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Tavola 4 Storia Uniformi

Storia delle uniformi – pt. 1 – Masterclass

17. Austria: “Rgt Sassonia-Coburgo”, Moschettiere, 1690

Fino al 1708 in Austria la struttura delle uniformi era lasciata alla libera scelta dei comandanti dei reggimenti.
Tuttavia tra le più usuali vi erano le uniformi di lana naturale grigia, probabilmente perché erano le più a buon mercato. Perciò quando nel 1708 si volle stabilire un colore unico per le uniformi della fanteria, parve del tutto naturale scegliere il grigio chiaro come colore di fondo.
Poiché la scelta delle uniformi era di competenza dei comandanti di reggimento, poteva succedere che più reggimenti avessero gli stessi colori. Tuttavia erano possibili varianti in quanto alcuni reggimenti portavano calzoni e calze nei colori del reggimento, mentre altri reggimenti li portavano grigi.
Per quanto riguarda le buffetterie di cuoio che facevano parte dell’uniforme, si adottò una nuova disposizione in quanto ora la spada veniva portata appesa al cinturone come nella cavalleria.

18. Austria: Artigliere, 1671

Mentre per le uniformi della fanteria austriaca si impiegava lana grezza chiara, per l’artiglieria si sceglieva, per motivi pratici, una lana quanto più scura possibile.
La lana grezza scura presenta spesso una sfumatura brunastra. Mentre il colore delle uniformi della fanteria tendeva a poco a poco a divenire un grigio chiaro, quello dell’artiglierie era destinato più tardi ad acquistare tonalità marroni.
L’artigliere porta appeso ad un cordone rosso messo in bandoliera un corno con la polvere d’innesco. L’asta è il buttafuoco usato per accendere la miccia. Un buttafuoco per l’accesionsione così lungo era pratico per molti motivi: da una parte la miccia accesa non veniva a trovarsi in vicinanza dei barili di polvere da sparo aperti, dall’altra era possibile accendere il cannone da maggior distanza, evitando così di venir feriti dal contraccolpo.
Durante il servizio presso il pezzo d’artiglieria, l’artigliere sicuramente indossava una veste grigia con le maniche lunghe sotto il giustacorpo.

19. Brandeburgo: Rgt “Principessa Elettrice Dorotea di Brandeburgo”, Moschettiere, 1681

Nel 1914: 2° Rgt della Guardia a piedi.
Pare che il Principe Elettore Giorgio Guglielmo di Brandeburgo abbia vestito di blu scuro la sua guardia del corpo già dal 1632, ma solo nel 1685 vi furono disposizioni per la normalizzazione delle uniformi di tutti i Rgt di fanteria. Predominavano uniformi blu scure e questo colore rimase caratteristico della fanteria prussiana fino al 1914.
Poiché il Rgt in oggetto fu fondato già nel 1676, esso vestiva uniformi rosse.
Pare che a quel tempo vigesse la consuetudina che i Rgt, i cui posti di comando erano occupati dalle consorti dei reggenti, portassero uniformi rosse.
Di questo abbiamo esempi anche in Danimarca (21), Inghilterra e Francia.
Degno di nota è inoltre il fatto che sia in Brandeburgo, Danimarca e Inghilterra questi reggimenti portassero uniformi rosse con risvolti verdi. Nel Brandeburgo questi vennero introdotti nel 1686.
I sottotenenti del rgt portavano uniformi rosso carminio, i capitani viola.
Il moschettiere portava una cartucciera il cui coperchio, rivestito di panno, era ornato con l’aquila bradenburghese e porta ricamato il monogramma della principessa elettrice.
Le cartucciere a quel tempo sostituirono i piccoli recipienti di legno a forma di bottiglia che erano appesi alla bandoliera. Il motivo di questo cambiamento è da ricercarsi nel fatto che venne introdotto un nuovo sistema di caricamento dei moschetti. Invece di tener separate, come prima, polvere e pallottole, si dava ora ai soldati una certa quantità di polvere che veniva avvolta con la palla in un rotolino di carta, da allora chiamato “cartuccia”.
Queste venivano custodite in una borsa nella quale potevano trovar posto anche gli oggetti necessari per pulire il moschetto.

20. Ducato di Savoia: Rgt delle Guardie, Moschettiere, 1664

Il Duca di Savoia aveva a quel tempo un esercito le cui uniformi ricalcavano nel modello quelle dell’esercito francese. Il Rgt delle Guardie tuttavia indossava un giustacorpo con due file di bottoni. Quando faceva caldo e in occasione di parate i giustacorpi potevano venir sbottonati in modo da lasciar vedere la fodera e la veste sottostante allora chiamata “camiciola”.
Colori diversi in queste diverse parti delle uniformi servivano a stabilire i segni distintivi di ciascun rgt.
Il cappello con i bordi sollevati, cioè come diranno poi i regolamenti, “bien retroussé”, prelude al tricorno.