Cesare Barbetti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cesare Barbetti sul set del film Festa di laurea (1985)

Cesare Barbetti (Palermo, 29 settembre 1930Lucca, 13 settembre 2006) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano, tra le voci più valide e apprezzate nella storia del doppiaggio italiano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cesare Barbetti con Alanova nel film La freccia nel fianco (1945)

Figlio di attori, nasce su una nave ancorata a Palermo, nel settembre del 1930. Esordisce al cinema a soli quattro anni nel film Il cappello a tre punte di Mario Camerini, dove interpreta il figlio del governatore. Tra il 1935 e il 1945 ha una carriera importante di attore bambino, culminata nell'interpretazione del personaggio di Marco nel film Dagli Appennini alle Ande (1943).[2]

Successivamente, verso la metà degli anni cinquanta si dedica al doppiaggio, entrando a far parte della C.D.C. (Cooperativa Doppiatori Cinematografici), la più famosa società di doppiaggio d'Italia. Qui diventerà uno dei massimi esponenti del doppiaggio italiano, pur continuando con una certa frequenza anche la carriera di attore televisivo.

Nel campo del doppiaggio, è noto soprattutto per essere stato il doppiatore ufficiale di Robert Redford, nonché per aver prestato la propria voce a Robert Duvall, Steve McQueen, Bruce Lee, Warren Beatty, Kevin Kline, Dean Jones, Dick Van Dyke e Steve Martin in alcune significative interpretazioni, Roger Moore nella serie Attenti a quei due e nel film I 4 dell'Oca selvaggia, William Shatner in Boston Legal, David Soul nel ruolo del sergente Ken Hutch in Starsky & Hutch, Guy Williams in Zorro, Jim Hutton nel telefilm Ellery Queen e Jon Voight in Mission: Impossible, Anaconda e Heat - La sfida.

Tra gli altri attori doppiati vi sono Anthony Hopkins in The Elephant Man, Il Bounty e Dracula di Bram Stoker, Jack Nicholson in Chinatown, Michael Caine in Fuga per la vittoria, Ray Liotta in Quei bravi ragazzi, Martin Sheen, Rutger Hauer, Christopher Walken, Jacques Perrin, Paul Newman, Jack Lemmon, Bruce Lee, William Hurt e Arnold Schwarzenegger.

È morto a Lucca il 13 settembre 2006, all'età di 75 anni, a causa di complicazioni cerebrali derivanti da un incidente stradale avuto due mesi prima, mentre si stava dirigendo a Carrara per ritirare il Leggio d'oro alla carriera.[3][4] È sepolto a Roma nel Cimitero Flaminio.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Serie televisive[modifica | modifica wikitesto]

Soap opera e telenovelas[modifica | modifica wikitesto]

Cartoni animati[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Direttore del doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Cesare Barbetti in Dagli Appennini alle Ande (1943)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiati radio[modifica | modifica wikitesto]

  • Sceneggiato: Domino (Radio2 Rai, 1998), nel ruolo di Cesare Serpieri
  • Audio-sceneggiato: Chi ha ucciso William Shakespeare? (1999), di Francesca Draghetti
  • Sceneggiato: Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (Radio2 Rai, 2006)

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicità[modifica | modifica wikitesto]

  • Spot Stream, Barilla, Mellin, Daewoo, Omogeneizzati Mellin, Leerdammer, Novi, INA Assitalia, Accademia del Mobile.
  • Spot radiofonico cioccolato Novi.

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ SANREMO.IT - La guida per vivere Sanremo, il Festival e la Riviera: FESTIVAL DOPPIATORI, su archivio.sanremo.it. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  2. ^ (EN) Cesare Barbetti, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  3. ^ Le guide di superEva, su guide.supereva.it.
  4. ^ Il mondo dei doppiatori: Leggio d'oro 2006, su antoniogenna.net.
  5. ^ Enrico Lancia, Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano - Gli attori, I, Gremese, p. 48.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 171.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN199366 · ISNI (EN0000 0000 0880 993X · SBN SBNV025098 · LCCN (ENno2005001457 · BNE (ESXX5404431 (data) · BNF (FRcb13930576c (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2005001457