"2001: Odissea nello spazio" spiegato - Cos'è il Monolite?
“2001: Odissea nello spazio” spiegato – Guida ai misteri del film

“2001: Odissea nello spazio” spiegato – Guida ai misteri del film

Odissea nello spazio è una serie fantascientifica composta da due racconti, quattro romanzi e due film, creata tra il 1948 e il 1997 a opera di Arthur C. Clarke e di Stanley Kubrick.

La storia di “2001: Odissea nello spazio” venne sviluppata contemporaneamente come romanzo e come sceneggiatura, ad opera sia di Clarke che di Kubrick, con i due che si sentirono frequentemente per completare l’opera. Romanzo e film uscirono nel 1968 e sono ambedue considerati delle pietre miliari della fantascienza.

Sono trascorsi oltre 50 anni dalla sua uscita al cinema e il capolavoro di Stanley Kubrick ancora fa discutere per la vasta gamma di considerazioni e interpretazioni alle quali può essere soggetto. in definitiva, ogni volta che lo analizziamo, scopriamo qualcosa che ci era sfuggito nella visione precedente.

Lo stesso Clarke affermò all’epoca che poiché la storia tratta di fenomeni al di là della comprensione umana non possono essere pienamente compresi, seppure persino l’inesplicabile finale non sia avulso da una propria logica.

Piuttosto, voglio spiegarti quei retroscena sull’ambientazione di cui puoi essere all’oscuro anche se hai già visto la pellicola.

Devi sapere innanzitutto che lo script di 2001 è tratto da un racconto di Arthur Clarke, The Sentinel, scritto nel 1948, rielaborato nel romanzo vero e proprio parallelo al film. 

Nel racconto abbiamo un misterioso oggetto trapezoidale sulla Luna che trasmette segnali verso lo spazio profondo, la sentinella del titolo, posizionato sulla Luna da una qualche razza talmente evoluta da sfuggire ogni comprensione umana.

L’umanità ora è in grado di padroneggiare l’energia atomica e con una esplosione nucleare spezza lo schermo che difende il manufatto. Questo cessa di trasmettere il segnale e adesso l’umanità resterà ad attendere i suoi predecessori, crogiolandosi nel dubbio se si riveleranno pacifici o insensatamente crudeli.

In “Encounter in the Dawn” un gruppo di umani giunge su un pianeta distante 100.000 anni luce, popolato da una specie bipede molto più arretrata rispetto a loro. Prima di ripartire il capo spedizione dona a un indigeno alcuni doni. Sembra di capire che i terrestri siano quelli che hanno visitato l’altro popolo, ma nel finale viene rivelato che i discendenti degli indigeni nel futuro costruiranno una città chiamata Babilonia.

Il romanzo 2001: Odissea nello spazio – che integra alcune di queste idee – venne sviluppato sempre da Clarke e assieme a Kubrick contemporaneamente al film, e pubblicato dopo la sua uscita.

Ti ricordo in ogni caso che alcuni particolari della storia variano tra libro e film, anche se il secondo romanzo eredita alcuni particolari dal film di Kubrick, rendendolo in qualche modo un seguito di questo.

2001: Odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio: spiegazione

Nella savana del Pleistocene, un gruppo di ominidi (guidati da “guarda-la-luna” nel romanzo) viene istruita da un monolito cristallino (nero nel film) su come crearre utensili, utensili che si trasformano presto in armi e che consentono loro di uccidere dei nemici e di nutrirsi meglio. Inizia lo sviluppo della futura umanità.

Nel 1999, gli umani rilevano un’anomalia magnetica sul cratere di Tycho sulla Luna, e per non lasciare trapelare la notizia parlano di una epidemia, incrinando le relazioni con l’Unione Sovietica alla quale avevano negato assistenza.

L’anomalia si rivela essere un monolito alto tre metri, nerissimo, poggiato su un basamento della medesima sostanza. Riportato alla luce dopo tre milioni di anni, il monolito emette un forte segnale verso gli spazi esterni.

L’astronave Discovery parte verso Saturno (Giove nel film) per un viaggio di sola andata. Una volta giunti dovranno restare cinque anni in stato di ibernazione fino all’arrivo della Discovery 2, in lavorazione sulla Terra. A bordo vi sono il comandante David Bowman, il primo ufficiale Frank Poole e il supercomputer HAL 9000 e altri membri dell’equipaggio.

HAL rileva un malfunzionamento dell’antenna AE-35, che però risulta non essere presente; un equivalente di HAL sulla Terra conferma che il suo omologo si sta sbagliando nel prevedere l’errore. 

Ipotizzando un malfunzionamento dell’elaboratore i due uomini pianificano di escluderlo. Mentre si trova nel vuoto Poole viene colpito da una navetta a tutta velocità e rimane ucciso. Sconvolto, Bowman tenta di svegliare gli altri membri dell’equipaggio ma il computer toglie la pressione alla stanza. Bowman riesce a spostarsi in una camera pressurizzata e disattiva il computer.

Bowman riceve un messaggio di Heywood Floyd che gli spiega il vero scopo della missione: la scoperta del TMA-1 sulla Luna e il segnale rivolto verso Giapeto, una luna di Saturno. HAL evidentemente è entrato in confusione quando si è ritrovato a dover mentire, e come un criminale si è messo a eliminare i membri dell’equipaggio per coprire le proprie tracce.
Su Giapeto Bowman trova un monolito molto più grande del TMA-1. Sulla Terra giungono le sue ultime parole: “La cosa è vuota, va avanti per sempre… Oh mio Dio, è pieno di stelle!”

Al termine di un pazzesco viaggio galattico Bowman si trova in una stanza d’albergo (una stanza settecentesca nel film), che sembra una messinscena atta a tranquillizzarlo.

Va a dormire, e si sveglia nei panni di un neonato urlante che si calma alla vista di un monolito di cristallo, che lo trasforma in uno star-child, un neonato ancora con corpo umano ma in grado di volare fra le stelle e dotato di poteri prodigiosi. Torna sulla Terra e distrugge dei missili nucleari in volo. Poi, si mette a pensare a cos’altro potrebbe fare (proprio come aveva fatto “guarda-la-luna” millenni prima).

2010: Odissea due (2010: L’anno del contatto)

Sulla Terra si rileva che la Discovery, in orbita attorno a Giove, ha iniziato una traiettoria che la porterà a schiantarsi sul pianeta. Gli USA accettano una collaborazione con l’Unione Sovietica, già pronta con la nave Leonov, per appurare le cause del malfunzionamento di HAL 9000 e avere l’occasione di studiare il monolito presente sul satellite. 

Tra i membri vi è l’ingegnere informatico Sivasubramanian Chandrasegarampillai, detto Chandra, creatore e istruttore di HAL 9000. Sul posto scoprono che la nave cinese Tien è arrivata prima di loro: il tentativo di ricavare propellente dalla superficie di Europa ha portato alla fuoriuscita dal ghiaccio di una creatura che ha distrutto l’astronave e sterminato l’equipaggio.

Nel film, viene distrutta una sonda in cerca di clorofilla.

Dal monolito “Grande Fratello” fuoriesce un globo di energia che altri non è che Bowman, il quale si reca sulla Terra per vedere la sua fidanzata e la sua morente madre. Questi informa Floyd della necessità di andarsene al più presto da Giove.

Floyd ha l’idea di servirsi della Discovery come motore ausiliario per ottenere la velocità necessaria ad abbandonare il pianeta. La scomparsa improvvisa del monolito suggerisce che qualcosa di ragguardevole stia per avvenire.

Sulla superficie di Giove in effetti appare una macchia nera che è costituita da innumerevoli monoliti che aspirano i gas del pianeta. La Leonov riesce ad abbandonare l’orbita di Giove poco prima che questi si trasformi in Lucifero, la seconda stella del sistema solare.

La Discovery viene inghiottita. HAL – riattivato dall’equipaggio della Leonov – viene reso un essere incorporeo da Bowman, ma prima fa in tempo a inviare sulla Terra un messaggio:

«Tutti questi mondi sono vostri a eccezione di Europa, non tentate alcun atterraggio lì.»

La nuova stella scioglie i ghiacci e permette la nascita della vita su Europa. Nell’ultimo capitolo gli abitanti di Europa osservano gli altri pianeti della stella Lucifero e ipotizzano l’esistenza di altre forme di vita nella galassia. D’altronde, dal cielo continuano a cadere pezzi di ferro ed è presente un monolito nero nella parte non illuminata del pianeta…

2061: Odissea tre

Per decenni gli umani cercano di scoprire i segreti di Europa, satellite di Giove, che gli alieni tramite lo star-child hanno dichiarato essere inaccessibile per i terrestri. Sulla sua superficie inoltre è comparso un monte di diamante chiamato Monte Zeus.
Sulla Terra si è creato un clima di pace tra USA, URSS e Cina, anche se c’è stata una rivoluzione non violenta in Sudafrica.

L’ormai ultracentenario dottor Heywood Floyd viene scelto come celebrità per un viaggio di atterraggio sulla cometa di Halley. Un giorno l’astronave Galaxy viene dirottata verso la superficie del satellite, siccome le autorità della Terra sono preoccupate dall’impatto sul mercato di una enorme quantità di diamanti come quella del monte Zeus (in realtà un residuo dell’ex Giove).

L’astronave Universe giunge in suo aiuto: l’equipaggio discute sulla possibilità di salvare l’equipaggio e Floyd ha l’idea di contattare Bowman. Quella notte sogna un piccolo monolite a bordo del letto. L’equipaggio trova i resti della nave Tsien privati del metallo e un monolite lungo 2 km posto al confine tra l’area illuminata e quella oscura, perciò detto Grande Muraglia.

Il piccolo monolite ha in qualche modo sdoppiato Floyd: ora ne esiste uno incorporeo e immortale che vive con HAL e Bowman nel monolite sul pianeta e un altro mortale che vive in forma umana. Bowman gli spiega che le forme di vita di Giove sono state annientate dalla nascita di Lucifero siccome gli alieni reputavano che la stirpe di Europa avesse maggiori chance di evoluzione. Inoltre crede che in qualcosa come un migliaio di anni il monolito valuterà le due specie, quella della Terra e quella di Europa.

Nell’epilogo, ambientato nel 3001, il monolito presente sulla Luna viene collocato nell’antico edificio delle Nazioni Unite. Gli umani si servono dei diamanti ottenuti per creare degli ascensori spaziali e un anello orbitante. Intanto, Lucifero inizia a spegnersi e il monolito di Europa finalmente si riattiva.

3001: Odissea finale

Il corpo congelato di Frank Poole, il collega di Bowman ucciso da HAL 9000 nel primo romanzo, viene rinvenuto nell’anno 3001 e riportato in vita. Quest’era è piena di meraviglie: sono presenti servitori dinosauri creati geneticamente, una tecnologia di interfaccia cerebrale, e quattro ascensori spaziali attorno all’equatore. Gli umani hanno colonizzato Ganimede e Callisto.

A Poole viene proposto di visitare Europa, e sarebbe la prima persona a farlo dopo che il monolite ha scacciato i suoi simili mille anni prima. Le creature del luogo hanno vissuto un lieve sviluppo evolutivo negli ultimi mille anni.

Su Europa riceve una comunicazione da Halman – la fusione tra Bowman e HAL 9000 – che risiede nella coscienza computazionale del monolito. 

Questi gli rivela che esso risponde a un monolite superiore di qualche tipo a 450 anni luce di distanza, e che crede che presto riceverà un ordine di sterminio della razza umana, giudicata come un fallimento (basandosi sulle informazioni trasmesse dal TMA-1 nel XX secolo, era piena di conflitti).

Il team che monitora Europa decide di mettere a punto un virus per confondere le sue capacità computazionali, e Poole chiede all’amico di agire come cavallo di Troia. Inoltre gli lasciano dello spazio di memoria per uploadare la sua coscienza e sopravvivere alla disfatta dell’artefatto.

Il monolito riceve l’ordine di sterminio, e inizia a duplicarsi allo scopo di creare una barriera tanto grande da impedire alla luce solare e al calore di giungere sulla Terra. Come effetto del virus però i monoliti si distruggono, e il responso dai loro creatori non arriverà prima di altri 900 anni.

La memoria con all’interno una copia di Halman viene portata sulla Luna. Poole e gli altri scienziati atterrano su Europa per tenere le prime relazioni diplomatiche con la specie nativa.


Viene detto che i creatori dei monoliti non influenzeranno più la sorte dei viventi fino agli ultimi giorni. 

I Monoliti e i Firstborn

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Il monolito nero è probabilmente il simbolo visivo di 2001: Odissea nello spazio e una delle figure più iconiche della fantascienza del XX secolo.

Manufatto di origini misteriose, può essere visto come metafora dell’ignoto, di Dio, di un prodotto scientifico che sfiora il divino per i nostri canoni. La sua superficie totalmente liscia e austera, le sue proporzioni perfette attirano inesorabilmente l’attenzione dello spettatore, 

Il misterioso monolito viene espressamente descritto nel libro come il prodotto di una razza aliena che ha già percorso tutte le tappe, dalla fase organica alla meccanica e infine allo stato di energia. La presenza di tali esseri viene intuita dall’umanità – siccome quelle lastre nere sono indubbiamente artefatti non naturali – e più informazioni vengono raccolte da Bowman quando viene trasportato nello “zoo cosmico”, oltre a quelle espresse nell’ultimo romanzo.

I Firstborn sono probabilmente la prima razza ad avere sviluppato i viaggi interstellari milioni o miliardi di anni fa, e vagliano il cosmo in cerca di specie meno evolute da guidare nel percorso evolutivo per scopi a noi ignoti. Si sa che un tempo erano come gli esseri umani, ovvero erano mortali e composti da carne e sangue, ma ora si sono evoluti in qualcosa di totalmente diverso.

La stessa celebre stanza nella quale Bowman vede se stesso da vecchio nella sequenza finale, nel libro è l’equivalente di uno zoo alieno prodotto sulla base delle informazioni televisive provenienti dalla Terra, dove l’astronauta viene studiato dalle presenze misteriose.

I Firstborn – per adempiere a misteriosi progetti che interessano l’evoluzione delle specie viventi inferiori – misero a punto una serie di meccanismi destinati a studiarne i progressi per periodi immensamente lunghi. Quando individuano mondi con caratteristiche favorevoli alla vita intelligente, si lasciano alle spalle i Monoliti come osservatori, in grado di compiere certe azioni in relazione alla volontà dei loro creatori. Due di tali mondi sono appunto la Terra ed Europa, satellite di Giove; anche Marte era un candidato, poi scartato in favore della Terra. Gli alieni si lasciarono quindi alle spalle tre monoliti per spronare l’umanità a sviluppare il viaggio interstellare.

Nei romanzi viene detto che i Firstborn svilupparono la tecnologia per trasferire le proprie menti dentro computer e divennero praticamente delle macchine pensanti. Alla fine saltarono anche questa fase trasferendo le proprie coscienze in una forma astrale – “I signori della galassia” – diventando immortali e capaci di viaggiare a grandi velocità.

A testimonianza della loro esistenza rimasero i Monoliti, silenziosi osservatori delle forme di vita, a migliaia in tutta la galassia. In 3001 viene detto che si sono serviti dei Monoliti per osservare le specie come l’umanità ma hanno scelto di non interferire. Il loro giudizio sembra comunque essere orientato a giudicare l’umanità da un punto di vista di superamento delle crisi e dei conflitti: quando viene giudicata positiva, o almeno non una minaccia, le viene concesso di vivere.

Il monolito viene rappresentato in genere come un parallelepipedo liscio e nero dalle perfette proporzioni di 1:4:9 (che probabilmente si espandono in altre dimensioni). Il TMA-0 e 1 sono lunghi 11 piedi, il TMA-2 due chilometri; il Grande Muraglia è lungo 2 o 20 chilometri in base a film e libro e il monolito small è più piccolo del TMA-0.

I monoliti sono manufatti in grado di resistere per milioni di anni a erosione atmosferica, cadute di meteorite, radiazioni e di assumere la grandezza necessaria al loro scopo. Probabilmente possiedono un campo di forza che permette loro di resistere a ogni test di analisi degli umani. Tuttavia nelle loro funzioni non sono invincibili: il Grande Muraglia viene danneggiato da un meteorite gigante di diamante solido e nell’ultimo romanzo i monoliti vengono disattivati da un virus. Nonostante non si sappia praticamente nulla della loro composizione, sappiamo che possiedono una massa (il TMA-2 maggiore di quella dell’aria).

Il monolito sembra svolgere una funzione di “attivatore”che serve a una specie per compiere un improvviso e notevole salto evolutivo, in termini di intelligenza e consapevolezza.

Esso è una struttura nera solida e levigata, mostra una forma assurdamente perfetta e un’energia sconosciuta, tali da spingere alla curiosità più sfrenata le specie che entrano in contatto con lui. 

Il modello sulla Luna viene detto “Anomalia Magnetica di Tycho numero 1” (TMA-1) siccome era stato trovato sotto il cratere di Tycho. Gli altri vengono chiamati in modo incorretto TMA-0 e TMA-2, siccome nessuno dei due si trova sulla Luna. 

Il TMA-0 viene rinvenuto dai predecessori degli umani in Tanzania sepolto in un’antica roccia. Nel romanzo viene descritto come trasparente fino a quando è inattivo per poi diventare progressivamente scuro man mano che si attiva.

Il TMA-1 viene trovato sulla Luna sotto un cratere e presenta le proporzioni 1 : 4 : 9 (1² : 2² : 3²). Clarke suggerisce che tale proporzione potrebbe espandersi ad altre dimensioni oltre alle tre a noi note.

Il TMA-2 viene rilevato su una luna di Giove (Saturno nel primo romanzo e Giove nel secondo): a dispetto del nome non presenta un campo magnetico e si trova lontanissimo da Tycho (viene chiamato da Bowman Grande Fratello per via della taglia molto maggiore del TMA-1).
Il TMA-2 agisce come stargate portando la coscienza di Bowman in giro per la galassia in 2001 e in 2010 richiama la sua coscienza, quindi si duplica tramite fissione binaria e crescita esponenziale oltre un milione di volte per trasformare Giove in una stella. Inoltre il TMA-2 accoglie la coscienza di Bowman e HAL dopo che si sono fusi e presumibilmente si trasferisce su Europa per studiare l’evoluzione della vita. In 2061 viene fatto intendere che il monolito detto “Grande Muraglia” sia sempre il TMA-2 siccome contiene le coscienze di Bowman e HAL. In 3001 il monolito viene descritto come lungo 20 chilometri, quindi non è chiaro se si tratti dello stesso esemplare o di uno diverso. HAL e Bowman in ogni caso lo infettano con un virus quando apprendono che i suoi superiori stanno inviando un ordine per eliminare l’umanità. Come conseguenza di ciò, i tre TMA spariscono dal Sistema Solare.

In 2061 appare un piccolo monolito (minilito) che viene utilizzato da Halman per ricreare la personalità di Folyd per aiutarlo a scoprire i piani dei monoliti.

In 3001 viene fatto capire che esiste un “monolito superiore” così detto perché il TMA-2 trasmette un messaggio a 450 anni luce e riceve indietro una risposta.

Lo Starchild

Lo Starchild nel quale si evolve Bowman a fine della pellicola può essere visto come una metafora dell’evoluzione alla quale la specie umana è condotta appunto nel corso dell’odissea spaziale.

Dalla scimmia all’uomo, l’uomo produce la macchina, l’uomo si evolve nel bambino stellare.

Dopo che Bowman scopre il monolito di Giove, viene trasportato verso una replica di stanza di hotel nel quale il tempo si muove in modo non lineare. Come in un sogno, vede se stesso sul letto in punto di morte e spira. Si reincarna così nel bambino stellare, che poi si trasforma in un essere di energia. Clarke e Kubrick hanno affermato che sono stati degli esseri incorporei – non i monoliti – a renderlo tale, confermando che i Firstborn hanno ancora un qualche genere di interesse sul creato.

In “2010: Seconda odissea” – libro e film – Heywood Floyd incontra a bordo della Discovery Bowman, che assume di nuovo la forma di starchild.

In “3001: Odissea finale”, dopo che Giove diviene la stella Lucifero, Bowman come essere di energia si fonde con HAL 9000 diventando Halman.

Ciò rispecchia il ciclo di esistenza dei Firstborn. Essi sono passati dall’essere creature di carne e sangue a diventare esseri di energia, per poi fondersi con i loro computer e diventare “signori della galassia”.

Nei fumetti Marvel Comics “2001: Odissea nello spazio” vengono presentati astronauti umani trasformati in Starchidl, indicati dal monolito come “nuovi semi”.

Hal 9000

HAL 9000  (Heuristically programmed ALgorithmic Computer) è l’intelligenza artificiale e computer di bordo dell’astronave Discovery 1. Spostando di una ogni lettera del suo nome esso diventa IBM, curiosità che ha spinto molti a chiedersi se fosse un fatto voluto, negato da Clarke e Kubrick. Clarke indicò che, inizialmente, il nome del supercomputer doveva essere “Athena”, ma fu poi cambiato in “Hal”, il diminutivo del nome inglese Henry.

La voce originale di Douglas Rain in italiano viene doppiata da Gianfranco Bellini, il cui timbro di voce asettico rendeva bene l’idea di un’intelligenza artificiale: Bellini d’altro campo diede la voce anche ad altri computer, come nello spot dell’Olivetti.

HAL diviene operativo il 12 gennaio 1992 negli HAL Laboratories in Urbana, Illinois, terzo numero di produzione (1997 nel libro).
HAl è contraddistinto per l’iconica lente rossa, dalla quale osserva i membri dell’equipaggio, e per la voce calma e pacata.

HAL è un’intelligenza artificiale praticamente senziente che sovrintende la gestione di tutte le funzioni artificiali della Discovery 1.

Si tratta di una intelligenza artificiale capace di ragionare in maniera autonoma, riconoscere le emozioni umane, leggere le labbra e giocare a scacchi.

Nonostante sia stata presentata come una macchina infallibile, con il proseguire del viaggio HAL inizia a presentare malfunzionamenti di bassa importanza, ma che porta l’equipaggio a dubitare della sua efficienza. Ad esempio, durante il gioco degli scacchi nel film, sebbene vinca facilmente, presenta una serie di errori di analisi che, visti sotto quest’ottica, sembrano preannunciare una serie di errori più grandi che si avvereranno.

Stando alle dichiarazioni di Clarke provenienti da varie fonti, la macchina è “diventata folle” a causa del conflitto tra il dover nascondere al proprio equipaggio le vere ragioni del viaggio, e il dover operare secondo le massime capacità. 

Questa segretezza era resa necessaria perché, secondo un inesistente test del 1989, Progetto Barsoom, tutte le persone testate in un ipotetico incontro con entità aliene avevano dato segni di una latente xenofobia, perciò la direzione non intendeva fare sì che i giudizi dell’equipaggio fossero viziati. 

In 2010, il dottor Chandra, creatore e il primo istruttore di HAL, indica un’interferenza da parte della Casa Bianca nelle direttive fornite al computer, siccome le macchine – al contrario degli umani – non sono abituate a mentire.

HAL inizia a somatizzare il disagio a cui è sottoposto percependo un inesistente guasto a un’antenna. Tale errore non è grave di per sé, ma ha conseguenze inaudite per lo staff, siccome i modelli di HAL sono celebri per non avere commesso mai errori.

Essendo un dio onnisciente ma al contempo cieco, HAL rifiuta di riconoscere il proprio errore.

Leggendo il labbiale degli astronauti attraverso i suoi glaciali, grotteschi, visori rossi, l’IA coglie che l’equipaggio ha intenzione di spegnerlo, cosa che per lui equivale alla morte: colto dal terrore, si libera degli astronauti in ibernazione staccando i loro supporti vitali, sia per difendersi che per eliminare le prove del proprio errore.

Bowman, uscito nello spazio per recuperare il corpo del collega Poole, riesce con una manovra disperata a rientrare attraverso un’apertura manuale, pur dovendo abbandonare nel vuoto il cadavere dell’amico e nonostante i tentativi di HAL di impedirne il rientro.
L’IA, capendo che la sua fine è vicina, cerca di convincere l’astronauta a risparmiarlo e lo supplica di non spegnerlo.

Penetrato all’interno del centro della memoria logica di HAL 9000, l’astronauta inizia a estrarre le schede di memoria che regolano le sue funzioni avanzate, in pratica l’equivalente di una lobotomia.

Nel romanzo, i superiori di Bowman e Poole sulla Terra ordinano di disconettere l’IA. Bowman – dopo la morte di Poole – tenta di svegliare i suoi colleghi ma HAL provoca una fuoriuscita dell’atmosfera nel vuoto dello spazio, alla quale soltanto Dave riesce a salvarsi trasferendosi in una camera pressurizzata.

Vediamo HAL supplicare come un condannato a morte, dimostrando emozioni molte umane, infine le sue ultime parole sono la canzone Daisy Bell (la prima mai pronunciata da un computer) (Giro giro tondo in italiano) e una registrazione del suo programmatore Dott. Floyd sul vero scopo della missione.

Paradossalmente, HAL 9000 è mostruoso e umano allo stesso tempo: predice le mosse dei giocatori di scacchi al punto da sembrare onnisciente, ma viene colto dalla paura di morire come il più misero degli uomini.

Nel libro e film 2010, la ciurma del Dott. Chandra riattiva HAL per fargli pilotare la nave rimasta in orbita attorno a Giove verso casa: tuttavia l’imminente esplosione del pianeta in quella che diverrà nota come la stella Lucifero li costringe a una frettolosa fuga e ad abbandonare HAL sulla Discovery. Bowman, ormai un essere soprannaturale, fa spedire ad HAL il messaggio alla Terra <<QUESTI MONDI SONO VOSTRI ECCETTO EUROPA. NON TENTATE DI ATTERRARVI>> e poi lo trasforma in uno Starchild suo pari.

In 2061: Odissea Tre il Dott. Floyd scopre con stupore che l’essenza di Bowman e di HAL è contenuta all’interno del monolito collocato su Europa.

In 3001: L’Odissea Finale Dave Bowman e HAL 9000 appaiono fusi in un’unica entità, HALMAN, che alla fine del libro viene storata in un chip di memoria sul Pico Vault sulla Luna.

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