Danilo a Sky: «Primo tempo non da Juve. Rigore Mina-Alcaraz? Sbaglio grosso, ma niente alibi»
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Danilo a Sky: «Primo tempo non da Juve. Rigore Mina-Alcaraz? Sbaglio grosso, ma niente alibi»

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Danilo a Sky: «Primo tempo non da Juve. Rigore Mina-Alcaraz? Sbaglio grosso, ma niente alibi». L’intervista

Danilo, capitano della Juve, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio col Cagliari.

GOMITATA DI MINA SU ALCARAZ – «Vi ringrazio per l’analisi, è troppo chiaro. Noi in campo quando sbagliamo le cose diventano molto serie. Questo per me è uno sbaglio veramente grosso»

PRIMO TEMPO DISASTROSO – «E’ giusto quel che ha detto il mister, ne siamo consapevoli tutti. Abbiamo fatto un primo tempo non in grado di rappresentare la Juve. Poi abbiamo avuto il carattere per andare a pareggiare la partita ma non ci basta. Quando giochi in una squadra come la Juve quel primo tempo lì non te lo puoi permettere».

JUVE SENZA CONTINUITA’ – «Purtroppo la stagione è questa, siamo andati in alti e bassi dopo Empoli e Inter. Noi ogni volta che andiamo in campo le cose non vanno. Riprendiamo le forze, andiamo a lavorare sempre di più, zitti perché non ci dobbiamo dire niente. Dobbiamo essere uniti. Abbiamo la semifinale di Coppa Italia che sarà veramente difficile. Però proviamo ad andare in finale, ce lo meritiamo».

COSA SI SONO DETTI NELLO SPOGLIATOIO – «Che alla fine la responsabilità è nostra. Non ci sono alibi. Niente arbitro rigore. Poi è chiaro che quelle sono cose che potevano darci una mano, ma poi siamo noi in campo che passiamo il pallone, vinciamo o i contrasti e i duelli. Abbiamo capito meglio questo. Siamo tornati nel secondo tempo più cattivi e sporchi, lo chiedeva la partita».

DIFFERENZE COL GIRONE D’ANDATA – «E’ difficile nominare una cosa sola. Ci sono state un po’ di cose che ci hanno fatto avere questi alti e bassi. C’è l’amarezza e tristezza di non avere vinto quelle partite, allontanarsi dal posto scudetto. La squadra ha dei giovani che devono ancora crescere e capire queste cose. Poi i rendimenti di calciatori importanti come me e Adrien non sono stati come quelli della prima metà della stagione. Ne siamo consapevoli».

ALLA JUVE MANCA LEADERSHIP – «Questa domanda è stata fatta un po’ di volte. Quando vinciamo le partite con grinta e lavoro di squadra queste domande non le fate. Non sono d’accordo. Quando andiamo in campo andiamo tutti insieme in 11 e quelli che vengono in panchina sa quel che deve fare e portare alla squadra. Leadership non è mica stare in campo, urlare, fare gesti, questo si fa internamente, giorno dopo giorno. Non credo sia questo il problema della Juve».

LA COPPA ITALIA SALVEREBBE LA STAGIONE – «La Juventus è sempre stata molto chiara nella comunicazione degli obiettivi della stagione. Siamo in grado di andare in finale di Coppa Italia e di andare in Champions il prossimo anno. E quindi siamo lì per raggiungere gli obiettivi che siamo detti ad inizio stagione».

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