Colorante alimentare: usi e tipologie

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Colorante alimentare: tipologie, utilizzi e sicurezza

Colorante alimentare: tipologie, utilizzi e sicurezza
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I coloranti alimentari conferiscono colore ai cibi, dai prodotti da forno alle caramelle. Scopriamo tutte le tipologie presenti sul mercato, gli utilizzi e le norme di sicurezza che regolano l'uso di questi prodotti.
di Marcella La Cioppa

Il colore è un componente chiave per aumentare il valore appetitoso degli alimenti ed è dato dal colorante alimentare, che può essere utilizzato in una vasta gamma di cibi, come caramelle, prodotti da forno e condimenti. 

Ovviamente, il loro utilizzo è regolamentato, infatti i coloranti alimentari devono essere aggiunti agli alimenti a una determinata concentrazione ed entro un limite considerato accettabile.

Questi prodotti si possono dividere in due macrocategorie: coloranti artificiali o sintetici e coloranti naturali. I primi sono più utilizzati rispetto ai coloranti naturali per due motivi principali: sono più economici e più reperibili. Il consumo di coloranti alimentari artificiali è aumentato del 500% negli ultimi 50 anni e i bambini ne sono i maggiori consumatori. La ricerca ha sottolineato che questi possono essere causa di gravi effetti collaterali, come iperattività nei bambini, nonché cancro e allergie. 

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Colorante alimentare: cos'è

I coloranti alimentari sono sostanze chimiche sviluppate per migliorare l'aspetto del cibo conferendogli un colore artificiale.
Per secoli i produttori hanno aggiunto coloranti negli alimenti, ma i primi coloranti alimentari artificiali furono creati nel 1856 dal catrame di carbone; al giorno d'oggi, invece, la maggior parte è ricavata dal petrolio.

Nel corso degli anni sono stati sviluppati centinaia di coloranti alimentari artificiali, ma da allora la maggior parte di essi si è rivelata tossica; infatti, sono pochi i coloranti artificiali ancora utilizzati negli alimenti.

Tuttavia, ci sono alcune controversie riguardo la loro sicurezza, per questo tutti i coloranti artificiali attualmente utilizzati negli alimenti sono stati sottoposti a test di tossicità in studi sugli animali.

Le agenzie di regolamentazione, come la Food and Drug Administration (FDA) statunitense e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), hanno concluso che i coloranti non comportano rischi significativi per la salute, ma non tutta la ricerca è d’accordo con questa conclusione. È interessante notare, infatti, che alcuni coloranti alimentari sono considerati sicuri in un paese, ma vietati in un altro, rendendo estremamente confusa la valutazione sulla loro sicurezza.

Tutte le tipologie di colorante alimentare

Esistono diverse tipologie di coloranti alimentari ognuno con le proprie caratteristiche e usi specifici. Di seguito sono riportati alcuni dei tipi principali:

  • coloranti naturali come estratti vegetali ottenuti da piante tra cui barbabietola rossa, curcuma e clorofilla; gli antociani estratti dai frutti rossi e il caramello ottenuto dalla cottura dello zucchero e utilizzato per colorare dolci e bevande.
  • coloranti artificiali: in questa categoria troviamo i coloranti azoici, utilizzati per colorare cibi con colori vivaci, tra questi troviamo il giallo tartrazina (E102) e il rosso allura (E129). Poi vi sono i coloranti sintetici che includono coloranti come il rosso 40 e il blu brillante (E133). Questi sono spesso usati in bevande, dolci e prodotti da forno.
  • coloranti in polvere: ossia coloranti alimentari secchi, spesso utilizzati in decorazioni di torte e glassature.
  • gel e pasta coloranti: utilizzati nella pasticceria, questi sono più concentrati rispetto ai coloranti liquidi e non influiscono sulla consistenza degli ingredienti.

I colori artificiali sono generalmente stabili al calore, stabili al pH e stabili alla luce. Sono disponibili sia come pigmenti idrosolubili sia insolubili, poiché sono prodotti artificialmente. Al contrario, i colori naturali sono sensibili al calore, quindi devono subire un trattamento termico prima di essere usati.

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Coloranti nell’industria alimentare: usi e applicazioni

I coloranti nell'industria alimentare sono classificati come additivi e vengono utilizzati da moltissimo tempo. Il motivo? Il colore naturale degli alimenti a volte viene perso durante i processi di lavorazione e, per correggerlo, è necessario il colorante alimentare. Inoltre, questi prodotti esaltano i colori naturali per aumentare l'attrattiva del cibo stesso.

L’aggiunta di coloranti alimentari, quindi, rende più attraente e commerciabile i cibi e le bevande; tuttavia, è necessario utilizzare coloranti alimentari consentiti entro un certo intervallo per non mettere in pericolo la salute. Non è consentito l'uso di coloranti alimentari per coprire difetti e contraffazioni dei prodotti alimentari.

Normative di sicurezza sui coloranti alimentari

Nel valutare la sicurezza di un nuovo additivo colorante, la FDA considera diversi fattori, come gli effetti a breve e lungo termine del consumo, della composizione e delle proprietà, del processo di produzione, della stabilità e molto altro ancora.

Gli additivi coloranti sintetici, noti anche come colori certificati, devono essere sottoposti a certificazione dei lotti, un processo in cui la FDA analizza un campione rappresentativo di ciascun lotto per garantire che soddisfi l'identità e le specifiche richieste prima che possa essere utilizzato. Prima di certificare un lotto, la FDA ne analizza anche la composizione chimica.

Le normative di sicurezza si concentrano sulla valutazione dei rischi associati all'uso di coloranti alimentari, la determinazione delle dosi giornaliere raccomandate e l'identificazione di possibili effetti collaterali. I coloranti alimentari approvati devono essere utilizzati conformemente a tali regolamentazioni per garantire la sicurezza dei consumatori.

Per quanto riguarda l'Unione Europea, la European Food Safety Authority (EFSA) valuta la sicurezza degli additivi alimentari, inclusi i coloranti, prima che possano essere autorizzati per l'uso. L’EFSA ha tre compiti principali:

  • valutare la sicurezza di nuovi coloranti alimentari o proporre nuovi usi di coloranti alimentari esistenti
  • rivalutazione di tutti i coloranti alimentari già autorizzati per l'uso nell'UE prima del 20 gennaio 2009
  • rispondere alle richieste della Commissione Europea per rivedere alcuni coloranti alimentari alla luce di nuove informazioni scientifiche.

Secondo la legislazione dell’UE, tutti gli additivi devono essere autorizzati prima di poter essere utilizzati negli alimenti.

La procedura inizia con la presentazione di una richiesta formale alla Commissione Europea consistente in un dossier di domanda sulla sostanza, contenente dati scientifici sugli usi proposti e sui livelli di utilizzo. La Commissione invia, quindi, il dossier all'EFSA e chiede di valutare la sicurezza della sostanza per gli usi previsti.

Infine, sarà la Commissione Europea a decidere se autorizzare la sostanza sulla base della valutazione di sicurezza dell’EFSA.

Una volta autorizzate, queste sostanze vengono incluse nell'elenco UE degli additivi alimentari consentiti; inoltre, gli additivi alimentari autorizzati devono rispettare i criteri di purezza approvati nel Regolamento UE 231/2012.

Effetti collaterali e allergie

Secondo numerose ricerche, alcuni coloranti alimentari artificiali possono causare reazioni allergiche. In numerosi studi, ad esempio, Yellow 5 noto anche come tartrazina, ha dimostrato di causare orticaria e sintomi di asma. In uno studio condotto su persone con orticaria cronica o gonfiore, il 52% ha avuto una reazione allergica ai coloranti alimentari artificiali. Quindi, se hai sintomi di allergia potrebbe essere efficace eliminare i coloranti alimentari artificiali dalla tua dieta. Rosso 40, Giallo 5 e Giallo 6 sono tra i coloranti più comunemente consumati, e sono i tre che hanno maggiori probabilità di causare una risposta allergica.

Un’altra grande preoccupazione legata all'uso di queste sostanze è la possibilità di causare iperattività o altri problemi comportamentali o neurologici nei bambini. Uno studio pubblicato nell'aprile 2021 dall'Università della California (UC) a Berkeley e dall'UC Davis ha confermato un legame tra il consumo di coloranti alimentari sintetici ed esiti neurocomportamentali avversi in alcuni bambini.

Tra le reazioni avverse, secondo alcuni ricercatori, vi sarebbe una correlazione anche tra il consumo di coloranti artificiali e il rischio di sviluppare il cancro, ma sono necessarie ulteriori ricerche e analisi scientifiche per confermarlo.

Come evitare l'insorgere di allergie

Evitare reazioni allergiche ai coloranti alimentari richiede attenzione e consapevolezza nella scelta degli alimenti. Ecco alcuni suggerimenti utili:

  • leggere le etichette: prima di acquistare un prodotto, controlla attentamente l'etichetta per individuare la presenza di coloranti artificiali. Queste devono elencare gli ingredienti in ordine di quantità.
  • scegliere cibi naturalmente colorati: opta per cibi che ottengono il loro colore da ingredienti naturali, come frutta, verdura o erbe. Questi alimenti sono meno suscettibili di contenere coloranti artificiali.
  • evitare cibi altamente lavorati: i cibi altamente processati spesso contengono più additivi, compresi coloranti artificiali. Ridurre il consumo di alimenti confezionati e preferire cibi freschi e non elaborati può contribuire a ridurre il rischio di reazioni allergiche.
  • conoscere i coloranti specifici: se si è a rischio di allergie a coloranti alimentari specifici, è utile conoscere i nomi degli additivi da evitare. Ad esempio, coloranti come il tartrazina (E102) sono noti per causare reazioni in alcune persone.
  • monitorare le reazioni: se noti una reazione allergica dopo aver consumato un particolare alimento, è bene tenere un diario alimentare per identificare gli alimenti e gli ingredienti responsabili.

Come interpretare le etichette

L'etichettatura dei prodotti alimentari fornisce informazioni essenziali sui contenuti e sugli ingredienti, inclusi i coloranti. Le informazioni sull'etichetta possono variare leggermente a seconda del paese, ma ci sono alcune informazioni comuni che si trovano generalmente su un'etichetta dei prodotti con coloranti. Ecco alcuni consigli utili per comprendere e saper leggere le etichette:

  • elenco degli ingredienti: come già accennato, le etichette indicano tutti gli ingredienti presenti nel prodotto in ordine di quantità decrescente. I coloranti sono inclusi in questa lista, e sono generalmente indicati con il loro nome chimico o il numero. Ad esempio, "Tartrazina (E102)" è la sostanza chimica che conferisce il colore giallo al prodotto.
  • quantità degli ingredienti: alcune etichette indicano anche la quantità di ogni ingrediente presente nel prodotto. Questa informazione può essere utile per comprendere quanto di un particolare colorante è presente nella formulazione.
  • dichiarazioni allergeniche: le etichette spesso includono dichiarazioni relative alla presenza di allergeni, come latte, uova, frutta a guscio, grano, etc... Se un colorante contiene allergeni, queste informazioni devono essere riportate.
  • istruzioni per l'uso o conservazione: questa sezione fornisce indicazioni su come conservare il prodotto dopo l'apertura e le istruzioni per il consumo.
  • informazioni sul produttore: l'etichetta dovrebbe indicare chiaramente il nome e l'indirizzo del produttore o del responsabile della messa in commercio del prodotto. Queste informazioni sono utili per il tracciamento in caso di problemi o domande.

Per quanto riguarda i prodotti commercializzati all’interno dell’Unione Europea, vi è una specifica regolamentazione sulle etichette da parte della Commissione Europea.

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Regolamentazione e controlli sui coloranti alimentari

Le regolamentazioni e i controlli sui coloranti alimentari variano da paese a paese, ma esistono organizzazioni internazionali e normative comuni che influenzano la produzione, l'uso e la commercializzazione di questi additivi. Di seguito troverai l'elenco delle organizzazioni che si occupano di regolamentare l'uso dei coloranti alimentari: 

  • Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti: la FDA regola l'uso di coloranti alimentari negli Stati Uniti. Ogni colorante deve essere valutato e approvato dalla FDA prima di essere utilizzato nei prodotti alimentari. Questo ente stabilisce anche limiti di dosaggio sicuri per ciascun colorante.
  • European Food Safety Authority (EFSA) nell'Unione Europea: l'EFSA è responsabile dell'approvazione e della regolamentazione dei coloranti alimentari nell'Unione Europea. Prima che un colorante possa essere utilizzato, deve essere sottoposto a una valutazione scientifica sulla sicurezza da parte dell'EFSA.
  • Codex Alimentarius Commission: questo organismo internazionale, congiuntamente creato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sviluppa standard alimentari, linee guida e codici di pratica a livello internazionale. Il Codex fornisce anche linee guida per gli additivi alimentari, inclusi i coloranti.
  • Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives (JECFA): JECFA è un comitato di esperti congiunto della FAO e dell'OMS che valuta la sicurezza degli additivi alimentari, inclusi i coloranti.

Queste organizzazioni hanno stabilito:

  • etichettatura obbligatoria: in molti paesi, è obbligatorio etichettare gli alimenti con l'elenco completo degli ingredienti, compresi i coloranti. Questo consente ai consumatori di essere informati sui componenti dei prodotti alimentari e di fare scelte consapevoli.
  • controlli e ispezioni: gli organismi governativi responsabili della sicurezza alimentare conducono controlli e ispezioni regolari per garantire che i produttori rispettino le normative. Possono essere effettuati campionamenti e analisi per verificare la conformità ai limiti di dosaggio e assicurare la sicurezza dei consumatori.
  • monitoraggio continuo: la sicurezza dei coloranti alimentari è un argomento di ricerca costante. Gli studi e i dati scientifici vengono costantemente monitorati per identificare nuovi sviluppi e garantire che le regolamentazioni siano aggiornate in base alle informazioni più recenti.

Il processo di regolamentazione e controllo mira a garantire che i coloranti alimentari siano sicuri per il consumo umano, e che il loro utilizzo sia conforme agli standard stabiliti dalle autorità competenti. I produttori di alimenti sono tenuti a seguire queste normative per commercializzare i loro prodotti in modo legale e sicuro.

Coloranti alimentari naturali: cosa bisogna sapere e come crearli a casa

È semplice creare vivaci coloranti alimentari naturali fatti in casa, utilizzando una varietà di cibi che potresti già avere nella dispensa. Ecco come fare:

  • raccogli almeno una tazza di pezzetti di frutta e verdura avanzati
  • trita la frutta e la verdura per consentire a più colore di saturare la tintura
  • aggiungi gli avanzi di cibo tritati in una casseruola e copri con una quantità di acqua doppia rispetto alla quantità di cibo; quindi, per una tazza di scarti, usa due tazze d'acqua
  • porta l'acqua a ebollizione
  • cuoci a fuoco lento per circa un'ora o fino a quando la tintura raggiunge il colore desiderato
  • spegni il fuoco e lascia che l'acqua raggiunga la temperatura ambiente
  • filtra la tintura raffreddata in un contenitore.

I coloranti alimentari naturali possono creare deliziose sfumature uniche per abbigliamento, tessuti e filati. I tessuti richiedono l'uso di un fissativo, chiamato anche mordente, per far aderire i colori ai vestiti. Ecco altri consigli per creare tessuti colorati di lunga durata usando ingredienti naturali.

Usa la barbabietola per creare il rosso:

  • cuoci a vapore le barbabietole fino a quando diventano tenere
  • sbucciale e tagliale a pezzi
  • frulla le barbabietole con un po' d'acqua fino a ottenere una consistenza cremosa
  • filtra il liquido per rimuovere i residui solidi.

La curcuma per creare il giallo:

  • mescola polvere di curcuma con acqua calda fino a ottenere una pasta
  • filtra la pasta per ottenere un liquido giallo intenso.

Gli spinaci per il verde:

  • cuoci gli spinaci fino a quando sono appassiti
  • frullali con un po' d'acqua
  • filtra il liquido verde per ottenere il colorante.
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In conclusione, i coloranti alimentari sono ampiamente utilizzati nell'industria alimentare, e non ci sono prove conclusive che questi siano pericolosi, tuttavia, come mostra la ricerca possono causare reazioni allergiche e iperattività nei bambini sensibili. Il nostro consiglio è quello di optare per il consumo di cibi non processati e naturalmente privi di coloranti.