Cecil B. DeMille

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Cecil B. DeMille nel trailer de I dieci comandamenti (1956)
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1950
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film 1953
Statuetta dell'Oscar Oscar alla memoria Irving G. Thalberg 1953

Cecil Blount DeMille (Ashfield, 12 agosto 1881Los Angeles, 21 gennaio 1959) è stato un regista, produttore cinematografico e montatore statunitense.

Fratello minore del regista e sceneggiatore William C. deMille, nel 1927 fu uno dei 36 membri fondatori dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), organizzazione per il miglioramento e la promozione mondiale del cinema; fu l'accademia, nel 1929, a creare il Premio Oscar.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cecil B. DeMille nel 1937

Considerato tra i padri fondatori della settima arte, Cecil B. DeMille era figlio del commediografo di origine olandese Henry Churchill DeMille e della sceneggiatrice Beatrice DeMille; suo padre morì di tifo quando Cecil aveva 12 anni. Frequentò l'ambiente dello spettacolo fin da giovane grazie all'attività del padre che - insegnante alla Columbia University e predicatore di sermoni - si dilettava con la moglie a scrivere testi per il teatro.

Nel 1900, dopo aver frequentato l'Accademia americana di arti drammatiche di New York, iniziò a scrivere per il teatro e a recitare assieme al fratello maggiore William. Attratto dal cinema, fondò una propria casa di produzione cinematografica, la "DeMille Play Company". Dopo aver assistito entusiasta alla proiezione del film The Great Train Robbery (1903), fondò nel 1913 assieme a Samuel Goldwyn e a Jesse L. Lasky la "Jesse Lasky Feature Play Company", la futura Paramount Pictures.

Il suo primo film, di cui curò regia, sceneggiatura e produzione e in cui apparve anche (non accreditato) come attore, fu la prima versione di The Squaw Man (1914), storia tratta da un lavoro teatrale di Edwin Milton Royle. Nel 1918, DeMille ne girerà il remake e poi, per la terza volta nel 1931, rifarà il film interpretato da Lupe Vélez che, in Italia, avrà il titolo Naturich la moglie indiana.

A partire dagli anni venti, DeMille si fece un nome come regista di film biblici. Uno su tutti, I dieci comandamenti (1923), di cui realizzerà un altrettanto riuscito remake nel 1956. DeMille lanciò diverse star cinematografiche, tra cui Gloria Swanson, che fu una delle sue attrici preferite. Non a caso, quando nel 1950 Billy Wilder girerà Viale del tramonto - storia di una diva del muto che, ricordando i fasti di un mondo perduto, vive nel passato - affiancherà alla protagonista Gloria Swanson - quando lei si reca a incontrare il suo vecchio regista - proprio DeMille, nel ruolo di sé stesso.

Sostenitore del maccartismo, DeMille pretese il giuramento anticomunista da parte dei registi di Hollywood[1], scontrandosi con John Ford e Joseph L. Mankiewicz[2]. Fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Prince of Orange Lodge" N. 16 di New York[3].

Cecil B. DeMille morì nel 1959, a 77 anni, per una malattia cardiaca; è sepolto nel cimitero dell'Hollywood Forever Memorial Park, a Hollywood, California.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 agosto 1902, DeMille sposò l'attrice Constance Adams (1874-1960) dalla quale ebbe una figlia di nome Cecilia (1908-1984). La coppia adottò in seguito tre figli: Katherine (1911-1995), che avrebbe intrapreso la carriera di attrice; John (1913-1982) e Richard (1922-2009), giornalista e scrittore. Quest'ultimo era il figlio naturale di William che l'aveva avuto da una relazione con la sceneggiatrice Lorna Moon; Cecil lo adottò dopo la morte del fratello.

Era zio di Agnes de Mille, figlia di William, che diventò una nota ballerina e coreografa, tra i fondatori dell'American Ballet Theatre.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premi Oscar[modifica | modifica wikitesto]

  • 1953 - Miglior film per Il più grande spettacolo del mondo
  • 1953 - Candidatura al Miglior regista per Il più grande spettacolo del mondo

Golden Globe[modifica | modifica wikitesto]

Un riconoscimento intitolato al suo nome viene inoltre consegnato nell'ambito dei premi cinematografici Golden Globe.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità (1919)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Primo ciak di The Squaw Man (1914), esordio nella regia di Cecil B. DeMille

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Montatore[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Film o documentari dove appare DeMille[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei film in cui ha recitato Cecil B. DeMille è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cecil B. DeMille, su cinekolossal.com. URL consultato il 15 settembre 2014.
  2. ^ John Ford, il western con sentimento, su farwest.it, 28 ottobre 2013. URL consultato il 15 settembre 2014.
  3. ^ Scheda di Cecil B. DeMille sul sito ufficiale della Gran Loggia della British Columbia e dello Yukon.
  4. ^ YouTube

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ray Stuart Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965
  • Piero Spila e Vito Zagarrio (edt), Il più grande spettacolo del mondo: Cecil B. DeMille, la Paramount, la formazione di Hollywood, Roma 1988.
  • Paolo Cherchi Usai e Lorenzo Codelli (edt), L'eredità DeMille, Pordenone 1991.
  • Davide Zordan, La retorica religiosa nel cinema di consumo: Cecil B. DeMille e l'immagine hollywoodiana di Gesù, in "Annali di Studi Religiosi" VIII (2007), pp. 197–221.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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