La dipendenza da sostanze: caratteristiche, cause, terapie

La dipendenza da sostanze: caratteristiche, cause, terapie

La dipendenza da sostanze: caratteristiche, cause, terapie

Cos’è il disturbo da uso di sostanze (dipendenza da sostanze)

Il disturbo da uso di sostanze è caratterizzato da un desiderio continuo di una sostanza e dall’incapacità di smettere di utilizzarla nonostante causi problemi fisici e psicologici. Le dipendenze non sono problemi di forza di volontà o moralità. La dipendenza è una malattia potente e complessa. Le persone che hanno una dipendenza dalle sostanze non possono semplicemente smettere, anche se lo desiderano.

Il concetto di “dipendenza” può assumere valenze diverse, a seconda che questa sia fisica o psicologica ma, in entrambi i casi, il nucleo della dipendenza sta nella “necessità” di assumere la sostanza di abuso e, spesso, queste due sfaccettature sono difficili da distinguere.

La dipendenza fisica viene indotta da alcune, ma non tutte, le sostanze di abuso, e si manifesta quando l’utilizzo ripetuto di una droga cambia il modo in cui il nostro cervello distingue le sensazioni piacevoli e spiacevoli.

I sintomi di astinenza sono la conseguenza di questo cambiamento, nel momento in cui il cervello ne avverte la mancanza. I sintomi dell’astinenza come tremori, nausea e dolori, quindi, confermano la presenza di una dipendenza fisica.

La dipendenza psicologica, invece, viene definita come il bisogno incontrollabile di utilizzare la sostanza: quando quest’ultima viene usata per modificare il proprio umore e creare sentimenti di gioia o aumentare la propria autostima, la persona dipendente ha bisogno di continuare a usare la sostanza che le procura le suddette sensazioni.

Sintomi del disturbo da abuso di sostanze

I comportamenti o i sintomi di un abuso di sostanze includono:

  • Bisogno di fare uso della sostanza frequentemente
  • Necessità di aumentare il dosaggio, col passare del tempo, per ottenere lo stesso effetto
  • Assicurarsi di non restare senza una scorta
  • Spendere denaro per procurarsi la sostanza, anche nei casi in cui sia difficoltoso affrontare la spesa
  • Continuare ad abusare della sostanza pur essendo consapevoli dei problemi e dei danni, fisici e psicologici, che questa provoca
  • Tentare, senza successo, di liberarsi dalla dipendenza
  • Ignorare obblighi e responsabilità, lavorative o relazionali, a causa dell’uso di droghe
  • Sperimentare i sintomi dell’astinenza quando si tenta di interrompere l’utilizzo della sostanza

Le sostanze di abuso sono numerosissime e molto diverse tra loro per effetto. Tra quelle più comunemente utilizzate troviamo:

L’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM – 5), ha aggiornato i criteri per diagnosticare un disturbo da abuso di sostanze. Secondo il DSM 5, rappresenta “un pattern problematico di uso della sostanza che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi”.

Per poter formulare una diagnosi di un disturbo dovuto all’abuso di una sostanza, devono essere presenti almeno 2 dei seguenti 11 sintomi, manifestandosi in un arco temporale di 12 mesi:

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali (DSM-5) pubblicato nel 2013 ha sostituito le categorie abuso di sostanze e dipendenza da sostanze con un’unica categoria “Disturbo da uso di Sostanze” (DUS) e introdotto tre sotto-classificazioni (lieve, moderato e grave) per determinarne la gravità.

I criteri diagnostici del DSM-5 sono i seguenti:

  1. Tolleranza, ovvero la necessità di quantità sempre maggiori della sostanza per ottenere l’effetto desiderato.
  2. Astinenza, ovvero la presenza di sintomi fisici ed emotivi che compaiono quando la persona non usa la sostanza.
  3. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell’uso della sostanza.
  4. Sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza.
  5. Dispendio di tempo per le attività necessarie per ottenere la sostanza, utilizzare la sostanza o riprendersi dai suoi effetti.
  6. Perdita di controllo sull’uso, l’uso della sostanza tende a verificarsi nonostante le conseguenze negative che ha apportato sulla persona e sulla conduzione della sua vita.
  7. Uso continuativo nonostante la consapevolezza che la droga rappresenti un problema. Nonostante molti pazienti siano consapevoli dei rischi sulla loro salute fisica, psicologica, sulle relazioni familiari e sociali, non riescono a smettere
  8. Uso continuativo con incapacità a svolgere le proprie attività. A causa dell’assunzione di droga, molti pazienti, in base alla fascia d’età, interrompono gli studi, perdono il lavoro, oppure divengono incapaci ad assolvere i loro compiti familiari o genitoriali.
  9. Uso continuativo della sostanza anche in situazioni rischio. Spesso, le persone che fanno uso di sostanze arrivano a utilizzarle anche in situazioni rischiose, come mettersi alla guida o quando devono svolgere compiti di precisione.
  10. Uso ricorrente nonostante ciò determini problemi sociali o interpersonali. L’uso della sostanza diventa prevalente su qualsiasi altra attività.
  11. Craving: desiderio improrogabile della sostanza.

Sintomi dell’astinenza al cessare dell’assunzione, tipicamente:

  • Ansia
  • Irritabilità
  • Nausea/ vomito
  • Tremori
  • Spossatezza

Cause della dipendenza da sostanze

Le cause della dipendenza non sono univoche e, come per molti altri disturbi psicologici, possono essere analizzate solo prendendo in considerazione diversi fattori di rischio, che possono contribuire all’instaurarsi di una dipendenza.

È ancora poco chiaro cosa distingua una persona che diventa dipendente da una sostanza da una che, invece, non svilupperà mai un abuso di droghe.

Generalmente, i fattori che aumentano il rischio di dipendenza si suddividono in fattori biologici, ambientali e di sviluppo (ovvero relativi ad alcune fasi particolari e critiche dello sviluppo di una persona). Tra i fattori che, certamente, possono influenzare la probabilità di sviluppare una dipendenza possiamo elencare:

  • Compresenza di disturbi mentali. Le persone che hanno già ricevuto una diagnosi come depressione o disturbo da stress post traumatico, hanno una maggiore probabilità di diventare dipendenti da una sostanza, utilizzata come modalità per gestire le emozioni dolorose come paura, vergogna, senso di colpa o disgusto.
  • Storia familiare di dipendenze. L’abuso di sostanze si verifica più comunemente in individui provenienti da alcune famiglie, a causa di una probabile predisposizione genetica e, allo stesso tempo, di un’influenza ambientale.
  • Utilizzo precoce. Minore è l’età del primo utilizzo, più aumenta la possibilità che, in un cervello ancora in via di sviluppo, si arrivi ad abusare della sostanza.
  • Pressioni da parte dei coetanei. Per le persone più giovani, in particolare, l’influenza del gruppo dei pari può esercitare un forte influsso nell’utilizzo e nell’abuso di droghe.
  • Mancanza di sostegno familiare. Sia una situazione familiare di difficoltà emotiva, sia una mancanza di controllo da parte dei genitori può aumentare il rischio che si instauri una dipendenza.
  • Tipologia di sostanza. Alcuni tipi di droghe, come antidolorifici o cocaina, producono un rapido sviluppo della dipendenza, così come la modalità di assunzione può influenzarne il decorso.

Terapie per il disturbo da abuso di sostanze

Trattare una dipendenza significa aiutare l’individuo a interrompere l’assunzione della sostanza, evitando che si verifichino ricadute, e a recuperare il proprio ruolo in famiglia, sul lavoro o nella società. Esistono diversi approcci evidence based per il trattamento delle dipendenze, raggruppabili nelle macrocategorie delle psicoterapie e del trattamento farmacologico: a seconda del paziente e della tipologia di sostanza utilizzata, verrà prescelta una delle due forme di trattamento, oppure una combinazione di entrambi.

La terapia farmacologica viene usata, prevalentemente, per gestire i sintomi dell’astinenza e prevenire le ricadute. In primo luogo, quindi, i farmaci aiutano a eliminare i sintomi dolorosi che si manifestano durante la disassuefazione e a evitare che si ricominci ad assumere la sostanza: questo non costituisce, in sé, il trattamento, ma rappresenta un primo passo indispensabile per il cambiamento. I disturbi psicologici eventualmente compresenti, inoltre, potrebbero contribuire al mantenimento della dipendenza: il loro trattamento è un ulteriore obiettivo che facilita la disassuefazione.

Tra le psicoterapie utilizzate per il trattamento della dipendenza da sostanze, in particolare la Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC), l’Approccio Motivazionale e la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT) si sono dimostrate tra le più efficaci nel raggiungimento dei risultati e nella prevenzione delle ricadute.

Per approfondimenti su questi approcci, cliccare su questo link Il trattamento delle dipendenze: Terapia Cognitivo Comportamentale, Colloquio Motivazionale e Terapia Dialettico Comportamentale

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