L-Carnitina - Cos'è, proprietà, come funziona e benefici
L-Carnitina: l’Energia e la Vitalità per praticare Sport

L-Carnitina: l’Energia e la Vitalità per praticare Sport

La L-Carnitina è uno degli integratori più popolari utilizzati durante la fase di definizione o perdita di grasso. In questo articolo andremo a spiegare le principali proprietà della carnitina per aiutare a migliorare la composizione corporea.

La L-carnitina o carnitina è composta da aminoacidi ed è un ingrediente della maggior parte delle cellule del corpo. Il suo nome deriva dal termine latino “carnus” (che significa carne) perchè si isolò per la prima volta a partire dalla carne.

La carnitina è il termine generico di diversi composti, come L-carnitina L-tartrato, acetil-L-carnitina e propionil L-carnitina. [1]

Cos’è la L-Carnitina?

La carnitina svolge un ruolo essenziale per fornire energia all’organismo. È l’incaricata del trasporto degli acidi grassi a catena lunga fino all’interno dei mitocondri, dove si ossidano (“bruciano”) per produrre energia. Inoltre, la carnitina trasporta anche i composti tossici fuori dalle cellule. La carnitina si può incontrare in tessuti come i muscoli scheletrici e cardiaci, che utilizzano gli acidi grassi come combustibile.

La L-Carnitina è una ammina sintetizzata a partire da due amminoacidi essenziali, la lisina e la metionina.

La maggior parte delle persone produce sufficiente carnitina per soddisfare le necessità del corpo. Tuttavia, in alcune occasioni a causa di alcune malattie o per motivi genetici (come nel caso dei neonati prematuri) l’organismo non produce sufficiente carnitina.

Riassumendo, la L-carnitina brucia il grasso e favorisce il rendimento fisico, aiuta ad aumentare l’energia, migliora l’assorbimento dell’ossigeno e il metabolismo delle proteine.

Carnitina per la preparazione fisica

 

Grazie a questo, è vitale per l’esercizio fisico, in quanto favorisce il rendimento, riduce la stanchezza e contribuisce affinchè il corpo recuperi prima, dopo uno sforzo fisico o mentale.

Grazie alle sue proprietà, l’integratore di L-carnitina è uno dei prodotti più utilizzati nella nutrizione sportiva.

Tipi di L-carnitina

La L-carnitina è la forma tradizionale della carnitina biologicamente attiva. Possiamo trovarla nello stesso corpo, negli alimenti e nella maggior parte degli integratori.

Esistono altri tipi di carnitina, come quelli che segnaliamo di seguito:

L-carnitina L-tartrato

Grazie al suo alto tasso di assorbimento, questa è una delle forme più comuni utilizzate negli integratori alimentari sportivi. Aiuta a lenire i disturbi legati all’esercizio fisico, come i dolori  muscolari, e favorisce il recupero muscolare. [2] [3] [4]

Acetil-L-carnitina

Questa forma, nota anche come ALCAR, è il composto più efficace per il cervello. Poiché può attraversare la barriera emato-encefalica, può migliorare la funzione cerebrale e i disturbi neurologici come la demenza o il morbo di Alzheimer.

Propionil L-carnitina

Questa forma è particolarmente indicata per il trattamento di problemi circolatori come le malattie vascolari periferiche o l’ipertensione. La sua efficacia è dovuta alla produzione di ossido nitrico, che migliora il flusso sanguigno. [5] [6]

D-carnitina

Questa forma inattiva può causare carenza di carnitina nel corpo umano, dato che inibisce l’assorbimento di altre forme più utili di carnitina. [7]

Per la maggior parte delle persone, l’acetil-L-carnitina e il tartrato di L-carnitina sono le forme più efficaci per l’uso generale. Tuttavia, va scelta sempre la forma che meglio si adatta alle tue necessità e obiettivi personali.

Le ricerche più recenti hanno dimostrato i benefici di diverse forme di carnitina per alleviare malattie correlate con il cuore ed il cervello. [8] [9]

Carnitina per perdere peso

Effetti della L-carnitina

L-carnitina fornisce benefici generali per la salute perché aiuta la funzione mitocondriale. I mitocondri svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle malattie, ritardando l’invecchiamento e aiutando a mantenere la vitalità e la salute. [10] [11] [12]

Uno dei benefici più importanti della L-carnitina consiste in che produce energia per le cellule. [13] [14] [15] La L-carnitina favorisce il trasporto degli acidi grassi ai mitocondri all’interno delle cellule. I mitocondri sono simili a motori che convertono gli acidi grassi, che gli arrivano attraverso la L-carnitina, in energia che l’organismo usa per diverse funzioni. [16] [17]

Circa il 98% delle riserve di L-carnitina del corpo si immagazzinano nei muscoli, nel muscolo cardiaco e nel cervello. Sono state rilevate piccole quantità anche nel fegato e nel sangue. [18]

Sintesi di l-carnitina

Per la sintesi della L-carnitina il corpo ha bisogno di determinati enzimi, gli aminoacidi lisina e metionina insieme al ferro, la niacina, la vitamina B6 e l’alfa-chetoglutarato. È necessario avere anche vitamina C affinché la L-carnitina sia sintetizzata correttamente.[19]

Oltre alla L-carnitina generata dall’organismo stesso, si possono ottenere piccole quantità anche attraverso alimenti di origine animale, come la carne o il pesce, che consumiamo regolarmente. [20]

I vegani o le persone con determinati problemi genetici corrono il rischio di non produrre quantità sufficiente di carnitina, per cui la devono ingerire attraverso fonti esterne. [21]

In sintesi, la L-carnitina fornisce energia e forza, aumenta il rendimento fisico nelle persone che realizzano esercizio e aiuta a diminuire di peso. Inoltre favorisce anche l’ottimo funzionamento del metabolismo dei grassi, stimola la mente e protegge il sistema nervoso.

La carnitina fornisce energia per lo sport

Dosaggio di L-carnitina

La dose giornaliera raccomandata di L-carnitina varia generalmente da 500mg a 3.000mg (1.000 milligrammi = 1 grammo). Anche se il dosaggio varia da studio a studio, una descrizione generale delle dosi raccomandate per ogni tipo di carnitina è riportata di seguito:

Acetil-L-carnitina

Questo tipo di carnitina è il migliore per le prestazioni intellettuali e per migliorare la salute. Le dosi variano da 500mg a 2.000mg al giorno. L’assunzione dovrebbe iniziare con 500mg al giorno al mattino e aumentare progressivamente secondo le necessità. L’acetil-L-carnitina di solito ha un effetto leggermente stimolante, quindi non dev’essere assunta la sera o la notte.

L-carnitina L-tartrato

Questo tipo di carnitina è il più efficace per favorire il rendimento fisico durante l’allenamento sportivo. Le dosi variano tra 1.000mg e 3.000mg al giorno.

Propionil-L-carnitina

Questo tipo di carnitina è raccomandato per migliorare la circolazione del sangue nelle persone con ipertensione o problemi di salute legati alla pressione sanguigna. Le dosi variano da 400mg a 1.000mg al giorno.

Dopo aver esaminato i dati di ricerca sulla L-carnitina gli scienziati sono giunti alla conclusione che una dose fino a 2.000mg al giorno è raccomandata se assunta a lungo termine ed è la dose più efficace nella maggior parte dei tipi di L-carnitina.

La L-carnitina non è un nutriente essenziale, quindi i bambini e le persone sane non hanno bisogno di assumere carnitina attraverso il cibo o gli integratori alimentari, poiché il fegato e i reni, attraverso gli aminoacidi lisina e metionina producono quantità sufficienti a soddisfare le esigenze quotidiane dell’organismo. [22][23]

La carnitina è stata studiata in profondità perchè è importante per la produzione di energia ed è un integratore alimentare ben tollerato e generalmente sicuro. [24]

Fonti alimentari di carnitina

Fonti di L-carnitina attraverso l’alimentazione

Gli alimenti che contengono più carnitina sono i prodotti di origine animale, come la carne, il pesce, il pollame e il latte. La carne di mazo è quella che contiene maggior quantità di carnitina.[25]

I prodotti caseari contengono carnitina soprattutto nel siero di latte.

La carnitina si presenta in due forme, conosciute come D e L, che sono immagini speculari (isomeri). [26]

Contenuto di carnitina per grammo di alimento:

  • Carne di manzo 170g – 160mg
  • Di maiale 170g – 50mg
  • Pollo 170g – 6mg
  • Latte intero 235ml – 8mg
  • Baccalà cotto 115g – da 4 a 7mg
  • Petto di pollo cotto 115g – da 3 a 5mg
  • Gelato 120ml – 3mg
  • Formaggio Cheddar 57g – 2mg
  • Pane integrale 2 fette – 0,2mg
  • Asparagi cotti, circa 120g – 0,1mg
Un altro dato da tenere in considerazione. È che solo tra il 54 e l’87% del contenuto di carnitina contenuta negli alimenti può essere utilizzato dal corpo in modo efficace.

Integratori alimentari di carnitina

L-carnitina in integratori

È molto difficile ottenere solo con le fonti naturali la concentrazione corretta di L-carnitina di cui il corpo ha bisogno.

Con l’obiettivo di evitare la carenza di L-carnitina nell’organismo, la soluzione più comoda e pratica consiste nell’assumere come integratore dietetico questo prodotto ogni giorno.

A questo proposito bisogna segnalare che sebbene la carnitina provenga, come fonte naturale della carnitina contenuta nella carne, il processo con il quale si ottiene il prodotto dell’integratore dietetico si realizza tramite fermentazione, per cui i vegetariani e i vegani possono assumerlo con tranquillità, in quanto sono adatti per chi non consuma carne, e permettono di approfittare dei multipli benefici di questa sostanza.

Gli integratori alimentari dei prodotti di L-carnitina sono disponibili in capsule, liquidi e in polvere. Nel formato liquido e in polvere hanno la comodità di potersi diluire in acqua o succo, mentre le capsule permettono di trasportare meglio il prodotto.

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Assorbimento della carnitina per il metabolismo

Gli adulti che consumano diete miste, nelle quali si includono la carne rossa e altri prodotti animali, consumano circa 60-180 milligrammi di carnitina al giorno. [26]

I vegani apportano meno carnitina attraverso il cibo (circa 10-12 milligrammi) poiché non mangiano alimenti di origine animale. La maggior parte della carnitina (54-86%) che si trova negli alimenti viene assorbita attraverso l’intestino tenue e passa direttamente nel sangue.

I reni immagazzinano carnitina, quindi le diete a basso contenuto di carnitina hanno scarso effetto sul contenuto complessivo di carnitina del corpo.[27] L’eccesso di carnitina viene escreto nelle urine attraverso i reni, in base alle necessità per mantenere stabile la concentrazione nel sangue.

Sintomi del deficit di carnitina

Carenza di L-carnitina

Esistono due diversi tipi di carenza di carnitina. La carenza primario, che è un disturbo genetico del sistema di trasporto della carnitina cellulare. Di solito si manifesta all’età di cinque anni con sintomi di cardiomiopatia, debolezza muscolare scheletrica e zuccheri nel sangue molto bassi.

La carenza secondaria di carnitina si verifica a causa di alcune malattie (come l’insufficienza renale cronica) o di alcune cause (come l’assunzione di alcuni antibiotici) che riducono l’assorbimento di carnitina o ne aumentano l’escrezione anomala. In questi casi, è molto importante prendere integratori di carnitina, dopo un controllo medico, per curare queste carenze.

La L-carnitina e la funzione cerebrale

Studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione giornaliera di acetil-L-carnitina contrasta il deterioramento della funzione cerebrale associato al morbo di Alzheimer e ad altre malattie cerebrali. Inoltre, ha anche effetti positivi sulla funzione cerebrale generale nelle persone anziane che non hanno il morbo di Alzheimer o altre malattie cerebrali. [28] [29] [30]

In alcuni casi, la L-carnitina aiuta a proteggere il cervello dai danni cellulari. Uno studio con alcolisti ha dimostrato che il consumo di 2.000mg di acetil-L-carnitina al giorno per 90 giorni migliora la funzione cerebrale in tutte le aree. [31]

Sono necessarie ricerche più approfondite per vedere gli effetti a lungo termine che il consumo di L-carnitina può avere su persone sane che non hanno alcuna malattia cerebrale o con deterioramento delle funzioni cerebrali.

Benefici della L-carnitina sulla fertilità degli uomini

Il contenuto di carnitina nel liquido seminale è direttamente correlato al numero di spermatozoi e alla motilità [32] [33]. Ciò indica che la L-carnitina è benefica per il trattamento dell’infertilità maschile. Diversi studi clinici hanno dimostrato che l’integrazione di carnitina (da 2.000 a 3.000mg al giorno per un periodo di 3-4 mesi) può migliorare la qualità dello sperma[34] [35] [36]

In uno studio randomizzato incrociato a doppio cieco in cui 100 uomini sterili sono stati trattati con una dose giornaliera di 2.000mg di carnitina per un periodo di 2 mesi, è stato dimostrato che il loro sperma migliorò sia in concentrazione che in motilità generale che progressiva. [37]

Questi risultati positivi possono essere dovuti sia all’aumento dell’ossidazione mitocondriale degli acidi grassi (a causa della somministrazione di energia) che alla riduzione della morte cellulare nei testicoli. [38][39]

Tuttavia, per valutare i potenziali benefici della carnitina nel trattamento dell’infertilità maschile sarebbero necessari studi clinici più ampi e accurati.

Carnitina per il rendimento sportivo

La L-carnitina e il rendimento sportivo

Per quanto riguarda gli effetti della L-carnitina sulle prestazioni sportive, il parere degli esperti non è del tutto unanime. Tuttavia, diversi studi clinici hanno dimostrato un leggero miglioramento nei partecipanti che assunsero integratori di L-carnitina in grandi dosi per un lungo periodo di tempo. [40] [41]

Alcuni atleti assumono carnitina per migliorare le loro prestazioni fisiche. Tuttavia, dopo vent’anni di ricerca, non c’è alcuna garanzia completa che gli integratori alimentari contenenti carnitina possano effettivamente migliorare le prestazioni fisiche nelle persone sane. Gli studi clinici sono stati condotti con dosi giornaliere da 2.000 a 6.000mg presi su periodi da uno a 28 giorni[42] [43] [44]

Il contenuto totale di carnitina del corpo è di circa 20 grammi negli uomini di 70 chilogrammi di peso, e la maggior parte di esso si concentra soprattutto nel muscolo scheletrico. Pertanto, gli integratori di carnitina non aumentano l’utilizzo di ossigeno dal metabolismo durante l’esercizio fisico, né i livelli di carnitina nei muscoli.

Tuttavia, uno studio clinico condotto su 10 soggetti che praticavano sport di forza ha dimostrato che la L-carnitina tartrato ha ridotto notevolmente il tempo di recupero dopo 5 serie di 15-20 squat ciascuno. [45] Inoltre, è stato dimostrato che l’assunzione di tartrato di L-carnitina tartrato riduce i danni muscolari. [46]

La L-carnitina e il cuore

Quuando il livello di carnitina nel muscolo cardiaco è molto basso, assumere quantità aggiuntive di carnitina contrasta gli effetti tossici degli acidi grassi liberi e migliora il metabolismo dei  carboidrati. [47]

In uno studio clinico a breve termine, la carnitina è stata somministrata per via orale e iniettata con un effetto antiischemico. In questo studio a doppio cieco, controllato con placebo, eseguito in Italia su 2.330 pazienti che avevano subito un infarto miocardico acuto, è stato somministrato un integratore di L-carnitina (5 giorni 9g/giorno per via endovenosa per 6 mesi 4g/giorno per via orale) o un placebo. [48] Il risultato è stato che il trattamento con L-carnitina ha ridotto significativamente il tasso di mortalità 5 giorni dopo la randomizzazione, ma non ha influenzato il rischio di insufficienza cardiaca o morte dopo 6 mesi.

Gli autori di una meta-analisi condotta nel 2013 hanno combinato i risultati di questo studio con quelli di 12 studi più ridotti [49] e hanno concluso che il trattamento con L-carnitina in pazienti con infarto miocardico acuto, durante un follow-up medio di 2 mesi, riduce la mortalità totale del 27%, le aritmie ventricolari del 65% e l’angina pectoris del 40%, ma non riduce il rischio di insufficienza cardiaca o di un nuovo infarto.

Alcuni studi hanno dimostrato un potenziale beneficio della carnitina per ridurre la pressione arteriosa ed alleviare i processi infiammatori associati ad una malattia cardiaca. [50] [51]

In un altro studio, i partecipanti assunsero 2.000mg di acetil-L-carnitina al giorno. Si è dimostrato che questo ridusse la pressione sanguigna sistolica, un importante indicatore della salute del cuore, e del rischio di soffrire queste malattie in quasi 10 punti.

L-carnitina per delle prestazioni ottimali

Insufficienza cardiaca cronica

Lo studio ha inoltre dimostrato che la L-carnitina ha migliorato la situazione dei pazienti affetti da gravi malattie cardiache, come le malattie coronariche o l’insufficienza cardiaca cronica. [52]

In uno studio clinico di 12 mesi, si osservò che i partecipanti che assunsero integratori di L-carnitina ridussero la percentuale di insufficienza cardiaca e i relativi decessi. [53]

In uno studio clinico condotto nel 2013, si realizzò la valutazione cardiaca di 2.595 persone e si scoprì che la L-carnitina si converì in trimetilammina N-ossido (TMAO) dal microbiota intestinale. Il TMAO è una sostanza associata al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. [54]

A causa delle differenze nella composizione dei batteri intestinali, i soggetti che consumavano una dieta con carne hanno prodotto più TMAO rispetto ai vegani o vegetariani dopo aver assunto L-carnitina. Lo studio ha anche trovato relazioni tra alte concentrazioni di L-carnitina nel plasma a digiuno e il rischio di malattie coronariche, malattie arteriose periferiche e malattie cardiovascolari generali per i partecipanti con alte concentrazioni di TMAO.

Questi studi possono spiegare il rapporto tra l’elevato consumo di carne rossa (ricca fonte di carnitina) con un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere in profondità gli effetti della carnitina sulla salute del sistema cardiovascolare.

Funzionamento ottimale del sistema immunitario

La L-carnitina contribuisce al buono stato del sistema immunitario, dato che può convertire i patogeni in inoffensivi. Contemporaneamente stimola la formazione delle difese bloccando l’insorgenza delle malattie.

La L-carnitina agisce, inoltre, come un’antiossidante, evitando che i radicali liberi distruggano le cellule e i tessuti.

Protegge specialmente le membrane e le cellule nervose, e evita la degradazione dei neuroni, per cui previene l’insorgenza di malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer o il Parkinson.

La L-carnitina e l’arteriopatia periferica

Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia degli integratori alimentari a base di carnitina nel trattamento dell’ischemia cardiaca (limitazione del flusso sanguigno al cuore) e delle malattie arteriose periferiche (il cui sintomo principale è la scarsa circolazione nelle gambe, nota come claudicazione intermittente). [55]

La claudicazione intermittente è dovuta ad un insufficiente apporto di sangue ossigenato alle gambe che porta ad un accumulo di acetilcarnitina nel muscolo. I pazienti con malattie arteriose periferiche che sviluppano la claudicazione hanno grandi difficoltà ad allenarsi e camminare, anche su brevi distanze a bassa velocità. La ricerca ha dimostrato che la carnitina migliora le prestazioni del muscolo scheletrico nelle gambe.

In uno studio clinico, gli integratori di L-carnitina (sotto forma di propionil L-carnitina 2g/giorno per 12 mesi) sono stati somministrati a pazienti con claudicazione intermittente da moderata a grave ed è stato dimostrato che la loro qualità di vita è notevolmente migliorata rispetto ai pazienti che ricevono solo placebo. [56]

In uno studio simile condotto negli Stati Uniti, è stato riscontrato che la somministrazione della stessa dose giornaliera di carnitina per un periodo di 6 mesi in pazienti con claudicazione è riuscita a ridurre il dolore fisico e migliorare la salute generale dei partecipanti rispetto a quelli del gruppo di controllo. [57]

Gli autori di 12 studi clinici randomizzati hanno concluso che la propionil L-carnitina aumenta significativamente la distanza massima che possono percorrere i pazienti con claudicazione. [58]

Questi risultati mostrano che l’assunzione di L-carnitina per un anno ha un effetto benefico sul sistema cardiovascolare in alcuni pazienti, anche se altri studi pongono alcuni problemi in termini di effetti sul cuore e sulla circolazione che potrebbero essere prodotti da un’esposizione prolungata alla carnitina.

L-carnitina e il processo di invecchiamento

La diminuzione della funzione mitocondriale contribuisce all’accelerazione del processo di invecchiamento. Il contenuto di carnitina nel tessuto diminuisce con l’età, il che riduce l’integrità della membrana mitocondriale. [59] Studi precedenti sui topi hanno dimostrato che l’integrazione con alte dosi di acetil-L-carnitina e acido alfa-lipoico (un antiossidante) riduce la degradazione mitocondriale.[60] [61] I topi ai quali furono somministrati erano più mobili e miglioravano le loro prestazioni nelle attività correlate con la memoria.

Tuttavia, non esistono studi simili sugli esseri umani. Una meta-analisi degli studi in doppio cieco, controllati con placebo, suggerisce che gli integratori di acetil-L-carnitina migliorano il funzionamento della memoria e riducono i disturbi mentali negli anziani con lievi deficit cognitivi e il morbo di Alzheimer.[62] In questi studi, i soggetti hanno ricevuto da 1.500 a 3.000mg di acetil-L-carnitina al giorno per un periodo di 3-12 mesi.

Carnitina nel processo di invecchiamento

La L-carnitina e il diabete di tipo II

L’insulino-resistenza gioca un ruolo importante nello sviluppo del diabete di tipo II ed è legata ad un’alterazione dell’ossidazione degli acidi grassi nei muscoli. Ciò solleva la questione se la disfunzione mitocondriale sia il fattore che causa la progressione di questa malattia. L’aumento dell’immagazzinamento di grasso nel tessuto è diventato un indicatore dell’insulino-resistenza. [63]

I risultati degli studi clinici indicano che l’integrazione endovenosa con L-carnitina migliora la sensibilità all’insulina nei diabetici, riducendo il contenuto di grassi nei muscoli, e forse anche i livelli di zucchero nel sangue a causa di un più rapido aumento dell’ossidazione dei grassi contenuti nelle cellule. [64]

Una recente analisi di due studi clinici multicentrici di soggetti con diabete di tipo I o II ha dimostrato che il trattamento orale con acetil L-carnitina (3.000mg / giorno) per un periodo di un anno fornisce un significativo sollievo dal dolore neuropatico e un miglioramento nei pazienti con neuropatia diabetica. Il trattamento è stato più efficace nei pazienti con diabete di tipo II a ciclo breve. [65]

Inoltre, è stato dimostrato che la L-carnitina riduce i sintomi del diabete di tipo II e i fattori di rischio associati a questa condizione.[66] [67] [68]

In uno studio clinico su pazienti con diabete di tipo II si è verificato che la L-carnitina migliora la risposta glicemica nei pasti ricchi in carboidrati. Questa reazione di zucchero nel sangue è un importante indicatore del rischio di diabete e della salute generale. [69]

Inoltre, la L-carnitina combatte anche il diabete aumentando un enzima chiave chiamato AMPK, che migliora la capacità dell’organismo di utilizzare i carboidrati.[70]

L-carnitina, l’HIV e l’AIDS

Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) causa una diminuzione del numero di linfociti (un tipo di globuli bianchi), che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Nelle persone affette da HIV, il grasso si accumula in alcune zone del corpo e si degrada in altre. Aumenta anche il grasso nel sangue (iperlipidemia) e l’insulino-resistenza, producendo quella che è conosciuta come sindrome da lipodistrofia.

Questa sindrome è un’indicazione della tossicità mitocondriale causata dall’infezione da HIV. I farmaci antiretrovirali producono una carenza di carnitina, che altera il metabolismo del grasso mitocondriale. [71]

I meccanismi molecolari che producono questa patologia non sono ancora noti. La ricerca effettuata fornisce risultati contraddittori [72]. Tuttavia, suggeriscono che sia l’integrazione endovenosa che orale con carnitina causa la lenta morte dei linfociti (con dosi giornaliere di 2.000-6.000mg per diverse settimane o mesi) in individui infetti da HIV (e può arrivare a frenare la progressione dell’infezione da HIV) [73], che riduce la neuropatia [74] [75] [76] e favorisce i livelli di lipidi nel sangue. [77] [78] [79]

La carnitina per alcune malattie

La L-carnitina e l’insufficienza renale

Le persone che soffrono di insufficienza renale perdono l’equilibrio dell’organismo sotto diversi aspetti, come la riduzione della sintesi, l’aumento dell’escrezione prodotta dal rene, la diminuzione dell’assunzione di cibo a causa della perdita di appetito e il ridotto consumo di alimenti di origine animale. [80]

Molti pazienti con ESRD, specialmente quelli sottoposti ad emodialisi, soffrono di carenza di carnitina. Il livello di carnitina è basso, sia nel sangue che nei muscoli. Questo porta ad anemia, debolezza muscolare, affaticamento, alterazione dei livelli di lipidi nel sangue, e allo sviluppo di malattie cardiache. Numerosi studi indicano che gli integratori di carnitina, somministrati in dosi elevate (spesso iniettati) e a lungo termine ai pazienti in emodialisi, migliorano alcuni o tutti questi sintomi. Questi studi, tuttavia, sono stati eseguiti su un piccolo numero di pazienti e non sono stati eseguiti in doppio cieco.

Una recente meta-analisi di questi studi ha concluso che gli integratori di carnitina possono aiutare a trattare l’anemia, ma non migliorano i livelli di lipidi nel sangue. Inoltre, i loro effetti sulla capacità di esercizio fisico o sulla stabilizzazione dell’attività cardiaca non sono chiaramente dimostrati. [81]

La L-carnitina e altre malattie

I pazienti affetti da cancro, dopo il trattamento con chemioterapia o radioterapia, soffrono spesso di stanchezza, alimentazione scadente e mancanza di carnitina [82]. Uno studio clinico ha dimostrato che il trattamento con integratori di carnitina (4.000mg/giorno per una settimana) in pazienti sottoposti a chemioterapia riduce la fatica e riesce a bilanciare i livelli ematici di carnitina. [83]

Un altro studio su pazienti con cancro terminale trattati con carnitina (dosi da 250 milligrammi a 3.000 milligrammi al giorno) ha rilevato un miglioramento dello stato d’animo e della qualità del sonno, nonché una riduzione della fatica. In entrambi gli studi, la maggior parte dei soggetti erano carenti di carnitina prima di iniziare ad assumere integratori di carnitina.

Chi deve prendere la carnitina?

Chi deve assumere L-carnitina?

Il livello di L-carnitina che presenta ogni persona dipende dalla quantità di cibo consumato e dalla quantità di carnitina prodotta dal proprio corpo. I livelli di L-carnitina sono spesso più bassi tra vegetariani e vegani, in quanto limitano o evitano il consumo di prodotti animali. [84]

Per questo motivo, si raccomanda ai vegetariani e vegani di assumere integratori di L-carnitina. Tuttavia, ad oggi non ci sono studi clinici condotti su vegani e vegetariani.

Si consiglia anche l’assunzione di integratori di L-carnitina alle persone anziane, dato che gli studi clinici hanno dimostrato che il livello di carnitina diminuisce con l’età. [85] [86]

Uno studio clinico ha dimostrato che l’assunzione di 2.000mg di L-carnitina può ridurre la fatica e aumentare la funzione muscolare nelle persone anziane. Altre ricerche hanno dimostrato che l’acetil-L-carnitina aiuta anche a migliorare le prestazioni cerebrali e la salute delle persone in età avanzata.[87]

Anche i pazienti con malattie come la cirrosi o malattie renali sono a rischio di carenza di carnitina, per cui gli integratori di carnitina possono essere utili in questi casi. [88]

Gli effetti collaterali della L-carnitina

La L-carnitina, come la maggior parte degli integratori naturali, è abbastanza sicura e non provoca gravi effetti collaterali, a condizione che venga assunta nella dose raccomandata.

In uno studio clinico condotto sulla sicurezza della L-carnitina, ai partecipanti sono stati somministrati 3.000mg di carnitina al giorno per 21 giorni. All’inizio e alla fine dello studio, è stato eseguito un esame completo del sangue sui partecipanti e non sono stati osservati effetti negativi.[89]

Secondo un rapporto sulla sicurezza della L-carnitina, dosi di circa 2.000mg al giorno sono sicure per un uso a lungo termine. Alcune persone possono sperimentare effetti collaterali come nausea o indigestione, ma in nessun caso si sono riscontrati problemi seri. [90]

Le persone che soffrono o hanno precedenti di crisi epilettiche non devono assumere L-carnitina.

Effetti della carnitina per la perdita di peso

La L-carnitina e le interazioni con i farmaci

La carnitina interagisce con antibiotici contenenti pivalato, come la pivampicillina, utilizzata per prevenire le infezioni del tratto urinario. Un trattamento a lungo termine con questi antibiotici può causare carenza di carnitina. Anche se i livelli di carnitina possono diminuire man mano che viene inibita l’ossidazione degli acidi grassi, non è stato dimostrato che l’effetto porti alla carenza di carnitina.

Si può ridurre la concentrazione ematica di carnitina nei bambini trattati per le crisi epilettiche con fenobarbital, acido valproico, fenitoina o carbamazepina. [91] [92]

Combinazione con altri integratori

La carnitina può essere assunta insieme ad altri integratori, agendo in questo modo in maniera sinergica.

  • Acido Alfa Lipoico, per le sue proprietà antiossidanti
  • Colina, aumenta la concentrazione e deposizione di carnitina nei muscoli
  • Caffeina, aumenta la produzione di  acilcarnitina

Gli integratori alimentari di L-carnitina

Il tartrato di L-carnitina, l’acetil-L-carnitina e la propionil-L-carnitina sono disponibili in formato di integratore alimentare. La carnitina contribuisce alla diminuzione di peso, fornisce energia durante l’esercizio e favorisce il benessere generale. [22] La Food and Drugs Administration degli Stati Uniti (FDA) la ha approvata come farmaco per il trattamento della carenza di carnitina primaria e secondaria.

Studi e riferimenti sulla L-carnitina:

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