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Ivrea, Rocco Schiavone arriva in piazza di Città e in via Jervis

Lunedì sono cominciate le riprese che proseguiranno fino a sabato. L’attore Giallini si è concesso per autografi e selfie

Federico Bona
1 minuto di lettura
L'attore Marco Giallini su un balcone di piazza di Città 

IVREA

Ivrea sta vivendo la sua Schiavone week: da lunedì mattina la troupe è al lavoro per la registrazione della nuova puntata delle vicende del burbero vicequestore creato da Antonio Manzini interpretato da Marco Giallini che, nella trasposizione televisiva del romanzo “Le ossa parlano”, si trova a indagare proprio a Ivrea. Nel libro i primi passi “eporediesi” dell’indagine si muovono in via Palestro e le riprese sono iniziate a due passi da lì, lunedì mattina, nell’oreficeria Caffaro di piazza di Città, la cui insegna, per ragioni sceniche, è diventata “Nechetti gioielli”. La presenza di Marco Giallini ha subito suscitato interesse e curiosità tra i passanti e i tantissimi appassionati dei libri della serie tv, con il protagonista che si è prestato a scattare selfie e firmare autografi, dimostrando un’affabilità diametralmente opposta alla scontrosità del poliziotto che interpreta.

Ieri il set si è spostato in via Jervis, coinvolgendo anche Palazzo uffici, che torna così a essere location cinematografica, a pochi anni di distanza da “Adriano Olivetti, la forza di un sogno”, girato nel 2013 con Luca Zingaretti nei panni dell’industriale eporediese e da “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, il film diretto da Pif nel 2021, con Fabio De Luigi e Valeria Solarino (che, curiosamente, è anche nel cast di “Rocco Schiavone”, seppur non coinvolta nelle riprese eporediesi).

Nello storico palazzo olivettiano molti dipendenti delle aziende che vi sono ospitate hanno potuto sbirciare le riprese. Attorno a Giallini, anche nei ciak eporediesi, ruota la sua squadra ben nota agli appassionati che seguono la serie, giunta alla sua sesta stagione (sono già venti gli episodi trasmessi da RaiUno e disponibili su Rai Play): Alberto Lo Porto (il fascinoso viceispettore Antonio Scipioni), Massimiliano Caprara e Christian Ginepro (rispettivamente Michele Deruta e Domenico D'Intino, due agenti decisamente pittoreschi) e Gino Nardella (il mite Ugo Casella, agente prossimo alla pensione).

Le riprese proseguiranno fino a sabato: sono previste location sul Lungo Dora, ai giardini Giusiana e in alcuni esercizi della zona, in una villa di Montenavale, per poi trasferirsi in una scuola. Nel romanzo l’edificio è un curioso ibrido tra la Massimo d’Azeglio e la Fiorana. Pur nel riserbo mantenuto dalla produzione, le voci di corridoio lascino intendere che la scelta sia ricaduta sul plesso di via De Gasperi, più idoneo per le riprese, sia negli esterni che negli interni, oltre a essere in posizione più defilata rispetto alla scuola di corso Massimo d’Azeglio. Non è ancora nota la data di messa in onda dell’episodio che si sta girando, ma c’è da scommettere che quella sera l’audience, sulle rive della Dora, sarà altissima.

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