Buda: un giorno nel quartiere più romantico di Budapest

Il Quartiere di Buda a Budapest: a spasso nel tempo tra fortezze, bastioni e sotterranei

Il Quartiere Buda a Budapest
Il Quartiere Buda a Budapest

ll Quartiere della Fortezza (Vàrnegyed) sul colle di Buda, è stato il primo nucleo storico di Budapest, ed è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti della città, una delle cose da vedere nella capitale ungherese. Patrimonio dell’Umanità dal 1988, Buda è ricca di monumenti, chiese, musei, ed è considerata la vera anima di Budapest. Per arrivare in cima a Buda ci sono diverse alternative e tra le più suggestive c’è sicuramente il Siklò, la piccola funicolare costruita nel 1870 (partenze ogni 10 minuti) che si trova alla fine del Ponte della Catene in Piazza Clark. Chi se la sente ed ha un animo sportivo, sempre dalla stessa piazza, potrà affrontare i gradini della Scalinata Reale. 

La funicolare di Budapest
La funicolare di Budapest

Il Palazzo Reale, simbolo di Budapest

La zona a sud di Buda è occupata dal Palazzo Reale che dall’alto della collina domina la città. La storia del Palazzo segue il destino della città. Nasce come fortezza nel Medioevo, viene trasformato in uno splendido palazzo rinascimentale sotto il regno di Mattia Corvino, viene completamente distrutto dai turchi, successivamente gli Asburgo lo ricostruiscono in stile neobarocco. Altre informazioni nella nostra pagina Palazzo Reale di Budapest.

La Città Vecchia di Buda, piccolo mondo antico

l Quartiere è occupato a nord dalla Città Vecchia, circondata da bastioni e mura difensive, che conserva intatto l’aspetto medioevale di un tempo. Alla Città Vecchia si accede attraverso la solenne Porta di Vienna (Bécsi Kapu).

La Porta di Vienna a Budapest
La Porta di Vienna a Budapest

Godetevi una bella passeggiata tra le stradine ed i vicoli di questo antico borgo, ammirate le variopinte case in stile barocco e le chiese decorate, scoprite sotto i portici dei palazzi i famosi “sedili” risalenti all’epoca della cavalleria: ricordo di altri tempi, quando le nicchie con sedili scolpite nella pietra erano usate per ripararsi dal sole o dalla pioggia. E quando vi sentirete stanchi, niente paura: c’è ampia scelta di caratteristici caffè in cui prendersi una pausa. Buda è una piccola città nella città, dove si ha la sensazione di ritornare nel passato (nonostante la moltitudine di turisti), capace di offrire angoli incantevoli e splendidi panorami.

La chiesa di Mattia e altre chiese del quartiere Buda

La costruzione più antica del Quartiere è la Chiesa di Maria Maddalena (XIII secolo) di cui resta solo il campanile con 24 campane ma, il vero gioiello è rappresentato dalla Chiesa di Mattia Corvino eretta più di 700 anni fa in piazza della SS. Trinità, la principale del quartiere.

Sulla chiesa ogni epoca ha lasciato il proprio segno. Nella piazza è possibile ammirare anche la Colonna votiva della Trinità, fatta costruita dai sopravvissuti alle epidemie di peste del XVII e XVIII secolo in segno di ringraziamento, e il palazzo barocco del Vecchio Municipio.

Il Bastione dei Pescatori a Buda

Il Bastione dei Pescatori a Buda
Il Bastione dei Pescatori a Buda

Alle spalle della Chiesa si trova il Bastione dei Pescatori (Halászbástya), una bellissima terrazza panoramica dalla quale si gode una splendida vista sul Danubio e su Pest.

La fiabesca fortezza costruita nel 1905 in stile neoromanico e neogotico sul luogo delle mura medioevali, è abbellita da chiostri, scalinate e da sette torrette che rappresentano le sette tribù magiare che conquistarono le terre dove oggi si trova l’Ungheria.

Non è ancora chiaro se il Bastione deve il suo nome al mercato del pesce che qui si svolgeva in epoca medioevale o alla corporazione dei pescatori che nel Medioevo aveva il compito di difendere questo tratto di mura. Di fronte al Bastione si erge la statua equestre del re Santo Stefano, fondatore della nazione ungherese.

Nel sottosuolo di Buda, tra dipinti preistorici e sorgenti termali

Altrettanto spettacolare è il sottosuolo di Buda. Sotto la Collina si estende infatti, un sistema di grotte e caverne ricche di sorgenti termali che formano un labirinto lungo più di dieci chilometri. Le spelonche furono utilizzate sin dalla Preistoria come dimostrano i dipinti ritrovati, i Turchi se ne avvalsero per scopi militari, durante la seconda guerra mondiale funsero da rifugio antiaereo per gli abitanti di Budapest.

Il Monte Gellért, l'altra collina di Buda

La Collina del Castello non è la sola altura di Buda. A sud della vecchia fortezza si erge infatti la Collina Gellért, luogo ricco di storia e di leggenda (si racconta che nei boschi della collina avessero luogo rituali magici), punto panoramico straordinario, che richiama moltissimi visitatori.

Il Monte prende il nome da San Gerardo vescovo che, nel 1064, chiuso in un barile pieno di chiodi, fu fatto rotolare da questa collina dai pagani ungheresi che si opponevano alla sua opera di conversione al cristianesimo. Non è ancora chiaro se si tratta di una leggenda o meno, sta di fatto che sul luogo del martirio è stata posta una statua in bronzo a memoria del sacrificio del vescovo-missionario.

Il Monte Gellért, l'altra collina di Buda
Il Monte Gellért, l’altra collina di Buda

In cima al monte si trova la Cittadella, opera difensiva costruita dagli austriaci dopo le rivolte del 1848-49 per controllare la città ma che, di fatto, non ha mai svolto nessuna funzione militare.

L’interno della Citadella è visitabile (9-20; ott-apr. 9-17), a pagamento, ma se ne può fare tranquillamente a meno mentre imperdibile è l’incantevole paesaggio che si offre al visitatore, tra i più belli della città.

Altro monumento dal forte valore simbolico è la Statua della Liberazione del 1945 dedicata a “Coloro che hanno dato la vita per l’indipendenza, la libertà e la prosperità dell’Ungheria” che ricorda la fine dell’occupazione nazista.

La statua alta 14 metri riproduce una figura femminile recante tra le mani tese verso il cielo un ramo di palma. Ai piedi della donna, simbolo della vittoria, si trovano altre due figura simboleggianti il progresso e la lotta contro il male.

Dopo tanto camminare potrete concedervi una pausa fermandovi in una delle tre stazioni termali che la Collina ospita: i bellissimi bagni di origine turca Rác e Rudas e l’elegante bagno Géllert.

Alfonso Cannavacciuolo
Alfonso Cannavacciuolo è un copywriter e redattore professionista. Scrive per aziende e agenzie pubblicitarie. Insegna scrittura in master e università e ha pubblicato tre manuali di scrittura con Hoepli editore. Appassionato di viaggi e fotografia, scrive guide e reportage. Ha fondato 10cose.it nel 2009. Oggi 10cose.it è uno dei principali portali turistici italiani.