Maddalena di Baviera (1388-1410)

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Maddalena di Baviera, in lingua tedesca Magdalena von Bayern o Magdalene von Bayern (13881410), è stata una nobildonna tedesca. Fu la seconda figlia sopravvissuta del duca Federico di Baviera-Landshut e della sua consorte Maddalena Visconti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Insieme alla madre Maddalena, al fratello maggiore Enrico XVI di Baviera-Landshut e la sorella maggiore Elisabetta di Baviera-Landshut concesse nel 1400 alla città di Bad Reichenhall la istituzione di un'imposta straordinaria per la ricostruzione delle miniere di sale rovinate da un'alluvione.[1] Il 18 dicembre 1403 il fratello Enrico concordò ad Hall in Tirol che Maddalena avrebbe sposato Giovanni Mainardo VII di Gorizia, conte palatino in Carinzia e conte di Kirchberg,[2] matrimonio che ebbe luogo nel 1404; ella fu la prima moglie di Johann Meinhard. La dote consisteva in una somma di 25.000 fiorini e fu corrisposta in più rate.[3] Enrico, che già aveva dovuto riuscire pagare la dote per sua sorella Elisabetta, diede in pegno a questo scopo la rocca e l'amministrazione di Griesbach come il pedaggio di Burghausen ad Arnold Fraunberger.[4] Al matrimonio tuttavia non seguì alcuna prole, Maddalena morì nel 1410 e, come la madre, la sua salma venne inumata nella chiesa abbaziale di Raitenhaslach.

La questione della dote[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il decesso di Johann Meinhard, avvenuto nel 1430, il duca Enrico XVI reclamò da Enrico VI di Gorizia, la quota di dote pagata fino a quel momento per la sorella:[5] egli non volle che la seconda moglie di Johann Meinhard, Agnese di Pettau, usufruisse di quel denaro. Per prima cosa della richiesta fu interessato l'imperatore Sigismondo[6] che incaricò della definizione del caso il vescovo di Passavia, Leonardo di Lamung, legato ad Enrico di Baviera-Landshut.[7] Leonardo si pronunciò infine nel 1435 contro Enrico XVI: testimoni attendibili a favore del conte di Gorizia garantirono, che la dote avrebbe dovuto rimanere di diritto presso i Gorizia.[8]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ludovico IV il Bavaro Ludovico II del Palatinato  
 
Matilde d'Asburgo  
Stefano II di Baviera  
Beatrice di Slesia-Glogau Bolko I di Schweidnitz  
 
Beatrice del Brandeburgo  
Federico di Baviera-Landshut  
Federico III d'Aragona Pietro III d'Aragona  
 
Costanza II di Sicilia  
Isabella d'Aragona  
Eleonora d'Angiò Carlo II d'Angiò  
 
Maria d'Ungheria  
Maddalena di Baviera-Landshut  
Stefano Visconti Matteo I Visconti  
 
Bonacossa Borri  
Bernabò Visconti  
Valentina Doria Bernabò Doria  
 
Eliana Fieschi  
Maddalena Visconti  
Mastino II della Scala Alboino della Scala  
 
Beatrice da Correggio  
Beatrice della Scala  
Taddea da Carrara Jacopo I da Carrara  
 
Elisabetta Gradenigo  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Regesta Boica, Band 11, S. 185.
  2. ^ (DE) Bayerisches Hauptstaatsarchiv, Geheimes Hausarchiv Hausurkunden 2015; Pfalz-Neuburg Urkunden Heiraten 71/1.
  3. ^ (DE) Geheimes Hausarchiv Hausurkunden 2017–2020.
  4. ^ (DE) Kurbayern Urkunden 16111.
  5. ^ (DE) Geheimes Hausarchiv Hausurkunden 2058; Pfalz-Neuburg Urkunden Heiraten 95.
  6. ^ (DE) Haus, Hof- und Staatsarchiv, Allgemeine Urkundenreihe 1434 VIII 28; Regesta Boica, Band 13, S. 299.
  7. ^ (DE) Geheimes Hausarchiv Hausurkunden 2059–2061.
  8. ^ (DE) Geheimes Hausarchiv Hausurkunden 2063–2064.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Bernhard Glasauer, Herzog Heinrich XVI. (1393–1450) der Reiche von Bayern-Landshut. Territorialpolitik zwischen Dynastie und Reich, in Münchner Beiträge zur Geschichtswissenschaft, vol. 5, München, Herbert Utz Verlag, 2009, pp. 69–70 mit Anm. 195, 77 mit Anm. 19, 105, 294–295, ISBN 978-3-8316-0899-7.
  • (DE) Karin Kaltwasser, Herzog und Adel in Bayern-Landshut unter Heinrich XVI. dem Reichen (1393–1450) (PDF), Universität Regensburg, Dissertation, 2004, pp. 66 mit Anm. 339. URL consultato il 23 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
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