Assedio di Sluis (1587)

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Assedio di Sluis (1587)
parte della guerra degli ottant'anni
L'assedio di Sluis in un'incisione dell'epoca di Frans Hogenberg
Data12 giugno - 4 agosto 1587
LuogoSluis, Paesi Bassi spagnoli (attuale Germania)
EsitoVittoria spagnola[1][2]
Schieramenti
Comandanti
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L'assedio di Sluis fu uno scontro che si svolse dal 12 giugno al 4 agosto 1587 presso la città di Sluis (attuali Paesi Bassi) nel corso della guerra degli ottant'anni.[1][2] La sua cattura da parte degli spagnoli costituì un importante passo avanti nella riconquista dei Paesi Bassi in rivolta.

Antefatto[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno del 1587 Alessandro Farnese, governatore generale dei Paesi Bassi e comandante in capo dell'Armata delle Fiandre, pose il suo sguardo sugli ultimi due porti ribelli rimasti nelle Fiandre, Ostenda e Sluis. Quest'ultimo era inoltre un porto particolarmente strategico in quanto rappresentava l'estuario di accesso anche alle vie d'acqua della costa delle Fiandre e rappresentava un punto focale per una potenziale futura invasione dell'Inghilterra da parte della Spagna.[3] Dopo un'iniziale sortita per Ostenda, il principe Farnese investì invece Sluis il 12 giugno 1587, ma non in tempo per impedire che un corpo di quattro compagnie di fanti inglesi raggiungesse la città provenendo da Ostenda al comando di sir Roger Williams.[4] Il 24 giugno, ebbe inizio il bombardamento della città.

Lo scontro[modifica | modifica wikitesto]

Un gruppo di truppe anglo-olandesi comandate da Robert Dudley, I conte di Leicester venne provvisto immediatamente per levare l'assedio alla città.[2][5][6] Leicester sbarcò con 4000 fanti, 400 cavalli ad Ostenda, per tagliare le comunicazioni al principe Farnese, ma dovette richiamare i suoi uomini verso la flotta quando seppe di altri rinforzi che andarono a supportare le già copiose truppe spagnole impiegate nell'assedio. Nel frattempo provò a raggiungere la città via acqua, ma venne respinto in una manovra che lo storico Garrett Mattingly definì "imbecille" perché non fece altro che perdere risorse e uomini, oltre ad abbassare il morale degli assediati che vedevano i loro rinforzi provare vanamente a salvarli.[7] Il 4 agosto, dopo 13 giorni di costanti combattimenti attorno alle mura della città, la guarnigione si arrese agli spagnoli coi pieni onori militari.[8]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

La perdita della città di Sluis rivelò tutta l'inadeguatezza del conte di Leicester come comandante militare ed in particolare la sua mancanza di autorità nei confronti degli alleati olandesi che erano restii a cooperare con gli inglesi nelle operazioni,[9] oltre ad avere costanti tensioni con gli Stati Generali.[5][10]

Nei mesi successivi, il conte di Leicester lanciò una serie di attacchi nuovamente diretti contro gli spagnoli, ma senza successo.[11] Nel settembre del 1587, Leicester tentò di catturare Leida, ma fallì,[11] ed i suoi piani per catturare Enkhuizen e Hoorn, due importanti porti della Frisia Occidentale, fallirono allo stesso modo.[12] Il 16 dicembre 1587, il conte di Leicester venne costretto a fare ritorno in Inghilterra,[12] dove il Consiglio Privato della regina tentò di accusarlo dei propri fallimenti nei Paesi Bassi, ma egli si avvalse della protezione della sovrana.[13]

Per contro, il principe Farnese con questa vittoria si assicurò una via di conquista che spaziava dal corso del fiume Scheldt sino a Dunquerque.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Parker/Martin p.126
  2. ^ a b c Van Nimwegen p.153
  3. ^ G Mattingly, The Defeat of the Spanish Armada (Penguin [1959]) p. 148-50
  4. ^ G Mattingly, The Defeat of the Spanish Armada (Penguin [1959]) p. 149-51
  5. ^ a b Parker p. 126
  6. ^ To replenish the companies of Englishmen, he brought with him 3,000 fresh troops on the Queen's payroll, and 1,500 for units on the payroll of the States General. Tracy. Insubordinations, sedition, and mutiny, 1587–1588
  7. ^ G. Mattingly, The Defeat of the Spanish Armada (Penguin [1959]) p. 157-9
  8. ^ Parker/Martin p. 126–127
  9. ^ Wilson p. 291–294
  10. ^ The surrender of Sluis (5 August) was but another occasion for mutual recriminations between the Governor-General and the States of Holland. Tracy. Insubordinations, sedition, and mutiny, 1587–1588
  11. ^ a b The Eighty Years War 1568–1648, su historyreconsidered.net. URL consultato il 16 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. ^ a b Olaf Van Nimwegen p. 153
  13. ^ N Williams, Elizabeth I, Queen of England (London 1971) p. 294
  14. ^ G Mattingly, The Defeat of the Spanish Armada (Penguin [1959]) p. 189

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Martin, Colin./Parker, Geoffrey. The Spanish Armada: Revised Edition. Published 1989 by Penguin Books. ISBN 1-901341-14-3
  • C. Duffy. Siege Warfare: The Fortress in the Early Modern World 1494–1660. Volumen 1. London. ISBN 0-7100-8871-X
  • Tracy, James. The Founding of the Dutch Republic: War, Finance, and Politics in Holland 1572–1588. Oxford University Press. First published 2008.
  • Wilson, Derek (1981). Sweet Robin: A Biography of Robert Dudley Earl of Leicester 1533–1588. Hamish Hamilton ISBN 0-241-10149-2
  • Van Nimwegen, Olaf. The Dutch Army and the Military Revolutions 1588–1688. First published 2010. The Boydell Press, Woodbridge. ISBN 978-1-84383-575-2
  • Hammer, P.E.J. (1999). The Polarisation of Elizabethan Politics: The Political Career of Robert Devereux, 2nd Earl of Essex, 1585–1597. Cambridge University Press. Great Britain. ISBN 0-521-01941-9.

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