Carlo diventerà re d'Inghilterra: come funziona la linea di successione - la Repubblica

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Come funziona la successione: Carlo diventerà re nell'esatto momento della morte della madre

Come funziona la successione: Carlo diventerà re nell'esatto momento della morte della madre
(reuters)
Per l'incoronazione bisognerà attendere molto di più: per Elisabetta la cerimonia si tenne oltre un anno dopo
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LONDRA – Quando morì suo padre, re Giorgio VI, alle prime ore del mattino del 6 febbraio 1952, Elisabetta diventò regina istantaneamente: anche se non se ne rese subito conto. In quel momento, infatti, era con il marito Filippo in cima a un hotel piantato su un immenso albero nel mezzo dell’Africa, impegnata in un safari fotografico: in seguito si disse che la sera prima era salita su quel tronco come principessa e ne era ridiscesa il mattino seguente come regina. Ma passarono diverse ore prima che la notizia del decesso del padre la raggiungesse.

L'erede

Con Carlo non ci sarà il problema di trovarlo in cima a un albero: è già accanto al letto della madre, nel castello di Balmoral. E comunque i mezzi di comunicazione sono decisamente più rapidi rispetto al 1952, quando una telefonata da Londra a un parco nazionale del Kenya, per comunicare all’erede al trono la notizia che era mancato il re e che lei era dunque già diventata regina, non fu un affare semplice, tantomeno veloce.

Il punto è che la successione del monarca e capo di Stato del Regno Unito avviene immediatamente, senza bisogno di cerimonie: morto un re, per dirla in modo un po’ brutale, se ne fa subito un altro. Nell’attimo in cui la regina Elisabetta esala l’ultimo respiro, dunque, il figlio primogenito, il principe Carlo, primo in linea per il trono, diventa re. Altro discorso è l’incoronazione, una cerimonia formale, nella quale il sovrano viene unto con l’acqua santa, benedetto da Dio, per mano dell’arcivescovo di Canterbury e in cui giura fedeltà alla patria e gli viene finalmente posata la corona sulla testa. Non c’è fretta, tuttavia: può passare parecchio tempo prima che questo accada.

Nel caso di Elisabetta trascorsero un anno e quattro mesi: il suo regno cominciò il 6 febbraio 1952, ma l’incoronazione avvenne soltanto il 2 giugno 1953. E mentre al primo evento assistettero in pochi, il consorte Filippo, le guardie del corpo, un cacciatore che badava a proteggerla dal rischio che un leopardo si arrampicasse sull’albero, tutti peraltro inconsapevoli quanto lei della trasformazione in atto, al secondo assistettero migliaia di persone nell’abbazia di Westminster e milioni davanti alla tivù in tutto il Paese e in tutto il mondo: in Italia fu un giovane Arrigo Levi a fare la radiocronaca per la Rai.

 

Sul trono

La stessa cosa accadrà probabilmente per Carlo. Diventato re, dopo l’attesa più lunga della storia britannica per un erede al trono perché nessun altro monarca ha regnato a lungo quanto Elisabetta, Carlo (che compirà 74 anni il 14 novembre) avrà molti problemi di cui occuparsi, a cominciare dal funerale di stato della madre: peraltro già previsto da anni, punto per punto, secondo il piano denominato “London Bridge is falling” (è caduto il ponte di Londra). Il programma per l’incoronazione verrà fatto dopo e il momento giusto per organizzarla dipenderà da molti fattori. Per uno che ha già aspettato tanto, d’altra parte, non dovrebbe essere difficile aspettare ancora qualche mese o anche più di un anno per avere la corona sulla testa.