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Vetrina

L'arco dei Gavi, situato lungo l'antica via Postumia a Verona, poco fuori dalle mura della città romana, è un rarissimo caso di arco onorario e monumentale a destinazione privata nell'architettura romana. Venne infatti realizzato intorno alla metà del I secolo per celebrare la gens Gavia.

Durante il Rinascimento questa fu una delle più apprezzate tra le antichità veronesi, anche grazie alla presenza della firma di un Vitruvio, che rievoca il noto architetto romano autore del trattato De architectura. Il monumento fu quindi descritto da umanisti e antiquari, dettagliatamente riprodotto e studiato nei rapporti proporzionali e nelle decorazioni, infine ripreso come modello da architetti e pittori, quali Palladio, Sangallo, Serlio, Falconetto, Sanmicheli, ma anche Bellini e Mantegna. Grande influenza ebbe in particolare sull'arte veronese, venendo copiato lo schema complessivo per la realizzazione di portali, altari e cappelle nelle principali chiese di Verona.

L'arco non sorge più nella sua posizione originaria in quanto venne demolito dal Genio Militare francese nel 1805, tuttavia i numerosi rilievi che erano stati prodotti precedentemente resero possibile la sua ricomposizione per anastilosi e restauro nel 1932, quando venne ricollocato nella piazzetta di Castelvecchio, dove si trova tutt'oggi.

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Voci di qualità

L'isola del Cocco (Isla del Coco in spagnolo) è un territorio situato nell'oceano Pacifico facente parte della Costa Rica e, più precisamente, della provincia di Puntarenas. Spesso chiamata la Galápagos costaricana, dista 532 km dalla terraferma, ha un'estensione di 23,85 km² e misura 7,6 km di lunghezza e 4,4 km di larghezza, presentando una forma approssimativamente rettangolare. Si tratta della più grande delle isole disabitate nel Pacifico e del punto meridionale più estremo dell'America del Nord. L'arcipelago più vicino è quello delle Galápagos, localizzato a diverse centinaia di chilometri a sud-ovest. L'isola vanta una discreta fama in virtù della leggenda secondo cui, in un punto imprecisato della stessa, giacerebbe un ricco tesoro (il Tesoro dell'Isola del Cocco), non ancora scoperto.

Inclusa tra i Parchi nazionali della Costa Rica dal 1978, è dominata in superficie da una fitta giungla, mentre sul fondale marino di roccia vulcanica proliferano alghe e coralli. La fauna locale è protetta dal governo costaricano e, nel 1997, l'UNESCO ha incluso il luogo nella lista dei siti patrimonio dell'umanità.

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Lo sapevi che...

I Coreani di Sachalin (AFI: /ˌsækəˈliːn kəˈɹɪən/; in coreano: 사할린 한인?, 사할린 韓人?, Sahallin HaninLR, Sahallin Han-inMR; in russo Сахалинские корейцы?, Sachalinskie Korejcy), sono un gruppo etnico di Sachalin con cittadinanza russa, discendenti dei coreani provenienti dalle province di Gyeongsang (oggi Gyeongsang Settentrionale e Gyeongsang Meridionale) e Jeolla (oggi Jeolla Settentrionale e Jeolla Meridionale) che furono deportati durante il dominio coloniale giapponese.

Le prime migrazioni di coreani nell'isola di Sachalin avvennero attorno alla metà degli anni 1860, con un grande incremento a partire dagli anni 1910: l'isola, conosciuta allora come "prefettura di Karafuto", era nella sua parte meridionale sotto il dominio dei giapponesi, che obbligarono numerosi coreani a migrarvi per colmare la crescente richiesta di manodopera nelle miniere di carbone e nei depositi di legname. Successivamente, quando l'Armata Rossa invase Sachalin, una numerosa minoranza dei residenti coreani non ebbe modo di rimpatriare, e coloro che rimasero vissero in esilio per quattro decenni. Con la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica diversi paesi (quali Corea del Nord, Corea del Sud e Giappone) iniziarono a occuparsi del rimpatrio dei coreani di Sachalin.

A causa della diversa lingua e della storia dell'immigrazione, i coreani di Sachalin possono o meno identificarsi come Koryo-saram, altro gruppo etnico di origine coreana, con cui fanno parte della cosiddetta comunità subetnica dei "coreani post-sovietici", della quale rappresentano il gruppo meno popoloso.

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Ricorrenze del 24 aprile

Philippe Pétain

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Fedele da Sigmaringen, Benedetto Menni e Maria di Sant'Eufrasia Pelletier.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 24 aprile 2024): English (inglese) (6 815 928) · Binisaya (cebuano) (6 119 186) · Deutsch (tedesco) (2 903 622) · Français (francese) (2 607 097) · Svenska (svedese) (2 583 181) · Nederlands (olandese) (2 156 747) · Русский (russo) (1 975 955) · Español (spagnolo) (1 947 939) · Italiano (1 860 686) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 026)

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Lavori in corso

Donne maggiori di diciassette - Scrittura di biografie femminili assenti sulla Wikipedia in italiano ma presenti in più di altri 17 progetti Wikimedia.

 

Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Debora Ascarelli)

La nostra personalità è fragile, è molto più in pericolo che non la nostra vita; e i savi antichi, invece di ammonirci «ricordati che devi morire», meglio avrebbero fatto a ricordarci questo maggior pericolo che ci minaccia.
Primo Levi

Bruco tigrato dall'asta dorata (Xylena solidaginis) che si nutre di una Dactylorhiza russowii nella palude di Niitvälja, Estonia nordoccidentale. Questo bruco si trasforma poi in una falena (Lithomoia solidaginis) della famiglia delle Noctuidae. Si trova nella maggior parte dell'Europa, ad eccezione della penisola iberica, dell'Irlanda, dell'Islanda e delle parti occidentali e meridionali della penisola balcanica. Poi verso est è diffusa negli Urali, nella Kamčatka e in Giappone. Sulle Alpi si trova fino a circa 1.500 metri di altitudine. È diffusa principalmente nei terreni paludosi, nelle foreste miste umide, nella tundra e nella taiga.

L'indomani
Neera, Milano, 1889.

Pesaro

È la seconda città più popolosa delle Marche, dopo Ancona. Affacciata sul Mare Adriatico e attraversata dal fiume Foglia, Pesaro è un centro balneare e industriale situato tra due colline costiere, il San Bartolo e l'Ardizio. Il suo centro storico è ricco di elementi di interesse, specie del periodo rinascimentale. Pesaro è stata eletta capitale italiana della cultura 2024.