Bombe nucleari degli Stati Uniti (terza parte)

Mk-28/B28

E’ stata la bomba multiuso, tattica e strategica, più prodotta, con oltre 4500 pezzi. I primi esemplari (TX-28) sono stati fabbricati dai Los Alamos Scientific Laboratory (LASL) a gennaio del 1958. Dopo tre mesi sono apparsi gravi problemi al sistema di sicurezza del primario (1-point safety). La produzione è stata arrestata per cinque mesi, per poi proseguire fino a maggio del 1966. Le prime bombe sono entrate in servizio nel 1961. E’ stata ripetutamente aggiornata, modificandone l’elettronica, inserendo esplosivi “insensibili” e aumentandone la sicurezza con tre successive varianti del PAL (Permissive Action Link), che evitava la detonazione accidentale in caso di incidenti o accensione impropria.  

Impiegava la testata W28 (Teller-Ulam). Il primario “Python” da 11 kT, a fissione potenziata, conteneva deuteruro di Li-6 e gas trizio in una sfera di Pu-239 rivestita con U-235. Ad una certa distanza era fissato con coni di alluminio un guscio di U-238. Lo stadio di fusione a candela (spark plug) aveva un nucleo di Pu-239, circondato da deuteruro di Li-6. Il tutto in una guaina di U-238. La scelta della potenza e la spolettatura erano effettuate a terra. 

Ne esistevano 5 tipi differenti. Sul retro vi erano tre o quattro alette stabilizzatrici:

B28EX (EXternal): aerodinamica per trasporto esterno supersonico, a caduta libera. Fornita di detonatore di prossimità radar per lancio ad alta quota e spoletta per scoppio in aria o a contatto. Lunga 4,32 metri, aveva un diametro di 51 cm, una apertura alette di 81 cm, e pesava 926 kg.

B28RE (Retarded External): aerodinamica per trasporto esterno, con tre pinne a lama più avanzate e detonatore radar. Per lancio ad alta quota con o senza parafreno, o a media quota con parafreno (1,2 metri pilota, poi 8,5 metri). Scoppio in aria o a contatto. Lunga 4,21 metri, aveva un diametro di 51 cm, una apertura alette di 56 cm, e pesava 985 kg.

B28IN (INternal): compatta per trasporto interno sui bombardieri, era una bomba per lancio ad alta quota, a caduta libera. Aveva spoletta per scoppio in aria, a contatto o a tempo. Impiegata principalmente sui B-66 ed F-105, era lunga  2,44 metri, con un diametro di 51 cm, una apertura alette di 71cm, e pesava 898 kg (altre fonti: 771 kg).

B28RI (Retarded Internal) compatta per trasporto interno sui bombardieri. Aveva struttura anteriore a nido d’ape in alluminio per assorbire l’energia d’impatto. Lancio ad alta quota a caduta libera o da bassa e media quota con parafreno. Spoletta per scoppio in aria o a contatto a tempo. Lunga 3,38 metri, con 56 cm di diametro, pesava 1061 kg.

B28FI (full Fuzing Internal) compatta per trasporto interno sui B-47 e B-52, esternamente identica alla RI. Diponeva di spolette per scoppio in aria in caduta libera o frenata con paracadute (alta e media quota), a contatto in caduta libera o frenata con paracadute (alta e media quota), ritardata dopo sgancio laydown da 90-180 metri di quota con parafreno, per lancio “Toss” da bassa quota. Lunga 3,68 metri, aveva un diametro di 56 cm, una apertura alette di 80 cm, e pesava 1061 kg.

Ogni tipo era disponibile nei Mod.1, 2, 3, 4, ognuno con 5 potenze fissate in fase di fabbricazione: Y1 strategica da 1,1 MT (PAL-A), Y2 strategica da 350 kT (PAL-B), Y3 tattica da 70 kT (PAL-D), Y4 tattica solo a fissione da 10 kT, Y5 strategica da 1,45 MT (PAL-D).

La B28 poteva essere trasportata sugli AF-1E, A-3A/B, A-4B/C/E/J/M, R/A-5A/C, A-6 e A-7, B-1B, B-47B/E, B-52, B-57, B-66, F-4C/D/E, F-100D/F, F/RF-101A/C, C/F-104C/G, F-105 ed F/FB-111, P-2V, S-2F, Buccaneer, Canberra, Vulcan,Victor e Valiant (Mk-28 Blue Snow).

Nel 1961 un B-52 è precipitato a Yuba City (USA) con due B28. Nel 1966 un B-52 è entrato in

collisione con un KC-135, a Palomares (Spagna). Le 4 B28 sono state recuperate. Nel 1968 un B-52 con 4 B28 è precipitato vicino alla base aerea di Thule (Groenlandia), contaminando la zona.

Il ritiro delle prime varianti è iniziato nel 1961, tutte le altre sono state radiate entro settembre 1991(altre fonti dicono nel 1995), rimpiazzate dalle B-61 e B-83. 

Mk-36

Bomba strategica bistadio,  è stata prodotta in 940 esemplari, di cui 275 per conversione delle Mk-21, da aprile del 1956 a giugno del 1958. Ha rappresentato per molti anni quasi la metà dell’intero potenziale megatonico disponibile.

Lunga 3,81 metri, con un diametro di 143-150cm, pesava 7938-8029 kg. Era disponibile nei Mod.1 (Y1 “dirty” da 9 MT e Y2 “clean” da 6 MT) e Mod.2 (Y1 da 10 MT e Y2 da 6 MT). Le bombe pulite avevano un tamper-pusher inerte in piombo o tungsteno. Quelle sporche ne impiegavano uno in DU o U-238 che fissionava nella seconda fase di fusione, raddoppiando la potenza. 

Anche in questo caso, la potenza delle varianti “sporche” è anomala. Secondo C.Hansen, la Y1 era progettata per 19 MT. A caduta libera o ritardata, aveva un paracadute pilota da 1,5 metri e uno principale da 7,3 metri di diametro. La spoletta era regolata per scoppio in aria o a contatto. Sui B-36, B-47B/E e B-52, è stata ritirata tra agosto 1961 e gennaio 1962, sostituita dalla B41.

Mk-39/B39

Bomba termonucleare strategica, era un diretto sviluppo della TX-15X3, con alcuni miglioramenti, prodotta come Mk-39 Mod 0. Per ridurre il peso, utilizzava un primario potenziato a gas e batterie termiche per aumentare la sicurezza. E’rimasta inproduzione da febbraio 1957 a marzo del 1959.

Lunga 3,45-3,56 metri, aveva un diametro di 89 cm, 112 cm in coda, e pesava 3016-3062 kg. Era disponibile nei Mod.1, 2 e 3, ognuno con due potenze, Y1 da 3 MT e Y2 da 3,8-4 MT. La spoletta era regolabile per scoppio in aria, a contatto o a tempo per rilascio a bassa quota (laydown), con paracadute pilota da 1,8 metri, poi uno da 8,5 metri e infine quello principale da 30,5 metri.

La B39 era operativa sugli A-3A/D, B-36, B-47B/E e B-52. Sui B-58 la testata equivalente W-39Y1 da 2744 kg era alloggiata nel pod BA-39. Sembra sia stata fornita agli inglesi per i Valiant. Sono state fabbricate 700 B39, ritirate tra gennaio del 1962 e novembre 1966.

Il 24/1/1961 un B-52 è precipitato con 2 B39 vicino a Goldsboro, North Carolina. Secondo una versione, tre dei quattro meccanismi di sicurezza non avrebbero funzionato e solo un interruttore a basso voltaggio, avrebbe impedito l’esplosione. In realtà l’interruttore di armamento era in posizione di sicura, la batteria non era attiva e un interruttore rotante di sicurezza era andato distrutto impedendo l’attivazione. Il trizio non era inettato nel primario e avrebbe innescato al massimo una fissione limitata.

Mk-41/B41

La più potente bomba termonucleare strategica dell’arsenale americano e l’unica a tre stadi (fissione-fusione-fusione-fissione), la B41, Mk-41 fino al 1968, è stata realizzata in circa 500 esemplari tra settembre del 1960 e giugno 1962. Lo sviluppo, da parte dell’LLNL, è iniziato nel 1955 a seguito di una richiesta per una bomba classe B (alta potenza e peso oltre 4500 kg). Si basava sul dispositivo provato nel test Redwing Zuni il 27/5/1956. Il congegno, senza paracadute e ammortizzatore dell’alloggiamento della bomba, ha raggiunto il limite teorico di Taylor di 6 MT/Ton,  la massima efficienza possibile.

Lunga 3,76 metri e larga 132 cm, pesava 4763-4849 kg. La testata era del tipo Teller-Ulam. Il primario da 40-100 kT a implosione (fission boost) al deuterio-trizio, alimentato da HEU, innescava la fusione del secondario al deuteruro di Li-6 arricchito. Il tutto racchiuso in un mantello di fissione.

Destinata a bersagli “soft” estesi, era disponibile  in due modelli, Y1 (dirty) da 25 MT col terzo stadio racchiuso da un tamper in U-238 e Y2 (clean) da circa 9 MT (9,3 MT nel test Poplar) con tamper in piombo. La spoletta era FUFO, selezionata al suolo, con 5 opzioni: caduta libera con scoppio in aria o al suolo, caduta ritardata con paracadute e scoppio in aria o al suolo, laydown ritardata con parafreno e scoppio a tempo (secondo altre fonti non disponeva di modo laydown). Aveva un parafreno pilota di 1,2 metri, seguito da quello principale di 5 metri, sganciabile.

Entrata in servizio nel 1961, è stata ritirata tra il 1963 e luglio 1976, sostituita dalla B53. Era trasportata sui  B-47B/E e sui B-52.  

Mk-43/B43

Bomba a potenza variabile, è stata sviluppata dal Los Alamos National Laboratory (LANL) dal 1955, a seguito di una richiesta per una bomba a caduta libera per aerei veloci e bombardieri, con lancio da alta e bassa quota. L’arma è stata provata molte volte nei test del 1958 (Hardtack) e nel 1962 (Dominic), entrando in produzione nel 1959. In servizio da aprile del 1961, la produzione è continuata fino a ottobre del 1965, con un totale di 2000 pezzi.

Subito dopo l’adozione si è scoperto che il primario non era sicuro in tutte le condizioni (1-point safe), cosa che ha richiesto numerosi test. Un secondo problema era più grave: per valutare una estesione della vita operativa, è stata fatta esplodere una B43, che ha fornito la metà della potenza prevista, a causa dell’invecchiamento del trizio nel primario. Problema comune a tutte le bombe e che, da allora,  ne ha richiesto la sostituzione più frequentemente.

La B43 era disponibile in due varianti, Mod.1 e 2, con cinque livelli di potenza, fissati nella fase costruttiva, Y1 da 1MT strategica con paracadute, Y2 da 100 kT tattica, Y3 da 200 kT tattica, Y4 da 70 kT tattica e Y5 da 500 kT strategica con paracadute. Esisteva anche una Mk-43 NDB (bomba di profondità) da 10 kT.

Impiegava la testata W43 (Teller-Ulam), con primario a fissione “Tsetse” da 10 kT, sfera cava di tritio e Pu-239 rivestita da U-235. Oltre  si trovava lo stadio cilindrico di fusione con deuteruro di Litio e trizio. La potenza era selezionata prima del volo. 

B43-1 

Progettata per distruggere bersagli induriti come bunker sotterranei e silo ICBM, ne era previsto lo sgancio ad alta velocità e bassa quota (laydown). Dopo essere caduta da almeno 90 metri, il parafreno la rallentava e il cappuccio balistico si staccava esponendo una punta in acciaio ad alta resistenza, che perforava il terreno impedendo il rimbalzo. La spoletta a tempo (30-60 secondi per l’attivazione, altri 7 per lo scoppio) permetteva al velivolo di allontanarsi. Lunga 4,16 metri, aveva un diametro di 45,7 cm, una apertura delle alette di 70,6 cm, e pesava 965 kg.

B43-2 

Più corta, senza punta perforante, era per il resto identica. Poteva essere regolata per scoppio in aria, con spoletta radar, o a contatto, con caduta libera o con parafreno (1,2 metri pilota, poi principale da 7 metri)  ad alta e media quota, o per scoppio ritardato dopo salita (Toss). Lunga 3,8 metri, aveva un diametro di 45,7cm, una apertura alette di 81 cm (altre fonti: 86 cm), e pesava 935 kg. Il sistema PAL-B impediva la detonazione accidentale per incidenti o accensione impropria.

Le B43 erano imbarcate sugli A-1H, AF-1E, A-3A/B, A-4B/C/E/J/M, R/A-5A/C (anche con predisposizione nel fuso interno), A-6A-7, B-1B, B-47B/E, B-52, B-57B, B-58, F-4C/D/E, F-100D/F, R/F-101A/C, C/F-104C/G, F-105, F/FB-111A, F-14, F-15EF-16, F-18, Canberra,Victor, Valiant e Tornado.

Il 5/12/1965 un A-4, rullando verso l’ascensore è finito in mare, 130 km dall’isola giapponese di Kikai. Non sono stati ritrovati né l’aereo né la B43 da 1 MT. L’incidente non è stato divulgato ed è venuto alla luce solo nel 1989.

I modelli iniziali sono stati radiati a partire da dicembre del 1972, operazione proseguita negli anni ’80 con le bombe restanti fino ad aprile del 1991. Ne hanno preso il posto le B61 e B83.

TX-46

Bomba strategica sperimentale classe C, sviluppata nel 1957 e cancellata l’anno dopo. Derivata dalla Mk-21, avrebbe dovuto sostituire l’Mk-39. Pesava 2903-3683 kg, con un diametro di 94 cm e due potenze, Y1 e Y2. Nel test Hardtack Yellowwood (5/1958), ha reso solo 330 kT invece di 2,5 MT. Modificata,  in Hardtack Oak (6/1958), ha fornito 8,9 MT (5 MT da fissione).

Mk-53/B53

Bomba termonucleare strategica, sviluppata dal Los Alamos National Laboratory (LANL), era un diretto derivato della TX-46, ridenominata TX-53 nel 1959, presto convertita  nell’arma operativa Mk-53. Era un ordigno a due stadi (Teller-Ulam), con HEU come materiale fissile e deuteruro di litio (95 %  Li-6) per la fusione. La spoletta, regolabile a terra, aveva 4 opzioni: caduta libera e scoppio in aria, con parafreno e scoppio in aria, a contatto,  o laydown a tempo. Impiegava un parafreno da 1,2 metri (pilota), poi uno da 5 metri e, in caso di lancio laydown, tre da 14,6 metri.

Inizialmente prevista per bersagli areali soft, è stata invece adottata come “bunker buster” con scoppio al suolo dopo lo sgancio laydown, per far collassare, con l’onda d’urto trasmessa attraverso il terreno, i bunker interrati in profondità (anche 230 metri) con esplosioni multiple. Tra i bersagli, l’area Chekhov/Sharapovo a sud di Mosca. Le esplosioni avrebbero prodotto un enorme fallout.

Lunga 3,76-3,81 metri, con un diametro di 127 cm, pesava 4014-4037 kg. E’ stata realizzata in 4 varianti, Mod.1,2,3,4, ognuna con 2 opzioni di potenza, Y1 (dirty), con U-238 come mantello di fusione, e Y2 (clean) con piombo o tungsteno. La potenza massima è indicata in 9 MT. Negli anni ’60, stranamente, erano riportati 20 MT. Una stima indica 15 MT per la Y1 e 5 MT per la Y2. Ma la similitudine con la TX-46, porta a ritenere possibili 9 MT massimi e 2,5 MT per la variante pulita. Da agosto del 1962 a giugno del 1965, sono state prodotte 340 bombe Y1, oltre a poche Y2.

Una caratteristica problematica erano i sistemi di sicurezza obsoleti e gli esplosivi convenzionali (cyclotol o composition B) sensibili.  Era “1-point safe”, ovvero la detonazione dell’esplosivo non provocava lo scoppio e probabilmente aveva un blocco meccanico. E’ stata modernizzata negli anni ’80, ma non ha mai raggiunto il livello di sicurezza delle armi moderne. Successivamente sono state aggiunte alcune sicurezze basiche, come la prevenzione da scariche elettriche da fulmini. Ma se ne raccomandava il ritiro prima possibile. Tra il 1962 e il 1968, sono stati mantenuti costantemente in volo, a rotazione,12 B-52 ognuno con 2 B53 (ALFA alert), pronti a dirigersi sui bersagli. Un rischio reale di incidente.

Il ritiro dei primi modelli è iniziato nel 1967. Nel 1987 le B53 avrebbero dovuto essere sostituite dalle B83 ma il ritiro coincideva con la dismissione dei Titan II. L’attacco ai bunker aveva la massima priorità, si sono allora rimesse in servizio 25 bombe già radiate, ammodernandole, assieme alle 25 ancora operative.  Le bombe sono rimaste in servizio fino al 1997, poi mantenute in riserva fino all’arrivo delle  B61-11 e B83. Nel 2010 è iniziato lo smantellamento, completato a ottobre 2011, ostacolato dai problemi di sicurezza e dalla mancanza di fondi.

La bomba ha armato i B-47B/E e i B-52. Il B-58 impiegava l’Mk-53BA(BA-53Y1) nel pod BLU-2/B. Sembra fosse prevista anche per gli RF-101 e gli F-105.

Mk-57/B57

Nel 1957 l’USAF ha richiesto una bomba tattica leggera, in versione carica di profondità antisom e per attacco terrestre. La B-57 era multiuso modulare, a fissione (boost) ad implosione. Lunga 3 metri, con un diametro di 37,5 cm, una apertura alette stabilizzatrici di 64 cm, pesava da 222-231 kg a 322 kg. La testata W-57 era dotata del sistema di sicurezza PAL-B.

La bomba di profondità Mk-57 NDB aveva una Potenza di 10 kT e spoletta idrostatica. La quota di lancio massima era di 300-1000 metri, a velocità compresa tra 260 e 610 km/h, con parafreno.

La bomba tattica, con cono rinforzato,  è apparsa nel 1966. Era disponibile nelle varianti Mod.0 da 5 kT, Mod.1-2 da 10 kT, Mod.3-4 da 15 kT e Mod.5 da 20 kT. La spoletta era regolabile per caduta libera o frenata (parafreno di 3,8 metri) a contatto o con scoppio in aria, laydown (da 90 metri di quota) ritardata contro superfici in cemento o asfalto, o per lancio a parabola (toss).

Le B57 erano in dotazione agli A-1, A-3B, A-4B/C/E/J/M, R/A-5A/C, A-6, A-7, B-47, B-52, F-4C/D/E, F-14, F-15, F-16, F-18, F-100D/F, R/F-101A/C, F-104C/G, F-105, F/FB-111, P-2E/H, P-3, S-2A/C/D/E,  S-3, SH-2F, SH-3A/D/H, QH-50C (DASH), Nimrod, Atlantic, Tornado e Lynx.

Ne sono state fabbricate 3100, tra gennaio del 1963 e maggio del 1967. Il ritiro dei primi modelli è iniziato alla metà del 1975 e l’ultima bomba è stata radiata a giugno del 1993, sostituita dalla B-61. 

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