ALBERTO di Brandenburgo, detto Alcibiade, margravio di Kulmbach-Bayreuth in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

ALBERTO di Brandenburgo, detto Alcibiade, margravio di Kulmbach-Bayreuth

Enciclopedia Italiana (1929)

ALBERTO di Brandenburgo, detto Alcibiade, margravio di Kulmbach-Bayreuth

Carlo Capasso

Nato il 28 marzo 1522 da Casimiro di Brandenburgo-Kulmbach (linea dei Brandenburgo di Franconia), ebbe per dominî i territorî di Bayreuth e di Kulmbach, con centro a Kulmbach. Messosi al fianco di Carlo V, il 1544, nella tregua della lotta tra l'impero e la Francia, egli menò vita irrequieta, partecipando ad azioni locali o contro i protestanti; ma con tale foga, da esser soprannominato "il Bellicoso" ed "Alcibiade". Tornati alle armi Carlo V ed Enrico II, egli stette con la Francia senza per altro accedere alla lega dei principi tedeschi di cui pure aveva promosso la formazione, costituita fin dal 1551, in segreto, da Maurizio di Sassonia contro l'imperatore. Col tacito consenso della lega, egli assalì, occupò, saccheggiò le terre dei vescovi di Bamberga e di Würzburg; costrinse la città di Norimberga a consegnargli 200.000 fiorini; e quando, poi, gli fu negato dai trattati il riconoscimento delle sue usurpazioni, assalì anche i vescovadi di Worms, Magonza e Treviri, saccheggiando conventi e abbazie. Allora avvenne improvvisamente un mutamento. Carlo V, apprezzando le qualità del principe, riuscì a guadagnarselo nuovamente; la lega dei principi, invece, con Maurizio di Sassonia alla testa, gli piombò addosso. In una sanguinosa battaglia a Sievershausen presso Celle, il 9 luglio 1553, caddero due figli del duca di Brunswick alleato di Maurizio, 14 conti e 300 altri nobili; lo stesso Maurizio di Sassonia fu mortalmente ferito. Ma Alberto di Brandenburgo fu completamente battuto; e la sconfitta si rinnovò quattro giorni dopo presso Brunswick, per opera del duca Enrico di Brunswick. Colpito anche dalla Camera imperiale e abbandonato dall'imperatore, di cui Alberto di Brandenburgo aveva disdetto nel frattempo l'alleanza, egli fu bandito dall'impero e privato di tutti i suoi diritti e possessi. Non gli rimase che tornare in Francia (1554) da cui, dopo alcuni anni di vita disordinata che logorò il suo gagliardissimo organismo, tentò ancora la sorte in Germania. Ma, accolto a Pforzheim da suo cognato, il margravio Carlo del Baden, poco dopo moriva, l'8 gennaio 1557.

Bibl.: J. Voigt, Makrgraf Albrecht Alkibiades von Brandenburg-Kulmbach, voll. 2, Berlino 1852; R. Jordan, Der wilde Kulmbacher, Berlino 1917; Friedrichsdorf, Markgraf A. Alcibiades als Reiterführer, 1919.

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