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Sacchi: “Curioso di vedere Di Maria, la Juve deve essere più propositiva”

Arrigo Sacchi
L'ex allenatore ha parlato della prossima Serie A che prenderà il via tra meno di un mese, e delle squadre che saranno protagoniste della stagione

redazionejuvenews

La Juventus è in America dove sta per concludere la tournée che l'ha vista impegnata in diverse sfide. La prima è stata vinta dai bianconeri per 2-0 contro il DeportivoGuadalajara, mentre la seconda è finita con un bel 2-2 contro il Barcellona. La squadra di Massimiliano Allegri è ora attesa dall'ultimo test prima del rientro in Italia, quello contro il RealMadrid, che chiuderà il viaggio oltreoceano dei bianconeri. Al suo ritorno la squadra continuerà la preparazione alla Continassa, ed è attesa dalla partita a Villar Perosa, e dalla sfida contro l'Atletico Madrid, ultima prima dell'inizio della Serie A.

Del prossimo campionato e della situazione della Juventus, ha parato l'ex allenatore Arrigo Sacchi, che tramite un'intervista concessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha detto la sua sui bianconeri.

"Dopo due stagioni così così è normale aspettarsi una rinascita della Juve. Allegri ha detto che lottare per lo scudetto è un dovere per i bianconeri e così ha messo i suoi giocatori di fronte alle loro responsabilità. Credo che la Juve, per storia, esperienza, struttura del club e qualità dei singoli, abbia le carte in regola per arrivare fino in fondo".

"Sono molto curioso di osservare l’impatto che Angel Di Maria può avere nel campionato italiano. È un giocatore di grandissimo talento e di fantasia, generoso con i compagni, pronto a offrire assist e ad andare personalmente alla conclusione. Inoltre, cosa tutt’altro che trascurabile, ha un’esperienza internazionale che può mettere a disposizione di tutto il gruppo".

"Il gioco è sempre stato il tallone d’Achille della Juve, soprattutto in campo europeo. Allegri è un grandissimo tattico, bravissimo nel gestire una partita. Per andare lontano anche in Champions League tuttavia credo sia necessario dare un’impronta più offensiva a una squadra che ha sempre avuto nella difesa e nelle ripartenze i suoi punti di forza".