Taranto: il giorno dei Riti. Le 63 poste dei perdoni in città, a mezzanotte l'Addolorata. Ecco chi reggerà i lacci di Gesù Morto domani

Taranto: il giorno dei Riti. Le 63 poste dei perdoni in città, a mezzanotte l'Addolorata. Ecco chi reggerà i lacci di Gesù Morto domani

L’uscita dei confratelli oggi alle 15 dalla chiesa del Carmine segnerà l’avvio del pellegrinaggio ai Sepolcri. Da San Domenico nella notte la processione della statua della Madonna

I perdoni a Taranto
I perdoni a Taranto
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Giovedì 28 Marzo 2024, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 14:01

I tre giorni della grande tradizione di Taranto sono arrivati. Da oggi la città è nel vivo della Settimana Santa e dei suoi Riti secolari.

L’uscita della prima posta oggi alle 15 dal Carmine, lato via Giovinazzi e lato piazza Giovanni XIII, segnerà l’avvio del pellegrinaggio dei perdoni ai Sepolcri, gli altari della reposizione. Ma prima ancora, stamattina alle 10 in Concattedrale, l’arcivescovo Ciro Miniero celebrerà insieme ai sacerdoti della Diocesi la messa crismale. È la messa in cui il vescovo consacra gli olii santi e i sacerdoti rinnovano la promessa fatta con l’ordinazione. La messa In Coena Domini è l’altro momento significativo della giornata e verrà officiata in tutte le chiese a partire dal pomeriggio. In San Domenico e al Carmine comincerà alle 16.30. Nella Cattedrale di San Cataldo, dove sarà presieduta dal vescovo, avrà invece inizio alle 18.

La deposizione dell’Eucarestia sull’altare maggiore del Carmine avverrà dopo la messa e con una piccola processione di confratelli in abito di rito che, aperta dal troccolante, attraverserà piazza Giovanni XXIII.

I perdoni

In quanto alle poste dei perdoni, quelle dirette in città vecchia, ben 45, attraverseranno le vie D’Aquino, Margherita, Matteotti, ponte girevole, piazza Castello, le vie Duomo, Nuova e Garibaldi per sostare nella chiesa dei Santi Medici. Tappe successive, San Domenico e San Cataldo. Poi da piazza Duomo, vicolo De Notaristefani, piazzetta De Geronimo e arco Giovanni Paisiello, arrivo al santuario della Madonna della Salute. Ritorno quindi sulle vie Duomo e Nuova per giungere nella chiesa di San Giuseppe e poi, attraverso le vie Di Mezzo, della Torrenova, Garibaldi, Santo Egidio e pendio La Riccia, arrivo in piazza Castello per entrare nella cappella di San Leonardo del Castello Aragonese. Da qui poi rientro al Carmine.

Invece le poste della città nuova, che sono 18, da via Giovinazzi andranno sulle vie D’Aquino, Di Palma e Regina Elena per sostare in San Francesco di Paola.

Usciti da questa chiesa, le poste saranno sulle vie Anfiteatro, Cavallotti e ancora Di Palma e D’Aquino per poi imboccare via Acclavio e andare al Santissimo Crocifisso. Quindi da via De Cesare, ancora su via D’Aquino per raggiungere piazza Garibaldi e la chiesa di San Pasquale. Da qui rientro al Carmine. Le poste città nuova e vecchia saranno chiuse in serata avanzata dalle poste “serrachiese”.

La processione nella notte

In San Domenico, invece, alle 22.30 i confratelli della processione dell’Addolorata si ritroveranno in chiesa per un momento di preghiera prima dell’uscita della statua della Madonna che avverrà alle 24. Appena il simulacro avrà superato il portone e sarà sulla sommità della scalinata, prima che la banda attacchi la marcia “A Gravame”, ci sarà l’allocuzione dell’arcivescovo Miniero. La processione dell’Addolorata attraverserà la città vecchia e domattina giungerà nel Borgo. Nella processione dell’Addolorata saranno le bande Montemesola-Francesco Trani (maestro Beniamino Casavola) e Taranto-Santa Cecilia (maestro Giuseppe Gregucci). Stasera, inoltre, le bande effettueranno un primo giro in centro.

I lacci di Gesù morto

L’arciconfraternita del Carmine ha intanto reso noti i nomi delle otto personalità invitate a reggere i lacci della statua di Gesù Morto nella processione dei Misteri che uscirà alle 17 di domani. Dal Carmine a San Francesco di Paola saranno ai lacci l’avvocato Francesco Tacente, l’odontoiatra Angelo Vozza, Michele Papa, fratello dello scomparso arcivescovo di Taranto, Benigno Papa, e l’ingegner Giorgio Tonti. Da San Francesco di Paola e sino al rientro al Carmine, i lacci saranno portati da Giovanni Schinaia, cassiere dell’arciconfraternita del Carmine, Nicola Albano, esponente di rilievo della comunità religiosa locale, Giancarlo Roberti, priore della confraternita dell’Addolorata, e Antonio Liuzzi, priore emerito della stessa confraternita. 

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