La terra comportandosi da grande magnete origina un grosso campo magnetico terrestre che influenza il comportamento della bussola. Infatti il suo ago non si oriente verso il Nord Vero ( Nv = Nord Geografico) ma su quello detto Nord Magnetico ( Nm = Nord magnetico) verso quindi il meridiano magnetico.

L’angolo compreso fra il Nord Geografico e il Nord Magnetico prende il nome di declinazione. Quest’ ultima varia da zona a zona e nel tempo.

Essendo indispensabile per la navigazione la conoscenza della declinazione, ogni carta nautica riporta, sulle rose graduate,  la declinazione magnetica locale riferita ad un dato anno e la sua variazione annua.

–        Il magnetismo di bordo:

E’ il fenomeno per cui le masse ferrose di bordo generano un campo magnetico ed esercitano delle forze deviatrici sull’ago della bussola.

L’ago, perciò, non si dispone secondo un meridiano magnetico (Nord magnetico =Nm) ma verso altra direzione che si definisce meridiano bussola o Nord bussola (Nb)

L’angolo compreso fra il Nord magnetico e il Nord di bussola prende il nome di deviazione magnetica (d)

Essa può essere ridotta a valori minimi sottoponendo la bussola alla compensazione magnetica. Detta operazione viene eseguita da personale esperto che in mare tara la bussola,  applica magnetini correttori e alla fine redige la Tabella delle deviazioni residue proprie di quella bussola e di quella imbarcazione .

La Bussola Magnetica

La strumento che permettere al navigante di individuare la direzione del Nord è la bussola magnetica la quale può essere di tipo a secco – l’ago si muove in aria – o a liquido, in cui l’ ago si muove in un liquido sostentatore.

Essa è costituita da:

–         mortaio o cassa: involucro non magnetico

–         liquido: miscela di acqua distillata e alcol

–         rosa: disco graduato da 0° a 360°

–         punta di sospensione: il perno che si erge dal fondo del mortaio su cui poggia la rosa integrata da un galleggiante

–         equipaggio magnetico: elemento sensibile formato da più aghi magnetici fissato sotto la rosa che le da la direzione del Nord.

–         linea di fede: non partecipa alla rotazione dello scafo ed è posta sulla parte interna del mortaio ed indica l’angolo che la direzione di prora forma con la direzione dell’ago.

I luoghi di posizione e loro tracciamento sono detti luoghi di posizione quei luoghi geometrici costituiti da quei punti in cui si può effettuare una certa misura ottenendo sempre lo stesso risultato. Per esempio la circonferenza è un luogo di posizione in quanto da ogni punto della sua circonferenza può effettuarsi la misura della distanza dal centro, ottenendo sempre lo stesso valore, vale a dire il raggio della circonferenza. In navigazione questo luogo di posizione è detto Cerchio di uguale distanza
Gli altri luoghi geometrici sono:

– il Rilevamento di un punto;
– l’Allineamento ;
– le Isobate;
– il Cerchio Capace

Cerchio di uguale distanza
È determinato misurando la distanza che separa l’imbarcazione da un oggetto osservato. Determinata questa distanza, si traccia la circonferenza con centro sul punto osservato e apertura pari alla distanza misurata.
L’imbarcazione si troverà in un punto qualunque della circonferenza.

Rilevamento di un punto
Esso è determinato dalla semiretta che, partendo dal punto segnato sulla carta, forma con i meridiani un angolo uguale al valore di quello misurato da bordo.
Il Rilevamento viene misurato con la bussola da rilevamento portatile o con il cerchio azimutale piazzato sulla bussola di rotta.

–         Prora e Rotta: elementi perturbatori sul moto della nave (effetto del vento  e della corrente)

In navigazione si hanno tre direzioni Nord di riferimento:

Nord Vero (Nv), Nord Magnetico (Nm), Nord bussola (Nb)

Gli angoli che l’orientamento di una linea di rotta forma con dette direzioni, prendono i nomi di angoli di rotta, rispettivamente in:

      Rotta vera (Rv), Rotta magnetica (Rm), Rotta Bussola (Rb).

Gli angoli che l’orientamento della prua di una nave forma con le predette direzioni, prendono il nome di angoli di prora rispettivamente distinti in:

Prora vera (Pv), Prora magnetica(Pm), Prora bussola (Pb).

Si ha dunque una rotta e una prora due termini distinti e diversi.

I due termini possono coincidere solo in assenza di vento e/o di corrente oppure quando la corrente ed il vento provengono di prora o di poppa ovvero quando non si ha scarroccio e/o deriva*.

Si definisce rotta l’insieme dei punti della superficie terrestre (fondo marino) su cui la è passata o dovrà passare.

Si definisce prora l’orientazione della nave sull’orizzonte, misurabile con la bussola

* Si definisce:

   Scarroccio: effetto del vento sul moto di un’ imbarcazione

   Deriva: effetto della corrente sul moto di un’ imbarcazione

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