Alessandro Gassmann

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Alessandro Gassmann alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2008)

Alessandro Gassmann, nato Gassman[1] (Roma, 24 febbraio 1965), è un attore e regista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Roma il 24 febbraio 1965 dalla relazione fra l'attore e regista Vittorio Gassman e l'attrice francese Juliette Mayniel, che si lasciano quando ha 3 anni.[2][3] Debutta a 17 anni nel film autobiografico Di padre in figlio, scritto, diretto e interpretato con il padre Vittorio, con il quale poi studia recitazione presso la Bottega Teatrale di Firenze. Nel 1984 interpreta a teatro Affabulazione di Pier Paolo Pasolini. Nel 1992 affianca Monica Bellucci nel film Ostinato destino. Nel 1996, oltre a partecipare al film Mi fai un favore, inizia un sodalizio artistico con Gianmarco Tognazzi, inevitabilmente accostato a quello fra i rispettivi padri,[4] che li ha visti recitare assieme nei film Uomini senza donne, Facciamo fiesta, Lovest, I miei più cari amici, Teste di cocco, Ex e Natale a Beverly Hills, nella versione teatrale di A qualcuno piace caldo e doppiare il cartone animato La strada per El Dorado.

Alessandro Gassman e il padre Vittorio alla Bottega Teatrale di Firenze nel 1983

Nel 1997 recita nel film Il bagno turco di Ferzan Özpetek, che riscuote un ottimo successo. La sua interpretazione gli vale molti riconoscimenti. Viene scelto da Yves Saint Laurent come testimonial per la campagna pubblicitaria del profumo Opium e posa nudo per il calendario sexy 2001 della rivista Max;[5] diviene inoltre testimonial per Lancia, della Musa, e presta la sua faccia per il liquore Glen Grant. Successivamente partecipa a fiction TV come Piccolo mondo antico, Le stagioni del cuore, La guerra è finita e La sacra famiglia, partecipa negli Stati Uniti d'America al film d'azione Transporter: Extreme e in Italia al film drammatico Non prendere impegni stasera.

È del 2008 la sua partecipazione al film Caos calmo dove, per la parte del fratello del protagonista interpretato da Nanni Moretti, vince il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, il Ciak d'oro, il Nastro d'argento e il Globo d'oro della stampa estera. Nello stesso anno partecipa al film Il seme della discordia e adatta per il teatro il dramma La parola ai giurati, scritto da Reginald Rose nel 1954 e già oggetto di un film di Sidney Lumet del 1957: lo spettacolo viene riproposto anche nel 2009, anno in cui è nuovamente protagonista sul grande schermo di 4 padri single di Paolo Monico, Ex di Fausto Brizzi e Il compleanno di Marco Filiberti e sul piccolo di Pinocchio di Alberto Sironi.

Dal 2010 al 2014 è stato il direttore del Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni; nello stesso anno, insieme a Giancarlo Scarchilli, ha realizzato un documentario sul padre Vittorio a dieci anni dalla scomparsa, Vittorio racconta Gassman, presentato in apertura della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2012 sostituisce Luca Argentero per cinque puntate alla conduzione del programma Le iene.[6] Sempre dal 2012 stabilisce un sodalizio artistico con Massimiliano Bruno per il quale interpreta i film: Viva l'Italia (2012), Gli ultimi saranno ultimi (2015), Beata ignoranza (2017), Non ci resta che il crimine (2019) e il suo seguito Ritorno al crimine (2021), e inoltre, ancora dal 2012, affianca Stefania Sandrelli nella serie televisiva Una grande famiglia. Nel 2013 al Bif&st, a Bari, riceve il premio Francesco Laudadio per la miglior opera prima e seconda per il film Razzabastarda.

Nel 2017 dirige il film Il premio, di cui è anche interprete assieme a Gigi Proietti.[7] Nel 2021 viene presentato al Festival del cinema di Venezia il suo nuovo film Il silenzio grande, con Massimiliano Gallo e Margherita Buy, tratto dal suo spettacolo teatrale del 2019; nello stesso anno è membro della giuria al 39⁰ Torino Film Festival, e affianca Isabella Ragonese in Mio fratello rincorre i dinosauri. Inizia il 2022 tornando a teatro con Il silenzio grande e Racconti disumani, spettacolo con protagonista Giorgio Pasotti,[8] e pubblicando Io e i #GreenHeroes, un diario di impegno civico scritto con Roberto Bragalone i cui proventi verranno utilizzati per piantare alberi.[9]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato dal 1998 con l'attrice Sabrina Knaflitz, dalla quale nello stesso anno ha avuto un figlio, Leo,[10] cantautore.

Ateo, preferisce definirsi "non credente".[11] Da molti anni è testimonial di Unipol.[12]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Gassmann con Paolo Genovese, Gianni Profita, Luca Miniero e Silvio Orlando nel 2008

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista e sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Programmi TV[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Con quante “enne” si scrive: Gassman o Gassmann? - SkyTg24
  2. ^ Vittorio Gassman, su IMDb. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  3. ^ Paola Gassman - Curiosità e citazioni - Movieplayer.it, su movieplayer.it. URL consultato il 31 dicembre 2016.
  4. ^ GASSMAN-TOGNZZI Uomini senza donne, su apriteilsipario.it. URL consultato il 31 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2007).
  5. ^ Maria Teresa Veneziani, Alessandro Gassman: «Poso nudo per rivedermi bello anche tra anni», in Corriere della Sera, 26 settembre 2000. URL consultato il 10 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  6. ^ Le Iene festeggia i suoi primi 15 anni, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
  7. ^ IL PREMIO, su mymovies.it.
  8. ^ Teatro: Pasotti e Gassmann con Racconti disumani da Kafka | ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  9. ^ #GreenHeroes – Inaugurati i primi frutteti solidali dai proventi del libro di Alessandro Gassmann - RomaDailyNews, su romadailynews.it. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  10. ^ Antonella Amendola, Alessandro Gassman: "A mio figlio dico: segui le regole", su Oggi - Gossip, 12 febbraio 2011. URL consultato il 17 novembre 2015.
  11. ^ In un'intervista al periodico "Di Lei" ha dichiarato: non sono un credente ma ho grande rispetto e invidia per chi lo è.
  12. ^ Unipol Sai - Alessandro Gassmann
  13. ^ Cura anche il soggetto.
  14. ^ Tutti i Ciak d'oro 2008, su news.cinecitta.com. URL consultato l'11 giugno 2008.
  15. ^ Ciak d’oro 2015, i vincitori – Trionfa Il giovane favoloso di Martone: 5 premi tra cui miglior film, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 3-06-15.
  16. ^ Ciak d’Oro 2021: i vincitori, su ciakmagazine.it, 19 novembre 2021. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  17. ^ Alessandro Gassmann cittadino di Napoli - Campania, su ANSA.it, 17 novembre 2018. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  18. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Gassmann, Sbagliando l’ordine delle cose, Mondadori, 2012.
  • Alessandro Gassmann e Roberto Bragalone, Io e i #GreenHeroes. Perché ho deciso di pensare verde, Piemme, 2022, ISBN 9788856682939.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore David di Donatello per il miglior attore non protagonista Successore
Giorgio Colangeli
per L'aria salata
2008
per Caos calmo
Giuseppe Battiston
per Non pensarci
Controllo di autoritàVIAF (EN74052094 · ISNI (EN0000 0001 1447 941X · SBN TO0V018916 · LCCN (ENnr00012066 · GND (DE140665781 · BNF (FRcb14036248b (data) · J9U (ENHE987007436860705171 · CONOR.SI (SL99521635 · WorldCat Identities (ENlccn-nr00012066