Nusantara. Giacarta esplode e affonda, l'Indonesia assolda gli influencer per la nuova capitale - HuffPost Italia

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Nusantara. Giacarta esplode e affonda, l'Indonesia assolda gli influencer per la nuova capitale

Nusantara. Giacarta esplode e affonda, l'Indonesia assolda gli influencer per la nuova capitale

L'Indonesia sta vivendo un cambiamento epocale. I dati scientifici dicono che Giacarta non solo è satura dal punto di vista demografico, ma sta anche rapidamente sprofondando: in un solo anno, alcune aree della capitale - 30 milioni di abitanti nell'area metropolitana, in crescita costante - si abbassano fino a 11 centimetri. Il fenomeno è la subsidenza, le cause sono indotte dall'eccessiva estrazione delle acque sotterranee e dallo sviluppo urbano incontrollato, ma sono legate anche al cambiamento climatico che porta sovente condizioni meteorologiche estreme e innalza il livello del mare. In definitiva, secondo gli scienziati entro il 2050 un quarto del territorio di Giacarta potrebbe trovarsi sotto il livello del mare, con un impatto enorme sulla vivibilità della città, già afflitta da traffico e smog oltre i livelli di sopportazione. La perdita annuale totale per l’economia derivante da questa crisi è stimata in 4,5 miliardi di dollari. Nonostante siano in cantiere investimenti colossali per Giacarta, circa 40 miliardi di dollari in dieci anni, l'Indonesia non poteva restare a guardare.

Il traffico di Giacarta
Il traffico di Giacarta 

Quattro anni fa, il popolare presidente indonesiano Joko Widodo, per tutti Jokowi, in carica dal 2014, annunciò la sua soluzione: spostare rapidamente di 1.500 km la capitale da Giacarta (nell'isola di Giava che ospita oltre metà della popolazione e produce oltre metà del Pil) esattamente nel centro dell'arcipelago, in una città di nuova costruzione di nome Ibu Kota Nusantara (nella parte indonesiana dell'isola del Borneo, nel Kalimantan orientale, meno esposto dal punto di vista climatico, scarsamente popolato, che produce appena l'8% del Pil). Widodo ha indicato due date: il 17 agosto 2024, anniversario dell'Indipendenza, per l'inaugurazione e il 17 agosto 2045, centenario dell'Indipendenza, entro cui popolare Nusantara con 2 milioni di persone.

La costruzione da zero di una nuova capitale non è qualcosa di inedito. L'esempio più famoso nel passato è quello del Brasile che trasferì la capitale amministrativa da Rio de Janeiro a Brasilia, progetto non del tutto riuscito dell'archistar Oscar Niemeyer. L'esempio più noto del presente è quello dell'Egitto che sta costruendo la nuova capitale a una cinquantina di chilometri dal Cairo, ormai satura. L'Indonesia è l'arcipelago-stato più grande del mondo, sedicesima economia del mondo, oltre 17mila isole estese per 5mila km e tre fusi orari, eppure fortemente Giava-centrico: il governo vuole alleviare la pressione su Giacarta ed equilibrare lo sviluppo economico nazionale: Nusantara – che nell'idioma locale significa “arcipelago” - è concepita su larga scala, sarà quattro volte più grande di Giacarta. Trasferendo la capitale, il governo spera non solo di ridistribuire la ricchezza, ma di creare una sede amministrativa più centrata e con meno viaggi e complessità operative per accedere agli estremi dell'arcipelago. Giacarta rimarrà il centro commerciale e finanziario, ma molto presto le funzioni amministrative si sposteranno a Nusantara.

Ground Zero di Nusantara, 2022
Ground Zero di Nusantara, 2022 

Negli ultimi giorni, a meno di quattro mesi dalla prima scadenza di agosto, il presidente ha assoldato un nutrito gruppo di influencer nazionali, che sono stati portati più volte in tour per la nascente Nusantara, muniti di elmetto da cantiere, guidati dai racconti e dalle spiegazioni dello stesso Jokowi, condotti nel colossale edificio in vetro a forma dell'uccello mitologico Garuda che diventerà il nuovo palazzo presidenziale. Le autorità si affidano ai video degli influencer (più o meno spontaneamente) estasiati dalla nuova città per raggiungere nel modo più efficace la cittadinanza, tramite i social network, e consegnare un messaggio chiaro: a Nusantara sta sorgendo una città modello, vivibile, in cui tutti dovrebbero desiderare di abitare. L'obiettivo è esplicito, “speriamo che gli influencer possano partecipare alla diffusione di informazioni al pubblico – ha detto Usman Kansong del Ministero delle Comunicazioni – vogliamo creare un atteggiamento positivo nei confronti del trasferimento della capitale”. Per esempio, Jerhemy Owen ha raccontato su TikTok ai suoi 3 milioni di follower che “Nusantara sarà la città più intelligente ed ecologica del mondo”, per il 65% composta di foreste. D'altro canto, con oltre la metà della popolazione indonesiana - 270 milioni di persone - di età compresa tra 18 e 39 anni, il paese è l'eldorado dei social media. Che gli influencer abbiano un seguito enorme lo hanno dimostrato anche le recenti elezioni presidenziali, vinte da Prabowo Subianto, che diventerà capo dello Stato quando Jokowi lascerà, a ottobre. Una presidenza in continuità, tanto che il vicepresidente sarà il figlio di Widodo, Gibran Rakabuming Raka. Prabowo Subianto si è impegnato a portare avanti le politiche dell'amministrazione Jokowi, e in particolare il progetto Nusantara.

Il nuovo palazzo presidenziale
Il nuovo palazzo presidenziale 

L'ultimo sondaggio dice che metà della popolazione approva la decisione. Il progetto, però, è accompagnato da una scia lunga -e tutto sommato inevitabile- di polemiche: c'è chi protesta perché è stato espropriato del terreno e non riceve un risarcimento adeguato; c'è chi denuncia l'impatto sulla biodiversità del Borneo, a causa della deforestazione che provocherà; c'è chi dubita sul concetto di “città foresta intelligente”; c'è chi contesta per l'intervento forzoso sulle comunità indigene; c'è chi dice che abbattere le mangrovie, distruggere le alghe e il corallo, causerà un danno incalcolabile per i sistemi marini e per la pesca, che dà da vivere a molti che sarebbero costretti a riparare altrove; c'è chi rimarca che il progetto ha un costo per la finanza pubblica esorbitante e chi evidenzia la lentezza con cui sta attirando gli investimenti privati – lo Stato dovrebbe finanziare il 20% del conto complessivo stimato in 32 miliardi di dollari. Avanti così, la lista è molto più lunga.

Nel Borneo orientale le foreste della giungla indonesiana sono state travolte da camion, betoniere, gru, scavatrici per disegnare la pianta della nuova capitale, un'area di 2.560 kmq. Chi vede il bicchiere pieno sostiene che la crescita della città porterà investimenti e infrastrutture anche in questa area poco sviluppata dell'arcipelago indonesiano, Nusantara sarà una città forestale moderna e sostenibile, capace di coesistere con la natura e a emissioni zero. Chi vede il bicchiere vuoto dubita delle promesse governative e segnala il passo più lungo della gamba in termini di ambizioni e di costi, nella convinzione che Nusantara risponda ai sogni di immortalità politica di Joko Widodo, la sua eredità imperitura.

La Nusantara Capital Authority assicura che gli investitori privati ci sono, soprattutto a Singapore. Il capo dell'agenzia, Bambang Susantono, ha diffuso ottimismo dopo l'Indonesia-Singapore Business Forum 2024, che si è tenuto a fine marzo. “Dopo le elezioni, ho potuto vedere l’euforia, una certa energia positiva per gli investimenti” ha spiegato, “il presidente eletto è venuto a trovarci, anche lui ha riposto la sua fiducia nel progetto”. Ha aggiunto che molte delegazioni hanno chiesto di visitare il sito, come il Kazakistan, la Malesia e la Finlandia. Bambang ha affermato che il palazzo presidenziale, cuore della città, e gli uffici presidenziali sono stati completati per circa il 70%. Questi edifici sono sulla buona strada per essere pronti in tempo per ospitare le celebrazioni del Giorno dell'Indipendenza dell'Indonesia il 17 agosto prossimo.

Entro il 2024 si dovrà concludere la prima delle 5 fasi di costruzione: gli alloggi per i primi residenti di Nusantara, circa 12mila tra dipendenti pubblici, forze armate e polizia che saranno spostati d'imperio già in autunno. La seconda fase dello sviluppo, dal 2024 al 2029, prevede la nascita di nuovi centri di apprendimento e innovazione, università e strutture sanitarie di livello mondiale, che consentiranno il trasferimento graduale di altri dipendenti pubblici. La terza fase. tra il 2029 e il 2035, si concentrerà sulla sostenibilità, per creare un centro iper tecnologico e a zero emissioni: Nusantara trarrà tutta la sua energia da fonti rinnovabili; tratterà e riciclerà l'acqua; prevederà elementi di “città spugna”, sperimentati a Rotterdam e Shanghai, che riducono il rischio di inondazioni creando ampi spazi verdi e bacini di raccolta idrica per assorbire l’acqua piovana in eccesso; dedicherà il 10% della superficie alla produzione alimentare; si stima che l’80% degli spostamenti dovrà avvenire con mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi.

Già nel medio periodo, quindi, Nusantara non sarà solo la nuova capitale amministrativa, ma ambisce a diventare un centro per l'innovazione e un nuovo polo di sviluppo economico per le industrie ad alta tecnologia e a basse emissioni. Per Jokowi nascerà “un nuovo centro di gravità economico”, da dove “sorgerà l'economia verde, la tecnologia e le conoscenze del futuro”. Pianificare una città da zero ha inoltre consentito all’Indonesia di allinearsi agli obiettivi internazionali relativi al cambiamento climatico, agli obiettivi di sviluppo sostenibile e alla conservazione della biodiversità, ha affermato Bambang. “Quando hai cose nuove del genere, hai l’opportunità di implementare tutti i concetti positivi di una città. E questo ti permette di mettere le persone al centro di tutto”. Non la pensano così le comunità indigene che assistono impotenti a questa trasformazione, prime vittime del grande lavoro che si sta facendo per dare risposta alle esigenze di acqua, energia, infrastrutture, della nuova capitale. Le loro terre hanno già vissuto uno stravolgimento negli ultimi decenni, con la deforestazione effettuata per far posto alle piantagioni e alle attività industriali. Molte comunità non hanno neanche documenti che possano dimostrare la proprietà dei terreni, né hanno la forza economica per sostenere battaglie legali con il governo. Anche i risarcimenti promessi non sono sufficienti a coprire il danno causato, tanto più che l'area di Nusantara si sta apprezzando sensibilmente man mano che la città prende forma.

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In questo gioco di pro e contro, c'è un tema geopolitico piuttosto rilevante: la trasformazione economica con Nusantara hub marittimo regionale e, in prospettiva, globale. Per svilupparlo sono già stati fatti progressi a Balikpapan, che fungerebbe da motore commerciale grazie alla sua vicinanza con Nusantara, e con il Makassar New Port, destinato a diventare il più grande porto commerciale dell'Indonesia orientale. Il governo progetta poi altri due porti nelle vicinanze della nuova capitale, a Kuala Samboja e Marangkayu, che sosterranno lo sviluppo della logistica e delle industrie nell'area. Il prossimo presidente, il generale Prabowo Subianto, ha affermato che l’Indonesia deve costruire attivamente una forte capacità di difesa marittima – in un'area del mondo così calda, non è una questione di poco conto - ma anche saper sfruttare le rotte marittime. Alla sua estremità meridionale, la via marittima si collega con l'Oceano Indiano attraverso lo stretto di Lombok, mentre la sua estremità settentrionale si collega al Mare di Sulu e all'Oceano Pacifico. Si tratta di una via marittima marittima strategica in quanto funge da rotta alternativa per le navi troppo grandi per passare attraverso lo Stretto di Malacca. Nusantara sviluppata dovrebbe quindi aumentare il traffico commerciale che attraversa la seconda rotta marittima dell’arcipelago, aumentando l’interesse economico nell’Indonesia orientale e fornendo una rotta alternativa che collega l’Oceano Indiano e quello Pacifico, con un impatto economico potenzialmente straordinario.

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