Da Pesaro alla Sentina. In arrivo 40 milioni per difendere la costa

Da Pesaro alla Sentina. In arrivo 40 milioni per difendere la costa

Da Pesaro alla Sentina. In arrivo 40 milioni per difendere la costa
Da Pesaro alla Sentina. In arrivo 40 milioni per difendere la costa
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:44

ANCONA Con il meteo che annuncia l’arrivo di Burian per la prossima settimana, con venti forti che potrebbero scatenare nuove mareggiate, magari sarà una magra consolazione sapere che tra qualche tempo burrasche del genere faranno meno paura. Ma intanto continua a fare passi avanti il Piano Gizc, per la gestione integrata delle zone costiere: dalla scogliera di Casteldimezzo a Pesaro fino ai frangiflutti sommersi della Sentina a San Benedetto del Tronto, sono dieci gli interventi di difesa del litorale individuati dalla Regione proseguendo nel suo programma di difesa dall’erosione. Saranno disponibili quasi 40 milioni di euro, sia attingendo dai fondi del Fesr 2021-27, Fondo europeo di sviluppo regionale (per 25 milioni) che dai fondi del Pnrr destinati alla gestione del rischio di alluvione e alla riduzione del rischio idrogeologico, per 14.682.782 euro.


I soggetti attuatori

«I soggetti attuatori, vale a dire i Comuni, non dispongono di risorse sufficienti a intraprendere le attività pianificate nel Piano Gizc, trattandosi di interventi dal costo non indifferente - spiega l’assessore regionale alla Difesa della costa Stefano Aguzzi -.

L’individuazione preventiva dei lavori serve a rendere “cantierabili” gli interventi, consentendo ai Comuni di attivarsi per tempo». I dieci interventi finanziati in questa fase, su 37 proposti dal Piano Gizc, partono da Pesaro, dove 250mila euro serviranno al completamento della scogliera di Casteldimezzo. Due gli interventi previsti per Fano: 275mila euro per la spiaggia di Sassonia sud dal Metauro al porto e il secondo stralcio, da 4 milioni, a sud del Metauro. Si salta il litorale anconetano per arrivare a Porto Recanati, con un primo stralcio da 9 milioni per le scogliere emerse sul litorale di Scossicci. Tra Porto Potenza e Civitanova è previsto un intervento da quasi 5 milioni e mezzo per la difesa del paraggio, con contributo Rfi. Da Civitanova a Porto Sant’Elpidio, con 8,4 milioni, è previsto il ripascimento e la realizzazione di scogliere emerse. Nel Fermano saranno disponibili 2 milioni per trasformare sei scogliere da sommerse in emerse a Marina Palmense, mentre a Pedaso con 1,5 milioni saranno riconfigurate le opere di difesa del litorale nord. A Pedaso-Campofilone previste scogliere emerse nel litorale sud (2,3 milioni, con contributo Rfi), mentre a San Benedetto del Tronto 6 milioni e mezzo serviranno a realizzare scogliere sommerse nel litorale della Sentina, con recupero e protezione della riserva naturale. 

Il cronoprogramma

I tempi? Difficile definirli con esattezza, trattandosi di lavori pubblici che richiedono iter autorizzativi complessi, come quelli ambientali, da eseguire in periodi che non ostacolano la stagione balneare estiva e con tempi condizionati dalle condizioni meteo-marine. Ma un cronoprogramma di massima è delineato nella delibera di giunta approvata il 31 gennaio. Per gli interventi con i fondi Pnrr (i due di Fano, quello tra Civitanova e Porto Sant’Elpidio e Fermo-Marina Palmense) la tempistica indica come termine inderogabile per la realizzazione il quarto trimestre 2025. Ma per non vedersi revocare i finanziamenti, dovranno essere anche rispettati degli step: bandi di gara o avvio della procedura di affidamento entro il 31 maggio prossimo, stipula del contratto di appalto entro il 30 settembre, inizio effettivo dei lavori entro il 15 ottobre 2023. Per i sei interventi finanziati con fondi Fesr i tempi sono più dilazionati, con scadenza al dicembre 2029 per la conclusione e completa rendicontazione dell’intervento.
 

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