Cinque alimenti che danno senso di sazietà (senza ricorrere al controverso farmaco) | Cook

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Cinque alimenti che danno senso di saziet� (senza ricorrere al controverso farmaco)

di Chiara Amati

Tutti, da Oprah Winfrey a Boris Johnson, ne fanno uso, ma se vuoi gli effetti dimagranti di Ozempic senza gli effetti collaterali, ecco cosa mangiare

Cinque alimenti che danno senso di saziet� (senza ricorrere al controverso farmaco)

Farmaci per la perdita di peso: se ne sente parlare spessissimo. Forse perch� sono una via tutto sommato �semplice� per rimettersi in forma, non senza importanti controindicazioni. Di certo perch� sono in molti a ricorrervi. Tra questi �molti� compaiono personaggi di fama mondiale, di quelli che tra tv e social sono in grado di influenzare l’opinione pubblica. Si legge sulle colonne dell’inglese The Telegraph che �li utilizza l’americana Oprah Winfrey, conduttrice e autrice televisiva, oltre che scrittrice, attrice e filantropa. Con lei l’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk. Persino il politico britannico Boris Johnson avrebbe fatto un tentativo senza, per�, ottenere gli effetti sperati. Farmaci per la perdita di peso, e forse non � cos� corretto. Perch� quello che accomuna i pi�, cio� l’Ozempic, in realt�, come da foglietto illustrativo, � �un antidiabetico finalizzato a ridurre il livello di zucchero nel sangue e a prevenire malattie cardiache. Lo utilizzano gli adulti per il trattamento del diabete di tipo 2 nei casi in cui la dieta e l’esercizio fisico non fossero sufficienti a tenere sotto controllo la malattia�. Fa dimagrire? S�, ma l’assunzione a questo scopo � impropria e pericolosa.
Lo scorso anno l’Aifa, Agenzia Italiana del farmaco, aveva inserito l’Ozempic nella lista dei farmaci carenti e in una nota informativa sul proprio sito aveva spiegato che �l’aumento della sua domanda ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare, non � possibile prevedere con certezza quando risulter� sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale�.
Contestualmente, l’agenzia Dire aveva interpellato il professor Angelo Avogaro, presidente della Societ� italiana di diabetologia (Sid), che si disse �preoccupato perch� l’uso improprio del farmaco determina ricadute sull’utilizzo che ne fanno i pazienti diabetici. Un problema italiano, ma soprattutto americano (...). Non c’� carenza di tutti i dosaggi del farmaco, ma di un dosaggio maggiore. Ribadisco, c’� preoccupazione perch� si tratta di un farmaco efficace nel trattamento del diabete tipo 2 e la carenza di un farmaco cos� importante penalizza i pazienti che, sul lungo periodo, potrebbero andare incontro a complicanze della malattia�.

Ozempic, il principio attivo e i suoi effetti

Il semaglutide, principio attivo dell’Ozempic, � un analogo sintetico dell’ormone GLP-1. Questo ormone � essenziale perch� stimola la secrezione di insulina dal pancreas. Secondo quanto riportato nel foglietto illustrativo, il semaglutide funge da agonista per il recettore dell’ormone, attivandolo. Questo processo non soltanto stimola la produzione di insulina, ma riduce anche quella di glucagone quando i livelli di glucosio nel sangue sono alti. In condizioni di ipoglicemia, il semaglutide diminuisce la secrezione di insulina senza interferire con quella di glucagone. Un altro beneficio di questo principio attivo � la capacit� di ridurre il peso corporeo e la massa grassa inibendo l’appetito. In pratica, il semaglutide simula l’effetto del GLP-1 che, a sua volta, invia segnali di saziet� al cervello, aiutando a controllare il senso di fame e, quindi, l’ingestione di cibo.

E se per saziarci usassimo l’alimentazione?

La promessa � allettante. Ma, al di l� della non piacevolezza della somministrazione — l’Ozempic si inietta sottocute —, il farmaco utilizzato impropriamente pu� dare effetti collaterali affatto trascurabili: tra i pi� comuni costipazione, gonfiori e bruciori di stomaco, nausea, vomito, astenia, reflusso gastroesofageo, capogiri, stipsi e via discorrendo.
A tal proposito The Telegraph sostiene che, per regolare l’appetito, possiamo ricorrere ad alimenti naturali in grado di stimolare il rilascio del GPL-1. Ecco quali.

Avena e cereali integrali

Una tazza di porridge al mattino sazia moltissimo. Stando a uno studio del 2016 citato da The Telegraph, la fibra solubile contenuta nell’avena e in altri cereali integrali viene fermentata dalla flora batterica intestinale, producendo acidi grassi a catena corta (SCFA) che, a loro volta, stimolano il rilascio di GLP-1.

Le uova

Ricche di proteine, che richiedono pi� tempo per essere digerite rispetto ai grassi o ai carboidrati, le uova proprio per questo assicurano un senso di saziet� a lungo termine. Ricerche recenti hanno dimostrato che a stimolare la produzione di GPL-1 sono principalmente i peptidi contenuti negli albumi. I tuorli, d’altra parte, apportano una buona quota di nutrienti essenziali tra cui la vitamina B2, B12 e D, colina o vitamina J, il selenio e lo iodio. Fin qui tutto bene. Ma con il colesterolo come la mettiamo? Altri studi hanno documentato che il colesterolo nelle uova non aumenta significativamente i livelli di colesterolo cosiddetto �cattivo� nel nostro sangue.

Le noci

Le noci sono piccoli concentrati di nutrimenti: in primis proteine e fibre, determinanti per il rilascio di GLP-1. Ma le noci contengono anche una buona quantit� di grassi salutari — quelli che comprendono acidi grassi insaturi — in grado di attenuare la risposta insulinica del corpo, stimolando ulteriormente la produzione di GLP-1.

L’avocado

Sempre pi� presente sulle tavole degli italiani — complice anche la presenza di piantagioni nel Centro e Sud Italia (lo si coltiva per lo pi� in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna) — l’avocado � una importante fonte di grassi monoinsaturi sazianti. Secondo una ricerca del Center for Nutrition Research presso l’Illinois Institute of Technology (2019), un avocado mangiato durante il pasto aumenta i livelli di GLP-1. E agisce sul peptide YY, altro ormone regolatore dell’appetito, riducendo i livelli di insulina.

Le verdure

Consumate prima dei pasti, regolano i livelli di zucchero nel sangue e aumentano quelli di GLP-1. Motivo per cui cominciare un pranzo o una cena, ad esempio, con una insalata sarebbe una buona abitudine da prendere. Come condimento: un filo di olio evo, della senape di Digione, dell’aceto di mele (che contribuisce a moderare i livelli di zucchero nel sangue), miele, erbe aromatiche miste essiccate, sale e pepe secondo i gusti, ma sempre senza esagerare. A tal proposito ricordiamo che, stando alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanit�, dovremmo assumere meno di 5 g di sale al giorno (un cucchiaino).