Il 13 luglio del 2012 la famiglia Stallone si svegliò con la peggiore notizia possibile: Sage era morto a 37 anni, era il primogenito della star di Hollywood, “non ti riprendi mai da una tragedia simile”

Sage Stallone era un bellissimo ragazzo, figlio della star hollywoodiana Sylvester. Era nato il 5 maggio del 1976, pochi mesi dopo l’esplosione di Sly con il suo Rocky. E proprio in un film della saga fece il suo debutto cinematografico, in Rocky V. Lo ricordiamo come quel ragazzino ribelle, dal difficile rapporto con il papà troppo preso ad addestrare e allenare il suo Tommy Gunn, interpretato da un altro compianto attore: Tommy Morrison. Dopo Rocky, Sage lo abbiamo rivisto in diversi lavori al cinema e intraprese anche una carriera in solitaria, slegata da quella del padre. Provò a farsi un suo nome e ce la stava facendo.

Nel 2006 avrebbe dovuto interpretare il figlio di Rocky, ma scelse di rifiutare e quel ruolo finì a Milo Ventimiglia, diventato piuttosto noto per il vero ultimo film della saga di Rocky, oggi “rivenduta” come Creed. E proprio per Creed, Stallone ha dovuto rimettere piede sullo stesso set che condivise con il figlio. “Non volevo farlo – ha detto l’attore – è stata dura, ma poi ho capito che era un momento catartico e mi ha aiutato”. Il dolore per la perdita di un figlio non passa mai, si può domare ma non si guarisce. “Impossibile guarire”. Ha sempre chiesto rispetto per la situazione, Sly è quel tipo di uomo che non vuol pensarci per non stare male. Non è cattiveria, è protezione.

La causa della morte di Sage Stallone

Sage Stallone.

Era il 13 luglio del 2012 e tra un mese e qualche giorno si celebrerà l’11esimo anno senza il primogenito. Già, Sage era il primo figlio di Stallone. Un figlio speciale. Quel giorno fu trovato senza vita a Studio City, Los Angeles: l’attore era nel suo appartamento e, nonostante il repentino arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi, per il giovane non c’era più nulla da fare. A ritrovarlo fu la donna di servizio.

“Stallone è distrutto e sopraffatto dal dolore della perdita improvvisa del figlio – diceva Michelle Bega, portavoce di Sylvester – I suoi pensieri vanno alla madre di Sage, Sasha. Sage era un giovane pieno di talento, una persona meravigliosa. La sua perdita sarà sentita per sempre”. Due giorni dopo la tragedia, Sly parlò in prima persona per TMZ.com: “Sono addolorato – disse – voglio che speculazioni e affermazioni discutibili siano fermate”.

Fu dura, molto. Non era facile tenere a bada le attenzioni della stampa e la vicinanza delle persone. “Quando un genitore perde un figlio, non c’è dolore più grande. Perciò sto implorando le persone di rispettare la memoria del mio talentuoso figlio e provare compassione per la sua amorevole madre. Questa perdita straziante si farà sentire per il resto della nostra vita. Sage è stato il nostro primo figlio e il centro del nostro universo e sto chiedendo umilmente a tutti di lasciare in piena pace la memoria del mio ragazzo”.

Alla fine la causa di morte fu un arresto cardiaco improvviso dovuto ad una aterosclerosi. L’autopsia sul corpo esanime non rivelò alcuna traccia di droga, solo una piccola quantità di un antidolorifico che non avrebbe rappresentato la causa di morte.

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