Enrico il Demonio, un antenato della famiglia reale britannica

Enrico il Demonio, un antenato della famiglia reale britannica

Enrico il Demonio

La famiglia reale britannica discende dai Guelfi e un esponente storico di questi ultimi fu Enrico il Demonio, duca di Braunschweig (o Brunswick) e Lüneburg.

Il suo nome era Enrico IV di Braunschweig-Lüneburg e nacque il 14 giugno 1463.

Egli è ricordato anche come Enrico il Vecchio.

Suo padre, il duca Guglielmo IV, divise i suoi possedimenti tra lui e suo figlio Eric (1470-1540).

Enrico ricevette il governo del Principato di Brunswick-Wolfenbüttel ed Eric divenne principe di Calenberg.

Molto probabilmente, l’appellativo di Enrico il Demonio gli fu affibbiato per la sua indole guerriera.

Dal 1492, egli pose sotto assedio la città di Brunswick perché si rifiutava di pagargli le tasse.

Nel 1501, attaccò anche la Frisia.

Infatti, i Frisoni inglobarono nei loro confini l’Arcivescovato di Brema.

Il figlio del duca Cristoforo era vescovo coadiutore di Brema (1487-22 gennaio 1558).

Quest’ultimo divenne arcivescovo nel 1511, succedendo al suo predecessore Johann Rode von Wale e divenendo noto come Cristoforo lo Spendaccione, per avere portato quasi alla bancarotta il principato ecclesiastico.

Questo favorì il protestantesimo a Brema.

Il duca Enrico fu coinvolto anche in un processo nel quale furono accusati degli ebrei del Meclemburgo di avere profanato l’ostia.

Questa è la leggenda legata a quella storia:

Nel 1492, il sacerdote Peter Dane avrebbe venduto due ostie consacrate all’ebreo Eleazar. Si presumeva che gli ebrei avessero trafitto le ostie durante il ricevimento di nozze della figlia di Eleazar con degli aghi in modo che il sangue scorresse da loro. Si racconta che l’oste ordinò allora alla moglie di gettare le ostie avvolte in un panno nel ruscello del mulino fuori città, ma lei non riuscì a farlo. Davanti al cancello del mulino affondò con entrambi i piedi nel pavimento di pietra, poté uscire solo all’indietro e crollò morta davanti a casa sua. Si dice che le impronte dei suoi piedi siano state trovate il giorno successivo in una pietra alla porta della città“.

Il fatto avvenne il 24 ottobre 1492.

Tra il 1514 e il 1517 ci fu la faida sassone e Enrico fu coinvolto in essa.

Egli mandò 20.000 uomini contro il conte della Frisia Orientale Edzard,

Morì in quella battaglia, durante l’assedio durante l’assedio della fortezza di Leerort il 23 giugno 1514.

Tra l’altro, morì in un modo alquanto sciocco.

Infatti, la fortezza era difesa da pochi contadini e soldati.

Fu sepolto a Wolfenbüttel, nella famosa chiesa di Santa Maria.

Enrico ebbe dei figli, nati dal matrimonio con Caterina di Pomerania (1465-1526).

Oltre a Cristoforo, meritano di essere menzionati Enrico, Francesco e Giorgio.

Enrico (10 novembre 1489-11 giugno 1568) succedette al padre nel governo del Principato di Brunswick-Wolfenbüttel.

Suo figlio Giulio (1528-1589) divenne vescovo di Minden ma si convertì al luteranesimo e gli succedette dopo la sua morte.

Francesco (1492-1529) fu vescovo di Minden.

Durante il suo episcopato, il luteranesimo giunse a Minden.

Francesco fu debole ma il luteranesimo prevalse dopo la sua morte, la quale sarebbe avvenuta per il sudore anglico.

Giorgio (1494-1566) divenne arcivescovo di Brema dopo suo fratello Cristoforo, dopo essere stato vescovo di Minden (dal 1554 alla morte) e vescovo di Verden (dal 1558 al 1556).

Confermato dal Papa, Giorgio era vicino al luteranesimo da molto tempo.

Quando il Papa gli chiese di fare gli interessi della Chiesa, l’arcivescovo lo ignorò.

Giorgio ricevette la Comunione nelle due specie (secondo il luteranesimo) in punto di morte.

Dopo di lui, gli arcivescovi non furono più confermati dal Papa, in quanto luterani.

Questa fu la storia di un uomo che visse guerreggiando e che guerreggiando morì.

/ 5
Grazie per aver votato!