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Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande (le grand) (Pau, 13 dicembre 1553 – Parigi, 14 maggio 1610), è stato re di Francia, primo della dinastia Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo aver compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono. Fu detto il Grande, ma ebbe anche il soprannome di Vert-galant, espressione letteraria che designa l'intraprendenza amorosa che caratterizzò Enrico, nonostante l'età avanzata in cui conquistò il trono.
Maria de' Medici (Firenze, 26 aprile 1575 – Colonia, 3 luglio 1642), figlia di Francesco I de' Medici, granduca di Toscana, è stata regina consorte di Francia e Navarra come seconda moglie di Enrico IV di Francia dal 1600 al 1610.
Enrico di Monmouth (in inglese Henry (of) Monmouth; Monmouth, 9 agosto o 16 settembre 1387 – Vincennes, 31 agosto 1422) fu re d'Inghilterra dal 1413 alla sua morte. Nonostante abbia regnato soltanto per nove anni, l'azione politico-militare esercitata da Enrico V fu assai notevole sullo scacchiere europeo, tanto da renderlo uno dei più popolari sovrani del Medioevo. Enrico, infatti, fu capace di portare nuovamente il regno d'Inghilterra tra le prime potenze europee grazie alla brillante vittoria conseguita ad Azincourt sui francesi, in seguito alla quale riuscì a farsi nominare erede del trono di Francia. Abile politico ed esperto amministratore, Enrico ebbe anche il merito di ricomporre, attraverso lo zio Enrico Beaufort, lo Scisma d'Occidente, stipulando con l'imperatore Sigismondo il trattato di Canterbury. La figura del sovrano, comunque, fu eternata da William Shakespeare nel dramma omonimo, in cui viene rimarcato lo spirito affabile, nobile e profondamente religioso.
Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici, nota semplicemente come Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519 – Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia, come moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, reggente dal 1560 al 1563. Nota come «la regina madre» per aver generato tre sovrani di Francia (Francesco II, Carlo IX, Enrico III), ebbe una grande e duratura influenza nella vita politica dello Stato.Il suo nome è legato alle guerre di religione che si combatterono in Francia negli anni del suo regno. Una sorta di leggenda nera che l'ha perseguitata da tempo immemorabile ne ha fatto una persona austera, vendicativa, attaccata al potere e persino malvagia, pronta a qualunque espediente pur di raggiungere i suoi scopi, secondo i dettami de Il Principe, che Niccolò Machiavelli aveva dedicato al padre. Nella moderna storiografia Caterina de' Medici viene considerata piuttosto una delle maggiori sovrane di Francia, sostenitrice della tolleranza civile, che, pur compiendo diversi errori di valutazione, tentò di seguire una politica di conciliazione con l'aiuto dei propri consiglieri, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la continuazione della dinastia Valois.Il suo ruolo nel massacro della notte di san Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso.
Enrico II di Valois (Saint-Germain-en-Laye, 31 marzo 1519 – Parigi, 10 luglio 1559) è stato re di Francia dal 1547 al 1559.
Elisabetta di Valois (Fontainebleau, 2 aprile 1545 – Madrid, 3 ottobre 1568) fu una principessa francese del ramo dei Valois-Angoulême della dinastia dei Capetingi, figlia di Enrico II di Francia e dell'italiana Caterina de' Medici e regina consorte di Spagna come terza moglie di Filippo II di Spagna.
Claudia di Valois (Fontainebleau, 12 novembre 1547 – Nancy, 21 febbraio 1575) fu una principessa francese del ramo dei Valois-Angoulême della dinastia dei Capetingi, figlia di Enrico II di Francia e della toscana Caterina de' Medici e duchessa di Lorena come moglie di Carlo III di Lorena.
Carlo IX di Valois (Castello di Saint-Germain-en-Laye, 27 giugno 1550 – Castello di Vincennes, 30 maggio 1574) fu re di Francia (1560-1574), figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici. Divenne re a soli dieci anni, alla morte del fratello Francesco II, in una situazione di grave crisi economica e di potere monarchico. Durante la reggenza della regina madre, che ebbe molta influenza su di lui, fu costretto a confrontarsi con lo scoppio di varie guerre civili di religione, che imperversarono per tutta la durata del suo regno, nonostante gli sforzi per restaurare l'autorità regia. Dopo diversi tentativi di riconciliazione, si giunse alla pace di Saint-Germain, stipulata tra la Corona e l'ammiraglio Coligny, uno dei capi del partito ugonotto. Per celebrare la conquista dell'armonia civile, fu celebrato il matrimonio della sorella Margherita con il principe del sangue ugonotto Enrico di Navarra, cui seguì pochi giorni dopo il massacro di san Bartolomeo. L'entità della strage si ripercosse sull'immagine pubblica del re, dipinto dalla propaganda ugonotta come un tiranno sanguinario, e dell'intera famiglia reale. In risposta al massacro vi fu la nascita di una serie di movimenti, come i Malcontent e i Monarcomachi, che si opponevano alla deriva assolutista che la politica monarchica aveva incominciato ad assumere dal regno di Francesco I. Gli ultimi anni di regno, furono segnati dall'aspra divisione familiare, che portò suo fratello minore Francesco d'Alençon a tentare un colpo di stato, supportato dai Malcontent, dagli intrighi della sorella Margherita e dal re di Navarra e dal principe di Condé, prigionieri a corte. Carlo IX morì di tubercolosi nel 1574. Non avendo generato eredi maschi legittimi, gli succedette il fratello Enrico III.
L'Alto Impero romano è il primo periodo dell'Impero romano e va dalla fine della guerra civile nel 31 a.C. fino alla presa di potere di Diocleziano nel 284 d.C. Al suo apice nel 117 d.C., sotto Traiano, si estendeva per 5,0 milioni di km², includendo gli stati vassalli e i regni clienti, risultando il secondo impero più vasto del suo tempo dopo l'impero Han orientale nel II secolo d.C. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realtà non è certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non è sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 4,4 e 5,0 milioni di km², includendo gli stati clienti.