau per la regia di Orazio Costa. Entra nella Compagnia del Piccolo Teatro della Città di Roma diretta da Orazio Costa e Turi Vasile.

1953-54: E’ scritturato da Luigi Cimara prima con Vivi Gioi poi con Anna Maria Guarnieri.

1954-55: Entra nella Compagnia del Teatro Stabile di Genova. Tra le sue interpretazioni più importanti: “Ondina” di Giraudoux e “Ivanov” di A. Cechov per la regia di Mario Ferrero; “I demoni” di F. Dostojevskji per la regia di Luigi Squarzina e “Liolà” di Luigi Pirandello per la regia di Alessandro Fersen. Cura la regia dei seguenti spettacoli: “Oreste” di Alfieri, “Una donna troppo onesta” di Salacrou, “La moglie ideale” di Marco Praga, “Desiderio del sabato sera” di Luigi Candoni. Nel 1957 ottiene uno dei suoi più grandi successi da protagonista, interpretando “Il diavolo Peter” di Salvato Cappelli, per la regia di Alessando Fersen.

1959: A Taormina interpreta, per la regia di Orazio Costa, “Ifigenia in Tauride”. Ha il primo ruolo importante al cinema nel film d’esordio di Valerio Zurlini “Estate violenta”. Va in onda in televisione “I figli di Medea” di V. Cajoli per la regia di Anton Giulio Maiano: primo clamoroso esperimento di finzione televisiva proposta al pubblico come realtà in presa diretta. Accanto a Salerno è Alida Valli.

1960: Fonda con Giancarlo Sbragia ed Ivo Garrani La Compagnia degli Attori Associati, che si rivolge ad un teatro di ricerca e a forte connotazione sociale. Il primo spettacolo è “Sacco e Vanzetti” di Roli e Vincenzoni per la regia di Sbragia. Nello stesso anno fonda insieme a Gino Cervi, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Giancarlo Sbragia e Arnoldo Foà la Società Attori Italiani (S.A.I.) in seguito Sindacato Attori Italiani. E’ sempre più richiesto dal Cinema: gira per la regia di Florestano Vancini “La lunga notte del ‘43”, il primo film di un lungo sodalizio che porterà il regista e l’attore a girare altri due film e un tv-movie: “Le stagioni del nostro amore” (1966), “Violenza: quinto potere” (1971), “Piazza di Spagna” (1992). Lavora in televisione con Sbragia e Garrani per “Concerto di prosa”.

1961: Con Franco Rossi – che Salerno considera suo maestro nella regia cinematografica – è il protagonista di “Odissea nuda” , interamente girato in Polinesia.

1962: E’ protagonista di “Smog” , ancora con la regia di Franco Rossi. E’ protagonista dello sceneggiato televisivo “Mastro Don Gesualdo” da Verga per la regia di Giacomo Vaccari.

1963: Con Franco Zeffirelli alla regia, interpreta “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di E. Albee, forse il suo più grande successo teatrale.

1964: Doppia la voce di Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone. L’operazione si ripeterà anche per “Qualche dollaro in più” e “Il buono, il brutto e il cattivo”. Per “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini presta la voce al Cristo.

1965: Protagonista della commedia all’italiana interpreta “L’ombrellone” di Dino Risi e “La bugiarda” di Luigi Comencini.

1966-68: Al Teatro dell’Opera di Roma è protagonista del “Manfred” di Byron, nel ruolo di attore recitante sullo spartito musicale di Schumann, diretto da Claudio Abbado, regia di Mauro Bolognini. Con Valeria Valeri è protagonista di uno degli sceneggiati televisivi di maggior successo di quegli anni: “La famiglia Benvenuti”, regia di Alfredo Giannetti. E’ interprete, al Sistina, con Alice ed Ellen Kessler del musical “Viola, violino e viola d’amore” di Garinei e Giovannini.

1969-70: Con Paolo Stoppa interpreta “Giochi da ragazzi” di Robert Marasco. E’ l’inizio di una collaborazione che sfocerà quattro anni dopo nella messa in scena di “Le rose del lago” di Franco Brusati.

1970-72: Gira “Anonimo veneziano”. Il film è uno dei più grandi successi del Cinema Italiano, interpreti: Florinda Bolkan e Tony Musante, attori “feticcio” per l’esordiente regista. Secondo film “Cari genitori”, film al femminile sceneggiato ancora con Giuseppe Berto e con protagoniste Florinda Bolkan, Maria Schneider, allora celebre in Italia per “Ultimo tango a Parigi”, e Catherine Spaak. Inaugura il filone del “poliziesco-giudiziario” all’italiana con “La polizia ringrazia” di Steno.

1973-77: Gira ventiquattro film per il cinema tra i quali “Bisturi, la mafia bianca” di Luigi Zampa, “La polizia sta a guardare” di Roberto Infascelli, “La città gioca d’azzardo” di Sergio Martino, “Un prete scomodo” di Pino Tosini. Vive una nuova stagione al Sistina con “Fra un anno alla stessa ora” di B. Slade per la regia di Garinei e Giovannini.

1978: Affascinato dal romanzo di straordinario successo “Eutanasia di un amore” di Giorgio Saviane, collabora con lo scrittore alla trasposizione cinematografica. Interpreti sono: Tony Musante e una giovanissima Ornella Muti. E’ la sua terza e ultima regia cinematografica.

1979-80: In teatro è regista e protagonista di “Il magnifico cornuto” di F. Crommelynck.

1981-82: E’ regista e protagonista di “Io, l’erede!” e di “Questi fantasmi” di Eduardo.

1983-84: E’ regista e protagonista con la figlia Chiara della novità italiana “Tabù” di N. Manzari. Mette in scena “Harvey” di Mary Chase.

1985-86: Per la regia di Sbragia è Otello nell’omonimo dramma di Shakespeare.

1987-88: Sposa in seconde nozze l’attrice Laura Andreini. Gira per Canale 5 il tv-movie “Disperatamente Giulia” (tratto dall’omonimo romanzo di Sveva Casati Modignani) che raccoglie uno straordinario successo, diventando una delle serie più viste in televisione. Porta in teatro “Knock o il trionfo della medicina” di J. Romains.

1989-90: Alterna teatro, cinema e televisione. Per il teatro è interprete e regista de “Il pensiero” di Andreev e autore del recital “Il silenzio di Dio”. In cinema è “Don Orione” di Marcello Siena su sceneggiatura di Ermanno Olmi. Continua a collaborare con Canale 5 realizzando come regista “Un momento da ricordare” e, come interprete, “Piazza di Spagna” di Florestano Vancini. Per la RAI legge la Divina Commedia di Dante (Paradiso) alternandosi con Albertazzi (Inferno) e Sbragia (Purgatorio).

1991-92: Torna alla collaborazione con Franco Zeffirelli per la messa in scena dei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dove è straordinario interprete del personaggio del Padre. In televisione è regista della serie “Il barone”.

1993: Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller; è l’ultima grande interpretazione. Muore a Roma il 28 febbraio 1994. Nella sua carriera d’attore interpreta 102 spettacoli teatrali, gira 92 film come interprete, 3 come regista, innumerevoli tv-movie, centinaia di ore di trasmissioni TV, centinaia di ore di Radio.


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