Curiosità sul lavoro e benessere - La Mente è Meravigliosa
 

Curiosità sul lavoro e benessere

Uno dei fattori più importanti per lavorare bene è una corretta temperatura ambientale. Vi invitiamo a scoprire altri fatti interessanti sul mondo del lavoro.
Curiosità sul lavoro e benessere
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Forse una delle prime curiosità sul lavoro è che molti non sanno dire se si tratta di una condanna o un privilegio. Se è vero che lavorare comporta uno sforzo, e spesso un sacrificio, è anche vero che non avere un lavoro si traduce in difficoltà e limitazioni significative.

Ci sono sempre stati i lavoratori. Gran parte dell’evoluzione fisica, mentale e sociale degli esseri umani, di fatto, è dovuta alle attività produttive.

Tuttavia, un’altra curiosità sul lavoro ci dice che stiamo raggiungendo un punto in cui molti compiti umani potrebbero finire per essere delegati alle macchine. Questo diventa ogni giorno più evidente.

Il lavoro non scomparirà, ma è possibile che diventi sempre più specializzato e creativo. Viviamo già in una società in cui chi ha più conoscenze si trova avvantaggiato.

“Se tutto l’anno fosse fatto di allegre vacanze, divertirsi sarebbe più noioso del lavorare”.

-William Shakespeare-

Donna che lavora al computer.

Alcune curiosità sul lavoro

I turni

L’orario di lavoro  è oggetto di discussione da quando, a seguito del capitalismo, si è creata una grande massa di lavoratori.

Anche la Festa dei lavoratori commemora i tragici eventi del 1886 a Chicago (USA): diversi lavoratori persero la vita quando entrarono in sciopero chiedendo turni di 8 ore.

Poco più di un secolo fa, l’orario di lavoro non era regolamentato. Era la norma lavorare 12 ore, dal lunedì alla domenica. C’erano anche persone che lavoravano anche di più, e tutto ciò era legale.

I turni di lavoro che non superino le 8 ore, in vigore nella maggior parte del mondo, sono il risultato di dure lotte da parte dei lavoratori.

Si è scoperto che il riposo è importante alla pari dell’attività lavorativa, poiché chi è affaticato si dimostra molto più improduttivo.

I salari

Un’altra curiosità sul lavoro riguarda i salari. Per cominciare, la parola “salario” deriva dal latino salarium, che significa ‘pagare con il sale’.

Nell’antica Roma, era comune che i soldati fossero pagati con il sale, poiché questo ingrediente era scarso e molto apprezzato poiché consentiva di conservare il cibo ed esaltarne il sapore.

Nel corso della storia, i lavoratori sono stati pagati in molti modi. Spesso con beni, come nel caso del sale, ma anche con il diritto di vivere in una casa o su un terreno.

All’inizio del capitalismo, ogni azienda era libera di pagare i lavoratori come voleva. Potevano anche essere pagati con tre pasti al giorno. Una forma mascherata di schiavitù.

Il salario minimo è stato concordato per la prima volta in Nuova Zelanda nel 1894. Tuttavia, in molti paesi del mondo, questo reddito di base è stato regolato solo nel XX secolo.

Ci sono molte disuguaglianze nel livello del salario minimo nei diversi paesi. Il più alto è quello di Ginevra (Svizzera), circa 3500 euro al mese. Il più basso nello Zambia, pari a 0,1 euro al mese.

Infermiera che mette i guanti.

Altre curiosità sul lavoro

Si pensa spesso che il lavoro del poliziotto sia il più pericoloso del mondo. Contrariamente alla credenza popolare, tuttavia, netturbino, tassista e cameriere presentano un tasso più alto di morti sul lavoro.

Queste non sono le uniche attività pericolose. Esistono, di fatto, lavori molto stressanti come nel caso di autisti di autobus, infermieri e operai della catena di montaggio.

Questi lavori causano alti livelli di stress nel lavoratore a seguito delle intense richieste psicologiche. Le persone che svolgono questi lavori corrono un rischio maggiore di sviluppare la malattia cardiaca nota come fibrillazione atriale.

Conclusione

L’ossessione del lavoro è un fenomeno tipicamente contemporaneo. Non molto tempo fa, la gente apprezzava molto il riposo e lavorava troppo solo se strettamente necessario.

Al giorno d’oggi, molte persone diventano ansiose quando non lavorano e si sentono colpevoli di riposare. Curioso, no?


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  • Hopenhayn, M. (2001). Repensar el trabajo: historia, profusión y perspectivas de un concepto. Buenos Aires: Grupo Editorial Norma.


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