Arista Records

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arista Records
Logo
Logo
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione1974
Fondata daClive Davis
Chiusura2011, poi riaperta nel 2018
Sede principaleNew York
GruppoSony BMG
Persone chiaveDavid Massey (presidente/CEO)
SettoreMusicale
Prodottiheavy metal, rock, pop, black music
Sito webwww.aristarecordings.com

La Arista Records è un'etichetta discografica fondata nel 1974 da Clive Davis inizialmente col nome di Bell Records, per poi cambiare nel nome attuale nel 1975. Alla fine degli anni settanta è stata acquisita dalla Ariola Records e successivamente appartiene al gruppo Sony BMG.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto un forte incremento econonomico e di popolarità negli anni ottanta grazie a Whitney Houston.[senza fonte]

L'etichetta è stata distribuita in Italia da EMI fino al 1978 e da allora fino al 1985 dalla CGD. Dall'inizio del 1986 la distribuzione è stata curata dalla RCA Italiana (successivamente ridenominata BMG Ariola, BMG Ricordi, Sony BMG Music Italy).

La stessa Arista ha assorbito negli anni numerose altre etichette: Northwestside Records, Deconstruction Records, First Avenue Records e Dedicated Records. Ha inoltre iniziato una joint-venture con Antonio Reid, chiamata LaFace Records, che ha poi acquisito del tutto nel 1999; e un'altra joint-venture con P. Diddy (chiamata Bad Boy Records). Nell'agosto del 2005 ha assorbito la J Records.

Nel 2011 l'etichetta è confluita, con la J Records e la Jive Records, nella RCA Records, cessando effettivamente di esistere,[1] per poi essere rifondata nel 2018 con presidente David Massey.[2]

Elenco parziale di artisti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Unveiling The New Look RCA Records, su FMQB], 10 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2011).
  2. ^ (EN) David Massey to Helm Relaunched Arista Records For Sony Music Entertainment, su Billboard, 9 luglio 2018. URL consultato il 17 ottobre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN140879884 · ISNI (EN0000 0001 2293 075X · LCCN (ENno95032051 · WorldCat Identities (ENlccn-no95032051
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica