Uno degli elementi più importanti del folklore sardo
risiede nei suoi costumi e nell’arte del ricamo,
molto praticato sopratutto nelle aree dell’entroterra dell’isola,
dove il merletto non viene solo esposto ma anche indossato.
Nel vestiario popolare sardo la camicia è presente in
molteplici varianti: quelle destinate all’uso quotidiano erano
realizzare con tele più resistenti e lungo lo scollo e
polsi erano spesso prive di ricami.
Al contrario, in occasioni di festività o cerimonie,
a partire dal ‘900, compaiono i primi arricchimenti
con ricami piuttosto ricercati e appariscenti.
Nella parte superiore tutte le camicie appaiono piuttosto ampie
così come risultano larghe le maniche.
Tale ampiezza è definita dalle increspature cucite sulle spalle
in cui vengono impostati i ricami a punto smock con motivi
geometrici o naturalistici e stilizzati col punto erba, il punto ondulato,
il punto incrociato oppure col punto doppio.
Mia madre Ziata, sin dalla sua giovinezza, ha dedicato la maggior parte
delle sue giornate a disegnare, cucire, ricamare,
ritagliare e assemblare le componenti delle camicie.
Applica alla camicia tradizionale alcuni disegni più moderni e talvolta
ne ha ridimensionato i volumi per ottenere un risultato
meno ingombrante e, perché no, indossabile nella quotidianità.
A Bitti, un paesino di tremila anime nel cuore della Sardegna,
gli abiti originali sono conservati con cura e vengono sfoggiati
in diverse occasioni, non solo religiose.
La camicia o Sa camisa é l’anima del costume sardo,
sia nella tradizione maschile che femminile.
Realizzata su cotone bianco essa viene ricamata ad ago o ad intaglio.
La parte più impegnativa è proprio Su Coro eseguito sul décolletés femminile,
su maniche e polsini ed é arricchito da quei disegni geometrici realizzati
tessendo il cordoncino nero tra le trame del cotone bianco.
Il décolletés ed i polsini vengono affiancati dai più appariscenti disegni
realizzati con lo sfilato sardo o col punto festone.
Poi i polsini, inamidati e rivoltati all’esterno, lasciano a vista il ricamo interno.
Riguardo a questo tipo di ricamo Grazia Deledda scrisse:
“Alle camicie trapuntate si fa su coro come si eseguisce in talune camicie maschili.
Questo cuore è una specie di ricamo ad ago sulla larga
increspatura ‘sas ispunzas o sas costulas’ che racchiude
l’immenso volume di tela nel collo e nei polsi.”
Su coro è molto difficile e di lunga esecuzione per questo lo si realizza sempre meno.
La sua origine è aristocratica e si è diffusa in tutta Europa
dal XV secolo anche a livello popolare.