Possiamo perdonare a Elle Fanning quella sua aria un tantino blasé. Dopo tutto ha partecipato a dieci film, undici programmi televisivi e due cortometraggi e ha prestato la voce al personaggio di un cartone animato... il tutto prima di compiere dieci anni. A dodici suonati, già il New York Times le dedicava un esaltante profilo. Ogni anno interpreta due o tre film, a volte quattro. E se nel 2019 ha messo a segno la partecipazione a pellicole importanti come Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen, con Timothée Chalamet e Selena Gomez, e Maleficent II, accanto a due signore di Hollywood come Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer, e infine Teen spirit, film d'esordio di Max Minghella (figlio di Anthony, regista de Il paziente inglese e Il talento di Mr. Ripley), anche quest'anno porterà sul piccolo e grande schermo una galleria strabiliante di nuovi, potenti personaggi.

Elle Fanning sarà un'adolescente depressa per la morte della sorella in cerca di redenzione in Raccontami di un giorno perfetto, tratto dal romanzo omonimo di Jennifer Nives (DeA Planeta), in streaming su Netflix dal 28 febbraio. Era in concorso alla Berlinale con The roads not taken di Sally Potter, nei panni della figlia di Javier Bardem, un padre affetto da costanti allucinazioni in cui esplora vite che non ha mai vissuto. A maggio, invece, su Hulu, la vedremo insieme a Nicholas Hoult nei panni di Caterina II di Russia nella serie The Great. E all'orizzonte c'è già The nightingale di Mélanie Laurent, ispirato al bestseller di Kristin Hannah (L’usignolo, Mondadori), in cui è per la prima volta sullo schermo accanto alla sorella maggiore Dakota, dopo un paio di progetti insieme in cui però non hanno mai condiviso la scena: saranno due sorelle francesi che cercano di sopravvivere e resistere all'occupazione tedesca.

Insomma gli alti e bassi di Hollywood avrebbero potuto facilmente esigere un pesante pedaggio da un’attrice così giovane, ma Elle resiste, invariabilmente luminosa come un raggio di sole. «In questo mondo devi considerare ogni giorno come un giorno speciale», sostiene. «Cerco sempre di tenerlo a mente: ogni singolo istante è straordinario, anche perché non sai mai cosa può accadere, potrebbero anche portarti via tutto. Bisogna stare attenti a non pensare mai: ho fatto questo, ho fatto quello. Non è il modo giusto di porsi. A me piace l’allegria, mi piace ridere, sono una persona entusiasta e solare. Conservo ancora l'attitudine dei bambini e spero di non perderla mai». Custodirà anche, integro, lo spirito dell'infanzia, ma ha saputo gestire benissimo la transizione da attrice-bambina a rispettabile veterana (a 21 anni, ha al suo attivo 19 anni di carriera) con grande aplomb, dimostrando di essere in grado di interpretare ruoli difficili e complessi, e con un talento tale da guadagnarsi un posto fra le giovani attrici in odore di Oscar. «Quando ho girato il primo Maleficent avevo 14 anni, ora ne ho 21: sono cresciuta, anche come persona. In questi anni ho fatto un sacco di altri film e ho imparato molte cose».

Elle Fanning e il desiderio di maternità

Come Aurora, la principessa che ha interpretato in Maleficent, anche Elle sogna la maternità. «Voglio avere dei figli, questo è sicuro. Non ora, ma so che un giorno accadrà». Non ha nessuna intenzione di sbilanciarsi su eventuali relazioni in corso, e glissa con disinvoltura sull’argomento. «A scuola ho avuto qualche fidanzatino, sono uscita con un paio di ragazzi, ma nulla di serio, tutte storielle di poco conto. Lo so che la gente è curiosa, ma devo sempre ricordare di proteggere prima di tutto me stessa». Pur non avendo mai rilasciato dichiarazioni in proposito, è stata spesso associata a Max Minghella, che l’ha diretta in Teen spirit. I due sono stati immortalati mano nella mano e sono apparsi insieme sul red carpet allo scorso Met Gala. Detto questo, Elle è invece felice di illuminarci sul loro rapporto professionale: è piena di ammirazione per Max, attore come lei, e per il suo esordio da sceneggiatore e regista. «Non sembrava che per lui fosse la prima volta, e credo che questo dica molto sul suo conto. Ovviamente ce l’ha nel sangue: suo padre ha realizzato alcuni dei film più iconici della storia del cinema. E poi è un vero patito, guarda praticamente di tutto».

Se questo non è amore, è sicuramente una collaborazione che le ha aperto nuove prospettive sul futuro. «È importante coltivare delle ambizioni», spiega. «Un giorno piacerebbe anche a me scrivere e dirigere qualcosa. Sento di avere la mentalità da regista. Sul set, mi piace lasciarmi coinvolgere da quello che accade, e pensare alle scene da un punto di vista tecnico. E poi ho sempre amato scrivere, anche se è un talento che devo esercitare maggiormente. Quando avevo undici anni, mi hanno regalato Final draft (un software di sceneggiatura): sarebbe bello tornare ad usarlo». Ma non è tutto. Dopo aver interpretato il ruolo di una giovane popstar in Teen spirit e averne cantato personalmente tutti i brani, Elle ci confida che la musica è un’altra delle sue ambizioni. «Fra i miei desideri, c’è sempre stato quello di realizzare un musical, e spero di riuscirci, un giorno», continua. Quanto a un album tutto suo, «non è ancora successo, ma sarei comunque pronta a provarci». Se la natura incerta di Hollywood le ha insegnato qualcosa, è che «non si può pianificare tutto, a questo mondo. Le cose più emozionanti che mi sono capitate non sono mai state neppure lontanamente programmate. Una volta ero una ragazzina molto organizzata, ora ho imparato a lasciarmi trasportare dalla corrente».

La passione per la moda di Elle Fanning

Un minimo di pianificazione, ammette, se la concede, quando si parla di moda – una delle sue grandi passioni, e uno dei risvolti del suo lavoro che preferisce. «A scuola mi vestivo sempre in modo stravagante. A sette anni portavo gli occhiali, tipo fondo di bottiglia, o a forma di gatto. Ci andavo giù pesante, ed era ovvio che la gente non mi trovasse poi particolarmente cool. In compenso, sul red carpet mi sentivo praticamente a casa, fin da piccola, sempre circondata dalla fashion community. Il red carpet mi sembrava un luogo sicuro, dove non mi sentivo e non mi sento tuttora giudicata, anzi. Mi sono sempre ritenuta libera di esprimere quel lato di me stessa: è qualcosa di fortemente creativo, su cui riesco ad avere il controllo». Tanto da usare il red carpet vicendevolmente come campo giochi (indossando un abito da principessa azzurro-baby di Elie Saab per la prima di Maleficent) o come terreno di autoaffermazione. Come nel 2016, la sua prima volta a Cannes, quando si presentò sulla Croisette con un abito finemente ricamato di Zuhair Murad per la première di The Neon Demon, dove interpretava un’aspirante modella che finisce risucchiata nel vortice mondano di Los Angeles. Quello, rivela, ha rappresentato un importante momento di transizione nella sua vita: «È stato come se fossi diventata maggiorenne. Credo che quel film abbia scioccato un po’ tutti, facendomi sembrare più grande, esperta e spigolosa di quello che sono».

Elle Fanning abito Vivienne Westwoodpinterest
ufficio stampa

L'anno scorso, in occasione della sua partecipazione a Cannes come giurata (la più giovane di sempre), ha sfilato sul red carpet con una vasta collezione di abiti d'alta moda, dal bianco etereo firmato Reem Acra al rosa shocking di Vivienne Westwood. Ma il suo preferito rimane un coordinato in bianco e nero dal sapore vintage di Dior. «A Cannes puoi fare le cose in grande, ed era esattamente quello che sognavo. Volevo un abito spezzato e ho chiesto a Dior di realizzare una gonna e una blusa che sono diventate una sorta di omaggio al suo mitico New Look (la prima sfarzosa collezione di Christian Dior, dopo l'austerità della guerra, ndr). Il cappello è stato aggiunto all’ultimo minuto. È stato emozionante perché sono una nostalgica degli Anni 50 e 60: il glamour della vecchia Hollywood è talmente classico che spero tanto in un suo ritorno».

Elle Fanning e Dakota Fanning finalmente insieme

Questo il (recente) passato. Nel futuro di Elle c'è soprattutto un sogno che diventa realtà: poter recitare finalmente accanto alla sorella maggiore Dakota Fanning. Per lei è una sospirata occasione di condivisione: «Anche perché non parliamo mai molto dei rispettivi lavori». In cambio, cercano di uscire insieme ogni volta che possono. «Dakota sa sempre a che cosa penso, ed è un’ottima consigliera. Con il passare del tempo, diventiamo ogni giorno più amiche». Con il consueto contorno delle dinamiche tra sorelle: all’inizio dell’anno, Elle è finita in prima pagina per essersi comportata come una qualsiasi 21enne: ha "preso in prestito" il bikini di Dakota Fanning e l’ha indossato durante una vacanza in Europa, ma poi si è affrettata a confessare il misfatto postando una foto su Instagram. «Quella vacanza arrivava dopo una lunga attesa», spiega. «Dal momento che in estate non avrei lavorato, ho deciso di prendermi qualche giorno di riposo. È stato bello, ma poi ho iniziato a pensare: ok, sono già stufa di rilassarmi, ho bisogno di pensare a un nuovo personaggio». Il set è la sua attrazione fatale: «Quando sono lontana dal quel mondo, ne sento terribilmente la mancanza».

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5 Cose che non sapete di Elle Fanning

1. Adora Johnny Cash. «È il mio preferito. Credo di avere una cotta per lui».

2. Attualmente ascolta Billie Eilish («Non è straordinaria?») e Maggie Rogers.

3. Tra i suoi miti anche Gwen Stefani: il primo concerto «È stato a Budapest, a 9 anni».

4. Il suo film preferito di sempre è Grease. «Quand’ero piccola mi vestivo come Sandy e fingevo di essere lei».

5. Angelina Jolie le ha dato un consiglio prezioso. «Ci stavano intervistando insieme e io proprio non sapevo come comportarmi. Lei mi ha detto: “Oggi la penso diversamente rispetto a quando avevo 21 anni. Va benissimo rispondere che non lo sai: non devi avere sempre una risposta per tutto”. Mi ha rassicurata moltissimo».

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