Asta BOT a un anno il 24 aprile: i dettagli del collocamento

di Anna Fabi

23 Aprile 2024 15:53

Asta BOT a un anno in collocamento il 24 aprile, tre titoli a breve scadenza per investire in Buoni del Tesoro: dettagli e calendario delle sottoscrizioni.

Mercoledì 24 aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze mette all’asta BOT a un anno, per un valore di 6 miliardi, riaprendo l’emissione di tre titoli a 12 mesi:

  • BOT 14 lug 2023 – 12 lug 2024
  • BOT 14 ago 2023 – 14 ago 2024
  • BOT 14 nov 2023 – 14 nov 2024

Chi sta pensando di investire in Buoni Ordinari del Tesoro deve affrettarsi con le prenotazioni: il calendario delle sottoscrizioni prevede come unico giorno martedì 23 aprile.

BOT in collocamento: i dettagli sull’asta

L’asta del 23 aprile riguarda dunque tre BOT a 12 mesi già collocati (si tratta in questo caso di una terza tranche) con scadenza tra luglio  e novembre 2024.

Titoli in emissione

In offerta il 24 aprile ci sono i seguenti titoli (con relativi importi):

  • 1,5 miliardi di BOT 12 Mesi (riapertura – vita residua 3 mesi) con scadenza 12/07/2024;
  • 1,5 miliardi di BOT 12 Mesi (riapertura – vita residua 4 mesi) con scadenza 14/08/2024;
  •    3 miliardi di BOT 12 Mesi (riapertura – vita residua 6 mesi) con scadenza 14/11/2024.

La prenotazione da parte del pubblico è fissata per il 23 aprile, mentre il termine per la presentazione delle domande in asta è alle 11.00 di mercoledì 24 aprile, mentre il 29 aprile è la data fissata per la pubblicazione del regolamento.

Calendario sottoscrizioni

Buoni Ordinari del Tesoro: caratteristiche e vantaggi

I BOT, o Buoni Ordinari del Tesoro, sono titoli a breve termine con scadenza non superiore a un anno.

La loro remunerazione, determinata dallo scarto di emissione, è considerata anticipata a fini fiscali, in quanto la ritenuta per gli investitori individuali si applica al momento della sottoscrizione del titolo.

Essendo titoli zero-coupon, offrono vantaggi in termini di gestione, poiché l’esborso finanziario per questo tipo di investimento è generalmente inferiore al valore nominale di rimborso.

Infine, non c’è necessità di reinvestire i flussi percepiti periodicamente a titolo di interessi.

In ultima analisi, costituiscono un investimento semplice, sicuro e mediamente remunerativo.