Edvige Jagellona (1513-1573)

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Edvige di Polonia
Edvige Jagellona in un ritratto di Hans Krell, 1537 circa
Elettrice di Brandeburgo
In carica29 agosto 1535 –
3 gennaio 1571
PredecessoreElisabetta di Danimarca
SuccessoreSabina di Brandeburgo-Ansbach
NascitaPoznań, 15 marzo 1513
MorteNeuruppin, 7 febbraio 1573
Casa realeJagelloni
PadreSigismondo I Jagellone
MadreBarbara Zápolya
Consorte diGioacchino II di Brandeburgo
FigliElisabetta Maddalena
Sigismondo
Edvige
Sofia
ReligioneCattolicesimo

Edvige Jagellona, in polacco Jadwiga Jagiellonka, in tedesco Hedwig Jagiellonica (Poznań, 15 marzo 1513Neuruppin, 7 febbraio 1573), era figlia del re Sigismondo I Jagellone e della sua prima moglie Barbara Zápolya, e fu principessa elettrice di Brandeburgo dal 1535 alla morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Anni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Edvige nacque il 15 marzo 1513 a Poznań, figlia primogenita del re Sigismondo I di Polonia e della sua prima moglie, la contessa ungherese Barbara Zapolya, sorella del futuro re Giovanni I d'Ungheria. La sua unica sorella, Anna, morì all'età di 5 anni. Suo padre si risposò ed ebbe sei figli con la seconda moglie. Anche se cresciuta con fratellastri e sorellastre, aveva tutori personali, e nella corte aveva ricevuto il soprannome di "reginula".[1]

La sua mano venne chiesta dal re Gustavo I di Svezia, deciso a farne sua prima regina. Nel 1526, Johannes Magnus fu inviato in Polonia dal re di Svezia per negoziare il matrimonio: avendola incontrata in quest'occasione, il fratello Olao Magno nel 1528 la descrisse come "molto bella, saggia fanciulla [...] più fine di tutte le ricchezze che ho appena menzionato, e degna di un regno glorioso"[2]. Nonostante la decisione del pretendente di moderare le riforme religiose nel suo regno, il padre di Edvige declinò l'offerta di Gustavo dopo aver sentito del suo cattivo rapporto con la Chiesa cattolica romana, e la possibilità di diventare regina di Svezia sfumò (solo per ripresentarsi poi alla sua sorellastra Caterina, che sposò Giovanni III di Svezia nel 1562 e regnò dal 1569 alla morte).[3]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 agosto o il 1º settembre 1535 Edvige sposò Gioacchino II di Hohenzollern, principe elettore di Brandeburgo. Il matrimonio si svolse a Cracovia. Poiché la dinastia Jagellonica era cattolica, Gioacchino II aveva promesso a Sigismondo che non avrebbe fatto cambiare religione a Edvige. Il contratto di matrimonio, firmato il 21 marzo 1535, prevedeva che a Edvige sarebbe stato permesso di portare un prete polacco con sé e avrebbe potuto esercitare liberamente il culto cattolico.[4] Dal suocero ricevette in dote la contea di Ruppin così come le città di Alt Ruppin e Neuruppin.

Il matrimonio non lasciò soddisfatta la suocera di Edvige, Elisabetta di Danimarca, devota protestante, a causa delle Messe cattoliche celebrate per Edvige nella sua cappella privata. L'Elettrice vedova era scontenta anche perché Edvige non sapeva parlare tedesco. [5]

Dopo la rottura del femore e della schiena nel crollo di un pavimento di una casino di caccia, Edvige trascorse gli ultimi 22 anni della sua vita paralizzata. L'incidente segnò il crollo del suo matrimonio, già danneggiato da differenze di religione e lingua. Edvige di fatto venne sostituita dall'amante del marito, Anna Sydow, figlia di un impiegato statale, che Gioacchino trattava come sua moglie. La loro relazione era pubblicamente nota e generò una figlia che venne creata duchessa.[5]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Edvige morì a Neuruppin il 7 febbraio 1573, due anni dopo il marito.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal matrimonio nacquero i seguenti figli:

  • Elisabetta Maddalena (1537-1595), sposò Francesco Ottone di Brunswick-Lüneburg;
  • Sigismondo (1538-1566), arcivescovo di Magdeburgo;
  • Edvige (1540-1602), sposò Giulio di Brunswick-Lüneburg;
  • Sofia (1541-1564), sposò Guglielmo di Rosenberg.
  • Gioacchino (1543 – 23 marzo, 1544)
  • una figlia di cui non si sa il nome (1545)

Altre notizie[modifica | modifica wikitesto]

È uno dei personaggi del celebre dipinto di Jan Matejko, Omaggio Prussiano.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ladislao II di Polonia Algirdas di Lituania  
 
Uliana di Tver'  
Casimiro IV di Polonia  
Sofia Alšėniškė Andrea Alšėniškis  
 
Aleksandra Druckaja  
Sigismondo I Jagellone  
Alberto II d'Asburgo Alberto IV d'Asburgo  
 
Giovanna di Baviera-Straubing  
Elisabetta d'Asburgo  
Elisabetta di Lussemburgo Sigismondo di Lussemburgo  
 
Barbara di Cilli  
Edvige Iagellona  
László Zápolya  
 
 
Stefan Zápolya  
Dorotea  
 
 
Barbara Zápolya  
Premislavo II di Teschen Boleslao I di Teschen  
 
Eufemia di Masovia  
Edvige di Cieszyn  
Anna di Varsavia Boleslao IV di Varsavia  
 
Anna di Rutenia  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dr. Veress, Endre (1901). Izabella kiralyne. Budapest. Magyar Tudomanyos Akademia.
  2. ^ Olaus Magnus, P. Fisher & H. Higgens (trans.); P. G. Foote (ed.), A Description of the Northern Peoples, London, The Hakluyt Society, 1998, p. 660, ISBN 0-904180-58-1.
  3. ^ Deppermann, Klaus; Drewery, Benjamin, Melchior Hoffman: social unrest and apocalyptic visions in the Age of Reformation, T. & T. Clark, 1987, ISBN 0-567-09338-7. URL consultato il 31 agosto 2009.
  4. ^ Smith College. Dept. of History, Smith College studies in history, Volume 2, Smith College, 1916, ISBN. URL consultato il 31 agosto 2009.
  5. ^ a b Owen Chadwick, The Early Reformation on the Continent, Oxford University Press, 2003, ISBN 0-19-926578-X. URL consultato il 30 agosto 2009.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN38093580 · ISNI (EN0000 0000 2293 653X · CERL cnp01100007 · GND (DE132969947 · WorldCat Identities (ENviaf-38093580