Caterina Elisabetta di Brunswick-Lüneburg

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Caterina Elisabetta di Brunswick-Lüneburg

Caterina Elisabetta di Brunswick-Lüneburg (1385 – dopo il 1423) fu duchessa consorte dello Schleswig e contessa consorte di Holstein-Rendsburg e agì come reggente in alcuni feudi del figlio Enrico mentre era ancora minore dal 1404 al 1415.

La vita[modifica | modifica wikitesto]

Caterina Elisabetta di Brunswick-Lüneburg nacque nel 1385 da Magnus II di Brunswick-Wolfenbüttel e Katharina di Anhalt-Bernburg (1330circa-30 gennaio 1390), figlia di Bernhard III, Principe di Anhalt-Bernburg, attraverso la madre Caterina era fra le discendenti di Abele di Danimarca ed ella stessa divenne poi la nonna del re danese Cristiano I di Danimarca. Il doppio nome nel XIV secolo era ancora una scelta piuttosto rara e si è attualmente inclini a credere che il nome effettivo fosse Caterina, il secondo nome è in effetti usato per lo più nella letteratura più antica e potrebbe essere dovuto a una mescolanza del suo nome con quello di una delle sorelle minori. Nel 1390 venne fidanzata con Gerardo IV, conte di Holstein e i due si sposarono cinque anni dopo, Gerardo era di una ventina d'anni più vecchio di lei, ed insieme ebbero:

Nel 1404 Caterina rimase vedova e il figlio maggiore ed erede, Enrico, era ancora minorenne tuttavia fu ben presto costretta a cedere il controllo del figlio e delle terre sia al cognato, il vescovo Heinrich di Osnabrück che a Margherita I di Danimarca che acquisì la custodia di Enrico e del ducato. Enrico venne portato in Danimarca, mentre la figlia maggiore fu mandata in un convento in Svezia, quindi negli anni seguenti la corona danese rafforzò la presa sullo Schleswig acquistando anche pezzi di terra come il feudo di Tønder, i castelli di Schwabstedt e Stubbe, le terre di Grödersby, la corona danese prese in cauzione il feudo di Haderslev dai feudatari della famiglia Ahlefeldt, mentre la regina prese quello di Flensburgo. Nel 1408 quando anche Gottorp era sul punto di essere acquisita Caterina si mosse e nel giro di un paio d'anni mando a richiamare il figlio e dichiarò i propri intenti ostili alla corona danese. Questo ovviamente generò una situazione instabile, che sfociò in faide e razzie, le terre che Caterina stessa aveva in appannaggio vedovile ad Als, Ærø e Sundeved vennero prese dai danesi. Alcuni principi stranieri, fra cui anche uno dei fratelli di Caterina, Enrico di Brunswick-Lüneburg, tentarono di mediare, ma nessuna delle soluzioni trovate portò a una pace durevole. Nel 1415 Enrico fu dichiarato adulto e Caterina smette di apparire in molti dei documenti dell'epoca, la ritroviamo due anni dopo quando il figlio dovette chiedere aiuto alla città di Amburgo perché il nuovo re di Danimarca, Eric di Pomerania, stava tentando di mettere le mani sullo Schleswig. Nel 1423 Enrico firmò una lettera di protesta in cui lamentava che la madre era stata attaccata dalle guardie reali danesi nonostante la promessa di lasciarla fuori dal conflitto, questa è l'ultima menzione che si ha di lei.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alberto II di Brunswick-Lüneburg Alberto I di Brunswick-Lüneburg  
 
Adelaide del Monferrato  
Magnus I di Brunswick-Wolfenbüttel  
Rixa di Werle Enrico I di Werle  
 
Rikissa Birgersdotter  
Magnus II di Brunswick-Wolfenbüttel  
Enrico I, Margravio di Brandeburgo-Stendal Giovanni I, Margravio di Brandeburgo  
 
Jutta di Sassonia  
Sofia di Brandeburgo  
Agnese di Baviera Ludovico II del Palatinato  
 
Matilde d'Asburgo  
Caterina Elisabetta di Brunswick-Lüneburg  
Bernardo II di Anhalt-Bernburg Bernardo I di Anhalt-Bernburg  
 
Sofia di Danimarca  
Bernardo III di Anhalt-Bernburg  
Elena di Rügen Vitislav II di Rügen  
 
Agnese di Brunswick-Lüneburg  
Caterina di Anhalt-Bernburg  
Rodolfo I di Sassonia-Wittenberg Alberto II di Sassonia  
 
Agnese d'Asburgo  
Agnese di Sassonia  
Jutta del Brandeburgo Ottone V di Brandenburgo-Salzwedel  
 
Jutta di Hennenberg  
 

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]