Chef stellati italiani: i 10 migliori chef italiani più famosi

L’Italia è famosa in tutto il mondo per i buon cibo e quando parliamo di Alta Cucina, possiamo vantare su tutto il territorio numerosissimi ristoranti che si sono distinti negli anni per il livello dei loro piatti, fatti di ricerca, accostamenti, sperimentazione, con l’obiettivo di stupire e incantare con i sapori. In alcuni casi si parla di una vera e propria esperienza immersiva, alla quale partecipa anche il luogo che ospita il ristorante.

La famosa Guida Michelin premia ogni anno i migliori ristoranti, una sorta di barometro per comprendere il mondo della ristorazione, quali novità sono all’orizzonte e quali invece i grandi classici che si riconfermano. Ognuno dei ristoranti premiati deve la propria fama a piatti e menù pensati e realizzati dalle sapienti mani di chi lavora in cucina. Viene da chiedersi, chi sono i 10 migliori Chef italiani?


Chef stellati italiani


Prima di cominciare a parlare degli Chef che attualmente detengono il titolo, è giusto citare chi ha fatto da apripista per l’Italia, lo Chef Gualtiero Marchesi che ha ampiamente contribuito al successo della cucina italiana nel mondo. Quello di Marchesi è stato il primo ristorante italiano ad aggiudicarsi tre stelle Michelin, record detenuto in solitaria per molto tempo. Nelle sue cucine si sono formati alcuni dei più noti chef stellati Italiani che a breve vedremo.

Quando parliamo di migliori chef stellati ci riferiamo a chi è noto non solo nel nostro paese ma anche all’estero, che con i loro ristoranti attirano gli appassionati di cucina nel nostro paese.


Enrico Crippa - Piazza Duomo (Alba)


Allievo di Marchesi, Enrico Crippa è noto per la sua disciplina, quasi da monaco zen dicono, e per un carattere introverso che non gli fa amare le luci della ribalta.
Nel corso degli anni si è formato, oltre che con Marchesi anche con altri nomi importanti come Michel Bras e Ferran Adrià.
Nel 2003 inizia il sodalizio con la famiglia Ceretto che gli permette di realizzare due anni più tardi il sogno di aprire un suo ristorante. Nel 2005 prende vita Piazza Duomo che ha conquistato negli anni tre stelle Michelin ed è arrivato a piazzarsi nella classifica World’s 50 Best Restaurants alla 17esima posizione.


Massimo Bottura - Osteria Francescana (Modena)


Con la sua Osteria Francescana ha ottenuto tre stelle Michelin e si è classificato dal 2016-2018 al primo posto nella World’s 50 Best Restaurants.
Il suo percorso però parte dal basso, precisamente in una trattoria di Nonantola dove impara la cucina Emiliana. Successivamente avvia un percorso di formazione dal respiro internazionale, prima in Francia con Georges Cogny, poi a Montecarlo con Alain Ducasse, per poi volare a New York.
Tornato in Italia rileva l’Osteria Francescana, il resto è storia.

Massimiliano Alajmo - Le Calandre (Rubano)


Massimiliano Alajmo, classe ‘74 è noto a tutti per un record difficile da battere, ricevere le tre stelle Michelin a soli 28 anni.
La sua formazione dopo il diploma lo ha portato a lavorare con Alfredo Chiocchetti, Marc Veyrat e Michel Guérard.
Già nel ‘93 torna in Italia per dedicarsi con il fratello al ristorante di famiglia, Le Calandre appunto, che nel 96 ottiene la seconda stella, la terza arriva nel 2002 consacrandolo come il più giovane cuoco ad aver ottenuto quel riconoscimento.


Niko Romito - Reale Casadonna (Castel di Sangro)


Niko Romito ha definito così la sua cucina nel libro “10 Lezioni di Cucina” «Della mia cucina si dice spesso che è semplice. È verissimo, nel senso che manca di complicazione, eppure sottintende una notevole complessità. La complessità in cucina può essere vantaggiosa, la complicazione mai».
Dopo aver abbandonato gli studi di economia, in seguito alla morte del padre, insieme alla sorella comincia a lavorare nel ristorante di famiglia Reale, all’epoca a Rivisondoli, formandosi accanto al Sous Chef, lo porta in soli 7 anni all’attenzione del panorama internazionale.
Nel 2011 trasferisce il ristorante in un vecchio monastero a Castel di Sangro, chiamandolo Reale Casadonna, evidentemente un’ottima intuizione, poiché nel 2013 arrivano le tre stelle Michelin.

Nadia Santini - Dal Pescatore (Canneto sull’Oglio)


Anche la Chef Nadia Santini detiene un record, è stata infatti la prima Chef donna premiata con tre stelle Michelin, nel 1996.
Nel 2013 nell’ambito del World's 50 Best Restaurants è stata premiata come "miglior chef donna del mondo". Riconoscimenti che arrivano dopo anni di lavoro presso Dal Pescatore, ristorante della famiglia Santini, in cui si forma accanto alla nonna di suo marito.
Riconosciuta da tantissimi chef a livello mondiale come “una fonte d’ispirazione” è riuscita con i suoi agnolotti a far emozionare Gordon Ramsay.

Hainz Back - La pergola (Roma)


Hainz Back di origine tedesca ma naturalizzato italiano. Dopo una lunga formazione in giro per l’Europa, nel 1996 è approdato a La Pergola di Roma divenuto poi il suo centro operativo. Qui nel 2001 ottiene due stelle Michelin ma più tardi, nel 2005, farà il pieno di riconoscimenti, ottenendo la terza stella Michelin, oltre a cinque forchette Michelin, 4 cappelli nella guida de L'Espresso, 95/100 in quella del Gambero Rosso, tre stelle del Veronelli. Un’annata che lo ha definitivamente consacrato nell’olimpo degli chef.

Chicco e Roberto Cerea - Da Vittorio ( Brusaporto-Bergamo )


Due fratelli che lavorano in simbiosi nel loro ristorante Da Vittorio. Un luogo che è diventato rappresentativo della cucina lombarda tanto che Est Lombardy ha insignito Chicco Cerea quale proprio ambasciatore, (dei fratelli è quello che si espone di più). Da Vittorio ha ricevuto tre stelle Michelin.


Fabio Pisani e Alessandro Negrini – Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano)


Un’altra coppia di chef che riesce a muoversi come un ingranaggio perfetto, cosa sicuramente non facile. Fabio Pisani e Alessandro Negrini, vengono da una lunga gavetta che li ha portati a lavorare fianco a fianco nelle cucine de Il Luogo di Aimo e Nadia. Dopo il loro arrivo il ristorante ha ritrovato i fasti di un tempo, recuperando la seconda stella Michelin precedentemente persa. Sono in molti a pensare che a breve possa arrivare la terza.

Stefano Baiocco - Villa Feltrinelli (Gargnano)


Stefano Baiocco è famoso per la sua passione per le erbe aromatiche che coltiva presso Villa Feltrinelli, villa con alle spalle una storia importante, è stata infatti l’ultima residenza di Mussolini, e che oggi, dopo un importante restauro ospita il suo ristorante.
Le erbe le porta anche in tavola, è riuscito infatti a farne entrare 140 in una sola ricetta.
Uno chef che si è formato nei migliori ristoranti del mondo, e che nel 2014 ha ricevuto il riconoscimento di 2 stelle Michelin.

Davide Oldani - D’O ( San Pietro all’Olmo )


Lo chef Oldani ha un cv di tutto rispetto, ha studiato con tre grandi maestri Albert Roux, Marchesi e Ducasse, per lunghi periodi, gomito a gomito con ognuno di essi nelle loro cucine, non meno importanti le innumerevoli esperienze collezionate in tutto il mondo.
Nel 2003 ha aperto a San Pietro all'Olmo D’O, che si è aggiudicata subito una stella Michelin per poi ottenere nel 2020 la seconda.


Carlo Cracco - Cracco (Milano)


Uno degli allievi più famosi del grande Marchesi, si è formato infatti nella sua cucina. Oggi è noto al grande pubblico per essere stato uno dei primi Chef a partecipare ai primi programmi televisivi dedicati all’alta cucina. Ha ricevuto in passato due stelle Michelin per poi perderne una nel 2018.
Come molti altri colleghi è autore di diversi libri.

Quello che accomuna tutte queste stelle sono sicuramente determinazione e disciplina, caratteristiche che ricercano anche nei membri dei loro staf. Un rigore che va dall'abbigliamento di lavoro al coportamente in cucina. Una vera e propria scuola di vita che forgia futuri chef.