Baldassarre Galuppi il Buranello: biografia e opere del musicista veneziano

RITRATTI MUSICALI | Baldassarre Galuppi detto il “Buranello”

Baldassarre Galuppi detto il Buranello fu un famoso compositore veneziano di opere sia serie che buffe del 1700. Vediamo la sua storia, biografia, opere e curiosità nel Ritratto Musicale di Blog della Musica

Baldassarre Galuppi ritratto

Un ritratto di Baldassarre Galuppi

Baldassarre Galuppi fu un compositore e organista italiano del ‘700, nato a Burano nel 1706 e morto a Venezia nel 1785, forse quello di maggior successo tra i compositori attivi verso la metà del secolo. Fu molto importante per la composizione dei “drammi in musica” opere serie e buffe.

A Venezia in questi giorni inizia il Festival Galuppi dedicato proprio a questo musicista e Blog della Musica ha pensato di dedicargli un piccolo Ritratto Musicale:

  1. Biografia di Baldassarre Galuppi
  2. Le opere di Galuppi: da dove iniziare
  3. Curiosità
  4. Guida all’ascolto

Biografia di Baldassarre Galuppi, il Buranello

Baldassarre Galuppi, detto il Buranello, nacque a Burano, una piccola isola di Venezia il 18 ottobre 1706 a otto leghe dalla Città.

Iniziò giovanissimo lo studio della musica con il padre che di mestiere faceva il barbiere, ma suonava il violino in un teatro locale.

Nel 1722 Galuppi si trasferì a Venezia, diventando così concittadino di Antonio Vivaldi (puoi approfondire leggendo l’articolo Ritratti musicali: Antonio Vivaldi, il prete rosso), dove faceva l’organista presso alcune chiese e compose a soli 16 anni la sua prima opera La fede nell’incostanza ossia Gli Amici rivali che venne rappresentata in due città a Chioggia e a Venezia, ma fu un enorme insuccesso.

Di questa delusione Baldassarre Galuppi fece tesoro e, grazie ad un incontro con Benedetto Marcello, si mise a studiare musica seriamente con il maestro Antonio Lotti, importante compositore e didatta veneziano. Con lui studiò composizione e clavicembalo e divenne uno dei musicisti più abili su questo strumento.

I viaggi

Nel 1726 Galuppi andò a Firenze in veste di clavicembalista per la Pergola importante teatro fiorentino e rientrò a Venezia nel 1728 dove rappresentò con successo il “Drama per Musica” Gli odi delusi dal sangue scritto insieme a Giovanni Battista Pescetti.

Gli odi delusi dal sangue - libretto

Gli odi delusi dal sangue, il frontespizio del libretto

Nel 1740 Galuppi divenne maestro del Coro dell’Ospedale dei Mendicanti e nel 1941 si trasferì per alcuni anni a Londra per rappresentare alcune sue opere al Teatro Haymarket.

Rientrò a Venezia e nel 1748 fu nominato prima vice-maestro e in seguito, nel 1762, Maestro di Cappella nella Basilica di San Marco.

Dal 1765 al 1768 Baldassarre Galuppi visse a Pietroburgo come maestro di cappella alla corte di Caterina di Russia e al suo rientro a Venezia riprese tutti gli incarichi che aveva lasciato prima di partire.

La morte

Come dicevamo all’inizio tra i compositori attivi verso la metà del settecento, Galuppi fu sicuramente quello di maggior successo e il più significativo nel nord Italia. La sua produzione musicale fu molto abbondante e molto variegata. Non scrisse solo opere serie, ma anche opere buffe, favole pastorali, oratori e composizioni sacre.

Possiamo dire che dal 1729 in poi, Baldassarre Galuppi proseguì la sua carriera musicale con successo in tutti i teatri d’Italia fino alla sua morte avvenuta a Venezia il 3 gennaio 1785.

Le opere di Galuppi: da dove iniziare

Tra le opere più importanti di Baldassarre Galuppi possiamo ricordarne alcune oltre a quello già citate: Ifigenia in Tauride del 1768, la Semiramide riconosciuta del 1749, rappresentata a Milano che gli valse anche una ricompensa speciale per la “prestezza usata nella composizione della musica”.

Carlo Goldoni - monumento

Monumento a Carlo Goldoni

Importanti furono le opere buffe di Galuppi, genere a cui iniziò a dedicarsi con la composizione di La forza d’amore nel 1745 e in seguito nel 1749 scrisse L’Arcadia in Brenta insieme a Carlo Goldoni con il quale iniziò poi una fitta collaborazione che diede origine allo stile del “dramma giocoso”.

Tra le opere buffe di Galuppi la più famosa è Il filosofo di Campagna.

Tra le altre composizioni di Galuppi ricordiamo diversi pezzi per orchestra e concerti, moltissime sonate per cembalo tra cui la raccolta Passatempo al cembalo del 1782 donata da Galuppi all’erede al trono russo Paolo.

Nella composizione della musica sacra, come in quella di oratori, Galuppi prende ispirazione dalle antiche tecniche compositive: troviamo infatti pezzi per più cori che ricordano lo stile polifonico vocale classico. In altre composizioni invece, si percepisce chiaramente la sua esperienza di operista ma senza mai far perdere di dignità la musica sacra che scriveva.

Curiosità

Con i successi che riscuoteva con le sue opere, serie e buffe, Galuppi nei suoi numerosi viaggi non si recò mai a Napoli, sebbene collaborasse con il Teatro San Carlo scrivendo opere che venivano rappresentate con successo.

A Baldassarre Galuppi furono dedicate le “Settimane musicali senesi” del 1948.

A Venezia invece si svolse un Festival dedicato a Galuppi nel 1980. Dal 1993 si tiene annualmente il Festival Galuppi grazie alla Associazione Festival Galuppi che continua a promuovere a livello mondiale la musica italiana di questo grande compositore e di molti altri importanti musicisti del presente e del passato.

Guida all’ascolto di Baldassarre Galuppi

Nel 1780 Galuppi scrisse su libretto di Metastasio la cantata La Scusa a Voce Solo e Violini. Vi lascio quindi con l’ascolto di questo brano bellissimo eseguito da L’Opera Stravagante diretta da Ivano Zanenghi e con la voce solista della Contralto Sara Mingardo.

La cantata inizia con una Introduzione, Spiritoso; poi il Recitativo No, perdonami, o Clori; L’Aria, Largo parlante ed espressivo, Trova un sol, mia bella Clori; il Recitativo Placati, o pastorella e si conclude con l’Aria, Larghetto Torna in quell’onda chiara.

Come di consueto vi auguriamo Buon ascolto.

Fonti

http://festivalgaluppi.it/

https://www.loc.gov/resource/musschatz.18894.0/?sp=2
https://it.wikipedia.org

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