ALBERTO, principe consorte d'Inghilterra in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

ALBERTO, principe consorte d'Inghilterra

Enciclopedia Italiana (1929)

ALBERTO, principe consorte d'Inghilterra

Giuseppe GALLAVRESI

Nacque a Rosenau il 26 agosto 1819, secondogenito del duca regnante di Sassonia Coburgo Gotha e della principessa Luisa di Sassonia Altenburg. Era nipote della duchessa di Kent, e quindi cugino della figliuola di questa, Vittoria, che divenne nel 1837 regina d'Inghilterra. Il re Guglielmo IV, zio della principessa, avrebbe voluto che essa sposasse il principe d'Orange; ma prevalsero i consigli dell'altro zio Leopoldo re dei Belgi, che aveva già indicato a Vittoria sin dal 1836 il principe Alberto come fidanzato preferibile. Nell'autunno del 1837 il principe A. visitò col fratello maggiore Ernesto la Svizzera e l'Italia settentrionale, fermandosi a Milano e a Venezia. Vi tornò l'anno seguente col barone Stockmar, già segretario privato di Leopoldo I. A Firenze conobbe il marchese Gino Capponi, e questa volta si spinse fino a Roma e a Napoli. Nell'autunno del 1839, rompendo gl'indugi e vincendo l'esitazioni della giovane regina, il principe si recò nuovamente a Londra, e vi si fidanzò il 15 ottobre. Il matrimonio fu poi celebrato il 10 febbraio 1840. Da quel momento il principe Alberto, che era anche un bellissimo giovane, fu oggetto della più calda affezione da parte della regina, di cui divenne il segreto ispiratore, assistendola negli accordi con gli uomini politici, resi indispensabili dal meccanismo costituzionale e dalle tradizioni britanniche. Era stato nominato subito membro del Consiglio privato, e aveva ottenuto che la regina gli comunicasse i rapporti diplomatici; ma la diffidenza di molti parlamentari verso il principe straniero fece sì ch'egli dovesse molto pazientare per ottenere il grado, i titoli e l'appannaggio che gli sarebbero spettati. Anche quando egli prese iniziative personali lodevolissime, come quella di promuovere l'esposizione del 1851, non mancò che lo criticasse, quasi avesse voluto attentare al particolarismo peculiare al popolo britannico. Lord Brougham non esitò a contestare il diritto della Corona di disporre di Hyde Park per concedere il terreno necessario per l'esposizione. Questa però ebbe un grandissimo successo, e il principe Alberto fu compensato di tante immeritate amarezze. L'esposizione si chiuse con un forte avanzo, che servì a costituire il nucleo iniziale del South Kensington Museum. Il principe Alberto fu eletto nel 1847 cancelliere dell'università di Cambridge in gara con lord Powis. In quell'anno, sia per scrupoli protestanti, sia per timori antirivoluzionarî, il principe mosse obbiezioni all'invio di lord Minto a Roma con incarichi di fiducia del Gabinetto inglese. Egli dichiarò allora che avrebbe preferito alla politica d'ingerenze negli affari interni degli stati italiani l'impegno di opporsi ad un'ulteriore occupazione militare austriaca. Quando Napoleone III fece il colpo di stato del 2 dicembre, il biasimo che la regina, d'accordo col marito, rivolse a lord Palmerston, allora suo ministro degli Esteri, per avere applaudito agli atti dell'imperatore dei Francesi, contribuì efficacemente alla sconfessione che lord John Russell inflisse al proprio collega. Nel 1857 regie lettere patenti riconobbero ufficialmente ad Alberto il titolo di principe consorte; ma, quando ormai l'opinione pubblica inglese gli rendeva giustizia, fu colpito dal tifo, e il 14 dicembre 1861 egli spirava, lungamente rimpianto dalla regina e da tutta l'Inghilterra, sua seconda patria.

Bibl.: Th. Martin, The life of the Prince Consort, Londra 1875.

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