Beatrice Macola, una vita troppo breve per una grande artista di Sona

Beatrice Macola nacque a Verona il 2 dicembre 1965. Trascorse l’infanzia a Sona, dove frequentò le scuole elementari. Risiedeva nella dimora dei conti Macola (oggi villa Dalla Rosa), nobile famiglia che legò il proprio nome alla Sona del Novecento. In seguito i Macola si trasferirono altrove, e Beatrice volle intraprendere la carriera di attrice, per seguire un sogno e una passione.

Il primo regista che la impose all’attenzione del grande pubblico fu nientemeno che Pupi Avati, che nel 1986 le fece condurre alla RAI la trasmissione televisiva “Hamburger serenade”, accanto a Gianni Agus. Riuscì in breve tempo ad aprirsi la strada per il cinema, senza comunque dimenticare il teatro. Entrò così nel cast dei film “Mak pi 100” (1987) per la regia di Antonio Bido, e “Doctor M” (1990) del francese Claude Chabrol.

Il 1993 fu un anno per lei straordinario. In televisione interpretò la parte della poliziotta Fede in “La piovra 6”, diretta da Luigi Perelli; ma soprattutto si affermò a livello internazionale nei panni di Ingrid, l’amante tedesca di Oscar Schindler nel pluripremiato film “Schindler’s list” di Steven Spielberg, che scelse l’attrice veronese per il suo viso particolare e intenso. Ormai la strada del grande successo era spianata, e Beatrice fu chiamata a essere fra gli interpreti di opere cinematografiche italiane di rilievo, come “Cari fottutissimi amici” (1994, regia di Mario Monicelli) e “La fame e la sete” (1999, commedia con Antonio Albanese attore e regista). I rotocalchi parlavano di lei, un settimanale popolare le dedicò una copertina. Gli impegni sempre più numerosi non le impedivano di fare qualche capatina a Sona, per trovare parenti e amici di un tempo.

Purtroppo, quella che avrebbe dovuto essere un carriera brillantissima fu troncata da un destino crudele. Il 13 dicembre 2001 morì in un ospedale di Roma, dove alcuni giorni prima era stata ricoverata per una grave malattia. Aveva appena trentasei anni. Anche se non vi è sepolta, nella tomba di famiglia del cimitero di Sona è stata posta una fotografia a perenne ricordo di questa attrice che possiamo considerare nostra compaesana.

Mario Nicoli
Nato a Verona nel 1956, ha lavorato come medico di base. Dal 2003 è redattore del “Baco da seta”, su cui pubblica articoli che trattano quasi sempre di storia del nostro Comune. E’ presidente del “Gruppo di ricerca per lo studio della storia locale di Sona”, che fa parte della Biblioteca comunale di Sona.