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Ebike: pedalare senza fatica

Nel test su quindici biciclette elettriche, quattro modelli ottengono un giudizio globale buono. Questo mezzo è un buona soluzione per chi si vuole spostare agevolmente in città senza inquinare, ma solo in alternativa all'automobile. Dal punto di vista della sostenibilità, infatti, meglio optare per la bici tradizionale.

26 maggio 2023
e-bike su strada in montagna

Negli ultimi anni gli italiani hanno sviluppato una nuova sensibilità per la mobilità green, soprattutto nelle grandi città dove i mezzi alternativi all’automobile sono sempre più diffusi. Alla base di questo cambiamento hanno sicuramente giocato un ruolo i bonus e gli incentivi governativi: lo dimostra ad esempio la crescita delle vendite delle biciclette elettriche, o ebike, che si confermano come moderno mezzo di trasporto alternativo all’automobile per tragitti quotidiani, come quelli che collegano l’abitazione con il posto di lavoro.

Nel 2021 sono state vendute in Italia ben 295 mila bici di questo tipo (nel 2016 erano solo 124.400), il 5% in più rispetto al 2020, e l’andamento è stato sostanzialmente stabile anche nel 2022. A dirlo sono le stime annuali diffuse da Confindustria Ancma (Associazione ciclo motociclo accessori) per il settore delle due ruote a pedali elettriche.

La bicicletta a pedalata assistita è un mezzo che attrae sempre di più: gli spostamenti con questo tipo di due ruote, infatti, soprattutto all’interno delle città, sono più veloci e meno inquinanti rispetto a quelli che si percorrono sulle quattro ruote. Perché, è bene chiarirlo subito, le ebike nascono per fare concorrenza soprattutto ai mezzi a motore, non alle normali biciclette, che rimangono la scelta più sostenibile ed economica per chi è allenato a usare i muscoli. L’elettrico su due ruote è un’ottima opportunità anche per i molti chesi sentivano esclusi, cioè quelli che pensavano fosse improponibile percorrere lunghi tratti di strada con le biciclette tradizionali.

Il test su 15 modelli

Per conoscere meglio questi mezzi abbiamo messo alla prova quindici modelli di ebike di prezzo mediobasso, verificando non solo la qualità del motore e della batteria, ma anche la qualità costruttiva in generale e il comportamento alla guida. Soltanto quattro raggiungono un giudizio complessivo buono: componenti, montaggio e accessori nella maggior parte dei casi non sono idonei. In questa fascia di prezzo, spesso si tratta di bici muscolariconvertite ad elettriche con la sola aggiunta della batteria e del motore.

Vincono il titolo di Migliore del Test Olympia Super Roadster (che è anche Miglior Acquisto), e Specialized Turbo Vado 3.0. La prima è una bicicletta solida, comoda da guidare anche se migliorabile dal punto di vista della risposta del motore; la seconda spicca soprattutto per la qualità costruttiva, la durata della batteria e il design.

Come funzionano

Le biciclette elettriche oggetto di questo test sono biciclette a pedalata assistita che hanno un motore elettrico che permette, quando viene acceso, di fornire potenza al mezzo riducendo lo sforzo muscolare del ciclista. Se non si pedala, queste bici non vanno da sole. Sono dunque in tutto e per tutto biciclette, ma danno un aiuto facoltativo per fare meno fatica e spostarsi più rapidamente, fino a un massimo di 25 km/h, di quanto si farebbe con la sola energia trasmessa dalle proprie gambe.

Da non confondere con un altro tipo di biciclette elettriche, le cosiddette “speed ebike” il cui motore invece permette di avanzare anche senza bisogno di pedalare. Queste ultime permettono di raggiungere una velocità di 45 chilometri orari, la stessa dei motorini, e per questo non sono considerate biciclette dal codice della strada italiano, ma richiedono il rispetto delle stesse regole che valgono per i ciclomotori (patentino, assicurazione, casco).

Tutte le biciclette della nostra selezione hanno la batteria che si può staccare dal telaio per caricarla in unanormale presa elettrica: l’autonomia alla massima potenza va da un minimo di 37 chilometri a un massimo di 72 con una ricarica, ampiamente sufficiente per durare qualche giorno quando si usa per i tragitti urbani. Una cosa che accomuna tutte le biciclette con pedalata assistita rispetto alle normali biciclette è che pesano di più. Hanno un peso compreso tra i 21 e i 29 chilogrammi cosa che ovviamente le rende scomode da trasportare sui mezzi pubblici o su rampe di scale. Il loro peso, tuttavia, una volta saliti in sella, non si avverte più proprio grazie all’aiuto del motore nella spinta. Non esiste un’età minima per guidarle essendo considerate biciclette a tutti gli effetti, chiunque può guidarle in strada, anche i ragazzi più giovani.

Meglio dell’auto, non della bici

Molte città europee si stanno organizzando per rendere più semplici e sicuri gli spostamenti in bicicletta, con i mezzi di mobilità leggera e a piedi. Oltre alla costruzione di piste ciclabili lungo le arterie di traffico principali, una delle soluzioni che si stanno sperimentando con successo è quella di introdurre aree dove si riducono i limiti di velocità. In diversi centri urbani, ad esempio, sono state create le cosiddette zone 30, aree della città dove i limiti di velocità per tutti sono praticamente simili a quelli di una bicicletta elettrica, con benefici sensibili sulla qualità dell’aria, sul rumore, sulla vivibilità degli spazi, ma anche sul valore degli immobili.

La bicicletta elettrica è quindi un mezzo che comincia a far gola a molti, anche a chi non ha mai contemplato di potersi muovere pedalando. Tuttavia, è bene ricordarlo, questo mezzo non è in assoluto il più sostenibile dal punto di vista ambientale. Lo è sicuramente più di un’automobile, ma meno di una bicicletta tradizionale. Non è il caso, quindi, di farsi tentare da una bici elettrica se, ad esempio, il tragitto da percorrere non è molto: se sono meno di cinque chilometri e senza pendenze, la scelta migliore è una bici tradizionale, che oltrettutto è anche meno costosa. Quella elettrica è consigliabile in posti con salite, per tragitti anche superiori a 20 chilometri.

Un consiglio importante: il casco a bordo delle ebike non è obbligatorio ma noi lo consigliamo vivamente, come lo consigliamo in generale per tutti i tipi di ciclisti. Infine, dato il costo elevato di una ebike, per non rischiare spiacevoli sparizioni, è fondamentale scegliere catene e lucchetti di buona qualità, ma anche considerare un’assicurazione che copra il furto del mezzo.

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