Anna Leopol'dovna Romanova

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Anna Leopol'dovna
Elisabetta di Meclemburgo-Schwerin
Louis Caravaque, "Ritratto della Reggente di Russia Anna Lepoldovna Romanova", olio su tela, 1733, Museo di Arte contemporanea di Mosca
Reggente di Russia
Stemma
Stemma
In carica28 ottobre 1740 –
6 Dicembre 1741
PredecessoreErnst Johann Biron
Successorenessuno
Duchessa consorte di Brunswick-Lüneburg
In carica3 luglio 1739 –
19 marzo 1746
Nome completoNome alla nascita:
tedesco: Elisabeth Katharina Christine von Mecklenburg-Schwerin
italiano: Elisabetta Caterina Cristina di Meclemburgo-Schwerin
Nome convertito:
russo: А́нна Леопо́льдовна Романова
italiano: Anna Lepoldovna Romanova
TrattamentoSua Altezza Imperiale
Altri titoliPrincipessa di Meclemburgo-Schwerin
Granduchessa di Russia
NascitaRostock, Ducato di Meclemburgo-Schwerin, 18 dicembre 1718
MorteCholmogory, Impero russo, 19 marzo 1746 (27 anni)
Luogo di sepolturaMonastero di Aleksandr Nevskij, San Pietroburgo
Casa realeMeclemburgo-Schwerin per nascita
Brunswick-Lüneburg per matrimonio
PadreCarlo Leopoldo di Meclemburgo-Schwerin
MadreCaterina Ivanovna Romanova di Russia
ConsorteAntonio Ulrico di Brunswick-Lüneburg
FigliIvan
Caterina
Elisabetta
Pietro
Alessio
Religioneluteranesimo, poi ortodossia russa

Anna Leopol'dovna di Russia (in russo А́нна Леопо́льдовна Романова?; Rostock, 18 dicembre 1718Cholmogory, 18 marzo 1746) anche nota come Anna Karlovna (А́нна Ка́рловна), reggente di Russia per alcuni mesi (1740–1741) durante la minorità di suo figlio Ivan. Era la figlia della Zarevna Caterina Ivanovna di Russia (sorella dell'Imperatrice Anna) e di Carlo Leopoldo, il Duca di Meclemburgo-Schwerin e nacque come Elisabetta Caterina Cristina di Meclemburgo-Schwerin.

Sfondo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1722, Anna arrivò in Russia con sua madre, che era fuggita e separata da suo padre: sua madre era considerata una candidata al trono nel 1730, ma fu invece scelta sua zia. Nel 1733, Anna si convertì alla religione ortodossa e prese il nome di Anna Leopol'dovna, che la rese accettabile come erede al trono. Nel 1739 sposò Antonio Ulrico (1714–1776), figlio di Ferdinando Alberto, Duca di Brunswick-Wolfenbüttel: egli fu ricevuto in Russia già nel 1733, in modo che ella potesse arrivare a conoscerlo.

Il 5 ottobre 1740 la zarina Anna adottò il loro neonato figlio Ivan e lo proclamò erede al trono di Russia. Pochi giorni dopo questa proclamazione l'imperatrice morì (28 ottobre 1740), lasciando indicazioni per quanto riguarda la successione, e nominando il suo favorito Ernest Biron, Duca di Curlandia, come reggente.

Reggenza[modifica | modifica wikitesto]

Biron, tuttavia, si era reso oggetto di avversione dalla popolazione russa, e dopo che Biron aveva minacciato di esiliare Anna e il suo consorte in Germania, Anna Leopol'dovna ebbe poche difficoltà a rovesciarlo (8 novembre 1740). Assunse poi la reggenza con il titolo di Gran Principessa di Russia, ma sapeva poco del carattere delle persone con cui aveva a che fare, sapeva ancora meno delle convenzioni e della politica del governo russo, e rapidamente litigò con i suoi principali sostenitori.

Secondo il Dizionario di Storia Russa, ordinò un'indagine dell'industria dell'abbigliamento quando nuove divise ricevute dai militari si rivelarono essere di qualità inferiore. Quando l'inchiesta rivelò le condizioni disumane ella emanò decreti fissando un salario minimo e massimo di ore di lavoro in questo settore, nonché la creazione di strutture sanitarie in ogni fabbrica di abbigliamento.

Presiedé anche a una brillante vittoria da parte delle forze russe nella battaglia di Villmanstrand in Finlandia dopo che l'Impero svedese aveva dichiarato guerra contro il suo governo. Ebbe una favorita influente, Julia Mengden.

Nel dicembre 1741, la figlia di Pietro il Grande, che per i suoi atteggiamenti godeva del favore delle truppe incitò la guardia imperiale alla rivolta, sconfisse una debole resistenza e salì al trono come Elisabetta. Questo colpo di Stato fu sostenuto dagli ambasciatori di Francia e Svezia, eventualmente con incentivi finanziari dei membri dei reggimenti della Guardia che volevano cambiare le politiche filo-britannica e filo-austriaca del governo di Anna Leopol'dovna.

Dopo la deposizione[modifica | modifica wikitesto]

Il vittorioso regime prima imprigionò la famiglia nella fortezza di Dünamünde vicino a Riga e in seguito li esiliò a Cholmogory sul fiume Dvina settentrionale. Anna infine morì di polmonite il 18 marzo 1746. Suo figlio Ivan VI fu assassinato a Šlissel'burg il 16 luglio 1764, mentre suo marito Antonio Ulrico morì a Cholmogory il 4 maggio 1774. I suoi restanti quattro figli (Caterina, Elisabetta, Pietro e Alessio[1]) furono rilasciati dal carcere il 30 giugno 1780 e affidati alla custodia della zia, la regina vedova di Danimarca, Giuliana Maria di Brunswick-Lüneburg. Si stabilirono nello Jutland, dove vissero in tutta comodità in detenzione domiciliare a Horsens per il resto della loro vita sotto la tutela di Giuliana e a spese di Caterina la Grande. Avendo vissuto come prigionieri, non ebbero una vita sociale, limitandosi a tenere una piccola "corte" di 40-50 persone, tutti danesi, tranne il sacerdote.[2]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Sagome dei suoi quattro figli più piccoli a Horsens

Anna Leopoldova e Antonio Ulrico ebbero cinque figli:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Adolf Friedrich I, principe di Ratzeburg Johann VII, duca di Meclemburgo-Schwerin  
 
Sophia von Schleswig-Holstein-Gottorf  
Friedrich, principe di Grabow  
Marie Katharina von Braunschweig-Dannenberg Julius Ernst, duca di Brunswick-Dannenberg  
 
Maria von Ostfriesland  
Karl Leopold, duca di Meclemburgo-Schwerin  
Wilhelm Christoph, langravio d'Assia-Homburg Friedrich I, langravio d'Assia-Homburg  
 
Margarete Elisabeth von Leiningen-Westerburg  
Christine Wilhelmine von Hessen-Homburg  
Sophie Eleonore von Hessen-Darmstadt Georg II, langravio d'Assia-Darmstadt  
 
Sophie Eleonore von Sachsen  
Anna Leopol'dovna Romanova  
Aleksej I, zar di Tutte le Russie Michail I, zar di Tutte le Russie  
 
Evdokija Luk'janovna Strešnëva  
Ivan V, zar di Tutte le Russie  
Marija Il'inična Miloslavskaja Il'ja Danilovič Miloslavskij  
 
Ekaterina Fëdorovna Narbekova  
Caterina Ivanovna Romanova  
Fëdor Petrovič Saltykov Pëtr Michajlovič Saltykov  
 
 
Praskov'ja Fëdorovna Saltykova  
Anna Michajlovna Tatiščeva  
 
 
 

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 18 dicembre 1718 – 3 luglio 1739: Sua Altezza Serenissima Duchessa Elisabetta di Meclemburgo-Schwerin
  • 3 luglio 1739 – 8 novembre 1740: Sua Altezza Serenissima Duchessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel
  • 8 novembre 1740 – 6 dicembre 1741: Sua Altezza Imperiale Gran Principessa Anna Leopol'dovna, Reggente di Russia
  • 6 dicembre 1741 – 18 marzo 1746: Sua Altezza Imperiale Gran Principessa Anna Leopol'dovna di Russia

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aleksandr Abramovich Kamenskiĭ e David B. Griffiths, The Russian Empire in the Eighteenth Century: Tradition and Modernization from Peter to Catherine (The New Russian History), M.E. Sharpe, 1997, pp. 164, ISBN 1-56324-575-2.
  2. ^ Marie Tetzlaff: Katarina den stora (1998)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Reggente di Russia Successore
Sof'ja Alekseevna Romanova 1740 - 1741 -
Controllo di autoritàVIAF (EN62342202 · ISNI (EN0000 0000 4178 9328 · CERL cnp00894165 · LCCN (ENno97033653 · GND (DE118649515 · BNF (FRcb13333870t (data) · J9U (ENHE987007375749405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no97033653