In questo Paese è stato prorogato l’obbligo di vaccino per viaggiare

Vaccinazioni COVID-19: cosa sapere e quali misure adottare in materia COVID per viaggiare negli Stati Uniti fino ad aprile 2023

Da ormai tre anni, il COVID-19 fa parte delle nostre vite e, volenti o nolenti, sono tante le abitudini che abbiamo dovuto cambiare e/o sospendere per contenere il più possibile i danni causati dal virus stesso. Soprattutto in materia di viaggi e spostamenti tra Paesi diversi.

Una pandemia che ha obbligato all’adozione di misure restrittive drastiche per il contenimento dei contagi e che sono state applicate in tutto il mondo, portando a un lungo periodo di stop generalizzato a cui tutti i Paesi si sono sottoposti . Un periodo che, fortunatamente e anche grazie alla massiccia campagna vaccinale contro il virus portata avanti nel corso di questi anni, sta terminando, puntando al graduale allentamento delle misure adottate in favore di un ritorno alla vita sempre più simile al periodo pre pandemia.

Le restrizioni in entrata negli Stati Uniti, la proroga della vaccinazione

Misure che, a seconda dei casi, sono ancora più o meno restrittive e che, in ogni caso, obbligano i viaggiatori a documentarsi in modo minuzioso e dettagliato se si ha l’intenzione di partire e viaggiare fuori dal nostro Paese. In modo da evitare di essere fermati e di non poter godere del meritato viaggio che ci si è dedicati e che si è tanto a lungo atteso .

Per chi si voglia recare negli Stati Uniti, per esempio, terra molto amata e ambita da tantissime persone, è importante sapere che, almeno fino al mese di aprile di quest’anno, è stato esteso l’obbligo di vaccino per il COVID-19 (di cui è necessario aver fatto almeno due dosi), per tutti i visitatori internazionali che giungono nel Paese. Questa destinazione, infatti, nel mese di novembre 2021 ha riaperto le porte a tutti viaggiatori vaccinati. Ed è notizia di queste ultime settimane che l’obbligo di vaccino con minimo due dosi per chi desidera entrare negli Stati Uniti, resta immutato almeno fino ad aprile 2023.

I motivi

Una proroga delle disposizioni in materia COVID che arriva dall’intento ben preciso, da parte delle autorità, di limitare il più possibile il rischio che il virus e le sue varianti vengano introdotte nel Paese dall’estero, evitandone la trasmissione e la diffusione sul territorio. E cercando, in questo modo, di mettere al sicuro sia la popolazione che il precario equilibrio causato dal virus e che caratterizza la vita all’interno di quasi tutti i Paesi mondiali.

Di fatto, quindi, il mantenimento in atto delle disposizioni previste, non aggiunge limitazioni a chi desidera viaggiare verso gli Stati Uniti ma conferma quanto già attuato in passato dalla Transportation Security Administration (Tsa) ed emesso dal presidente Joe Biden con l’Advancing the Safe Resumption of Global Travel During the Covid-19 Pandemic.

Una politica di abbandono delle restrizioni in modo graduale, che viene attuata Paese per Paese, in favore di una policy di trasporto aereo che si basa essenzialmente su l’avvenuta vaccinazione dei viaggiatori internazionali, favorendo una ripresa più sicura e controllata dei viaggi verso gli Stati Uniti e preservando la salute dei suoi cittadini e di chi visita il Paese, cercando di tornare alla normalità e di mantenerla il più possibile.