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Bergamo

Il 2023 di Adiconsum tra caro bollette, ticket sanitari, contenziosi e raggiri: “Seguite oltre 1500 pratiche”

La presidente Mina Busi: “Cittadini alle prese con tante difficoltà, sempre più pratiche aggressive, povertà e truffe in agguato"

Bergamo. Call center sempre più aggressivi, quotidiane battaglie contro il caro bollette, truffe di ogni tipo. Anche il 2023 è stato un anno impegnativo per Adiconsum Bergamo, l’associazone in difesa dei consumatori.

Sono stati superati i 10 mila contatti tra operatori e “utenti”: alle oltre 40 telefonate al giorno che arrivano agli uffici di Bergamo e negli altri recapiti provinciali chiedendo consigli e anticipando problemi che spesso diventano “vertenze”, più di 1.500 pratiche sono state seguite, tra iniziative avviate ex novo e conclusioni di procedimenti iniziati negli anni precedenti, che hanno “riportato” nelle tasche di molti assistiti diverse decine di migliaia di euro, grazie a rimborsi sulle bollette, contenziosi per la telefonia, recupero di soldi truffaldinamente estorti, mentre nel solo “capitolo diamanti”, il lavoro della associazione di via Carnovali negli anni ha recuperato più di 11 milioni di euro, un contenzioso che è ancora aperto per il recupero dal Tribunale fallimentare del 15% sull’investito. A Bergamo, nel corso dell’attività del 2023, svolta da 15 collaboratori con 22 recapiti settimanali, Adiconsum ha associato 1.624 persone.

Sono questi i primi dati che emergono dalla relazione che la presidente dell’associazione legata alla Cisl di Bergamo, Mina Busi, ha presentato al direttivo per l’approvazione del bilancio. Anche nel corso del 2023, Adiconsum Bergamo ha proficuamente sviluppato e consolidato la sua attività, lavorando e fornendo aiuto e consulenza nei campi tradizionali di viaggi, vacanze e trasporti; telefonia, internet e pay-tv; forniture domestiche; garanzie dei beni acquistati, difetti di conformità, lavori non eseguiti a regola d’arte; compravendite; impugnazione di cartelle esattoriali; contratti bancari, finanziari ed assicurativi; truffe on-line e sanità.

 

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“In particolare – sottolinea Busi – emerge una situazione preoccupante nella quale aumentano le difficoltà che una parte sempre più rilevante di cittadini si trova ad affrontare a causa delle politiche commerciali aggressive e scorrette delle aziende, delle finanziarie, delle banche, delle compagnie aeree ed allo stesso tempo si evidenzia una scarsa sensibilità sulla tutela dei propri diritti, unitamente ad una legislazione nazionale ancora debole in materia consumeristica. Il perdurare della crisi economica con i prezzi in continuo aumento, determina situazioni di impoverimento, in molti casi, una fattura da saldare, crea gravi problemi nella gestione delle economie famigliari, di conseguenza permane un alto livello di contenziosi. I cittadini consumatori stanno lentamente imparando a muoversi nella complessità del mercato. Al contrario, le politiche aziendali, risultano sempre più aggressive ed il lavoro delle Autorità garanti dei diritti è tardivo e spesso inefficace”.

Il report 2023 certifica che il settore che ha maggiormente impegnato collaboratori e consulenti è quello della salute e della sanità, con il 29% delle pratiche aperte, che hanno riguardato soprattutto i ticket. Seguono le controversie con i servizi bancari e finanziari (26%) con diversi casi di sovraindebitamento, le difficoltà con forniture di energia elettricità gas e acqua (14%) e quelle con i servizi postali e di telecomunicazione (più del 12%).

“Con la fine dell’anno 23 e l’inizio del 2024 siamo subissati di telefonate per le bollette quintuplicate del gas in particolare a seguito della modifica unilaterale contrattuale che il cliente non ha ricevuto e quindi non è stato messo in condizione di fare le proprie scelte – spiega Busi -. Le pratiche aperte nell’anno hanno trovato conclusione positiva per l’assistito Adiconsum quasi nel 90% dei casi. Siamo arrivati a questo esito tramite conciliazioni, reclami o attività stragiudiziale. Solo in alcuni casi è stata necessaria la consulenza dell’avvocato o ricorsi al Giudice di Pace.
Il nostro lavoro tende a fornire risposte concrete sui contenziosi e non solo, a formulare reclami, rafforzando così il rapporto di affidabilità e fiducia nei cittadini/consumatori che si rivolgono ai nostri uffici. La richieste di informazioni sono comunque aumentate: circa 40 persone ci contattano ogni giorno per via telefonica, on-line e negli sportelli dislocati su tutto il territorio provinciale”.

Lo scorso anno, l’attività di Adicomsum ha rivelato come siano in aumento i casi di prelievi fraudolenti con carte di credito clonate o attraverso il meccanismo del Phishing (truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un Istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati) . Inoltre, continuano le truffe online anche su investimenti “non recuperabili” come Bitcoin, effettuati senza svolgere le necessarie verifiche sull’attendibilità dell’interlocutore che promette facili guadagni, instaura un rapporto di fiducia poi diventa irraggiungibile. In Adiconsum sono entrate persone che in questo particolare settore hanno investito anche 160 mila euro.

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