Beach soccer, Brasile campione del mondo: Italia battuta 6-4 - la Repubblica

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Beach soccer, Brasile campione del mondo: Italia battuta 6-4

Beach soccer, Brasile campione del mondo: Italia battuta 6-4
(reuters)

Per gli azzurri il sogno sfuma per la terza volta, dopo le sconfitte del 2008 e del 2019. Sudamericani trascinati da Rodrigo, il miglior giocatore del calcio giocato sulla sabbia. Episodio chiave l’espulsione del portiere Casapieri nel secondo tempo, decisione severa dell’arbitro

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Il Brasile è campione del mondo di beach soccer per la sesta volta. Per l’Italia di Emiliano Del Duca, campione d’Europa in carica, il sogno sfuma ancora dopo le finali perse nel 2008, sempre contro i sudamericani, e del 2019, quando a vincere fu il Portogallo. Non c’è, questa volta, un Paolo Rossi a rovesciare il pronostico. Nei tre tempi da 12 minuti effettivi di gioco è venuta fuori la superiorità dei verdeoro, che a Dubai tornano ad alzare la coppa al cielo dopo due edizioni di digiuno. Rodrigo, eletto miglior giocatore del pianeta, non delude le aspettative e segna una tripletta. La prima frazione, finita 1-1, è l’unica equilibrata delle tre, poi i verdeoro prendono il largo fino al definitivo 6-4 complice l’espulsione – severa secondo la panchina azzurra – di Casapieri, il portiere più forte del 2023. Sugli spalti, a godersi lo spettacolo, del calcio giocato sulla sabbia, lo sport di tutti in estate al mare, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, Antonio Conte, Marco Materazzi e Juan Sebastian Veron. L’Iran completa il podio dopo aver battuto la Bielorussia 6-1 nella finalina.

Italia-Brasile, la cronaca della finale

Gli azzurri disputano un primo tempo all’altezza del Brasile. Dopo quattro minuti la rovesciata di Remedi sbatte sulla traversa grazie a una deviazione del portiere Bobo. Genovali non ci pensa due volte e di destro, al volo, segna la rete del vantaggio. Che viene custodito sei minuti dopo da Casapieri con una parata eccezionale su Catarino. A venti secondi dalla fine Rodrigo calcia di prima e regala il pari al Brasile.

Nella ripresa, mentre il Brasile aumenta intensità e aggressività, l’episodio chiave. L’arbitro mostra il rosso diretto a Casapieri per un’uscita su Rodrigo. Seguita dalle proteste della panchina azzurra, perché il sudamericano aveva già perso il controllo del pallone e si era lasciato cadere accentuando l’entità dell’impatto. Da questo momento la nazionale azzurra gioca in modo nervoso. Riuscendo a trovare tuttavia il 2-2 con Tommaso Fazzini, fratello del calciatore dell’Empoli Jacopo. Il muro azzurro, eretto soprattutto dall’italo-brasiliano Josep Gentilinnato nel vicentino, ma una vita nel Vasco da Gama – regge per altri cinque minuti. poi Bruno Xavier e un’autorete di Genovali indirizzano la partita.

Nell’ultimo tempo il Brasile gestisce e colpisce l’Italia quando gli azzurri provano ad alzare la testa (ancora a segno Fazzini e Genovali). Il 6-4 finale, dunque, è un punteggio non troppo severo che premia almeno la grande volontà dell’Italia di provare a restare in partita fino alla fine. "Abbiamo dato tutto quello che avevamo – le parole di Del Duca nel post partita –, gli episodi hanno girato a sfavore. Questi ragazzi meritano solo applausi per quello che hanno fatto e per quello che faranno, perché compongono un gruppo molto giovane. Nove su dodici erano all’esordio al Mondiale. Dobbiamo migliorare, serve esperienza e l’esperienza si fa in campo. Siamo campioni d’Europa e vicecampioni del mondo, vogliamo crescere senza fretta”.

Brasile, i maestri del beach soccer

Con la vittoria di oggi il Brasile sale a sei titoli mondiali: aumenta il distacco da Russia (3), Portogallo (2) e Francia (1). Sono le quattro nazionali che hanno vinto almeno una volta il trofeo dal 2005, la prima edizione ufficiale organizzata dalla Fifa. Divario che aumenta se si considerano i campionati del mondo precedenti, non riconosciuti dal massimo organismo del calcio, giocati ogni anno (e non ogni due, come adesso): dal 1995 al 2004 otto successi del Brasile e uno del Portogallo. I sudamericani, a Dubai, hanno però interrotto un piccolo digiuno iniziato dopo la vittoria su Tahiti nel 2017 alle Bahamas. Nelle due edizioni successive, vinte da Portogallo (in Paraguay) e Russia (in casa, nel 2021, sei mesi prima dell’invasione dell’Ucraina), i verdeoro non sono saliti neanche sul podio. Gradini che gli azzurri hanno calpestato cinque volte (tre secondi posti, terzi per due volte).

Il cammino dell’Italia al Mondiale

L’Italia è arrivata alla finale facendo capire fin dal girone, vinto, di voler arrivare in fondo al torneo: 3-1 agli Stati Uniti, 6-2 all’Egitto e sconfitta ai rigori contro i padroni degli Emirati arabi uniti ai rigori (tre errori su quattro tentativi per gli azzurri). Ai quarti rimonta di carattere su Tahiti (5-2) dopo il doppio svantaggio subito nei primi tre minuti. È servita la perfezione dal dischetto in semifinale, contro la Bielorussia, per volare in finale (3-3 al termine dei supplementari): dopo cinque rigori a testa decisivo l’errore di Drozd. “Peccato Italbeach, Azzurri comunque bravissimi – ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina -. Dopo il trionfo europeo della scorsa estate, il secondo posto mondiale ci conferma il grande valore di questo splendido gruppo. In finale contro il Brasile abbiamo dimostrato di essere allo stesso livello dei mostri sacri del beach soccer. Ringrazio tutti i protagonisti di questa splendida avventura”.

Italia-Brasile, i precedenti nel calcio

Passando dalla sabbia all’erba, l’Italia del pallone non batte il Brasile dalla leggendaria partita del secondo turno del Mondiale 1982, quella della tripletta di Paolo Rossi. Pablito, da quel pomeriggio. Nei sette incroci successivi, cinque sconfitte azzurre e due pareggi. Il ko più doloroso ai rigori, la finale del Mondiale ?94 con l’ultimo tiro calciato alto da Baggio. Il confronto manca all’appello dal 2013, girone di Confederations Cup: 4-2 con doppietta di Fred e reti di Neymar e Dante. Per l’Italia a segno Chiellini e Giaccherini. In sedici incontri dalla nascita delle squadre nazionali, cinque vittorie dell’Italia, due pareggi e nove successi del Brasile.

Il tabellino di Brasile-Italia

BRASILE-ITALIA 6-4 (pt 1-1; st 3-1)

Brasile: Bobo, Ze Lucas, Filipe, Hulk, Datinha, Teleco, Alisson, Catarino, Brendo, Bruno Xavier, Rodrigo, Mauricinho. Ct Marco Octavio.

Italia: Casapieri, Josep, Bertacca, Sciacca, Fazzini, Carpita, Alla, Miceli, Genovali, Zurlo, Remedi, Giordani. Ct Emiliano Del Duca.

Marcatori: 3’47’’pt Genovali (I), 11’38’’ e 7’08’’st Rodrigo (B), 7’11’’ Fazzini (I), 8’27’’ Bruno Xavier (B), 10’40’’ aut. Genovali (B), 2’28’’tt Brendo (B), 2’35’’ Fazzini (I), 5’28’’ Rodrigo (B), 8’39’’ Genovali (I).

Arbitri: Juan Angeles (Dom), Turki Al Salehi (Oma), Gonzalo Carballo (Sal), Yuichi Hatano (Gia), Crono: Ibrahim Alraeesi (Uae).

Note: 4’30’’st espulso Casapieri (I) per rosso diretto. Ammoniti Sciacca (I), Rodrigo (B), Remedi (I), Bertacca (I).

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