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Oncologia
Serena Zoli
pubblicato il 28-03-2024

Alcol e tumori del seno: un nesso poco conosciuto



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Il rischio di tumore aumenta anche con poco alcol. L’Oms richiama l’attenzione delle donne europee

Alcol e tumori del seno: un nesso poco conosciuto

Lo sapete che l’alcol è dannoso e, in particolare, è un fattore di rischio per il tumore al seno? La domanda la pone l’Organizzazione mondiale della Sanità in un suo documento diffuso per l’8 marzo, festa della donna. E sa già la risposta, sconsolata: solo il 21 per cento delle donne di 14 paesi europei è consapevole di questa pericolosa connessione, eppure i meccanismi biologici che collegano vini, birra, liquori e le malattie oncologiche sono chiari e sostenuti da decenni di evidenze in tutto il mondo.

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I MECCANISMI DELL’ALCOL

Si tratta di meccanismi complessi. Il più importante consiste nel metabolismo dell’etanolo in acetaldeide, un metabolita che danneggia il Dna favorendo mutazioni che potenzialmente sfociano in un tumore. Ci sono poi gli ormoni estrogeni che paiono avere un ruolo nello sviluppo di molti cancri al seno.

 

I CASI IN EUROPA 

Questo tumore femminile si è presentato in Europa con 600.000 casi nel 2022. Tra le donne europee è il primo fra quelli causati dall’alcol, fino a costituire il 66 per cento di tutti i casi di tumori attribuibili all’alcol (il secondo è il tumore del colon-retto, quasi il 18 per cento dei casi di tumori alcol-correlati nelle donne).

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ANCHE BERE POCO È UN RISCHIO

La ricerca indica che non ci sono dosi di alcolici che siano ininfluenti per la salute. Anche bere poco è rischioso: più della metà dei cancri al seno in Europa non sono collegati a consumi alti e un terzo dei nuovi casi ogni anno sono legati a bere l’equivalente di due piccoli bicchieri di vino al giorno.

 

IL PERICOLO VALE ANCHE PER L’UOMO

L'aumento della pericolosità si riscontra comunque, per entrambi i sessi, anche tra i consumatori leggeri e moderati, con consumo fino a due drink al giorno; 1 caso su 7 di tutti i nuovi tumori nel 2020, oltre 100.000 casi in tutto il mondo, sono stati causati da consumi compresi nei due drink al giorno (ogni drink ha in media 10-12 grammi di alcol, un bicchiere di vino da 125 ml, 330 ml di birra, 40 ml di superalcolico). 

 

ALTRI TUMORI ALCOL CORRELATI

Secondo l’Iarc, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms, ci sono forti evidenze che il consumo di alcolici (anche in quantità limitate) aumenti il rischio di:

  • tumore al seno in pre e post menopausa
  • tumori di laringe, faringe e cavo orale
  • tumori dell’esofago
  • due o più drink al giorno (30 grammi di alcol o più) aumenti il rischio di tumori del colon-retto
  • tre o più drink al giorno (45 grammi al giorno) aumenti il rischio di tumori del fegato e tumori dello stomaco.

Non ci sono differenze in base al tipo di tumore.

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LA TUTELA DEI CONSUMATORI

L’Organizzazione mondiale della Sanità fa presente che nell’Unione europea non si è registrato alcun cambiamento nel consumo pro capite dal 2010 e c’è un richiamo ai vari governi per non aver fatto nulla o ben poco per accrescere la conoscenza sulla pericolosità dell’alcol per la salute, in particolare nel provocare tumori. E auspica che le confezioni di vino, birre, liquori riportino informazioni corrette sul rischio legato al consumo. Dopotutto – ricorda – «sia l’alcol che il tabacco sono stari classificati nel Gruppo 1 dei carcinogeni dalla Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro fin dagli anni Ottanta» e «le donne in Europa hanno il diritto di conoscere il legame fra alcol e tumori», considerando che in generale comportamenti più salutari potrebbero evitare ben 4 casi di tumore su 10.

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Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.



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