Anthony Hopkins

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Anthony Hopkins al Toronto International Film Festival 2010
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1992
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 2021

Sir Philip Anthony Hopkins (Port Talbot, 31 dicembre 1937) è un attore e regista britannico.

Interprete completo con studi di teatro classico[1] con esperienza al Cardiff College of Drama e al National Theatre di Laurence Olivier, pittore e musicista, dopo una lunga gavetta televisiva negli anni settanta partecipa sul grande schermo a diverse trasposizioni di opere classiche fino a ottenere la fama internazionale. Nel 1992 vince il suo primo Premio Oscar al migliore attore protagonista con l'interpretazione di Hannibal Lecter nel film Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, ruolo che ha ripreso anche nei successivi due film, Hannibal (2001) e Red Dragon (2002). Nel 2021 replica la vittoria grazie alla sua interpretazione in The Father - Nulla è come sembra. Ha ricevuto altre quattro candidature all'Oscar, rispettivamente per Quel che resta del giorno (1993), Gli intrighi del potere - Nixon (1995), Amistad (1997) e I due papi (2019).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Margam[2], sobborgo della zona industriale di Port Talbot nel sud del Galles, figlio unico di Richard Arthur e Muriel Yeates Hopkins, gestori di una panetteria. Frequentò a Cowbridge la Cowbridge Grammar School, dove fin dall'inizio una lieve dislessia gli causò dei problemi conferendogli un atteggiamento schivo e introverso. I genitori decisero di mandarlo alla YMCA per favorire la sua socializzazione. Quando cominciò a essere coinvolto nelle prime recite capì che la recitazione avrebbe fatto parte della sua vita. Fu accettato al Welsh College of Music and Drama, grazie anche alla sua bravura nel suonare il pianoforte. Dopo due anni dovette partire per il servizio di leva. Una volta congedato si unì alla Manchester Library Theatre e alla Nottingham Repertory Company rispettivamente in qualità di assistente e poi di attore. Poi finalmente fu accettato nella Royal Academy of Dramatic Art. Dopo gli studi si unì a diverse compagnie teatrali fino alla fatidica svolta: l'audizione del 1965 presso il celeberrimo National Theatre, diretto da Laurence Olivier.

I primi successi[modifica | modifica wikitesto]

La ribalta ottenuta al National Theatre si concretizzò nella sostituzione ufficiale di Sir Laurence Olivier in Danza di morte di August Strindberg. Il suo esordio cinematografico avvenne nel 1967 con una partecipazione in Il bus bianco di Lindsay Anderson. L'anno seguente impersonò Riccardo Cuor di Leone a fianco di Peter O'Toole e Katharine Hepburn nel film Il leone d'inverno di Anthony Harvey; il successo del film fu clamoroso, sancito da due Oscar. Incominciò per Sir Anthony Hopkins un periodo particolarmente brillante: recitò in numerosi film per il cinema e in tv, senza abbandonare il teatro. Nel 1974, quando gli fu proposto di recitare a Broadway, la sua vita conobbe un'ulteriore importante svolta. Dal 1987 lavora incessantemente dividendo il suo tempo tra gli USA e l'Inghilterra, in produzioni cinematografiche, teatrali e televisive.

La consacrazione[modifica | modifica wikitesto]

Anthony Hopkins sul set di The Innocent (1993)

Nel 1991 raggiunge l'apice del successo con il ruolo di Hannibal Lecter, lo psichiatra assassino nel film Il silenzio degli innocenti, grazie al quale vince il premio Oscar come miglior attore nel 1992. Nel film recita circa venticinque minuti[3], sicuramente una delle più brevi recitazioni ad aver meritato la prestigiosa statuetta come miglior attore protagonista, ma fornisce una notevole prestazione in cui, come riporta la critica, "l'espressione calma, l'aspetto distinto e la voce pacata sono tratti caratteristici che rendono ancora più spaventosi i suoi improvvisi scoppi d'ira o di violenza".[1] Nello stesso 1992 Hopkins interpreta il professor Abraham Van Helsing nel film Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.

Venne nominato nuovamente al premio Oscar grazie alla sua interpretazione nel film Quel che resta del giorno accanto a Emma Thompson; l'anno successivo è il padre di Brad Pitt in Vento di passioni e poi il presidente Richard Nixon ne Gli intrighi del potere - Nixon di Oliver Stone, ruolo che gli vale la terza candidatura all'Oscar. Nel 1993, ha interpretato l'accademico di Oxford C. S. Lewis nel film biografico britannico Viaggio in Inghilterra (Shadowlands), per il quale ha ottenuto una nomination per un BAFTA Award come miglior attore.[4] Nello stesso anno, ha recitato al fianco di Isabella Rossellini nel dramma The Innocent, che è stato adattato dall'omonimo romanzo di Ian McEwan.

In seguito veste i panni del pittore Pablo Picasso in Surviving Picasso. Tra le altre significative interpretazioni vi sono John Quincy Adams in Amistad (1997) di Steven Spielberg (quarta candidatura all'Oscar), Diego de la Vega ne La maschera di Zorro (1998) e William Parrish in Vi presento Joe Black (1998), dove torna a lavorare con Brad Pitt. Dopo il grande successo internazionale e la vittoria dell'Oscar, Hopkins tornò a vestire i panni dello psichiatra cannibale in due occasioni: in Hannibal (2001), sequel de Il silenzio degli innocenti, e nel prequel Red Dragon (2002), ambedue tratti dagli omonimi romanzi dello scrittore statunitense Thomas Harris.

Anthony Hopkins nel 1996

Negli anni duemila partecipa in ruoli secondari ai film Mission: Impossible 2 (2000) al fianco di Tom Cruise, Alexander (2004) con Colin Farrell e Angelina Jolie, Tutti gli uomini del re (2007) insieme con Jude Law e Sean Penn, e recita da protagonista in Indian - La grande sfida (2005), Il caso Thomas Crawford (2007), Quella sera dorata (2009). Nel 2007 scrive dirige e interpreta Slipstream - Nella mente oscura di H.. Partecipa poi a Il rito e a Thor (2011) di Kenneth Branagh. Nel 2012 interpreta Alfred Hitchcock nel film biografico Hitchcock e l'anno successivo recita in Red 2 e riprende il ruolo di Odino in Thor: The Dark World. Nel 2014 recita nel film kolossal Noah del regista Darren Aronofsky e nel 2015 partecipa ai thriller Premonitions, Il caso Freddy Heineken e Go with Me - Sul sentiero della vendetta. Dal 2016 recita nella serie televisiva creata da Jonathan Nolan: Westworld - Dove tutto è concesso. Sempre nel 2016 recita in Conspiracy - La cospirazione e nel film d'azione Autobahn - Fuori controllo. Nel 2017 recita nel quinto capitolo della saga di Transformers intitolato Transformers - L'ultimo cavaliere diretto da Michael Bay e torna a interpretare insieme con Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Idris Elba, Mark Ruffalo e Benedict Cumberbatch, il ruolo di Odino in Thor: Ragnarok, diretto dal regista Taika Waititi con protagonisti anche Tessa Thompson, Jeff Goldblum, Cate Blanchett e Karl Urban.

Nel 2019 interpreta papa Benedetto XVI nel film I due papi diretto da Fernando Meirelles; grazie a questa performance riceve grandi lodi dalla critica e dalla stampa mondiali, venendo candidato al Golden Globe e ottenendo, dopo 21 anni, la quinta candidatura al premio Oscar.

Nel 2020 è il protagonista di The Father - Nulla è come sembra, diretto da Florian Zeller, dove interpreta un anziano ingegnere malato di demenza senile. La performance gli vale la vittoria del BAFTA e dell'Oscar al miglior attore, bissando il successo di ventinove anni prima. A 83 anni, 3 mesi e 26 giorni Hopkins è il più anziano interprete ad aver vinto la statuetta come miglior attore protagonista.[5]

Nel 2023 dà la voce al robot Jimmy nel film Rebel Moon diretto da Zack Snyder con Sofia Boutella.

Nello stesso anno è protagonista nel ruolo di Nicholas Winton nel film One Life con Helena Bonham Carter e interpreta anche Sigmund Freud nel film Freud's Last Session.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni settanta la sua vita privata attraversa un periodo burrascoso: nel 1972 divorzia dalla moglie, l'attrice Petronella Barker, dalla quale ha avuto una figlia, Abigail, nata nel 1968. Si risposa nel 1973 con l'assistente di produzione Jennifer Lynton, da cui poi divorzia nel 2002. Nel 1993 viene nominato Cavaliere (Knight Bachelor) e ottiene il titolo di "Sir". Nel 2003 sposa Stella Arroyave, attrice e produttrice.

È vegetariano[6], è un membro di spicco di Greenpeace ed è anche patrono dell'organizzazione benefica Rehabilitation for Addicted Prisoners Trust.

Gli viene diagnosticata nel 2008 la sindrome di Asperger.[7] L'attore, tuttavia, in un'intervista del 2021 afferma di non dare credito a tale diagnosi.[8]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Anthony Hopkins al Tuscana Sun Festival 2009

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Anthony Hopkins è stato doppiato da:

  • Dario Penne in Ore disperate, Il silenzio degli innocenti, Quel che resta del giorno, Viaggio in Inghilterra, Vento di passioni, Gli intrighi del potere - Nixon, Surviving Picasso, L'urlo dell'odio, Amistad, La maschera di Zorro, Vi presento Joe Black, Instinct - Istinto primordiale, Titus, Mission: Impossible 2, Hannibal (entrambi i doppiaggi), Cuori in Atlantide, Bad Company - Protocollo Praga, Red Dragon, La macchia umana, Patto con il diavolo, Alexander, Proof - La prova, Indian - La grande sfida, Bobby, Tutti gli uomini del re, Il caso Thomas Crawford, Slipstream - Nella mente oscura di H., La leggenda di Beowulf[10] Quella sera dorata, Wolfman, Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, Il rito, Thor, Passioni e desideri, Red 2, Thor: The Dark World, Noah, Il caso Freddy Heineken, Premonitions, Go with Me - Sul sentiero della vendetta, Il servo di scena, Conspiracy - La cospirazione, Autobahn - Fuori controllo, Westworld - Dove tutto è concesso, Transformers - L'ultimo cavaliere, Thor: Ragnarok, I due papi, The Father - Nulla è come sembra, Sicario - Ultimo incarico, Armageddon Time - Il tempo dell'apocalisse, The Son
  • Cesare Barbetti in The Elephant Man, In amore si cambia, Il Bounty, Dracula di Bram Stoker
  • Luciano Melani ne Gli anni dell'avventura, QB VII, Audrey Rose
  • Oreste Rizzini in La lunga notte di Entebbe, Otello, Il decimo uomo
  • Manlio De Angelis in Una corsa sul prato, 84 Charing Cross Road
  • Franco Zucca ne L'irlandese, The Innocent
  • Gino La Monica in Casa Howard, Viaggio in Inghilterra (ridoppiaggio)
  • Michele Kalamera in Freejack - In fuga nel futuro, Spotswood
  • Francesco Carnelutti in Charlot, August
  • Giuseppe Rinaldi ne Il leone d'inverno
  • Rino Bolognesi ne Lo specchio delle spie
  • Stefano De Sando in Casa di bambola
  • Raffaele Uzzi in Juggernaut
  • Nando Gazzolo ne Il caso Lindbergh
  • Renato Mori in Quell'ultimo ponte
  • Rodolfo Traversa in Magic - Magia
  • Carlo Sabatini in Pietro e Paolo
  • Elio Pandolfi ne Il gobbo di Notre Dame
  • Sergio Di Stefano in The Good Father - Amore e rabbia
  • Adalberto Maria Merli in Io e il duce
  • Dario De Grassi in Blunt - Il quarto uomo
  • Paolo Ferrari in L'opera del seduttore
  • Augusto Di Bono in Un uomo in guerra
  • Pietro Biondi in Morti di salute
  • Gigi Proietti in Hitchcock
  • Ambrogio Colombo in King Lear
  • Fabrizio Temperini in Creature grandi e piccole
  • Carlo Valli in One Life

Da doppiatore è sostituito da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
— 1993

Onorificenze accademiche[modifica | modifica wikitesto]

Laurea honoris causa in Lettere - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea honoris causa in Lettere

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gianni Canova (a cura di), Enciclopedia del cinema, collana Le Garzantine, Milano, Garzanti, 2002, p. 552, ISBN 88-11-50498-8.
  2. ^ Anthony Hopkins Biography su Talk Talk.co.uk
  3. ^ (EN) Matthew Stewart, Matthew Stewart, Anthony Hopkins: How long was each of his Oscar-nominated performances?, su GoldDerby, 11 aprile 2021. URL consultato il 19 maggio 2021.
  4. ^ 1994 Film Actor in a Leading Role | BAFTA Awards, su awards.bafta.org. URL consultato il 13 marzo 2024.
  5. ^ Anthony Hopkins, Oscar come miglior attore protagonista per The Father, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 26 aprile 2021.
  6. ^ Umberto Veronesi, Perché dobbiamo essere vegetariani, in Umberto Veronesi, Mario Pappagallo, Verso la scelta vegetariana, Giunti Editore, 2011, p. 8, ISBN 978-88-09-76687-7.
  7. ^ (EN) Famous People With Asperger's Syndrome | Everyday Health, su EverydayHealth.com. URL consultato il 13 marzo 2020.
  8. ^ Anthony Hopkins: "Dicono che ho la sindrome di Asperger, ma io non ci credo", su asburymovies.it. URL consultato il 6 aprile 2022.
  9. ^ Golden Globe 2020, ecco tutte le nomination, su quotidiano.net, 9 dicembre 2019. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  10. ^ Hopkins ha interpretato il suo personaggio in un teatro di posa, con l'ausilio del motion capture.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior attore Successore
Jeremy Irons
per Il mistero von Bulow
1992
per Il silenzio degli innocenti
Al Pacino
per Scent of a Woman - Profumo di donna
I
Joaquin Phoenix
per Joker
2021
per The Father - Nulla è come sembra
Will Smith
per Una famiglia vincente - King Richard
II
Controllo di autoritàVIAF (EN2662788 · ISNI (EN0000 0001 2118 1187 · SBN TO0V371795 · LCCN (ENn77005921 · GND (DE119115263 · BNE (ESXX1122626 (data) · BNF (FRcb13954483r (data) · J9U (ENHE987007270734805171 · CONOR.SI (SL21539683 · WorldCat Identities (ENlccn-n77005921