Paolo Maldini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paolo Maldini
Maldini con il Milan nel 1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 186 cm
Peso 85 kg
Calcio
Ruolo Difensore
Termine carriera 1º luglio 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1978-1984Milan
Squadre di club1
1984-2009Milan647 (29)[1]
Nazionale
1986-1988Bandiera dell'Italia Italia U-2112 (5)
1987Bandiera dell'Italia Italia olimpica1 (1)
1988-2002Bandiera dell'Italia Italia126 (7)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
Argento Stati Uniti 1994
 Europei di calcio
Argento Belgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Paolo Cesare Maldini (Milano, 26 giugno 1968) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. È stato vicecampione del mondo nel 1994 e vicecampione d'Europa nel 2000 con la nazionale italiana.

Giocatore di caratura mondiale, considerato tra i migliori nella storia del calcio[2][3] e da molti definito il miglior difensore di tutti i tempi,[4][5][6][7][8] nel corso della sua carriera, durata 25 anni, ha vestito soltanto la maglia del Milan, del quale è assurto a ruolo di «bandiera» e con cui ha vinto 26 trofei: 7 scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Champions League (con il record di 8 finali giocate, condiviso con Francisco Gento), 5 Supercoppe UEFA (record condiviso con Toni Kroos), 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club FIFA.[9] Insieme ai compagni di reparto Mauro Tassotti, Franco Baresi e Alessandro Costacurta, ha composto una delle migliori linee difensive della storia del calcio,[10] consentendo al Milan di stabilire il record assoluto di partite consecutive senza sconfitta (58) nei cinque principali campionati europei (dal 26 maggio 1991 al 14 marzo 1993; 1 anno, 9 mesi e 16 giorni).[11]

Dal 1988 al 2002 ha militato nella nazionale italiana, della quale è stato capitano per otto anni, prendendo parte a quattro campionati mondiali (Italia 1990, Stati Uniti 1994, Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002) e tre campionati d'Europa (Germania Ovest 1988, Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000). Con la maglia azzurra ha detenuto i record di presenze totali (126)[12] e da capitano (74), poi battuti da Fabio Cannavaro rispettivamente nel 2009 e nel 2010.

Dal 2005 al 2020 è stato il calciatore con più presenze nella storia della Serie A (647),[13] prima di essere scavalcato da Gianluigi Buffon,[14] ed è quarto (primo tra gli italiani) per numero di presenze nelle competizioni UEFA per club (174);[15][16] è inoltre il giocatore con più presenze con la maglia del Milan (902).[9] Terzo classificato nella corsa al Pallone d'oro nel 1994[17] e nel 2003,[18] è il terzo calciatore nella storia, insieme a Karim Benzema, per numero di candidature al Pallone d’oro (13), dietro solo a Lionel Messi (16) e Cristiano Ronaldo (18), e l’unico della top 5 per candidature a non essersi mai aggiudicato il premio. Nel 2002 è stato incluso nel FIFA World Cup Dream Team,[19] selezione formata dai migliori undici giocatori della storia del campionato mondiale di calcio, e nel 2004 nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori redatta in occasione del centenario della FIFA; è stato inserito nella formazione ideale di ognuno dei tre Europei disputati,[20] oltre che nella "squadra ideale del decennio" dal Sun nel 2009,[21] nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2012[22] e nel miglior undici di tutti i tempi da World Soccer nel 2013.[23] Nel 2020 viene inserito nel Dream Team del Pallone d'Oro come miglior terzino sinistro della storia del calcio.[24] Rientra inoltre nella ristretta cerchia dei calciatori con almeno 1000 presenze in carriera (1041, al 24º posto) ed è l'unico italiano insieme a Gianluigi Buffon (al 5º posto) a farne parte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Maldini è nato il 26 giugno 1968 a Milano, quarto dei sei figli dell'allenatore ed ex difensore nonché bandiera del Milan Cesare Maldini (1932-2016) e di sua moglie Marialuisa Mazzucchelli (1935-2016);[25] ha tre sorelle maggiori e due fratelli minori. È sposato dal 14 dicembre 1994 con l'ex modella italo-venezuelana Adriana Fossa[26]; la cerimonia nuziale si è svolta a Villa Borromeo (Cassano d'Adda).[27][28] La coppia ha due figli, Christian (nato il 14 giugno 1996) e Daniel (nato l'11 ottobre 2001),[26] entrambi calciatori e cresciuti nelle giovanili del Milan; il primogenito, anche lui difensore, si è ritirato a soli 27 anni dopo essere stato in forza al Lecco, mentre il secondogenito ha esordito come centrocampista offensivo in Serie A con la maglia rossonera il 2 febbraio 2020, seguendo le orme del padre e del nonno, per poi, dal 2022, passare in prestito Spezia, Empoli e Monza[29]; il 6 gennaio 2021 la sua sesta partita coincide con la millesima gara disputata in Serie A con il Milan dai membri della famiglia Maldini, aggiungendosi alle 347 di Cesare ed alle 647 di Paolo.[30]

Negli anni 2000 è stato fondatore e comproprietario, insieme all'amico e collega Christian Vieri, della marca di abbigliamento Sweet Years.[31]

Il 20 maggio 2015, in collaborazione con Riccardo Silva, ha fondato la società calcistica del Miami FC, primo club calcistico professionista della città della Florida, che ha debuttato nella NASL nel 2016.[32]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Difensore molto duttile[33] e in grado di calciare con entrambi i piedi,[34] Maldini ha ricoperto principalmente il ruolo di terzino sinistro[35] (nonostante fosse un destro naturale)[36][37] e poi di difensore centrale;[38][39] in carriera è stato utilizzato anche da terzino destro.[38][40] Talento precoce e longevo,[6] è abile nei tackle[4][41] e nel gioco aereo,[4][42] nonché dotato di grande velocità[4][41] e prestanza fisica.[7][33][43] Tecnico,[33][43] corretto[41][44] e carismatico,[33] possiede inoltre un ottimo senso della posizione e dell'anticipo[44] ed è estremamente efficace anche in fase offensiva.[33][36][41]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

«In 23 anni di carriera non si è mai allontanato da un senso della morale, del dovere, della fedeltà e dell'etica che ne fanno una delle icone del calcio.»

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi e l'approdo al professionismo (1978-1987)[modifica | modifica wikitesto]
Maldini all'esordio nel Milan e in Serie A, il 20 gennaio 1985 contro l'Udinese al Friuli

Paolo Maldini ha legato la sua intera carriera al Milan, squadra della sua città natale, in cui ha militato dal suo provino del settembre 1978 fino al 2009, seguendo quindi le orme del padre Cesare nel diventare un elemento simbolo della squadra rossonera.[46]

Il 20 gennaio 1985, all'età di 16 anni, viene convocato per la prima volta in prima squadra dall'allenatore Nils Liedholm, nella trasferta in casa dell'Udinese, per l'assenza di Mauro Tassotti. Maldini, con la maglia numero 14, viene collocato in panchina senza avere l'aspettativa di esordire; invece, a causa dell'infortunio di Sergio Battistini, nella ripresa Liedholm decide di farlo entrare in campo.[47] Maldini gioca come terzino destro, suo ruolo naturale, disputando una buona gara e contribuendo al pareggio rossonero.[48] Liedholm, a fine partita, dichiara: «Paolo ha un grande avvenire».[48]

Maldini in marcatura sull'interista Alessandro Altobelli in un derby di Milano nella stagione 1985-1986

All'inizio della stagione successiva Maldini è già una promessa del calcio italiano e diventa titolare del Milan di Liedholm, «un allenatore perfetto per un ragazzo di 16 anni che si porta dietro un cognome importante».[49] A partire da questa stagione viene schierato come terzino sinistro, ruolo con cui può sfruttare al meglio le sue doti atletiche.

Si conferma anche nella stagione 1986-1987 nella quale il 4 gennaio 1987, a 18 anni, realizza il primo dei suoi 29 gol in Serie A, in Como-Milan (0-1).[50][51]

L'era Sacchi (1987-1991)[modifica | modifica wikitesto]

Il palmarès di Maldini inizia ad arricchirsi con l'avvento di Arrigo Sacchi sulla panchina rossonera. Nell'annata 1987-1988 il Milan vince lo scudetto, mentre l'anno successivo si impone in Europa, aggiudicandosi, il 24 maggio 1989, la Coppa dei Campioni contro la Steaua Bucarest al Camp Nou di Barcellona. Sono questi due i primi successi della compagine di Sacchi, che nel 2007 verrà inserita al quarto posto nella classifica delle squadre più forti di tutti i tempi dalla rivista World Soccer.[52] Maldini, titolare inamovibile di quella compagine, è il più giovane all'interno della linea difensiva che forma insieme Franco Baresi, Mauro Tassotti, Filippo Galli e Alessandro Costacurta.

Nel 1989 il Milan vince la prima edizione della Supercoppa italiana, poi, in virtù della vittoria in Coppa dei Campioni, inizia la stagione 1989-1990 partecipando alla Supercoppa UEFA e alla Coppa Intercontinentale, entrambe vinte dai rossoneri. Infine, nel 1990, il Milan si aggiudica nuovamente la Coppa dei Campioni, per la seconda volta consecutiva, battendo in finale il Benfica al Prater di Vienna, e a questo evento seguono ancora i trionfi in Supercoppa UEFA e Coppa Intercontinentale, impresa che rende la squadra rossonera la prima nella storia a realizzare un triplete di coppe internazionali per due anni di fila.[53][54] Nel marzo 1991 il Milan, durante la sfida dei quarti di finale Coppa dei Campioni contro l'Olympique Marsiglia, per volere dell'amministratore delegato Adriano Galliani, rifiuta di continuare la gara dopo il momentaneo spegnimento, a causa di un black out, dei riflettori dello stadio Vélodrome[55][56]; tale gesto costa ai rossoneri la sconfitta a tavolino per 3-0 e la squalifica per un anno dalle competizioni europee. Finisce così l'era degli Immortali di Arrigo Sacchi, sostituito al termine della stagione da Fabio Capello, già vice di Liedholm e allenatore dei rossoneri dopo l'esonero di quest'ultimo nell'aprile del 1987.[57]

L'era Capello (1991-1996)[modifica | modifica wikitesto]
Franco Baresi e Maldini con la Supercoppa italiana 1992 appena vinta dal Milan; nel 1997 Maldini erediterà proprio da Baresi il ruolo di capitano dei rossoneri

Nonostante il periodo di transizione vissuto dal Milan, Maldini continua a trovare continuità d'impiego e un rendimento di alto profilo, contribuendo alla vittoria dello scudetto nell'annata 1991-1992. L'anno seguente il Milan vince subito la Supercoppa italiana,[58] poi bissa il successo in campionato[59] e approda in finale di UEFA Champions League contro l'Olympique Marsiglia. Mentre la difesa rossonera è impenetrabile, l'attacco fatica a trovare la via del gol. Nei minuti conclusivi del primo tempo Abedi Pelé entra in area avversaria e Maldini gli fa carambolare il pallone addosso, ottenendo la rimessa dal fondo; l'arbitro Kurt Röthlisberger, tuttavia, concede erroneamente il calcio d'angolo che porta alla rete di Boli per l'1-0 finale.[60] In questa stagione, Maldini segna il suo primo gol europeo, il 21 ottobre 1992 in Slovan Bratislava-Milan (0-1).

Nella stagione 1993-1994, il Milan propone un rendimento sulla falsariga della precedente, conquistando sia la Supercoppa italiana a Washington[61] sia lo scudetto, il terzo consecutivo.[62] Il 18 maggio 1994 va in scena la finale di UEFA Champions League contro il Barcellona ad Atene. Prima di scendere in campo, sulla carta il Barcellona gode d'un notevole favore nei pronostici. Ciò viene dettato più che altro dalle assenze di Franco Baresi e Alessandro Costacurta, la coppia centrale difensiva del Milan. Capello si vede costretto a schierare al centro della difesa proprio Maldini, in coppia con Filippo Galli. L'esperimento riesce perfettamente e Maldini gioca una gara eccellente, contribuendo al grande successo per 4-0 dei rossoneri sui blaugrana.[63][64] A fine stagione, Maldini viene insignito del titolo di "giocatore dell'anno" dalla rivista World Soccer per l'annata 1994[65] e si classifica terzo, primo dei difensori, nella graduatoria del Pallone d'oro dello stesso anno.[17]

Maldini in scivolata sul sampdoriano Roberto Mancini nella sfida di campionato del 7 gennaio 1996

La stagione 1994-1995 inizia con la vittoria della Supercoppa italiana[66], ma si conclude amaramente per i rossoneri. Dopo tre anni di successi, infatti, il Milan deve rinunciare presto alla lotta per lo scudetto (a fine stagione si classifica solo quarto)[67] e, il 24 maggio 1995, perde la finale di UEFA Champions League contro l'Ajax per 1-0. Nel 1996 il Milan si aggiudica nuovamente lo scudetto, per la quarta volta in cinque anni.[68]

Gli anni di transizione e il primo scudetto da capitano (1996-2001)[modifica | modifica wikitesto]

Seguono anni difficili sia per i rossoneri sia per lo stesso Maldini. Fabio Capello lascia il posto ad Arrigo Sacchi, di ritorno dopo l'esperienza alla guida della nazionale italiana, per la stagione 1996-1997, in cui il Milan si classifica 11º in campionato, e ritorna alla guida dei rossoneri per l'annata successiva,[57] chiusa in 10ª posizione. Il difensore cambia continuamente ruolo e, complici anche alcune ricadute, non esprime il meglio di sé in campo.

Dalla stagione 1997-1998 diviene capitano del Milan, ereditando la fascia da Franco Baresi, che lascia il calcio alla fine della stagione precedente. Lo stesso passaggio di testimone è già avvenuto nel 1994 nella nazionale italiana. «Il mio sarà un impegno di grande responsabilità, soprattutto quest'anno perché ci sono tanti giocatori nuovi. Sono comunque felice, ho avuto un grande maestro per 10 anni. Spero di avere preso da Franco qualcuna delle sue doti», commenta il neo capitano, che mantiene tale ruolo per 12 stagioni, fino al termine della sua carriera.[69]

Nel 1999, guidato da Alberto Zaccheroni, il Milan riconquista lo scudetto, il primo da capitano per il difensore rossonero.[70] Seguiranno due stagioni concluse rispettivamente al 3º al 6º posto.

L'era Ancelotti (2001-2009)[modifica | modifica wikitesto]
Maldini alza il trofeo della UEFA Champions League 2002-2003 vinta dai rossoneri in finale contro i rivali della Juventus

Gli anni 2000 segnano una svolta per la carriera di Maldini e per tutto il Milan, soprattutto grazie agli arrivi dell'allenatore Carlo Ancelotti e del difensore Alessandro Nesta dalla Lazio. Con Nesta, Maldini forma una coppia difensiva ben assortita e che per anni difende la porta rossonera, assieme all'estremo difensore Dida. Alla 28ª giornata del campionato 2002-2003, nel derby Inter-Milan, Maldini viene sostituito per una frattura al setto nasale dopo la gomitata involontaria rifilatagli da Christian Vieri.[71] Nelle partite successive al derby, Maldini indossa per circa un mese una maschera facciale protettiva.[72] Il 28 maggio 2003, all'Old Trafford di Manchester, solleva la UEFA Champions League a 40 anni e 6 giorni esatti di distanza dal giorno in cui proprio suo padre Cesare Maldini si laurea campione d'Europa, anch'egli come capitano del Milan e anch'egli in Inghilterra (a Londra).[73][74] A questo alloro segue la vittoria della Coppa Italia, ottenuta battendo in finale la Roma. Nella stagione 2003-2004 il Milan vince il suo 17º scudetto e nell'aprile 2004 Maldini risulta 10º nell'UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d'Europa dei cinquant'anni precedenti; il difensore rossonero risulta il secondo calciatore italiano nella graduatoria dopo Dino Zoff.[75][76]

L'annata 2004-2005 vede il Milan vincitore in Supercoppa italiana e finalista in UEFA Champions League contro il Liverpool.[77] Al 1' di gioco della finale di Champions, disputata allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul, è proprio Maldini ad aprire le marcature della partita, realizzando il gol più veloce in un atto conclusivo di Champions League e diventando il marcatore più anziano ad aver segnato nella finale di questa competizione.[78] Prima dell'intervallo, il Milan si porta sul 3-0 grazie alla doppietta di Crespo, ma nel secondo tempo il Liverpool raggiunge i rossoneri sul 3-3 in soli sei minuti di gioco e vince poi la gara ai rigori, dopo che i tempi supplementari si chiudono senza ulteriori reti.[79] Il 25 settembre 2005 Maldini supera il primato di Zoff, giocando per la 571ª volta in campionato:[13] la settimana seguente segna, contro la Reggina in Serie A, l'unica doppietta della propria carriera.[80] Nella stagione 2006-2007 il Milan si classifica quarto in campionato e raggiunge ancora una volta la finale di UEFA Champions League: il 23 maggio, ancora opposti al Liverpool i rossoneri vincono per 2-1 riscattando la sconfitta di due anni prima e permettendo al capitano Maldini di sollevare nuovamente, a quattro anni di distanza, la sua quinta Champions League, la settima per il club meneghino;[81][82][83] All'età di 38 anni e 331 giorni, Maldini diviene il secondo calciatore ad aver disputato 8 finali della UEFA Champions League dopo Francisco Gento,[84] oltre che il vincitore più vecchio della competizione.[85] In precedenza, in occasione di Catania-Milan del 13 maggio 2007 (1-1), Maldini tocca la storica soglia delle 600 partite in Serie A.[86][87]

Il 16 dicembre 2007, aggiudicandosi la Coppa del mondo per club dopo che il Milan batte in finale il Boca Juniors, mette in bacheca il 26º trofeo della propria carriera, il 13º in ambito internazionale. È stato, inoltre, il primo capitano di una formazione del vecchio continente ad alzare questo trofeo.[91] Il 16 febbraio 2008, nella gara contro il Parma al Tardini, entrando in campo a partita iniziata al posto di Jankulovski, raggiunge, primo italiano a riuscirci,[92] il traguardo delle 1 000 partite da professionista,[51][93] di cui 861 con il Milan, 12 con l'Under-21, una con l'Olimpica e 126 con la nazionale maggiore.[94] Gioca la sua ultima partita in UEFA Champions League il 4 marzo 2008 a San Siro contro l'Arsenal, nella sconfitta interna per 2-0 che sancisce l'eliminazione del Milan dalla UEFA Champions League 2007-2008 agli ottavi di finale. Il 30 marzo 2008 realizza il suo ultimo gol con la maglia rossonera, nella sconfitta a San Siro contro l'Atalanta (1-2).

Il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 maggio 2009 disputa la 900ª partita ufficiale in maglia rossonera,[51] scendendo in campo contro l'Udinese al Friuli, lo stesso stadio dove nel 1985 esordisce in Serie A[95][96] e, nel 2005, festeggia i 20 anni da calciatore professionista.[97]

Maldini con al braccio la fascia di capitano del Milan nel 2008

Il 24 maggio 2009 Maldini gioca per l'ultima volta a San Siro, nella partita persa per 3-2 contro la Roma. La cerimonia d'addio si svolge con la consegna ai tifosi di album di figurine e di una sciarpa commemorativa.[98] Inoltre la squadra rossonera indossa per l'occasione la nuova divisa 2009-2010 con una patch commemorativa, che raffigura il volto di Maldini e la frase "Tre Solo per Te".[98][99]

Durante il giro di campo finale (pur nel contesto di uno stadio con quasi 70 000 spettatori che si alzano in piedi ad applaudirlo), compresi i tifosi ospiti della Roma, il difensore è contestato da un settore di tifosi organizzati della Curva Sud: questi intonano cori a favore dell'ex capitano Franco Baresi ed espongono alcuni striscioni polemici verso Maldini, in relazione ad alcune considerazioni del capitano milanista sul tifo organizzato, rovinando così in parte il suo congedo al calcio giocato.[88][99] Secondo Carlo Ancelotti, però, la contestazione è solo una goccia d'acqua in un oceano pieno d'affetto.[100] Il 31 maggio 2009, a Firenze, Maldini disputa la sua ultima partita, Fiorentina-Milan (0-2) nella quale raggiunge le 902 presenze in gare ufficiali con il Milan.[101]

Dopo il suo ritiro dal calcio giocato, il Milan ha deciso di ritirare la maglia numero 3, per anni indossata da Maldini, come già accaduto per la maglia numero 6 di Franco Baresi; le uniche persone che potrebbero ancora avere assegnata tale maglia sono i suoi figli Christian e Daniel, avuti con la moglie Adriana Fossa.[102] Nel 2020 Daniel Maldini ha effettivamente esordito nella prima squadra rossonera, indossando però la maglia numero 98.[103]

Il 28 agosto 2009, a Monte Carlo, Paolo Maldini viene premiato dalla UEFA nel corso dei sorteggi per la fase a gironi della UEFA Champions League 2009-2010. Il riconoscimento alla carriera viene consegnato a Maldini dall'allora presidente della UEFA Michel Platini, che chiede al pubblico di alzarsi in piedi in onore della gloriosa carriera dell'ex capitano rossonero.[104] Il 17 novembre 2009 il quotidiano spagnolo Marca insignisce Maldini del premio Marca Leyenda per "l'ineguagliabile carriera e il palmarès dell'ex giocatore del Milan".[105][106] A Maldini succede come capitano della formazione rossonera Massimo Ambrosini.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Maldini con la maglia della nazionale Under-21

Nel 1986 è stato chiamato dal padre Cesare in nazionale Under-21, con la quale ha giocato per due anni prima della chiamata in nazionale maggiore da parte del commissario tecnico Azeglio Vicini.

Il debutto in nazionale avviene il 31 marzo 1988, a 19 anni, nella partita Jugoslavia-Italia (1-1) disputata a Spalato.[51] Nello stesso anno, Maldini viene convocato per disputare il campionato d'Europa 1988 e gioca da titolare le quattro partite disputate dagli Azzurri, sconfitti in semifinale dall'Unione Sovietica. Diventato ormai un perno della formazione azzurra, Maldini viene convocato per il campionato del mondo 1990, giocato in casa e terminato al 3º posto. Il giovane difensore viene impiegato in tutte le partite disputate dall'Italia che vede sfumare il sogno di vittoria in semifinale, nella storica sfida persa ai rigori contro l'Argentina di Diego Armando Maradona.[107]

Fallita la qualificazione al campionato d'Europa 1992, Vicini viene sostituito da Arrigo Sacchi, sotto la cui gestione Maldini segna il suo primo gol in nazionale, il 20 gennaio 1993 a Firenze contro il Messico (2-0).[51] Convocato sempre da Sacchi per il campionato del mondo 1994, Maldini disputa tutte le gare giocate dagli Azzurri fino alla finale persa ai rigori contro il Brasile, nella quale viene impiegato come difensore centrale.[108]

Dopo l'addio di Franco Baresi, Maldini diventa il nuovo capitano degli Azzurri e partecipa al campionato d'Europa 1996, dove l'Italia viene eliminata al primo turno.[109]

Maldini (a destra) impegnato contro Paul Caligiuri durante Italia-Stati Uniti al campionato del mondo 1990

Alla fine del 1996 suo padre Cesare Maldini prende il posto di Sacchi come selezionatore. Sotto la sua guida, Paolo Maldini disputa il campionato del mondo 1998 in Francia; è titolare in tutte le partite disputate dalla nazionale, che viene sconfitta ai quarti di finale dalla Francia padrona di casa, ancora una volta ai rigori.[110]

Due anni dopo, sotto la guida di Dino Zoff, è tra gli elementi della nazionale finalista al campionato d'Europa 2000. La finale vede gli italiani contrapposti ai francesi, che pareggiano a meno di un minuto dalla fine del secondo tempo regolamentare e poi trovano il golden goal nei supplementari.[111]

Il 7 ottobre 2000, giorno della prima vittoria del CT Giovanni Trapattoni sulla panchina azzurra in Italia-Romania (3-0), Maldini festeggia la sua 113ª presenza in nazionale, superando il record di Zoff.[112]

Due anni dopo è ancora titolare al campionato del mondo 2002, dove l'Italia viene eliminata agli ottavi dai padroni di casa della Corea del Sud, in una partita che suscita parecchie polemiche relative alle decisioni dell'arbitro Byron Moreno. Durante la gara contro i coreani, arrivata fino ai tempi supplementari, un suo errore permette all'attaccante Ahn Jung-hwan di realizzare il golden goal che elimina gli Azzurri.[113] Al termine della manifestazione, risentito per le critiche ricevute, Maldini decide di dire addio alla maglia azzurra, poco prima di compiere 34 anni, nonostante Trapattoni cerchi di dissuaderlo.[114] Nel 2004, in vista dell'Europeo, declina nuovamente la convocazione in nazionale.[115]

Maldini capitano azzurro nel 2001

Con la maglia azzurra ha disputato 126 partite, di cui 74 come capitano, realizzando 7 gol.[12][116] Nei campionati del mondo ha collezionato 23 presenze (seconda prestazione di sempre dopo le 25 partite di Lothar Matthäus che però gioca 5 edizioni contro le 4 di Maldini), in queste ha stabilito il record assoluto per i minuti giocati: 2.216.[117][118]

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2009, dopo il suo ritiro, Maldini viene contattato dal Chelsea per entrare a far parte dello staff tecnico della squadra londinese ricoprendo il ruolo di team manager o di vice dell'allenatore Carlo Ancelotti, che allena Maldini a Milano per 8 anni.[119] Il 30 giugno 2009, tuttavia, lo stesso Ancelotti ha annunciato che Maldini rifiuta totale offerta.[120]

Maldini a Teheran nel 2013

Milan[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 agosto 2018, nove anni dopo il suo ritiro da giocatore, fa ritorno al Milan, venendo annunciato come direttore dello sviluppo strategico dell'area sport dalla nuova proprietà del fondo d'investimento statunitense Elliott Management Corporation guidato da Paul Singer.[121] Il 14 giugno 2019 viene nominato direttore dell'area tecnica in sostituzione del dimissionario Leonardo, suo ex compagno da giocatore.[122]

Dopo due stagioni concluse rispettivamente al quinto e al sesto posto, nell'annata 2020-2021 il Milan si qualifica alla Champions League dopo sette anni di assenza. Nella stagione successiva il club rossonero torna a vincere lo scudetto, a undici anni di distanza dalla precedente affermazione: per Maldini si tratta del primo trofeo da dirigente.[123]

La sua posizione viene confermata anche dal fondo d'investimento statunitense RedBird Capital Partners, che nell'estate del 2022 subentra a Elliott.[124] Al termine della stagione, che vede i rossoneri concludere il campionato al quarto posto e raggiungere le semifinali di UEFA Champions League, emergono tuttavia delle divergenze con la proprietà riguardanti il modello di gestione del club,[125] e il 6 giugno 2023 viene esonerato.[126]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1984-1985 Bandiera dell'Italia Milan A 1 0 CI 0 0 - - - - - - 1 0
1985-1986 A 27 0 CI 6 0 CU 6 0 TE 1 0 40 0
1986-1987 A 29+1[127] 1+0[127] CI 7 0 - - - - - - 37 1
1987-1988 A 26 2 CI 1 0 CU 2 0 - - - 29 2
1988-1989 A 26 0 CI 7 0 CC 7[128] 0 SI 0 0 40 0
1989-1990 A 30 1 CI 6 0 CC 8 0 SU+CInt 2+1 0 47 1
1990-1991 A 26 4 CI 3 0 CC 4 0 SU+CInt 1+1 0 35 4
1991-1992 A 31 3 CI 7 1 - - - - - - 38 4
1992-1993 A 31 2 CI 8 0 UCL 10 1 SI 1 0 50 3
1993-1994 A 30 1 CI 2 0 UCL 10 1 SI+SU+CInt 1+2+1 0 46 2
1994-1995 A 29 2 CI 1 0 UCL 11 0 SI+SU+CInt 0+1+1 0 43 2
1995-1996 A 30 3 CI 3 0 CU 8 0 - - - 41 3
1996-1997 A 26 1 CI 3 0 UCL 6 0 SI 1 0 36 1
1997-1998 A 30 0 CI 7 0 - - - - - - 37 0
1998-1999 A 31 1 CI 2 0 - - - - - - 33 1
1999-2000 A 27 1 CI 4 0 UCL 6 0 SI 1 0 38 1
2000-2001 A 31 1 CI 4 0 UCL 14 0 - - - 49 1
2001-2002 A 15 0 CI 0 0 CU 4 0 - - - 19 0
2002-2003 A 29 2 CI 1 0 UCL 19 0 - - - 49 2
2003-2004 A 30 0 CI 0 0 UCL 9 0 SI+SU+CInt 1+1+1 0 42 0
2004-2005 A 33 0 CI 0 0 UCL 13 1 SI 1 0 47 1
2005-2006 A 14 2 CI 0 0 UCL 9 0 - - - 23 2
2006-2007 A 18 1 CI 0 0 UCL 9 0 - - - 27 1
2007-2008 A 17 1 CI 0 0 UCL 4 0 SU+Cmc 0+2 0 23 1
2008-2009 A 30 0 CI 0 0 CU 2 0 - - - 32 0
Totale carriera 647+1 29 72 1 161 3 21 0 902 33

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-3-1988 Spalato Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 53’ 53’
27-4-1988 Lussemburgo Lussemburgo Bandiera del Lussemburgo 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
4-6-1988 Brescia Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera del Galles Galles Amichevole -
10-6-1988 Düsseldorf Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1988 - 1º turno -
14-6-1988 Francoforte sul Meno Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Euro 1988 - 1º turno -
17-6-1988 Colonia Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Euro 1988 - 1º turno -
22-6-1988 Stoccarda Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1988 - Semifinale - Uscita al 64’ 64’
19-10-1988 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole - Uscita al 64’ 64’
16-11-1988 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
22-12-1988 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Amichevole -
22-2-1989 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Danimarca Danimarca Amichevole -
25-3-1989 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
29-3-1989 Sibiu Romania Bandiera della Romania 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 38’ 38’
26-4-1989 Taranto Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole - Uscita al 78’ 78’
20-9-1989 Cesena Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole - Uscita al 61’ 61’
15-11-1989 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
21-12-1989 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 46’ 46’
21-2-1990 Rotterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
31-3-1990 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
9-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Mondiali 1990 - 1º turno -
14-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Mondiali 1990 - 1º turno -
19-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Mondiali 1990 - 1º turno -
25-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Mondiali 1990 - Ottavi di finale -
30-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Mondiali 1990 - Quarti di finale -
3-7-1990 Napoli Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 dts
(4 – 3 dtr)
Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1990 - Semifinale -
7-7-1990 Bari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Mondiali 1990 - Finale 3º posto - [129]
26-9-1990 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
3-11-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Qual. Euro 1992 -
1-5-1991 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Euro 1992 -
5-6-1991 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 -
12-6-1991 Malmö Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 dts Bandiera della Danimarca Danimarca Scania Cup -
16-6-1991 Stoccolma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 dts
(3 – 2 dtr)
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Scania Cup -
25-9-1991 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 57’ 57’
12-10-1991 Mosca Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1992 -
13-11-1991 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Qual. Euro 1992 -
21-12-1991 Foggia Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Euro 1992 -
19-2-1992 Cesena Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera di San Marino San Marino Amichevole -
31-5-1992 New Haven Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo USA Cup -
4-6-1992 Boston Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda Irlanda USA Cup -
6-6-1992 Chicago Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia USA Cup -
9-9-1992 Eindhoven Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
18-11-1992 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1994 -
19-12-1992 La Valletta Malta Bandiera di Malta 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1994 -
20-1-1993 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole 1 Cap.
24-2-1993 Porto Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1994 - Cap.
24-3-1993 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 6 – 1 Bandiera di Malta Malta Qual. Mondiali 1994 1
1-5-1993 Berna Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1994 -
17-11-1993 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Qual. Mondiali 1994 -
16-2-1994 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Francia Francia Amichevole -
23-3-1994 Stoccarda Germania Bandiera della Germania 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-6-1994 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole - Uscita al 46’ 46’
18-6-1994 New York Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Mondiali 1994 - 1º turno -
23-6-1994 New York Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Mondiali 1994 - 1º turno -
28-6-1994 Washington Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Messico Messico Mondiali 1994 - 1º turno - Cap.
5-7-1994 Boston Nigeria Bandiera della Nigeria 1 – 2 dts Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1994 - Ottavi di finale - Cap.
9-7-1994 Boston Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Mondiali 1994 - Quarti di finale - Cap.
13-7-1994 New York Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Mondiali 1994 - Semifinale - Cap.
17-7-1994 Los Angeles Brasile Bandiera del Brasile 0 – 0 dts
(3 – 2 dtr)
Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1994 - Finale - [130]
8-10-1994 Tallinn Estonia Bandiera dell'Estonia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 - Cap.
16-11-1994 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 1996 - Cap.
25-3-1995 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Estonia Estonia Qual. Euro 1996 - Cap.
29-3-1995 Kiev Ucraina Bandiera dell'Ucraina 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 - Cap.
26-4-1995 Vilnius Lituania Bandiera della Lituania 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 - Cap.
21-6-1995 Zurigo Italia Bandiera dell'Italia 0 – 2 Bandiera della Germania Germania Centenario Fed.Svizzera - Cap.
8-10-1995 Spalato Croazia Bandiera della Croazia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 - Cap.
11-11-1995 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 1996 1 Cap.
15-11-1995 Reggio Emilia Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Euro 1996 - Cap. Uscita al 72’ 72’
1-6-1996 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
11-6-1996 Liverpool Russia Bandiera della Russia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno - Cap.
14-6-1996 Liverpool Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno - Cap.
19-6-1996 Manchester Germania Bandiera della Germania 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno - Cap.
5-10-1996 Chișinău Moldavia Bandiera della Moldavia 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
9-10-1996 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
6-11-1996 Sarajevo Bosnia ed Erzegovina Bandiera della Bosnia ed Erzegovina 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
22-1-1997 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole - Cap.
12-2-1997 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
29-3-1997 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 1998 1 Cap.
2-4-1997 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
30-4-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 1998 1 Cap.
8-6-1997 Lione Italia Bandiera dell'Italia 3 – 3 Bandiera del Brasile Brasile Torneo di Francia - Cap. Uscita al 88’ 88’
11-6-1997 Parigi Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Torneo di Francia - Cap.
10-9-1997 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
11-10-1997 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Qual. Mondiali 1998 - Cap. Uscita al 32’ 32’
29-10-1997 Mosca Russia Bandiera della Russia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
15-11-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Russia Russia Qual. Mondiali 1998 - Cap.
28-1-1998 Catania Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole - Cap. Uscita al 62’ 62’
22-4-1998 Parma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Amichevole 1 Cap.
2-6-1998 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
11-6-1998 Bordeaux Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Mondiali 1998 - 1º turno - Cap.
17-6-1998 Montpellier Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Camerun Camerun Mondiali 1998 - 1º turno - Cap.
23-6-1998 Saint-Denis Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Mondiali 1998 - 1º turno - Cap.
27-6-1998 Marsiglia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Mondiali 1998 - Ottavi di finale - Cap.
3-7-1998 Parigi Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 dts
(3 – 4 dtr)
Bandiera della Francia Francia Mondiali 1998 - Quarti di finale - Cap.
10-10-1998 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Qual. Euro 2000 - Cap.
18-11-1998 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole - Cap.
16-12-1998 Roma Italia Bandiera dell'Italia 6 – 2 Bandiera delle World Stars World Stars Amichevole - Cap. Uscita al 65’ 65’
10-2-1999 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole - Cap.
27-3-1999 Copenaghen Danimarca Bandiera della Danimarca 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 - Cap.
31-3-1999 Ancona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Bielorussia Bielorussia Qual. Euro 2000 - Cap.
28-4-1999 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
5-6-1999 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 2000 1 Cap.
9-6-1999 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 - Cap.
9-10-1999 Minsk Bielorussia Bandiera della Bielorussia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 - Cap.
29-3-2000 Barcellona Spagna Bandiera della Spagna 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
3-6-2000 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap.
11-6-2000 Arnhem Turchia Bandiera della Turchia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2000 - 1º turno - Cap.
14-6-2000 Bruxelles Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Euro 2000 - 1º turno - Cap.
19-6-2000 Eindhoven Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2000 - 1º turno - Cap. Uscita al 41’ 41’
24-6-2000 Bruxelles Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Romania Romania Euro 2000 - Quarti di finale - Cap. Uscita al 45’ 45’
29-6-2000 Amsterdam Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 dts
(3 – 1 dtr)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Euro 2000 - Semifinale - Cap.
2-7-2000 Rotterdam Francia Bandiera della Francia 2 – 1 gg Bandiera dell'Italia Italia Euro 2000 - Finale - Cap. [130]
3-9-2000 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Cap.
7-10-2000 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Mondiali 2002 - Cap.
15-11-2000 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole - Cap.
28-2-2001 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Cap. Uscita al 53’ 53’
24-3-2001 Bucarest Romania Bandiera della Romania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Cap.
28-3-2001 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Mondiali 2002 - Cap.
25-4-2001 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Amichevole - Cap.
2-6-2001 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Cap.
1-9-2001 Kaunas Lituania Bandiera della Lituania 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Cap.
6-10-2001 Parma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Mondiali 2002 - Cap.
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Cap. Uscita al 46’ 46’
3-6-2002 Sapporo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Mondiali 2002 - 1º turno - Cap.
8-6-2002 Kashima Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 2002 - 1º turno - Cap.
13-6-2002 Ōita Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera del Messico Messico Mondiali 2002 - 1º turno - Cap.
18-6-2002 Daejeon Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 gg Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 2002 - Ottavi di finale - Cap.
Totale Presenze (3º posto) 126 Reti 7
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia Under-21
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-11-1986 Fontanafredda Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Under-21 Amichevole -
19-11-1986 Empoli Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 -
28-1-1987 Parma Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Under-21 Amichevole -
11-2-1987 Lisbona Portogallo Under-21 Bandiera del Portogallo 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 1
22-4-1987 Padova Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Under-21 Amichevole -
27-5-1987 Salo Finlandia Under-21 Bandiera della Finlandia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Amichevole -
4-6-1987 Tyresö Svezia Under-21 Bandiera della Svezia 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 -
16-10-1987 Neuchâtel Svizzera Under-21 Bandiera della Svizzera 0 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 1
2-12-1987 Piacenza Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 6 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 1
24-2-1988 Siena Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Finlandia Finlandia Under-21 Qual. Europeo Under-21 1988 1
16-3-1988 Nancy Francia Under-21 Bandiera della Francia 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Under-21 Europeo Under-21 1988 1
23-3-1988 San Benedetto del Tronto Italia Under-21 Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Under-21 Europeo Under-21 1988 -
Totale Presenze 12 Reti 5

Record[modifica | modifica wikitesto]

  • Record di presenze nel Milan: 902.[131]
  • Record di presenze in un singolo club italiano: 902, con il Milan
  • Calciatore con più presenze in Serie A con la maglia del Milan: 647.[131]
  • Calciatore con più presenze in Serie A con la stessa squadra: 647, con il Milan.[131]
  • Calciatore italiano col maggior numero di presenze nelle competizioni UEFA per club: 174.[132]
  • Record di presenze nelle competizioni UEFA per club con la stessa squadra: 174.[15]
  • Record di presenze in Coppa dei Campioni/Champions League con il Milan: 139.[133]
  • Maggior numero di stagioni disputate in Serie A: 25 (tutte consecutive e con la stessa squadra) a pari merito con Francesco Totti.[134]
  • Maggior numero di trofei vinti con la maglia del Milan: 26.
  • Record di finali di Coppa dei Campioni/Champions League disputate: 8 (record condiviso con Francisco Gento).[84]
  • Gol più veloce segnato in una finale di Champions League (2004-2005): 51,20 secondi.[78]
  • Giocatore più anziano ad aver segnato un gol in una finale di Champions League (2004-2005): 36 anni e 334 giorni.[135]
  • Giocatore più anziano ad aver vinto una finale della Champions League (2006-2007): 38 anni e 331 giorni.[136]
  • Record di vittorie in Supercoppa UEFA: 5 (condiviso con Toni Kroos).
  • Calciatore italiano col maggior numero di presenze ai Mondiali: 23.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Dall'alto in basso: Maldini (secondo da sinistra) festeggia la vittoria dello scudetto 1987-1988 prima allo stadio Sinigaglia di Como, con i compagni di squadra Donadoni, Gullit e Galli, e poi a San Siro (a sinistra) con il presidente del Milan, Berlusconi, e ancora Gullit
Maldini festeggia sul terreno di Perugia la vittoria dello scudetto 1998-99, il primo da capitano

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1984-1985

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Milan: 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996, 1998-1999, 2003-2004
Milan: 1988, 1992, 1993, 1994, 2004
Milan: 2002-2003

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Il Milan atterrato all'aeroporto di Milano-Malpensa dopo la vittoria della Coppa dei Campioni 1988-1989 a Barcellona contro la Steaua Bucarest. Maldini è al centro dietro la coppa, tra Virdis e Ancelotti
Milan: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994, 2002-2003, 2006-2007
Milan: 1989, 1990, 1994, 2003, 2007
Milan: 1989, 1990
Milan: 2007

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Germania Ovest 1988,[20] Inghilterra 1996,[137] Belgio-Paesi Bassi 2000[138]
1989
Italia 1990, Stati Uniti 1994
1994
1994-1995, 1995-1996, 1999-2000, 2002-2003
1995
2002[143]
2002[144]
2002[145]
2003,[146] 2005[147]
2003[148]
Miglior difensore: 2004[149]
2004[150]
2005[151]
Miglior difensore: 2007[152]
2008[153]
2008[154]
  • Premio UEFA alla carriera
2009[104]
2012[22]
2016[155]
2018[156]
2020[24]
2021
Best sporting director of the year: 2022

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Secondo classificato al campionato mondiale (brevetto n. 2415)»
— Roma, 1994.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 Paolo Maldini ha ricevuto il One Club Man Award, riconoscimento istituito e assegnato dalla squadra spagnola dell'Athletic Bilbao a calciatori che hanno militato per tutta la carriera calcistica in un solo club.[159]

Il 12 marzo 2018 una targa con il nome di Paolo Maldini è stata inserita nel percorso Walk of Fame dello sport italiano[160] al parco olimpico del Foro Italico a Roma, riservato agli sportivi italiani che si sono distinti per i risultati ottenuti in campo internazionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 648 (29) se si conta lo spareggio per la Coppa UEFA Milan-Sampdoria (1-0 a Torino il 23 maggio 1987).
  2. ^ Paolo Maldini: leggenda, bandiera e capitano di Milan e Nazionale | Goal.com Italia, su www.goal.com, 26 giugno 2023. URL consultato il 18 agosto 2023.
  3. ^ "Gioca, è solo una partita", dove nasce la leggenda di Paolo Maldini, su la Repubblica, 6 maggio 2023. URL consultato il 18 agosto 2023.
  4. ^ a b c d Maldini, su gazzetta.it. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  5. ^ Inchinatevi a Weah. "I miei gol per l'Africa", in la Repubblica, 27 dicembre 1995. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
  6. ^ a b Andrea Sorrentino, I venti anni di Maldini al Milan. "Così sono diventato un campione", su repubblica.it, 12 gennaio 2005. URL consultato il 9 marzo 2010.
  7. ^ a b Gaetano De Stefano, Paolo Maldini. Questa volta è davvero, su gazzetta.it, 22 maggio 2009. URL consultato il 9 marzo 2010.
  8. ^ (EN) David Ornstein, Cannavaro only third defender to win coveted Ballon d'Or, su guardian.co.uk, 28 novembre 2006. URL consultato il 22 aprile 2011.
  9. ^ a b Hall of Fame - Paolo Maldini, su acmilan.com. URL consultato il 26 novembre 2010.
  10. ^ (EN) The top 20 most under-rated footballers of all time, su telegraph.co.uk, 2 aprile 2015.
  11. ^ Imbattibilità Liverpool finita: quali squadre hanno fatto meglio in Europa?, su sport.sky.it.
  12. ^ a b All'Adriatico la festa Azzurra con i 4 Campioni over 100 presenze, su figc.it, 11 ottobre 2011. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2003).
  13. ^ a b (EN) Simon Evans, Maldini marks up No571 for Italian league record, in The Guardian, 26 settembre 2005.
  14. ^ Vieri Capretta, Buffon supera Maldini: i record che può ancora battere, su it.uefa.com, 4 luglio 2020.
  15. ^ a b Compresa la presenza in Stella Rossa-Milan del 9 novembre 1988, sospesa per nebbia al 57'.
  16. ^ (EN) Totti reaches 100: Most UEFA club competition appearances, su uefa.com, 20 ottobre 2016.
  17. ^ a b (FR) François de Montvalon, 1994 - HRISTO STOÏTCHKOV - DEUX ANS APRÈS, LA REVANCHE ., in France Football, 20 dicembre 1994. URL consultato il 17 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2009).
  18. ^ A Nedved il Pallone d'Oro 2003, su corriere.it, 22 dicembre 2003. URL consultato il 9 marzo 2010.
  19. ^ (EN) Marcelo Leme de Arruda, World All-Time Teams, su rsssf.com, 15 maggio 2004. URL consultato il 14 settembre 2011.
  20. ^ a b La Squadra del Torneo di EURO 1988, su it.uefa.com, 6 maggio 2020.
  21. ^ Gli italiani piacciono agli inglesi, su sportmediaset.mediaset.it, 31 dicembre 2009. URL consultato il 21 novembre 2012.
  22. ^ a b Consegnati i riconoscimenti della ‘Hall of Fame’ del calcio italiano, su figc.it, 13 dicembre 2012. URL consultato il 14 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  23. ^ (EN) Jamie Rainbow, The Greatest: – how the panel voted, su worldsoccer.com, 2 luglio 2013. URL consultato il 29 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).
  24. ^ a b (FR) Paolo Maldini meilleur lateral gauche de ce onze de legende, su francefootball.fr. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  25. ^ Maldini - Curiosità, su gazzetta.it. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2013).
  26. ^ a b Paolo Maldini, le immagini di un campione, su lastampa.it, 24 maggio 2009. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  27. ^ Paolo il bello si sposa, in Corriere della Sera, 14 dicembre 1994, p. 40. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  28. ^ Gianni Piva, NIENTE FLASH ALLE NOZZE DEI BELLI, in la Repubblica, 15 dicembre 1994, p. 27. URL consultato il 7 novembre 2019.
  29. ^ Daniel Maldini, esordio in Serie A: la dinastia al Milan continua, su corrieredellosport.it, 2 febbraio 2020.
  30. ^ Gianluca Strocchi, Milan: Maldini, una dinastia da 1000 presenze in serie A, su repubblica.it, 7 gennaio 2021.
  31. ^ Jacopo Gerna, Vieri testimonial di preservativi. "La serie A? Non m'interessa", su gazzetta.it, 11 maggio 2009. URL consultato il 9 marzo 2010.
  32. ^ Maldini torna nel calcio: sarà proprietario del Miami Fc, su sport.sky.it, 6 maggio 2017. URL consultato il 6 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  33. ^ a b c d e Panini (2005), 500 e più in Serie A - Paolo Maldini, p. 483.
  34. ^ (EN) Adam Hurrey, Double trouble: why aren't there more two-footed footballers?, su telegraph.co.uk, 20 giugno 2015. URL consultato il 26 novembre 2016.
  35. ^ Costa, p. 751.
  36. ^ a b Roberto Perrone, Maldini vale per tre, in Corriere della Sera, 29 gennaio 1996, p. 31. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  37. ^ Andrea Schianci, "Caro Cesare, mi sembra di rivedere la mia Italia del 1982", in La Gazzetta dello Sport, 1º luglio 1998. URL consultato il 17 maggio 2016.
  38. ^ a b Andrea Sorrentino, Io, quel ragazzo diventato Maldini, in la Repubblica, 12 gennaio 2005, p. 33. URL consultato il 22 aprile 2012.
  39. ^ Enrico Currò, Maldini il modello italiano, in la Repubblica, 29 gennaio 1996. URL consultato il 22 aprile 2012.
  40. ^ Andrea Schianchi, Maldini: «Il mio erede? Thiago Silva», in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2009, p. 2.
  41. ^ a b c d Panini (2004), Il personaggio: Paolo Maldini (Milan), p. 557.
  42. ^ Maurizio Crosetti e Licia Granello, Il centravanti e lo stopper, avanti con lo show, in la Repubblica, 9 febbraio 1992, p. 36.
  43. ^ a b Giorgio Rondelli, Vialli Rambo, Tarzan Pagliuca: ecco la nazionale della Forza, in Corriere della Sera, 5 giugno 1995, p. 36.
  44. ^ a b (EN) Paolo Maldini, an icon and a gentleman, su fifa.com. URL consultato il 28 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2015).
  45. ^ "Pallone d'Oro? Lo merita Kaká", su skylife.it, 22 maggio 2007. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2008).
  46. ^ Rossi, p. 9.
  47. ^ Germano Bovolenta, Venti di gloria spingono il volo di Maldini, in La Gazzetta dello Sport, 17 gennaio 2005, p. 2. URL consultato il 16 novembre 2008.
  48. ^ a b Milan, Maldini esordiva 30 anni fa a Udine: l'anniversario sa di nostalgia, su gazzetta.it, 20 gennaio 2015. URL consultato il 10 aprile 2015.
  49. ^ Fabrizio Agnesi, INTERVISTA - Paolo Maldini, le parole dell'ex capitano rossonero, su 90min.com, 7 ottobre 2014. URL consultato il 10 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  50. ^ #ONTHISDAY: 1987, IL PRIMO GOL IN SERIE A DI PAOLO MALDINI, su acmilan.com, 4 gennaio 2021. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  51. ^ a b c d e Dove c'è un abbraccio..., su acmilan.com, 20 maggio 2009. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  52. ^ C'è solo il Milan di Sacchi tra i 10 top team di sempre, su gazzetta.it, 10 luglio 2007. URL consultato il 10 aprile 2015.
  53. ^ Gianni Brera, Il trionfo della tattica, in la Repubblica, 24 maggio 1990, p. 6. URL consultato il 10 aprile 2015.
  54. ^ Licia Granello, Basta Rijkaard, Milan alle stelle, in la Repubblica, 24 aprile 1990, p. 6. URL consultato il 10 aprile 2015.
  55. ^ Gianni Mura, Bisogna saper perdere, in la Repubblica, 22 marzo 1991, p. 35. URL consultato il 10 aprile 2015.
  56. ^ 1991 - Stella Rossa Belgrado, su gazzetta.it. URL consultato il 10 aprile 2015.
  57. ^ a b Manuel Del Vecchio, 7 aprile 1987 - Fabio Capello diventa l'allenatore del Milan, su milannews.it, 7 aprile 2020. URL consultato il 22 giugno 2021.
  58. ^ Giancarlo Padovan, Massaro brucia il sogno del Parma, in Corriere della Sera, 31 agosto 1992, p. 20 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2013).
  59. ^ Alberto Costa e Giancarla Ghisi, È proprio un Milan da 31 e lode, in Corriere della Sera, 25 gennaio 1993, p. 26 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2015).
  60. ^ Giancarlo Padovan, Cesare Fiumi, Fabio Monti e Alberto Costa, Milan, il cuore da solo non basta, in Corriere della Sera, 27 maggio 1993, p. 41 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2008).
  61. ^ Alberto Costa, Simone fa l'americano, è subito Milan, in Corriere della Sera, 22 agosto 1993, p. 24 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2013).
  62. ^ Giancarlo Padovan, Giancarla Ghisi e Alberto Costa, Ore 17.47: il Milan si tuffa nella leggenda, in Corriere della Sera, 18 aprile 1994, p. 35 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  63. ^ Giancarlo Padovan e Alberto Costa, Milan, così si gioca in paradiso, in Corriere della Sera, 19 maggio 1994, p. 41 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).
  64. ^ Coppa Campioni 1993/94, su sportmediaset.mediaset.it. URL consultato il 27 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2011).
  65. ^ a b (EN) World Soccer Awards – previous winners, su worldsoccer.com, 14 dicembre 2012. URL consultato il 10 maggio 2021.
  66. ^ Gianni Piva, Gullit poi i rigori, il finale è Milan, in la Repubblica, 29 agosto 1994, p. 41. URL consultato il 22 novembre 2011.
  67. ^ Giancarlo Padovan e Giancarla Ghisi, È sempre Gullit l'asso vincente, in Corriere della Sera, 4 giugno 1995, p. 29 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  68. ^ Carlo Grandini, Milan forza 15, in Corriere della Sera, 29 aprile 1996, p. 33 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  69. ^ Alberto Costa e Giancarla Ghisi, Capello 2, il ritorno del Grande Milan, in Corriere della Sera, 17 luglio 1997, p. 39 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2015).
  70. ^ Giancarlo Padoan e Alberto Costa, Milan, lo scudetto arriva in orario, in Corriere della Sera, 24 maggio 1999, p. 36 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  71. ^ Alberto Costa, Inzaghi ferma l'Inter. Il derby è del Milan, in Corriere della Sera, 13 aprile 2003, p. 42 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  72. ^ Alberto Costa, Ancelotti assalta l'Ajax. «Vedrete il vero Milan», in Corriere della Sera, 23 aprile 2003, p. 42 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2015).
  73. ^ Grande Dida, coppa al Milan ma la Juve piange se stessa, su repubblica.it, 28 maggio 2003.
  74. ^ Juventus 0-0 Milan, su it.uefa.com. URL consultato il 13 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2017).
  75. ^ (EN) Zinedine Zidane voted top player by fans (PDF), su uefa.com, 22 aprile 2004. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato il 16 ottobre 2015).
  76. ^ (EN) Erik Garin, The UEFA Golden Jubilee Poll, su rsssf.com, 21 dicembre 2006. URL consultato il 20 agosto 2015.
  77. ^ Andrea Sorrentino, I venti anni di Maldini al Milan "Così sono diventato un campione", su repubblica.it, 12 gennaio 2005.
  78. ^ a b UEFA, pp. 137, 143.
  79. ^ 2004/05: Il Liverpool beffa il Milan, su it.uefa.com, 25 maggio 2005. URL consultato il 10 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).
  80. ^ Massimo Pisa, La seconda giovinezza di Maldini adesso segna come un attaccante, in la Repubblica, 3 ottobre 2005, p. 48.
  81. ^ Champions, il Milan sul tetto dell'Europa Inzaghi cancella l'incubo di Istanbul, su repubblica.it, 23 maggio 2007.
  82. ^ Il cammino del Milan, su Eurosport, 21 maggio 2007. URL consultato l'8 novembre 2019.
  83. ^ UEFA Champions League 2006/07 - Storia - Milan – UEFA.com, su it.uefa.com, 4 dicembre 2014. URL consultato l'8 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
  84. ^ a b UEFA, p. 198.
  85. ^ (EN) Oldest Champions League players, scorers, finalists and winners, su uefa.com, 28 luglio 2020. URL consultato il 6 marzo 2021.
  86. ^ 600 e oltre: grazie capitano!, su acmilan.com, 14 maggio 2007. URL consultato il 26 novembre 2010.
  87. ^ Maldini infinito: e sono 600, su gazzetta.it, 14 maggio 2007. URL consultato il 4 giugno 2008.
  88. ^ a b c d e Stefano Scacchi, Maldini, la vendetta della curva, su repubblica.it, 25 maggio 2009. URL consultato il 9 marzo 2010.
  89. ^ a b Pietro Mazzara, Comunicato della Sud sul caso Maldini, su milannews.it, 26 maggio 2009. URL consultato il 21 giugno 2021.
  90. ^ Maldini sempre duro con gli ultras: "Non sono loro il futuro del calcio", su goal.com, 27 novembre 2014. URL consultato il 10 aprile 2015.
  91. ^ (EN) AC Milan do Europe proud, su fifa.com. URL consultato il 17 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2018).
  92. ^ Alessio Salerio, Buffon tocca le 1000 presenze: gioie e dolori in una carriera da numero 1, su calciomercato.com, 24 marzo 2017. URL consultato il 17 maggio 2021.
  93. ^ 1000 Maldini, su acmilan.com, 16 febbraio 2008. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2011).
  94. ^ Maldini mille e una notte, su it.archive.uefa.com, 18 febbraio 2008. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
  95. ^ Carlo Tenai, Paolo Maldini, 900 volte Milan, su soccernet.espn.go.com, 13 maggio 2009. URL consultato il 17 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2014).
  96. ^ Alberto Costa, Maldini a quota 900: record strepitoso, in Corriere della Sera, 16 maggio 2009, p. 46 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2016).
  97. ^ Udine, come sempre, su acmilan.com, 13 maggio 2009. URL consultato il 27 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  98. ^ a b Capitan Maldini saluta San Siro, su sportmediaset.mediaset.it, 20 maggio 2009. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2014).
  99. ^ a b Maldini-day rovinato, su Eurosport, 24 maggio 2009. URL consultato l'8 novembre 2019.
  100. ^ Ancelotti non smentisce Berlusconi: "Il futuro dopo Firenze" [collegamento interrotto], su sport.sky.it, 24 maggio 2009. URL consultato il 25 maggio 2009.
  101. ^ Accadde oggi: a Firenze l’ultima di Maldini, su sport.sky.it, 31 maggio 2019. URL consultato il 9 gennaio 2021.
  102. ^ Laura Bandinelli, Maldini, festa rovinata dagli ultrà, su lastampa.it, 25 maggio 2009. URL consultato il 31 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  103. ^ Milan, che giornata per Daniel Maldini: gioca titolare, in campo un’ora, sfiora il gol, su gazzetta.it. URL consultato il 9 gennaio 2021.
  104. ^ a b Uefa, premio alla carriera per Paolo Maldini, su lastampa.it, 28 agosto 2009. URL consultato il 30 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  105. ^ (ES) Maldini recibe el MARCA Leyenda, su marca.com, 17 novembre 2009. URL consultato il 18 novembre 2009.
  106. ^ Calcio, Milan: a Paolo Maldini premio 'Marca Leyenda' alla carriera, su sport.repubblica.it, 17 novembre 2009. URL consultato il 17 novembre 2009.
  107. ^ Mario Sconcerti, Maledetti rigori, Argentina avanti, in la Repubblica, 4 luglio 1990, p. 2. URL consultato il 5 aprile 2015.
  108. ^ Giancarlo Padovan, Luca Valdiserri, E Baggio sbaglia il tiro della sua vita, in Corriere della Sera, 18 luglio 1994, p. 3. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015).
  109. ^ Maurizio Crosetti, Zola piange. "Chiedo scusa", in la Repubblica, 20 giugno 1996, p. 43. URL consultato il 10 aprile 2015.
  110. ^ Goffredo Buccini e Alberto Costa, Di Biagio, l'ultima vittima della maledizione del dischetto, in Corriere della Sera, 4 luglio 1998, p. 3. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2015).
  111. ^ Storia degli Europei: 2000, Francia Italia e il golden gol, su rivistasportiva.com, 8 maggio 2012. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  112. ^ RaiSport - 8 Ottobre 2000 - Calcio: Tuttocalcio 7 ottobre, su www2.raisport.rai.it, 7 ottobre 2000. URL consultato l'8 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2018).
  113. ^ Enrico Currò, La gara choc, in la Repubblica, 19 giugno 2002, p. 2. URL consultato il 10 aprile 2014.
  114. ^ Enrico Currò, Maldini: "Grazie Trapattoni ma chiudo con la Nazionale", su repubblica.it, 21 luglio 2002.
  115. ^ Maldini-Nazionale, no definitivo "L'ho detto al Trap, ha capito", su repubblica.it, 16 maggio 2004.
  116. ^ Nazionale A - Capitani, su figc.it. URL consultato il 7 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  117. ^ Maldini, l'atto di accusa del capitano, in Corriere della Sera, 21 luglio 2002 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  118. ^ Matthäus ha giocato più partite ma in alcune di queste è stato sostituito o è subentrato ad un compagno, totalizzando un numero inferiore di minuti in campo
  119. ^ Marco Pasotto, Ora Maldini tratta col Chelsea, su gazzetta.it, 13 giugno 2009. URL consultato il 6 maggio 2017.
  120. ^ (EN) Paolo Maldini rejects chance to join Chelsea, su telegraph.co.uk, 30 giugno 2009. URL consultato il 6 maggio 2017.
  121. ^ Ufficiale: Paolo Maldini ritorna al Milan, su acmilan.com, 5 agosto 2018. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  122. ^ Paolo Maldini è il nuovo direttore tecnico del Milan, su acmilan.com, 14 giugno 2019. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2019).
  123. ^ Maldini: "Orgoglioso dei ragazzi. Io dirigente solo grazie al Milan", su gazzetta.it, 22 maggio 2022.
  124. ^ Ora è ufficiale: il Milan annuncia il biennale di Maldini e Massara, su gazzetta.it, 1º luglio 2022. URL consultato il 6 giugno 2023.
  125. ^ Cosa succede dentro al Milan, su ilpost.it, 6 giugno 2023. URL consultato l'8 giugno 2023.
  126. ^ Comunicato stampa, su acmilan.com, 6 giugno 2023. URL consultato il 6 giugno 2023.
  127. ^ a b Spareggio per l'accesso alla Coppa UEFA 1987-1988 contro la Sampdoria.
  128. ^ Esclusa la presenza in Stella Rossa-Milan del 9 novembre 1988, sospesa per nebbia al 57'. La presenza viene invece conteggiata dall'UEFA.
  129. ^ 3º posto.
  130. ^ a b 2º posto.
  131. ^ a b c Paolo Pegoraro e Simone Pace, MILAN, PAOLO MALDINI, FENOMENOLOGIA: L'ASCESA A TERZINO PIÙ FORTE AL MONDO IN 5 TAPPE, su eurosport.it, 10 maggio 2020. URL consultato il 23 maggio 2021.
  132. ^ (EN) Juve, Ronaldo exceeds Maldini: 175 appearances in European competitions, su calciomercato.com, 26 novembre 2019. URL consultato il 23 giugno 2021.
  133. ^ (EN) Statistiche per giocatore | Statistiche di tutti i tempi | UEFA Champions League | UEFA.com, su it.uefa.com. URL consultato il 21 maggio 2021.
  134. ^ Roma-Sampdoria, Totti in gol da 23 anni: è il suo 25º anno in A come Maldini, su gazzetta.it, 11 settembre 2016.
  135. ^ UEFA, p. 143.
  136. ^ Finali di Champions League: record e statistiche, su it.uefa.com.
  137. ^ EURO '96: guida completa, su it.uefa.com, 2 giugno 2020. URL consultato il 10 maggio 2021.
  138. ^ La Squadra del Torneo di EURO 2000, su it.uefa.com, 6 maggio 2020. URL consultato il 10 maggio 2021.
  139. ^ (EN) The "Bravo" Award, su rsssf.com. URL consultato l'11 maggio 2021.
  140. ^ FIFA World Cup All-Star Team - Football world Cup All Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 18 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  141. ^ (EN) ESM XI, su rsssf.com. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2007).
  142. ^ (EN) "Onze Mondial" Awards, su rsssf.com. URL consultato il 20 maggio 2021.
  143. ^ (EN) World All-Time Teams, su rsssf.com. URL consultato il 18 luglio 2016.
  144. ^ IL PREMIO GIANNI BRERA OMAGGIA LE AZZURRE, su legavolleyfemminile.it, 19 novembre 2021. URL consultato il 20 maggio 2021.
  145. ^ Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea", su comune.cinisello-balsamo.mi.it. URL consultato il 20 maggio 2021.
  146. ^ (EN) Team Of The Year: 2003, su uefa.com. URL consultato l'11 maggio 2021.
  147. ^ (EN) Team Of The Year: 2005, su uefa.com, 28 dicembre 2014. URL consultato l'11 maggio 2021.
  148. ^ Chiara Zucchelli, Roma, Totti premiato con il Uefa President's Award: "Che carriera!", su gazzetta.it, 1º giugno 2017. URL consultato il 1º giugno 2017.
  149. ^ Albo d'Oro, su assocalciatori.it. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2013).
  150. ^ (EN) The Fifa 100, su theguardian.com, 4 marzo 2004. URL consultato il 20 maggio 2021.
  151. ^ (EN) HISTORY - THE FIFPRO WORLD 11 OF 2004-2005, su fifpro.org, 20 novembre 2020. URL consultato il 20 maggio 2021.
  152. ^ (EN) UEFA Club Football Awards, su uefa.com, 1º maggio 2011. URL consultato il 20 maggio 2021.
  153. ^ Il Premio Facchetti a Paolo Maldini, su gazzetta.it, 23 ottobre 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008.
  154. ^ (EN) FACTSheet - FIFA Order of Merit (1984-2012), su resources.fifa.com. URL consultato il 21 maggio 2021.
  155. ^ One Club Man Award: premiato Paolo Maldini, su milannews24.com, 2 maggio 2016. URL consultato il 21 maggio 2021.
  156. ^ Gazzetta Sports Awards 2018: Tortu è l'Uomo dell'anno, bis per la Goggia. ItalVolley femminile, squadra top, su gazzetta.it, 4 dicembre 2018. URL consultato il 21 maggio 2021.
  157. ^ Maldini Sig. Paolo Cesare - Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  158. ^ Maldini Sig. Paolo Cesare - Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  159. ^ athletic-club.eus, https://www.athletic-club.eus/club/one-club-man-award/one-club-man-award-2016.
  160. ^ Walk of fame: da Maldini a Rosolino. Ecco i 5 nuovi campioni, su gazzetta.it. URL consultato il 25 marzo 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN160029294 · ISNI (EN0000 0001 0735 8206 · SBN RAVV096134 · GND (DE1175709700 · BNE (ESXX5020275 (data) · CONOR.SI (SL305678691 · WorldCat Identities (ENviaf-160029294