DINASTIA IMPERIALE parte I - Casa d'Asburgo

DINASTIA IMPERIALE parte I

Iniziamo ad addentrarci nella storia della Casa d’Asburgo dando uno sguardo generale, iniziando dalle sue origini fino ai giorni nostri. In un secondo momento passeremo a conoscere meglio varie personalità imperiali che hanno reso grande e gloriosa la storia della loro Casa.

ASBURGO D’AUSTRIA

I PARTE

di Mons. Pierluigi Bondioni.

Iniziamo ad addentrarci nella storia della Casa d’Asburgo dando uno sguardo generale, iniziando dalle sue origini fino ai giorni nostri. In un secondo momento
passeremo a conoscere meglio varie personalità imperiali che hanno reso grande e gloriosa la storia della loro Casa.
L’Impero asburgico giocò un ruolo decisivo nella politica europea dell’età moderna e contemporanea, ma fu progressivamente indebolito dalla sua struttura tipicamente ‘multinazionale’, che con il tempo pose le premesse della sua dissoluzione, avvenuta all’indomani della Prima guerra mondiale.
La Casa d’Asburgo (o Absburgo, italianizzazione dal tedesco Habsburg o Hapsburg), è una delle più importanti ed antiche case regnanti in Europa. I suoi membri
sono stati reggenti in Austria come duchi (1282-1453), arciduchi (1453-1804) e imperatori (1804-1918); re di Spagna (1516-1700); re di Portogallo (1580-1640); e per
molti secoli imperatori del Sacro Romano Impero (dal 1273 al 1291 e dal 1298 al 1308 e infine, quasi ininterrottamente, dal 1438 fino al 1806).


La questione delle origini della dinastia è assai controversa, poiché, data la sua antichità, si perde nella notte dei tempi e una sua sicura ricostruzione è difficoltosa. Pur tuttavia, ponendo come ormai certo capostipite il Conte di Alsazia Guntram il Ricco, in tedesco Guntram der Reiche, (… – 950 o 973), i suoi più sicuri antenati sono considerati gli Eticonidi, discendente da Eticone d’Alsazia. A sostegno di questa tesi abbiamo l’effettivo possesso di vari feudi in Alsazia da parte della famiglia fino al XVII secolo e l’identificazione ormai certa del “Guntram dives”, vassallo di Ottone I e discendente di Eticone con il Guntram il Ricco degli Acta Murensia. Con Werner II d’Asburgo (1025-1030– 11 novembre 1096) detto il Pio, fu conte di Alsazia, figlio di Radbod (985 – 1045) anche
conosciuto come Radbot di Klettgau e nipote di Guntram, apparve per la prima volta la denominazione della Casa d’Asburgo, da un castello fatto costruire in Argovia da Werner, chiamato Habichtsburg, da cui Hapsburg o Habsburg. Werner I (tra il 978 e il 980 –1028) fu vescovo di Strasburgo, acquisì il titolo di conte di Asburgo, dopo il 1082.


Le prime radici della potenza degli Asburgo risalgono al XII sec. e derivarono dai legami di fedeltà che essi, originari dell’Alsazia, strinsero con la dinastia germanica degli Hohenstaufen, in possesso della corona imperiale dal 1138 al 1254 [Corrado III (1138- 1152), Federico I Barbarossa (1155-1190), Enrico VI (1191 1197), Federico II (1220-1250) e Corrado IV (1250-1254). Gli ultimi tre furono anche re di Sicilia].

Infatti una svolta importante si ebbe nel 1273, quando gli Asburgo con Rodolfo I (1218-1291) ricevettero per la prima volta la corona del Sacro romano impero ottenendo l’Austria, la Stiria e la Carniola; la nomina però non fu riconosciuta da Ottocaro II (1230-1278) di Boemia che contestò la cessione delle regioni reclamate dall’Imperatore. Allora lo scontro fu inevitabile, ed ebbe la meglio Rodolfo I, che riuscì a strappare al rivale il possesso della Marca Orientalis.
Con Alberto I (1255-1308), figlio di Rodolfo I, divenuto nel 1298 re dei romani, consolidò i propri domini; così in poche generazioni la famiglia riuscì ad impossessarsi del trono imperiale. Durante quegli anni, infatti, forti anche dell’enorme prestigio legato a quella carica, consolidarono i propri possedimenti in Svizzera (persi poi nel 1474 per opera della Confederazione elvetica) e conquistarono l’Austria, che divenne la base più solida e duratura del loro potere. Dopo la morte di Alberto I (1308), gli Asburgo perdettero la carica imperiale, ma continuarono a consolidare e a estendere i propri possedimenti verso oriente e nella penisola italiana. Tra il 1365 e il 1457 la linea ereditaria si divise nel ramo albertino (Alberto III detto della Treccia) che si estinse con Ladislao il Postumo (1440-1457) e in quello leopoldino (Leopoldo III detto il Prode).

Federico I di Stiria, nipote di Leopoldo III (1351-1386) e imperatore col nome di Federico III (1452-1493), riunì i vari possedimenti asburgici sotto un’unica bandiera ed elevò l’Austria ad Arciducato, grazie ai documenti passati alla storia con il nome di Privilegium maius. Massimiliano I (1459-1519) figlio di Federico III e di Eleonora d’Aviz (1434-1467) principessa della casa reale di Portogallo, acquisì i Paesi Bassi in seguito al suo matrimonio celebrato nel 1477 con Maria (1457-1482), erede dei duchi di Borgogna, mentre il figlio Filippo I (1478-1506) detto il Bello acquisì la Spagna in seguito al matrimonio con Giovanna di Castiglia (1479-1555) detta la Pazza, figlia di Ferdinando II (1452-1516) di Aragona e di Isabella I (1451-1504) detta La Cattolica regina di Castiglia. Il loro figlio, Carlo V (1500-1558), ereditò da loro un impero dove “il sole non tramonta mai”.

Carlo V combatté più volte contro la Francia, che era l’unico suo ostacolo nel tentativo di dominare l’Europa. Dopo continue guerre con i francesi, i principi tedeschi, e gli inglesi che saccheggiavano i carichi di oro e di argento provenienti dalle colonie, Carlo V fu costretto ad abdicare (1556) a favore del figlio Filippo II (1527-1598) noto anche come Filippo il Prudente, a cui sarebbero andate: Spagna (colonie comprese), possedimenti italiani, Paesi Bassi, e Franca Contea; il rimanente venne dato al fratello Ferdinando I (1503-1564), insieme alla corona imperiale. Da Filippo II avrebbe preso origine il ramo della famiglia degli Asburgo chiamato di Spagna o spagnolo, per distinguerlo dal ramo austriaco. A questo ramo della famiglia degli Asburgo viene dato l’appellativo d’Austria, per la loro reggenza in Austria e per distinguerlo dal ramo spagnolo, il quale fino al 1700 veniva considerato il più forte e prestigioso tra i due, dato che i suoi domini si estendevano dall’Europa fino all’America. Il ramo austriaco della famiglia si creò nel 1521 con il trattato di Worms, che stipulava la suddivisione dei domini asburgici tra i due eredi.


Ferdinando I riprese le riforme burocratiche del nonno Massimiliano I e riorganizzò con fermezza tutti i territori sotto il suo dominio. A lui spettò il titolo imperiale e rimase quindi appannaggio del ramo austriaco della famiglia, che, data la sua potenza e influenza sui principi tedeschi, riuscì a conseguire sempre l’elezione imperiale da parte del Collegio dei Principi Elettori fino alla morte di Carlo VI che riuscì ad annettere alla corona d’Austria la Lombardia, i Paesi Bassi spagnoli e il Regno di Napoli. Non riuscì però ad avere figli maschi, dovette quindi nominare erede la giovane Maria Teresa d’Asburgo (1717-1780), che nel frattempo aveva già sposato Francesco Stefano di Lorena, con il quale ebbe inizio la dinastia degli Asburgo-Lorena. Maria Teresa, riuscì a sua volta a farsi eleggere nel 1745 ed a ripristinare il tradizionale possesso del titolo imperiale, peraltro divenuto ormai puramente onorifico, in favore dei figli maschi della nuova dinastia. Nel 1792 venne incoronato imperatore a Francoforte il figlio di Leopoldo II (1797- 1870), Francesco II (1768-1835). Questi, dopo la decapitazione dei sovrani francesi, insieme agli altri sovrani europei creò una prima coalizione contro la Francia rivoluzionaria. La coalizione ebbe inizialmente qualche successo, ma cominciò subito ad arretrare, soprattutto in Italia, dove gli austriaci vennero sconfitti ripetute volte dal generale corso Napoleone Bonaparte.

Con il trattato di Campoformido del 1797, venne ceduto alla Francia il milanese, mentre agli austriaci restarono il Veneto, l’Istria e la Dalmazia. A questo trattato di pace ne seguirono altri, che ridussero il dominio asburgico all’Austria, la Boemia e l’Ungheria; Francesco II fu anche costretto a rinunciare al titolo, altisonante, ma ormai puramente onorifico, di sacro romano imperatore e ad assumere invece quello, più limitato ma più corrispondente alla realtà, di imperatore d’Austria. Nello stesso anno della sconfitta francese di Waterloo (18 giugno 1815), venne istituito il Congresso di Vienna, con il quale ebbe inizio la Restaurazione. Il congresso imponeva la restaurazione degli antichi regimi, e l’Austria riottenne tutti i possedimenti italiani, slavi e tedeschi che aveva perso durante le guerre napoleoniche; inoltre si instaurò la Santa Alleanza, tra Austria, Russia e Prussia, che aveva il compito di sopprimere tutti i moti rivoluzionari filofrancesi, o di indipendenza, che sarebbero scoppiati in Europa. Negli anni che seguirono, Francesco II seguì una politica accentratrice, su consiglio del primo ministro Metternich; ma proprio a causa sua, e dei nuovi ideali di indipendenza, scoppiarono i moti del 1848, che devastarono tutta l’Europa, segnarono l’espulsione dello stesso primo ministro dalla cancelleria imperiale, e l’ascesa di Francesco Giuseppe (1830-1916), sostituitosi a Ferdinando I (1793-1875), che fu costretto ad abdicare a favore del giovane diciottenne. Francesco Giuseppe fu l’ultima grande personalità della Casa d’Asburgo. Sotto il suo regno, l’Austria, sembrò rivivere il periodo del suo grande splendore, e Vienna divenne la città più grande e bella della Mitteleuropa. L’Imperatore affrontò le guerre di indipendenza italiana, e la guerra austro-prussiana; portò in entrambi i casi sconfitte, che misero fine alla supremazia dell’Austria in Italia e in Germania, e affrettarono il lento declino della dinastia.
Nel 1867, Francesco Giuseppe firmò l’Ausgleich, ovvero un compromesso che divideva l’Impero asburgico in Impero Austriaco e Regno d’Ungheria: politicamente e militarmente erano uniti, ma in quanto a politica interna e amministrazione erano due entità separate. Con il crescente interesse dell’ Austria-Ungheria e della Russia per i Balcani, si crearono forti tensioni all’interno del reich asburgico che portarono l’Austria a firmare un’alleanza con la Germania e l’Italia (Triplice alleanza).
Nel 1914 in seguito all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo- Este (1863-1914) a Sarajevo, esplose la Prima guerra mondiale, dovuta ad un complesso sistema di alleanze tra gli stati europei, che vide schierate da una parte le potenze centrali ( Austria-Ungheria , Germania e l’Impero Ottomano), dall’altra quelle occidentali (Francia, Regno Unito e Italia) e la Russia.

Nel 1916 morì Francesco Giuseppe: a questi successe il beato Carlo I (1887-1922) che, perdendo la guerra (1918), in seguito a molteplici eventi fu condannato all’esilio e i domini asburgici definitivamente divisi in repubbliche indipendenti. Il 3 novembre 1949 si annunziava l’apertura del processo di beatificazione di Carlo I Imperatore (carica imperiale che ricoprì dal 21 novembre 1916 al 11 novembre 1918, inoltre fu Arciduca d’Austria, Re d’Ungheria con il nome di Carlo IV, Re di Boemia con il nome di Carlo III, Duca di Salisburgo, Re di Croazia, Slavonia e Dalmazia, gli atti furono consegnati alla Congregazione dei Riti il 22 maggio 1954; a maggio del 2003 vennero riconosciute le virtù eroiche e quindi il titolo di venerabile.

Fu beatificato dal Beato Giovanni Paolo II il 3 ottobre del 2004. Ottone d’Asburgo (1912-2011). È stato arciduca ereditario d’Austria e d’Ungheria, figlio di Carlo I, ultimo imperatore, e di Zita, già principessa di Borbone Parma; dopo la morte del padre divenne capo della casa e pretendente al trono fino alla sua abdicazione a favore del figlio Carlo nel 2007. Dopo la sua morte gli succedette, appunto, il figlio Karl Thomas Robert Maria Franziskus Georg Bahnam von Habsburg-Lothringen Arciduca d’Austria, Principe Imperiale di Austria, Principe Reale di Ungheria, Croazia e Boemia ( Starnberg , 11 gennaio 1961) – nome italiano, in breve: Carlo d’Asburgo-Lorena – è il capo attuale della Casa d’Asburgo dal 2007.


Motto

Il famoso motto A.E.I.O.U. risale all’epoca di Federico III (1452-1493) che lo utilizzò come siglatura per oggetti e edifici. Egli non fornì mai la spiegazione del significato, ma poco dopo la sua morte all’acronimo venne attribuito i significati di Austriae Est Imperare Orbi Universo, “Spetta all’Austria regnare sul mondo” in latino, oppure la simile frase in lingua tedesca: Alles Erdreich Ist Österreich Untertan (“L’Intero Mondo è Soggetto all’Austria”). Sebbene questo sia il significato più correntemente accettato, in quanto ben si accorda all’idea che i sovrani della casata d’Asburgo aspirassero ad un potere sempre più vasto, in grado di unire sotto la loro dinastia tutta l’Europa, esistono anche altre interpretazioni.
« AEIOU – Austriae Est Imperare Orbi Universo »
(spetta all’Austria regnare sul mondo)
« AEIOU – Austria est imperio optime unita »
(L’Austria è ottimamente unita [al concetto di] impero)

« AEIOU – Alles Erdreich Ist Österreich Untertan »
(L’Intero Mondo è Soggetto all’Austria)

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