Lorenzo Buffon

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{{Sportivo |Nome = Lorenzo Buffon |Immagine = Lorenzo Buffon at Milan.jpg |Didascalia = Buffon al Milan |Sesso = M |CodiceNazione = Bandiera dell'Italia Italia |Peso = 86 |Disciplina = Calcio |Ruolo = Portiere |Squadra = |TermineCarriera = 1969 - giocatore
1978 - allenatore

|SquadreGiovanili = 1940-1947Latisanese |Squadre = 1948-1949Portogruarese34 (-30)1949-1959Milan275 (-312)1959-1960Genoa20 (-26)1960-1963Inter79 (-69)1963-1964Fiorentina1 (-2)1964-1965Ivrea11 (-10)

Lorenzo Buffon (Majano, 19 dicembre 1929) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Vincitore di cinque campionati di Serie A, è considerato uno dei migliori portieri nella storia del calcio italiano.[1][2] Insieme al portiere Lev Yashin, è stato scelto per rappresentare la squadra FIFA All-Star negli anni 60.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il matrimonio tra Buffon ed Edy Campagnoli nel 1958, nella chiesa di San Gottardo in Corte a Milano

È cresciuto a Susans, frazione di Majano, in provincia di Udine. È cugino di secondo grado del nonno di Gianluigi Buffon,[3][4] nonché cugino di primo grado di Armando Buffon,[5] portiere attivo negli anni '60 e '70 del XX secolo.[6] Anche suo padre Alessandro aveva giocato come portiere al Latisana e al Saint-Etienne[5] negli anni '30 e '40.

Nelle cronache sportive (e non) degli anni '50 è rimasta memorabile la sua rivalità con un altro quotato portiere della medesima epoca, Giorgio Ghezzi, soprattutto perché entrambi beniamini della piazza milanese.[7]

Nel 1958 sposò Edy Campagnoli, la valletta televisiva[8] che affiancava Mike Bongiorno nella presentazione di Lascia o raddoppia?. Successivamente i due divorziarono.[3]

Vive a Latisana, dove ha continuato a rimanere in collegamento con il mondo del calcio, svolgendo il ruolo di selezionatore di talenti per il settore giovanile del Milan.[3][7]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Portiere noto principalmente per l'abilità tra i pali,[1] Buffon spiccava in tal senso grazie alla capacità di coniugare efficacia e spettacolarità negli interventi, mostrando altresì un buon senso del piazzamento.[9] Aveva mani prensili, era soprannominato Tenaglia. Nonostante la sua reputazione di portiere generalmente solido e di livello mondiale, è stato anche occasionalmente criticato nel corso della sua carriera per essere incoerente e per la sua mentalità, nonché per aver lasciato che la sua mentalità influisse a volte sulle sue prestazioni.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Buffon (accosciato, secondo da sinistra) nella formazione del Milan vincitore della Coppa Latina 1956

Cresciuto calcisticamente prima nell'oratorio del Latisana come mezz'ala (fu il prete dell'oratorio a suggerirgli di mettersi in porta); successivamente venne aggregato in prima squadra del Latisana, avendo come maestro un ex portiere dell'Udinese, Ramiro Gremese. Nel 1948 venne chiamato dalla Portogruarese[10] in Promozione. Con la Portogruarese giocò l'ultima partita con il San Donà, perdendo amaramente la partita di ritorno per la Serie C.

Arrivò al Milan grazie al suo allenatore della Portogruarese Felice Arienti. Il suo più grande maestro arrivato a Milano fu Nils Liedholm. Dopo quattro mesi di apprendistato da quarto portiere, scavalcò la concorrenza (Rossetti, Milanese e Bardelli), divenendo titolare inamovibile. Esordì in Serie A giovanissimo con il Milan contro la Sampdoria, vincendo 5-1, il 15 gennaio del 1950. Nel campionato 1949-1950 divenne presto titolare, conquistando l'anno seguente il suo primo titolo italiano, quarantaquattro anni dopo l'ultimo vinto dal Milan, e la Coppa Latina, all'epoca riconosciuta come la più prestigiosa competizione per club d'Europa. Divenne così il portiere del grande Milan degli anni 50, reso famoso dal trio Gre-No-Li. Affermatosi come pilastro della squadra,[9] conquistò anche gli scudetti nelle stagioni 1954-1955, 1956-1957 e 1958-1959 ed un'altra Coppa Latina nel 1956, sebbene negli ultimi anni abbia giocato in maniera discontinua, alternandosi con il secondo portiere Narciso Soldan. L'ultima partita con il Milan, la trecentesima, la disputò il 16 settembre 1959 a Milano contro il Como in Coppa Italia, persa per 0-1. Concluse la sua esperienza con il Milan con 300 partite, diventando uno dei portieri con più presenze con il Milan (superato solo da Sebastiano Rossi con 330 partite giocate)

Buffon (accosciato, al centro) nella formazione del Milan vincitrice della Serie A 1950-51

Passato al Genoa nel 1959 con uno scambio con Giorgio Ghezzi, esordì contro l'Udinese l'8 novembre 1959 (2-2). La sua ultima partita col Genoa fu contro il Palermo (1-1) parando all'ultimo secondo il rigore. Il Genoa concluse il campionato al 18º posto, retrocedendo in Serie B, colpita anche dal caso Cappello.

Tornò a Milano, stavolta all'Inter, nella stagione 1960-61, dove restò per tre stagioni, disputando 90 incontri. Fu anche chioccia di Giacinto Facchetti. A causa di frequenti infortuni muscolari fu spesso sostituito dal secondo portiere, l'anziano ma celebre Ottavio Bugatti. Il 3 marzo 1963, al termine della partita contro l'Atalanta, persa dai neroazzurri per 0-1, il presidente nerazzurro Moratti entrò nello spogliatoio e prese il comando della situazione, imponendo l'utilizzo di Ottavio Bugatti al posto di Buffon. Nonostante ciò ebbe modo di vincere nel 1963 un altro scudetto, aprendo di fatto il ciclo della Grande Inter.

Passò quindi alla Fiorentina, con Giuliano Sarti che compì il percorso inverso trasferendosi all'Inter. Chiuso dal giovane emergente Enrico Albertosi, disputò solamente l'ultima partita di campionato contro il Bari, persa per 0-2. Nel 1965 passò all'Ivrea in Serie C, disputando 11 partite.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Buffon (primo in piedi in alto a sinistra) nella formazione dell'Italia contro Israele a Torino il 4 novembre del 1961, durante le qualificazioni al campionato del mondo 1962 in Cile

Il 9 novembre 1958 ottenne la prima convocazione nella nazionale A, contro la Francia guidata da Just Fontaine, da poco laureatosi capocannoniere al campionato del mondo. È stato il primo portiere rossonero ad indossare la maglia azzurra, se si esclude Attilio Trerè che nel 1913 aveva sostituito tra i pali l'infortunato Innocenti. In precedenza aveva giocato nella nazionale B e nella nazionale giovanile.[11] In breve tempo conquistò il posto da titolare ed i galloni da capitano. Disputò da titolare il campionato del mondo 1962 (unico giocatore dell'Inter a essere convocato). La sua ultima partita in azzurro fu il 7 giugno 1962 (Italia-Svizzera, conclusasi 3-0). Dopo la deludente spedizione in Cile perse il posto in nazionale, a vantaggio di Giuliano Sarti ed Enrico Albertosi. In maglia azzurra conta 15 presenze, 6 delle quali da capitano.[12]

Prima di essere convocato nella nazionale italiana, nel 1955 era stato chiamato dalla FIFA a difendere la porta del Resto d'Europa in un'amichevole contro la Gran Bretagna disputatasi a Belfast e conclusasi 4-1 per Buffon e compagni;[13] prima di allora, l'unico portiere italiano convocato per un incontro del genere era stato Aldo Olivieri.[14]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Fu il preparatore dei portieri del Monza, durante la metà degli anni '70, nel periodo in cui vi militava Terraneo.

Nel 1978 allenò per pochi mesi il Sant'Angelo in Serie C, subentrando a Carlo Soldo, chiudendo la stagione al 15º posto e retrocedendo in Serie C2.

È stato chiamato da Italo Allodi, per intraprendere un corso sulle tecniche del portiere a Coverciano.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Appare nel ruolo di sé stesso nel film Gli eroi della domenica (1952).

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1948-1949 Bandiera dell'Italia Portogruarese Prom. 34 -30 - - - - - - - - - 34 -30
1949-1950 Bandiera dell'Italia Milan A 19 -22 - - - - - - - - - 19 -22
1950-1951 A 37 -38 - - - - - - CL 2 -1 39 -39
1951-1952 A 26 -29 - - - - - - - - - 26 -29
1952-1953 A 33 -34 - - - - - - CL 2 -6 35 -40
1953-1954 A 31 -36 - - - - - - - - - 31 -36
1954-1955 A 32 -31 - - - - - - CL 1 -3 33 -34
1955-1956 A 33 -45 - - - CC 5 -12 CL 2 -3 40 -60
1956-1957 A 17 -22 - - - - - - CL 1 -3 18 -25
1957-1958 A 22 -34 CI 3 -2 CC 7 -10 - - - 32 -46
1958-1959 A 25 -21 CI 1 -4 - - - CA 0 0 26 -25
1959-1960 A 0 0 CI 1 -1 CC 0 0 CA 0 0 1 -1
Totale Milan 275 -312 5 -7 12 -22 8 -16 300 -357
1959-1960 Bandiera dell'Italia Genoa A 20 -26 CI 0 0 - - - - - - 20 -26
1960-1961 Bandiera dell'Italia Inter A 30 -30 CI 2 -2 CdF 5 -6 - - - 37 -38
1961-1962 A 29 -28 CI 0 0 CdF 3 -6 - - - 32 -34
1962-1963 A 20 -11 CI 1 0 - - - - - - 21 -11
Totale Inter 79 -69 3 -2 8 -12 - - - 90 -83
1963-1964 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 1 -2 CI 0 0 - - - - - - 1 -2
1964-1965 Bandiera dell'Italia Ivrea C 11 -? - - - - - - - - - 11 -?
Totale carriera 420 + -439 8 -9 20 -34 8 -16 456+ + -498

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
9-11-1958 Parigi Francia Bandiera della Francia 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -2
13-12-1958 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -1
28-2-1959 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -1
6-5-1959 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -2
1-11-1959 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale -2
29-11-1959 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Coppa Internazionale - Uscita al 48’ 48’
6-1-1960 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale -
13-3-1960 Barcellona Spagna Bandiera della Spagna 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -3
10-12-1960 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -2
24-5-1961 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 3 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -1 Uscita al 56’ 56’
15-10-1961 Tel Aviv Israele Bandiera d'Israele 2 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1962 -2
4-11-1961 Torino Italia Bandiera dell'Italia 6 – 0 Bandiera d'Israele Israele Qual. Mondiali 1962 -
5-5-1962 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Francia Francia Amichevole -1
31-5-1962 Santiago del Cile Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest Mondiali 1962 - Prima fase -
7-6-1962 Santiago del Cile Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Mondiali 1962 - Prima fase -
Totale Presenze 15 Reti -17

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1950-1951, 1954-1955, 1956-1957, 1958-1959
Inter: 1962-1963
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Milan: 1951, 1956

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Rossano Donnini, Guerin Sportivo, novembre 2013.
  2. ^ (EN) Karel Stokkermans, IFFHS' Century Elections - Italy - Keeper of the Century, su rsssf.com, 30 gennaio 2000.
  3. ^ a b c Sebastiano Vernazza e Alberto Francescut, Ci ritorni in mente... Lorenzo Buffon, su gazzetta.it, 9 luglio 2009.
  4. ^ Milan, Lorenzo Buffon svela: "Portai Gigi, ma non lo presero...", su gazzetta.it, 28 gennaio 2017.
  5. ^ a b Lettere alla Gazzetta, in La Gazzetta dello Sport, 14 luglio 2009.
  6. ^ Armando Buffon, su transfermarkt.it.
  7. ^ a b Giorgio Dell'Arti, Biografia di Lorenzo Buffon, su cinquantamila.it, 30 ottobre 2013.
  8. ^ Schianchi, p. 22.
  9. ^ a b Panini (2004), Il personaggio: Lorenzo Buffon (Milan), p. 479.
  10. ^ Venturin, p. 41.
  11. ^ Panini (2006), p. 593.
  12. ^ Nazionale in cifre - Capitani, su figc.it. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2016).
  13. ^ (EN) WXI History (1950s), su worldxi.com. URL consultato il 5 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2018).
  14. ^ (EN) WXI history (1930s - 1940s), su worldxi.com. URL consultato il 14 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio, Milano, Edizioni Carcano, 1965, tabellino a pag. 143 (Bari-Fiorentina 2-0 del 31 maggio 1964).
  • Almanacco illustrato del calcio 1979, Modena, Panini, 1978.
  • Almanacco illustrato del calcio 2005, Modena, Panini, 2004.
  • Antonio Venturin, Un pallone granata... in cielo, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., 2004, presenze e reti passive a p. 38.
  • Almanacco illustrato del calcio 2007, Modena, Panini, 2006.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.
  • Federico Pistone, 1908 - 2008: un secolo di passione nerazzurra, Milano, Editoriale Diemme, novembre 2008, presenze e reti passive a pag. 559-563-566.
  • Cristiano Devecchi e Fabrizio Quaini, Sant'Angelo leggenda rossonera - 100 anni di calcio - A.C. Sant'Angelo 1907, 2010.
  • Andrea Schianchi, Il calcio di Buffon ai raggi X, Milano, La Gazzetta dello Sport, 31 agosto 2011.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]