25 aprile, il racconto di Elisabetta: Circondata, insultata e sputata per la bandiera palestinese

25 aprile, il racconto di Elisabetta: “Circondata, insultata e sputata per la bandiera palestinese”

di redazione cronaca
Pubblicato il 26 Aprile 2024 - 15:55
aggressori brigata ebraica

Alcuni aggressori si allontanano dopo gli insulti (foto da video)

Tensioni a Roma durante le commemorazioni per il 25 aprile a Porta San Paolo, il luogo simbolo della Resistenza al nazi-fascismo a Roma, tra la Brigata ebraica e un gruppo di filopalestinesi. Tensione che è sfociata in un lancio di oggetti e bombe carta. La Polizia in tenuta antisommossa ha impedito che la situazione degenerasse.

Il tutto è accaduto di mattina prima dell’arrivo del corteo organizzato dall’Anpi. E nei dintorni di Porta San Paolo, nel quartiere di Testaccio, è avvenuta un’aggressione ad una donna colpevole soltanto di avere con sé una bandiera palestinese. Elisabetta, questo il suo nome, è stata circondata, insultata e sputata da alcuni esponenti della Brigata ebraica. Questo il suo racconto in esclusiva a Blitz Quotidiano: “Sono arrivata a Porta San Paolo verso le 10 subito dopo che il gruppo della brigata ebraica era stata allontanata. Il gruppo aveva raggiunto via Zabaglia nel quartiere di Testaccio. Io non avevo idea di quello che era accaduto poco prima e come Cappuccetto col lupo ho parcheggiato il mio scooter proprio su quella via”. 

Elisabetta prosegue con il racconto: “Erano molto arrabbiati ed hanno avuto la brillante idea di aggredire la prima donna che hanno trovato. Io, dopo aver parcheggiato avevo tiro fuori la bandiera della Palestina. Loro mi hanno accerchiato dicendomi: ‘Leva quella ca**o di bandiera’. Io non capivo cosa stesse succedendo ed ho tirato fuori il cellulare per riprendere la scena. Loro mi hanno cominciato a riempire di insulti sessisti. Poi mi hanno messo la bandiera di Israele sullo scooter e ci hanno attaccato anche diversi adesivi pro-Israele. A questo punto ho deciso di andarmene via. Sono salita sullo scooter e l’ho messo in moto. Loro mi hanno continuato ad insultare e mi hanno sputato addosso“.