Gli eccezionali affreschi di Castelseprio, ecco perché sono così preziosi - VareseGuida

Gli eccezionali affreschi di Castelseprio, ecco perché sono così preziosi

Gli eccezionali affreschi di Castelseprio, ecco perché sono così preziosi

Nell’abside della piccola chiesa di Santa Maria Foris Portas (nei pressi del parco archeologico di Castelseprio) è conservato uno dei gioielli più preziosi dell’arte medievale italiana, il ciclo pittorico dedicato all’Infanzia di Cristo opera dello sconosciuto “Maestro di Castelseprio”.

Gli affreschi giacevano sotto strati di calce – la Chiesa funzionò anche come lazzaretto per i malati di peste per un certo periodo, dunque le sue mura furono disinfettate più volte con strati di calce e di intonaco – fino a quando nel 1936 vennero individuati e poi nel 1944 interamente riscoperti e recuperati, per opera dello storico G.P. Bognetti, a cui è dedicata una lapide all’interno della chiesa.

Attorno a questo eccezionale capolavoro aleggiano ancora oggi interrogativi a cui non è stata data una risposta certa: quando è stato dipinto? E da chi?

Ci sono rimandi alla pittura antica romana – nell’eleganza delle architetture che fanno da sfondo alle diverse scene, senza soluzione di continuità, ma anche chiare influenze dell’arte bizantina, nella posa dei personaggi, nella scelta di determinati oggetti simbolici. Sicuramente i contenuti della narrazione fanno riferimento ai Vangeli apocrifi, ovvero a quei racconti della vita di Gesù non ufficiali che “andavano molto di moda” almeno fino all’anno Mille. Ma la caratteristica che rende unici gli affreschi di Castelseprio è l’eccezionale vivacità del racconto, che si snoda sulle pareti dell’abside con tocchi leggeri, veloci ma precisi, a dettagliare le diverse situazioni con partecipazione ed eccezionale realtà di sentimento.

Una Madonna giovane ed emozionata, dei Re Magi baldanzosi, delle levatrici incredule…questo e molto altro negli affreschi di Castelseprio

Gli affreschi riscoperti coprono quasi interamente l’abside centrale con scene dell’Infanzia di Cristo: Annunciazione (con una rarissima ancella stupita, dietro la tenda), Visitazione, Prova delle Acque (per verificare la verginità di Maria), Cristo Pantocratore, Annuncio a Maria, Viaggio a Betlem, Natività (con la rara scena del miracolo della levatrice, la deliziosa lavanda del Bimbo e l’Annuncio ai Pastori dove abbondano dettagli naturalistici), Adorazione dei Magi, Presentazione al Tempio. Il visitatore avrà l’impressione di leggere “un fumetto”, tanto i personaggi sono scattanti e vividi, liberi di muoversi senza vincoli di cornici tra una scena e l’altro, trasparenti nelle loro emozioni.

Galleria di foto degli affreschi di Santa Maria Foris Portas

Parco Archeologico di Castelseprio:  orari e informazioni